Computazione per l’interazione naturale: fondamenti probabilistici Corso di Interazione Naturale Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano [email protected] boccignone.di.unimi.it/IN_2016.html Modelli nelle scienze cognitive //strumenti Modelli psicologici / neurobiologici Dataset D = (X,Y) Modelli probabilistici Probabilità Modelli probabilistici strutturati (Modelli grafici) X Tecniche stocastiche (Monte Carlo) Tecniche di ottimizzazione (funzione di costo) Algoritmi di inferenza e learning Implementazione hardware Algebra lineare Y Perchè introdurre elementi aleatori //Esempio: Regressione lineare con rumore • La generazione dei punti da un processo reale puo’ avvenire con maggiore o minor precisione • I punti reali non vengono generati sulla curva ideale ma con delle deviazioni / disturbi come definiamo la precisione? Perchè introdurre elementi aleatori //Esempio: Regressione lineare con rumore • Assumiamo una generazione di punti con un processo rumoroso come definiamo la precisione? Perchè introdurre elementi aleatori //Esempio: Regressione lineare con rumore • Assumiamo una generazione di punti con un processo rumoroso possiamo definire la precisione (e.g., inverso della varianza) Probabilità //assiomi:definizione formale • L’insieme dei possibili valori osservati (risultati dell’osservazione di un processo casuale) definisce uno spazio campione è un insieme di valori dallo spazio campione. La classe F • Un evento A ⊆ dei possibili eventi soddisfa le proprietà seguenti: • Su F è definita una misura di probabilità P : F → IR, che soddisfa le proprietà seguenti: S¼ fsjV1 < s <description V2 g: (1.4) is given The mathematical of the random experiment • Sample space In most situations, we•areEvents not interested in the occurrence of specific outcomes, but rather in certain characteristics of the outcomes. For example, in the voltage • Probability measurement experiment we might be interested if the voltage is positive or less set of all possible outcomes is called space than some desired value V. The To handle such situations it is useful tosample introduce theand it is gi S. For example, in the experiment of a coin-tossing we cannot pr concept of an event. “head,” or “tail” will appear; but we know that all possible ou “heads,” or “tails,” shortly abbreviated as H and T, respectively. T space for this random experiment is: Probabilità //lo spazio campione Sample space S ¼ fH; Tg: s1= s2= Each element in S is called a sample point, si. Each outcome is r corresponding sample point. For example, the sample points in (1.1 s1 ¼ H; s2 ¼ T: When rolling a die, the outcomes correspond to the numbers Consequently, the sample set in this experiment is: S ¼ f1; 2; 3; 4; 5; 6g: Fig. 1.1 Sample spaces for coin tossing and die rolling. (a) Coin tossing. (b) Die rolling G.J. Dolecek, Random Signals and Processes Primer with MATLAB, DOI 10.1007/978-1-4614-2386-7_1, # Springer Science+Business Media New S V1 V2 Fig. 1.2 Example of continuous space Probabilità condizionata e indipendenza • Sia B un evento a probabilità non nulla (P(B) > 0). La probabilità condizionata di un evento A dato B è definita come • Se P(A∩B) = P(A)P(B), e quindi P(A | B) = P(A), allora i due eventi sono detti indipendenti. Variabili aleatorie Chapter 1 to Sample Space and Prob è una funzione • Una variabile casuale (o random)Introduction • Se, dato può assumere soltanto valori interi, allora X è una variabile casuale discreta, altrimenti viene detta continua. 2 1 Introduction to Sample Space and Probability We assume here that coins and dice are fair and have no memory, i.e., each outcome is equally likely on each toss, regardless of the results of previous tosses. It is helpful to give a geometric representation of events using a Venn diagram. This is a diagram in which space Space is presented a closed-plane figure 1.1sample Sample and using Events and sample points using the corresponding dots. The sample spaces (1.1) and (1.3) are shown in Fig. 1.1a, b, respectively. Probability theory is the mathematical analysis of random experi The sample sets (1.1) and (1.3) are discrete and finite. The sample set can also be p. 11]. An experiment is a procedure we