Induzione della Fame
Mesencefalo
IPOTALAMO
Fame
Sazietà
Eminenza Mediana
NTS
Area
Postrema
?
Sistema
Simpatico
Grelina
Stomaco
Nervo
Vago
Svuotamento
Gastrico
Ipoglicemia
Recettori
Epatici
Intestino
Calo [Acidi
Grassi]
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FAME
Stimoli Meccanici
Svuotamento gastrico
Stimoli ormonali
Ghrelin
Stimoli Nutrizionali
Riduzione dei livelli ematici di glucosio e acidi
grassi
Ghrelina
ormone proteico prodotto nello stomaco
espresso anche da:
pancreas, rene, testicoli e placenta
ipofisi
Ipotalamo: nuclei arcuato e paraventricolare
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diverse attività biologiche quali
stimolazione della secrezione degli ormoni GH,
PRL e ACTH
modulazione dell’asse gonadico
influenza sul sonno e comportamento
controllo motilità e secrezione acida dello
stomaco
effetti cardiovascolari e di modulazione della
proliferazione cellulare
Ghrelina
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Ghrelina
Fin dalla sua scoperta, è chiaramente emerso il
ruolo della ghrelina nella regolazione dell’introito
calorico e della spesa energetica, essendo il più
potente ormone periferico oressigeno ad oggi
conosciuto.
Nell’uomo
ghrelina aumenta la sua concentrazione nel
circolo ematico progressivamente dopo lo
svuotamento gastrico e durante il digiuno per
poi diminuire rapidamente in seguito
all’ingestione di cibo.
I livelli di ghrelina sono inoltre elevati durante
periodi di restrizione calorica.
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Nei roditori
Ghrelina stimola l’introito di cibo in modo dosedipendente
sia dopo somministrazione centrale che
sistemica
in seguito a somministrazione prolungata:
aumento di peso
incremento della massa grassa corporea.
Nei ratti
aumenta l’espressione di AgRP e NPY sia dopo
somministrazione acuta che cronica.
NPY sembrerebbe mediare un effetto oressante
acuto di ghrelina
AgRP sembrerebbe essere coinvolto in effetti di
più lunga durata
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L’efficacia di ghrelina come agente oressante
dopo somministrazione periferica si può
spiegare solo in parte con la sua capacità di
attraversare la barriera ematoencefalica, che
peraltro risultata molto debole, anche a livello
dell’eminenza mediana.
La regolazione da parte di ghrelina
dell’omeostasi energetica è mediata da fibre
efferenti ed afferenti del nervo vago.
Somministrazione endovenosa di ghrelina,
anche a basse dosi riduce l’attività afferente del
nervo vago a livello gastrico.
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Bilancio
Energetico
Comportamento
Alimentare
IPOTALAMO
OXA
MCH
LHA
PVN
MESENCEFAL
O
CRH
GhN
NTS
VMN
ARC NPY
ArRP
POMC
CART
SF1
Area
Postrema
Eminenza Mediana
Stomaco
Svuotamen
to
Grelina
Stimoli Periferici
Oressigeni:
Fame
Nervo
Vago
Ipoglicemia
Fegato
Recettori
epatici
Calo
[Acidi Grassi]
Stimolazione della Sazietà
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Una serie di segnali che dalla periferia e dagli
organi di senso vanno a stimolare i centri che
determinano l’interruzione del comportamento
alimentare e la successiva sensazione di sazietà
tra un pasto e l’altro.
Gli stimoli enterici responsabili sazietà precoce
sono prevalentemente:
La distensione meccanica della parete gastrica
attraverso la stimolazione del nervo vago
Il rilascio da parte delle cellule della mucosa
intestinale di Glucagon-Like Peptide-1 (GLP-1)
L’innalzamento della concentrazione ematica
di Insulina durante la fase gastrica e la prima
fase del substrato
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Mesencefalo
IPOTALAMO
Fame
Sazietà
NTS
Nervo
Vago
Insulina
Pancreas
Leptina
Distensione
Gastrica
Stomaco
GLP1
CCK
Tessuto Adiposo
PYY
Intestino
In una fase più tardiva dopo l’ingestione del
cibo cominciano ad intervenire altri ormoni:
la Colecistochinina (CCK)
il Peptide YY (PYY)
entrambi prodotti dalle cellule della mucosa
intestinale in risposta alla presenza del cibo nel
tratto enterico, ma in tempi diversi
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Segnali
PYY
CCK
GLP-1
Insulina
Meccanici
Pasto
Tempo
CCK
GLP-1
Peptide
YY
Nervo vago
Nucleo del tratto
solitario (NTS)
ARC
Riduzione
Assunzione di
cibo
Nucleo
paraventricolare
Ipotalamo laterale
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Insulina
L’insulina è il principale ormone regolatore
della glicemia e gioca un ruolo fondamentale
nel controllo dell’appetito.
Nel cervello sono espressi recettori per
l’insulina, in particolare livello di ipotalamo,
ippocampo e della corteccia cerebrale.
L’insulina attraversa barriera emato-encefalica
L’insulina inibisce l’appetito a livello del SNC.
Insulina
Somministrata direttamente a livello centrale:
Soppressione dell’introito di cibo
Inibizione della gluconeogenesi a livello
epatico tramite un segnale a livello ipotalamico.
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Insulina
Delezione selettiva dei recettori a livello SNC:
Iperfagia
Obesità
Insulino-resistenza
Inoltre è stato recentemente scoperto un nuovo
peptide, cosecreto con insulina che sembra
inibire la risposta edonistica al cibo:
Amilina.
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Il tessuto adiposo è coinvolto nella regolazione
a lungo termine del bilancio energetico,
inviando segnali che modulano la risposta a
breve termine.
Gli adipociti secernono, un ormone proteico, la
leptina, che fornisce informazioni riguardo alle
scorte energetiche più durature, ovvero i
depositi di grasso disseminati nel corpo.
Leptina
Leptina è un peptide espresso e secreto dal
tessuto adiposo bianco, in modo proporzionale
alla massa di grasso corporeo.
Leptina aumenta alcune ore prima dei pasti nei
roditori
e
dopo
diversi
giorni
di
iperalimentazione negli uomini, mentre si
riduce in corso di digiuno.
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Leptina
Leptina
Svolge la sua attività principale a livello
centrale, in particolare nell’ARC e nel PVN,
attraverso l’attivazione di specifici recettori
chiamati OB-Rb.
Nello specifico inibisce i neuroni NPY e AgRP,
portando a una riduzione dell’introito di cibo.
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Ghrelina-Leptina
Leptina
I topi knockout per leptina o per il recettore di
leptina sono obesi, iperfagici e iperinsulinemici
Nell’uomo mutazioni che portano al difetto di
leptina sono rara causa di obesità che si
normalizza durante terapia sostitutiva.
Nell’uomo l’obesità è fortemente associata ad
alti livelli plasmatici di leptina, suggerendo
invece una condizione di leptina-resistenza.
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