Attività piastrinica residua (ARP) in terapia antiaggregante ADPtest, ASPItest, TRAPtest Test ( no codice LIS) Sinonimi Campione ADPtest test di aggregazione piastrinica per tienopiridine SANGUE INTERO provetta dedicata (anticoagulante IRUDINA) TAPPO BIANCO ANELLINO ROSSO ARP in corso di terapia con tienopiridine (aggregazione indotta da ADP) test di aggregazione piastrinica per Clopidogrel (Plavix) Test ( no codice LIS) Sinonimi Campione ASPItest test di aggregazione piastrinica per ASA (Aspirina) SANGUE INTERO provetta dedicata (anticoagulante IRUDINA) TAPPO BIANCO ANELLINO ROSSO Sinonimi Campione ARP in corso di terapia con ASA (aggregazione indotta da acido arachidonico) Test ( no codice LIS) test di aggregazione piastrinica per ARP dopo terapia inibitori diretti con inibitori GpIIb - IIIa (Reopro, diretti GpIIb - IIIa Aggrastat) (aggregazione indotta da TRAP6) TRAPtest SANGUE INTERO provetta dedicata (anticoagulante IRUDINA) TAPPO BIANCO ANELLINO ROSSO Tempo di risposta 1 giorno Tempo di risposta 1 giorno Tempo di risposta 1 giorno Principio metodo aggregometria impedenza del Principio metodo aggregometria impedenza del Principio metodo aggregometria impedenza del Generalità Le piastrine svolgono un ruolo centrale nel processo emostatico ed esistono diverse metodiche per studiare il fenomeno della aggregazione piastrinica ex vivo. La aggregometria a luce trasmessa (Light Transmission Platelet Aggregometry LTA) è il gold standard per lo studio della funzionalità piastrinica, ma è impraticabile in un laboratorio di routine. Esistono vari strumenti che utilizzano principi diversi, utili allo studio della funzione piastrinica nel contesto di un laboratorio di routine. Per una trattazione esauriente dell’argomento si rimanda al link. Quando si valuta la attività piastrinica residua in corso di terapia antiaggregante (non solo tienopiridine, ma anche ASA e inibitori GP2b3a) e quindi la “resistenza” ai farmaci antiaggreganti si deve ricordare che: non esistono cut off universalmente accettati per definire resistenza (e responsività) non esistono standard definiti da organizzazioni nazionali o internazionali molteplici farmaci possono interferire coi test 1 ad ad ad Con questi limiti proponiamo un pannello di test di aggregazione piastrinica ex vivo come ausilio nella valutazione della risposta al/ai farmaco/i antiaggregante, fatto salvo che al momento non ci sono indicazioni a modificare la terapia antiaggregante sulla base dei dati di funzionalità piastrinica ex vivo. Quando richiedere i test di attività piastrinica residua (ARP)? L’unica indicazione è la valutazione della attività piastrinica residua in corso di terapia antiaggregante con Tienopiridine (Ticlopidina, Clopidogrel, Prasugrel) ADPtest Acido acetilsalicilico ASPItest inibitori diretti GpIIb - IIIa TRAPtest Anche se lo strumento in dotazione al nostro laboratorio di Tossicologia e Diagnostica Avanzata (vedi sezione successiva) ha altre potenziali applicazioni, i test da noi eseguiti non sono per identificare difetti funzionali delle piastrine. Si consiglia di richiedere la batteria completa dei tre test disponibili in quanto i dati ottenuti dai test che non esplorano direttamente la risposta al farmaco assunto (ad esempio ASPItest e TRAPtest in corso di terapia con tienopiridine) fungono da termine di paragone (“controllo interno”) rispetto al test specifico per la terapia in atto. Modalità di accesso ai test di Aggregazione Piastrinica Residua (ARP) in corso di terapia antiaggregante I test di aggregazione piastrinica residua (ARP) non sono codificati e quindi non sono richiedibili order entry. Le modalità di accesso ai test sono riassunte nel modulo cartaceo di richiesta (TOX.MO.018) che deve sempre accompagnare il campione inviato in laboratorio e seguono il percorso sotto descritto. PERCORSO ORGANIZZATIVO TEST MULTIPLATE 1) PRELIEVO 1) PRELIEVO 4) REFERTAZIO NE 2) CONSEGNA 3) ESECUZIONE I campioni vanno prelevati in provette dedicate (anticoagulante irudina) da richiedere al laboratorio di Tossicologia. Si chiede di effettuare i prelievo con minima stasi venosa ed utilizzando possibilmente il sistema Vacutainer Al singolo campione va allegato il modulo di richiesta specifico (TOX.MO. 018) che va compilato in modo dettagliato (specificare orario del prelievo, terapia antiaggregante in atto, 2 farmaci concomitanti ed eventuale recente terapia trombolitica o con inibitori diretti dei recettori GpIIb – IIIa) I test vengono eseguiti dal lunedì al venerdì, purché il campione arrivi entro le ore 12. 