perform that produces discrete and infinite. If the elements of the sample set are continuous (i.e., not outcome [MIL04, p. 8]. countable) thus the sample set S is continuous. For example, in an experiment An experiment is considered random if the result of the experim which measures voltage over time T, the sample set (Fig. 1.2) is: determined exactly. Although the particular outcome of the exp known in advance, let us suppose that all possible outcomes are kn S¼ fsjV1 < s <description V2 g: (1.4) is given The mathematical of the random experiment • Sample space In most situations, we•areEvents not interested in the occurrence of specific outcomes, but rather in certain characteristics of the outcomes. For example, in the voltage • Probability measurement experiment we might be interested if the voltage is positive or less set of all possible outcomes is called space than some desired value V. The To handle such situations it is useful tosample introduce theand it is gi S. For example, in the experiment of a coin-tossing we cannot pr concept of an event. “head,” or “tail” will appear; but we know that all possible ou “heads,” or “tails,” shortly abbreviated as H and T, respectively. T space for this random experiment is: Variabili aleatorie //esempio: V.A. discreta Sample space S ¼ fH; Tg: s1= s2= Each element in S is called a sample point, si. Each outcome is r corresponding sample point. For example, the sample points in (1.1 s1 ¼ H; s2 ¼ T: When rolling a die, the outcomes correspond to the numbers Consequently, the sample set in this experiment is: S ¼ f1; 2; 3; 4; 5; 6g: Variabile aleatoria Fig. 1.1 Sample spaces for coin tossing and die rolling. (a) Coin tossing. (b)XDie rolling X (discreta) G.J. Dolecek, Random Signals and Processes Primer with MATLAB, DOI 10.1007/978-1-4614-2386-7_1, # Springer Science+Business Media New x1= 0 S x2=1 V1 Fig. 1.2 Example of continuous space x V2 Realizzazioni x della v.a. X Variabili aleatorie • Una variabile casuale (o random) è una funzione può assumere soltanto valori interi, allora X è una • Se, dato variabile casuale discreta, altrimenti viene detta continua. • Una distribuzione (cumulativa) di probabilità è una funzione • tale che FX(x) = P(X ≤ x). Per tale funzione valgono le seguenti Distribuzione di probabilità //discreta • Se X può assumere un insieme finito di possibili valori, è possibile definire la distribuzione (di massa) di probabilità • tale che pX(x) = P(X = x). Valgono: Densità di probabilità //continua • Se X è continua e FX è derivabile ovunque, possiamo definire la densità di probabilità • Dalla definizione di derivata: • Altre proprietà Valore atteso • X variabile casuale discreta con distribuzione pX(x), g : generica funzione, allora g(X) è variabile casuale e possiamo definire il suo valore atteso come: • X variabile casuale continua Valore atteso: proprietà Varianza • La varianza di una variabile casuale X • Vale allora: • Inoltre Distribuzioni utili Distribuzioni discrete //Bernoulli • Probabilità che, data una moneta con probabilità di “testa” uguale a p, un suo lancio abbia “testa” come esito. = • Media • Varianza Distribuzioni discrete //Binomiale • probabilità che, data una moneta con probabilità di “testa” uguale a p, n suoi lanci indipendenti diano x volte “testa” come esito. • Media n=10, p=0.25 • Varianza Distribuzioni discrete //Poisson • probabilità che, dato un evento che può avvenire in media lambda volte per unità di tempo, l’evento compaia x volte nell’unità di tempo. • Media • Varianza lambda = 2; x = poissrnd(lambda,1,1000); hist(x) Distribuzioni continue //Uniforme • probabilità costante tra a e b, 0 altrove. • Media • Varianza Distribuzioni continue //Esponenziale • probabilità che l’intervallo tra due eventi successivi in un processo di Poisson con parametro abbia lunghezza x • Media • Varianza Distribuzioni continue //Normale o Gaussiana • Media • Varianza Distribuzioni continue //Normale o Gaussiana • Media • Varianza >> >> >> >> >> mu=0; sigma=2; x=-10:0.1:10; y = normpdf(x,mu,sigma); plot(x,y) Distribuzioni continue //Normale o Gaussiana • Media >> >> >> >> • Varianza mu=0; sigma=2; x = normrnd(mu,sigma,1,100000); hist(x) Distribuzioni continue //Beta • Usata come a priori sul parametro della Binomiale • dove è la funzione Gamma • Media • Varianza Distribuzione Beta in funzione degli iperparametri a,b Distribuzioni continue //Distribuzioni coniugate • Quando moltiplichiamo una distribuzione con la sua coniugata il risultato ha la forma della coniugata una$costante una$nuova$Beta Distribuzioni continue //Distribuzioni coniugate • Quando moltiplichiamo una distribuzione con la sua coniugata il risultato ha la forma della coniugata una$costante una$nuova$Beta Distribuzioni continue //Gamma • Usata come a priori sulla varianza della Normale o sulla Poisson • dove è la funzione Gamma • Media • Varianza Distribuzione Gamma in funzione degli iperparametri a,b Estensione a due variabili casuali //distribuzioni cumulative congiunte e marginali • Date due variabili casuali continue X, Y , la distribuzione di probabilità cumulativa congiunta è definita come • Valgono le seguenti • Data la distribuzione cumulativa di probabilità congiunta FXY (x, y) le distribuzioni cumulative marginali di probabilità FX e FY sono definite come Estensione a due variabili casuali //distribuzioni di probabilità congiunte e marginali • Date due variabili casuali discrete X, Y • valgono le seguenti • Data la distribuzione di probabilità pXY (x, y) le distribuzioni marginali di probabilità pX e pY sono definite come Estensione a due variabili casuali //distribuzioni di probabilità congiunte e marginali Estensione a due variabili casuali //distribuzioni di probabilità congiunte e marginali continua discreta discreta e continua Estensione a due variabili casuali //densità di probabilità congiunte e marginali • Se FXY (x, y) è dovunque derivabile rispetto sia a x che a y, allora la densità di probabilità congiunta è definita come • vale • Data la densità di probabilità cumulativa fXY (x, y) le densità marginali di probabilità fX e fY sono definite come Estensione a due variabili casuali //probabilità condizionate • Date due variabili casuali X, Y discrete , la probabilità condizionata di X rispetto a Y è definita come • X, Y continue Estensione a due variabili casuali //probabilità condizionate Estensione a due variabili casuali //Teorema di Bayes • X, Y discrete • X, Y continue Estensione a due variabili casuali //Teorema di Bayes Likelihood$–$propensione$ad$ osservare$un$certo$valore$x$ dato$un$valore$y Posterior$–$cosa$ sappiamo$di$y$dopo$aver$ osservato$x Prior$–$cosa$sappiamo$di$$ y$prima$di$osservare$x Evidence$–una$costante$di$ normalizzazione$ Estensione a due variabili casuali //Teorema di Bayes e coniugate • Quando moltiplichiamo una distribuzione con la sua coniugata il risultato ha la forma della coniugata una$costante una$nuova$Beta Estensione a due variabili casuali //Teorema di Bayes e coniugate • Utilizziamo le coniugate e Bayes per il learning dei parametri Likelihood$–$Bernoulli Posterior$–$è$una$nuova Prior$–$uso$la$coniugata Evidence$–$è$la$costante$di$ normalizzazione$ Estensione a due variabili casuali //indipendenza • Due variabili casuali sono indipendenti se • ovvero Estensione a due variabili casuali //indipendenza estrae la slice e normalizza Estensione a due variabili casuali //valore atteso • Date due variabili casuali X, Y discrete e una funzione il valore atteso di g è • X, Y continue • Valgono le seguenti Estensione a due variabili casuali //covarianze • Date due variabili casuali X, Y , la loro covarianza è definita • come nel caso della varianza: • Valgono inoltre: Estensione a n variabili casuali • Date n variabili causali X1,X2, . . . ,Xn • valgono • Per ogni Xi è definita la marginale Estensione a n variabili casuali //caso discreto • Date n variabili casuali discrete, la distribuzione di probabilità congiunta • per la quale valgono: • La distribuzione di probabilità marginale è Estensione a n variabili casuali //caso discreto: la distribuzione categorica Descrive$una$situazione$dove$vi$sono$sono$K$possibili$risultati$y=1… y=k.$ (e.g.,$il$lancio$di$un$dado$con$k=6)$ Prende$$K$parametri$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$con$ A$volte$viene$detta$$Multinoulli,$perché$è$una$generalizzazione$ della$Bernoulli La$v.a.