2) CONSEGNA I prelievi vanno consegnati immediatamente in Tossicologia ad una delle persone di riferimento specificate nel modulo. E' gradito un preavviso telefonico agli operatori della Tossicologia (recapiti indicati nel modulo). 3) ESECUZIONE I test vengono eseguiti dai tecnici addetti entro 30 – 45 minuti dalla avvenuta consegna. 4) REFERTAZIONE I test vengono refertati da una delle laureate che si occupa della aggregometria (Ferrari, Lelli; Rizkallah), possibilmente in giornata: viene fornito un referto cartaceo in cui sono riportati i dati numerici, i valori di riferimento e un commento descrittivo. I referti in busta chiusa saranno ritirati a cura del reparto richiedente. ______________________________________________________________________________________ nota 1) E’ utile eseguire sempre tutti e tre i test disponibili, ad esempio anche ADPtest e TRAPtest in soggetti che assumono solo ASA (per i quali perciò il test specifico è ASPItest) perché i dati forniti dai tre test eseguiti congiuntamente facilitano la valutazione critica dei risultati. ______________________________________________________________________________________ nota 2) Come ulteriore possibilità di approfondimento diagnostico si può richiedere, sempre con il modulo TOX.MO. 018, l'esecuzione dei polimorfismi genetici del CYP2C19, rilevanti per il metabolismo del clopidogrel. Come lo strumento Multiplate misura ARP in corso di terapia antiaggregante: principio generale Il Laboratorio di Tossicologia e Diagnostica Avanzata ha in dotazione l’aggregometro Multiplate (Verum Diagnostica GmbH), strumento da banco che “lavora” su sangue intero, anticoagulato con irudina. Si tratta di un aggregometro ad impedenza che misura la aggregazione piastrinica dalle modifiche di impedenza elettrica dovute alla adesione delle piastrine, “stimolate” da agonisti specifici, a elettrodi sensori Il principio su cui si basa è che le piastrine nel loro stato nativo non sono trombogeniche. 3 Esse tuttavia espongono sulla loro superficie dei recettori che, al momento della attivazione, permettono loro di aderire alla sede del danno vascolare o ad una superficie artificiale. Quando le piastrine aderiscono agli elettrodi sensori delle cellette di reazione del Multiplate®, la resistenza elettrica fra gli elettrodi aumenta. Le modifiche di impedenza vengono registrate in continuo e tradotte in un grafico. I risultati sono espressi in unità arbitrarie (AU) che descrivono l’area sotto la curva (AUC = area under the curve) del grafico che registra il cambiamento di impedenza nel corso della reazione. Test disponibili nel Laboratorio di Tossicologia e Diagnostica Avanzata test ADPtest ASPItest TRAPtest valutazione della attività piastrinica residua in corso di terapia antiaggregante con Tienopiridine (Ticlopidina, Clopidogrel, Prasugrel) Acido acetilsalicilico Inibitori diretti GpIIb - IIIa (abciximab, tirofiban, eptifibatid) La risposta all’antiaggregante in uso viene valutata dalla attività piastrinica residua saggiata con l’agonista specifico. 4 Ad esempio l’ADP, agente attivante usato nell’ADPtest, induce la aggregazione delle piastrine agendo sui recettori P2Y12, bersaglio della azione delle tienopiridine (ticlopidina, clopidogrel, prasugrel etc) Se l’azione del farmaco è efficace nel bloccare i recettori, stimolando le piastrine ex vivo con ADP la attività piastrinica residua sarà scarsa e verrà registrato un modesto cambiamento di impedenza. Viceversa se l’azione del farmaco non è efficace nel bloccare i recettori, stimolando le piastrine ex vivo con ADP la attività piastrinica residua sarà elevata verrà registrato un notevole cambiamento di impedenza. Valori di riferimento I risultati dei test aggregometrici sono espressi in unità arbitrarie (AU) che descrivono l’area sotto la curva (AUC = area under the curve) del grafico che registra il cambiamento di impedenza fra gli elettrodi sensori nel corso della