$può$essere$pensata$come$un$ vettore$di$indicatori$dove$solo$il$ksimo$ elemento$è$diverso$da$zero,$e.g.$$ e4$=$[0,0,0,1,0] Estensione a n variabili casuali //caso continuo • Se la F è derivabile, la densità di probabilità congiunta è definita • quindi • La densità marginale di probabilità è Estensione a n variabili casuali //regola del prodotto • Dalla definizione di probabilità condizionate: Estensione a n variabili casuali //valore atteso • Date una distribuzione f(x1, x2, . . . , xn) e una funzione Estensione a n variabili casuali //covarianza • Dato un insieme X1,X2, . . . ,Xn di variabili casuali, è possibile definire il vettore aleatorio • Anche una funzione è rappresentabile come vettore Estensione a n variabili casuali //covarianza • Dato il vettore che, per ogni coppia i, j • ovvero: la sua matrice di covarianza è la matrice n x n tale Estensione a n variabili casuali //covarianza • è matrice simmetrica: • per definizione di covarianza • è definita positiva: • per qualunque vettore z: • ma Estensione a n variabili casuali //il caso Gaussiano • Un vettore aleatorio e matrice di covarianza ha una distribuzione normale di media di dimensione n x n forma quadratica di x Estensione a n variabili casuali //il caso Gaussiano Estensione a n variabili casuali //il caso Gaussiano • I contorni di densità costante sono determinati dalla matrice di covarianza • Per esempio in 2D Forma generale Forma diagonale (allineata con gli assi) Forma isotropa (matrice identità) Estensione a n variabili casuali //il caso Gaussiano Distribuzione Normale multivariata: //il caso diagonale • Consideriamo il caso della matrice di covarianza diagonale • allora • ovvero Distribuzione multivariata = prodotto di n distribuzioni gaussiane univariate, ognuna relativa ad una coordinata xi Distribuzione Normale multivariata: //il caso diagonale cov diagonale = indipendenza Distribuzione Normale multivariata: //decomposizione della covarianza Nel$sistema$di$riferimento$verde: Relazione$fra$i$due$SR: Sostituendo: Conclusione Posso$decomporre$la$matrice$di$ covarianza$in$una$matrice$di$rotazione$ e$una$diagonale Distribuzione Normale multivariata: //medie e covarianze • Valgono le seguenti come nel caso univariato Distribuzione Normale multivariata: //somma di variabili gaussiane indipendenti • Siano • La somma è ancora distribuita normalmente • Si noti che la distribuzione di z = x + y è cosa diversa dalla somma delle distribuzioni di x e y (che in generale non è gaussiana). Distribuzione Normale multivariata: //congiunta, marginale e condizionata di v.a.g. • Sia con • La distribuzione di x è la congiunta Distribuzione Normale multivariata: //congiunta, marginale e condizionata di v.a.g. • La distribuzione di x è la congiunta Gaussiana • Marginali Gaussiane: • Condizionate Gaussiane: Distribuzione Normale multivariata: //congiunta, marginale e condizionata di v.a.g. allora Distribuzione Normale multivariata: //congiunta, marginale e condizionata di v.a.g. se allora Distribuzione Normale multivariata: //congiunta, marginale e condizionata di v.a.g. se allora Nel$caso$sferico$/$diagonale,$x1$and$x2$sono$indipendenti$ e$le$distribuzioni$condizionate$sono$tutte$uguali Distribuzione Normale multivariata: //congiunta, marginale e condizionata di v.a.g. Trasformazione$di$variabili: Distribuzione Normale multivariata: //formula di Bayes • Siano • La probabilità a posteriori vale: • Inoltre: Distribuzione coniugata sui parametri della Gauss. //Normal Inverse Wishart (dispersion) (ave.$Covar) (disper$of$means) (ave.$of$means) esempi$$ campionati Computer$vision:$models,$learning$and$inference.$$©2011$Simon$J.D.$Prince Distribuzione categorica e coniugata di Dirichlet Descrive$una$situazione$dove$vi$sono$sono$K$possibili$risultati$y=1… y=k.$ (e.g.,$il$lancio$di$un$dado$con$k=6)$ Prende$$K$parametri$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$con$ A$volte$viene$detta$$Multinoulli,$perché$è$una$generalizzazione$ della$Bernoulli La$v.a.$può$essere$pensata$come$un$ vettore$di$indicatori$dove$solo$il$ksimo$ elemento$è$diverso$da$zero,$e.g.$$ e4$=$[0,0,0,1,0] Distribuzione categorica e coniugata di Dirichlet Definita$su$K$valori$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$con k$$parametri$$$$$αk>0