reazione. I valori di riferimento riportati nel referto come “valori normali in assenza di terapia” sono suggeriti dal produttore e sono indicativi dell’ampio range di valori che si riscontrano nei soggetti normali non in terapia antiaggregante. test valori di riferimento in assenza di terapia 57 - 113 71 - 115 84 - 128 ADPtest ASPI test TRAP test Sul referto sono indicati anche dei cut off definiti in base a studi clinici effettuati su popolazioni di pazienti trattati con antiaggreganti . In base a tali studi si considerano responder alle tienopiridine responder ad ASA i pazienti con valori <47 U di ADPtest i pazienti con valori <50 U di ASPItest Modalità di refertazione La refertazione avviene su un modulo cartaceo appositamente predisposto su cui vengono riportati dati anagrafici del paziente medico e reparto richiedente risultati numerici di ADPtest, ASPItest e TRAPtest commento conclusivo del medico che referta l’esame Affinchè chi referta possa correttamente valutare i test è importante il modulo di richiesta sia stato compilato correttamente e ed in particolare contenga tutte le informazioni rilevanti su orario del prelievo terapia antiaggregante in atto eventuale terapia antiaggregante precedente l’episodio acuto 5 farmaci concomitanti eventuale recente terapia trombolitica o con inibitori diretti dei recettori GpIIb – IIIa. Sono stati codificati una serie di commenti esplicativi che si applicano ai pazienti in terapia antiaggregante piastrinica con ASA e/o tienopiridine. I commenti suggeriscono quale è il significato dei risultati ottenuti in relazione al tipo di terapia in atto. Esempio 1) paziente in terapia con Clopidogrel da almeno una settimana con ADPtest 71 U verrà commentato con: I risultati odierni indicano una residua attività piastrinica all’ADPtest che suggerisce una non corretta inibizione da parte delle tienopiridine. Esempio 2) paziente in terapia con Clopidogrel da almeno una settimana con ADPtest 38 U verrà commentato con: I risultati odierni indicano una residua attività piastrinica all’ADPtest che suggerisce una corretta inibizione da parte delle tienopiridine. Esempio 3) paziente in terapia con Clopidogrel e ASA da 2 mesi con ADPtest 65 U e ASPItest 32 verrà commentato con: I risultati odierni indicano una residua attività piastrinica che suggerisce una non corretta inibizione da parte delle tienopiridine ed una corretta inibizione da parte dell’ASA. Ovviamente c’è spazio per ulteriori commenti liberi. Interpretazione del test (= significato clinico) A) Premessa I test di attività piastrinica residua in corso di terapia antiaggregante si propongono idealmente come strumenti di valutazione dei pazienti ad alto rischio di trombosi arteriosa, ad esempio dopo l’impianto di uno stent. Il monitoraggio della terapia antiaggregante non può basarsi sul dosaggio del farmaco somministrato, ma in analogia al monitoraggio della terapia anticoagulante con dicumarolici che utilizza l’INR, dovrebbe utilizzare parametri che riflettono il grado di inibizione delle piastrine in corso di terapia. Idealmente si dovrebbe definire per la terapia antiaggregante una “finestra terapeutica” cioè un range di valori di inibizione piastrinica corrispondenti ad una situazione in cui il paziente è protetto, da un lato dal rischio ischemico e, dall’altro dal rischio emorragico. Con il termine “resistenza ad un farmaco” s’intende l’incapacità da parte del farmaco di colpire il suo bersaglio che si traduce in una mancata risposta farmacologica, documentabile con un test di laboratorio specifico. Ad es. la risposta all’ASA si può valutare con la determinazione dei livelli di trombossano sierico B2 (TxB2) e quella al Clopidogrel con il VASP test. Da questa affermazione derivano due osservazioni: I test di aggregazione piastrinica residua in pazienti in terapia antiaggregante non definiscono, in senso stretto, situazioni di resistenza al farmaco, ma piuttosto identificano condizioni di elevata attività piastrinica residua, suggestiva di resistenza al farmaco. 6 Importante: non si dovrebbe parlare di “resistenza ai farmaci antipiastrinici” per descrivere il mancato effetto antitrombotico di questi farmaci nei pazienti che, durante la terapia antiaggregante, presentano un evento trombotico. In questo caso l’evento trombotico può essere indipendente dall’efficacia di questi farmaci nel colpire il loro bersaglio farmacologico, quindi sarebbe più corretto definire questo fenomeno “fallimento terapeutico” B) Significato clinico dei test I test di aggregazione piastrinica residua ex vivo, che sono indicatori indiretti della risposta al farmaco, sono predittivi di un possibile fallimento terapeutico? Sono stati fatti dei tentativi per definire dei cut off (strumentazione dipendenti) per stratificare i pazienti rispetto al rischio di eventi avversi. Per quanto riguarda lo strumento Multiplate esiste un ampio studio del 2009 che ha dimostrato che i soggetti “stratificati” come poco responsivi al Clopidogrel avevano un rischio di trombosi precoce dello stent quasi 10 volte superiore rispetto ai normoresponsivi. Altri studi hanno confermato la predittività della analisi del Multiplate in questo e in altri campi. Gli esperti ritengono che i cut off identificati come discriminanti fra pazienti responsivi e non responsivi ai farmaci abbiano un più importante valore predittivo negativo (VPN) piuttosto che positivo (VPP). Quindi, se la reattività piastrinica è al di sotto del livello soglia, o cut off, il soggetto può ritenersi protetto da eventi ischemici. Viceversa, al disopra del livello soglia il VPP è molto scarso. Ciò indica che, anche se la reattività piastrinica residua in corso di terapia è elevata, essa non è il solo fattore responsabile del verificarsi dell’evento ischemico. Non ci sono al momento evidenze per modificare la terapia in base ai dati di aggregometria, qualunque sia l’aggregometro utilizzato – sia per aumentare o viceversa per diminuire la dose del farmaco (o eventualmente cambiare farmaco), così come si modifica la dose di Warfarin nei pazienti in terapia anticoagulante orale in base ai dati dell’INR. Nel mese di gennaio 2012 è stato pubblicato un piccolo studio clinico randomizzato che suggerisce la possibilità di modulare la dose del clopidogrel in base ai dati del Multiplate. Bibliografia e link Multiplate® web site Il problema della resistenza ai farmaci antipiastrinici: meccanismi molecolari e test di laboratorio M. Pugliano, M. Cattaneo¸ RIMeL / IJLaM 2009; 5 Platelet Reactivity After Clopidogrel Treatment Assessed With Point-of-Care Analysis and Early Drug-Eluting Stent Thrombosis Sibbing D. et al. J Am Coll Cardiol 2009; 53(10):849-56 Multiple electrode aggregometry predicts stent thrombosis better than the vasodilator-stimulated phosphoprotein phosphorylation assay. Siller-Matula JM et al. J Thromb. Haemost. 2010 Feb; 8(2):351-9. Epub: 23.11.2009 7 Consensus and Future Directions on the Definition of High On-Treatment Platelet Reactivity to Adenosine Diphosphate Bonello L. et al. J Am Coll Cardiol, 2010; 56:919-933, doi:10.1016/j.jacc.2010.04.047 Practical knowledge in antiplatelet therapy Introduction From Medscape Education Cardiology, 2011 Practical knowledge in antiplatelet therapy Role of Platelets in Haemostasis From Medscape Education Cardiology, 2011 Practical knowledge in antiplatelet therapy Antiplatelet agents (tabella riassuntiva P2Y12 inibitori) From Medscape Education Cardiology, 2011 Phenotyping versus genotyping for prediction of adverse events in clopidogrel non-responders Siller-Matula J . ESC Congress 27 -31 agosto 2011 Paris 2011 ACCF/AHA/SCAI Guideline for Percutaneous Coronary Intervention: Executive Summary A Report of the American College of Cardiology Foundation/American Heart Association Task Force on Practice Guidelines and the Society for Cardiovascular Angiography and Interventions Journal of the American College of Cardiology Vol. 58, No. 24, 2011 doi:10.1016/j.jacc.2011.08.00 Switching Antiplatelet Therapies: Case-Based Guidance on the Use of Platelet Testing From Medscape Education Cardiology, 22/11/2011 Clopidogrel Platelet function tests - Caveat and controversies Mayo Clinic Laboratories presentazione o diapositive , 12/2011 Tailoring Clopidogrel dose according to multiple electrode aggregometry decreases the rate of ischemic complications after percutaneous coronary intervention Hazarbasanov • D. et al¸ J Thromb Thrombolysis DOI 10.1007/s11239-012-0684-z ; 15/01/2012 8