L’ ALLENAMENTO SPORTIVO L’allenamento è un processo fisiologico, che l’organismo mette in atto in risposta ad uno sforzo (stimolo) fisico, in virtù del quale aumenta la sua capacità di lavoro e di resistenza alla fatica I principi biologici che sono alla base dell’allenamento sono: L’adattamento La supercompensazione L’adattamento è la risposta dell’organismo ad uno stimolo esterno o agente stressante, a cui l’organismo reagisce per ristabilire l’equilibrio interno (sindrome d’adattamento Selje). La supercompensazione o “principio della reazione che eccede l’azione”, è un aumento, nella fase di recupero, del potenziale di lavoro oltre il vecchio limite (legge biologica di conservazione della specie). PRINCIPI BIOLOGICI ED ASPETTI TEORICO-PRATICI 1) Perché lo stimolo sia efficace a determinare una reazione o risposta dell’organismo, è necessario che esso sia di una certa identità. Stimoli troppo deboli sono inutili, stimolo troppo intensi danneggiano l’organismo. 2) E’ durante la fase di riposo o recupero che l’organismo ricostruisce le energie “eccedenti”, ma se lo stimolo successivo non utilizza al meglio la supercompensazione, può andare perso il potenziale di lavoro che l’organismo mette a disposizione. 3) L’allenamento provoca un adattamento generale(interessa più organi o apparati), e un adattamento specifico(riguardante i singoli organi o apparati). Le capacità fisiche o motorie che permettono una prestazione sportiva sono: la forza, la velocità, la resistenza, la mobilità articolare, la coordinazione. SISTEMI DI ALLENAMENTO A prevalente impegno muscolare o neuro-muscolare(anaerobico) A prevalente impegno organico o fisiologico(aerobico) A prevalente impegno coordinativo o tecnico-sportivo MODIFICAZIONI DELL’APPARATO CARDIO-RESPIRATORIO DURANTE LO SFORZO FISICO APPARATO RESPIRATORIO • Frequenza respiratoria(da 12-16 atti a riposo, fino a 3050) • Ventilazione x atto respiratorio(da 500 c.c a riposo, fino a 2000 c.c ed oltre) • Ventilazione polmonare al minuto( da 8 litri a riposo, fino a 100 litri ed oltre) • Aumento del consumo di ossigeno da parte dei muscoli respiratori • Aumento globale del consumo di ossigeno(VO2 max) da 250 c.c fino a 4 litri • Aumento del numero dei capillari polmonari e degli alveoli che partecipano allo scambio APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO • Frequenza cardiaca( da 60-70 battiti al minuto a riposo, fino a 200220) • Gittata sistolica( da 70 cc a riposo, fino a 100-150-200 cc) • Gittata o Portata cardiaca( da 5 litri a riposo, fino a 20-30-40 litri) • Incremento flusso ematico(vasodilatazione) nei muscoli scheletrici coinvolti, e riduzione compensatoria del flusso(vasocostrizione), prevalente negli organi della digestione. • Aumento del flusso nelle arterie coronariche x aumento richiesta di O2 del miocardio (da 200-250 ml a riposo, al minuto, fino ad 1 litro). • Aumento della pressione massima(sistolica), e modesto incremento della minima(diastolica). • Aumento del ritorno venoso( riempimento degli atri), effetto di spremitura dei muscoli, maggiore in attività che coinvolgono muscoli che circondano grossi vasi venosi( arti inferiori). ADATTAMENTI FISIOLOGICI PERMANENTI PRODOTTI DALL’ALLENAMENTO APPARATO CARDIO-RESPIRATORIO • Aumento della portata cardiaca e ventilazione polmonare sotto sforzo, in virtù soprattutto dell’aumento della gittata sistolica, e del volume corrente (volume di aria in un atto respiratorio). • Diminuzione della frequenza cardiaca (bradicardia) e respiratoria in condizione di riposo. • Aumento della capacità vitale (quantità di aria che si riesce a soffiare dopo una inspirazione massima), in relazione ad una migliore mobilità della gabbia toracica e maggior efficienza dei muscoli della respirazione. • Minore frequenza cardiaca per sforzi sottomassimali, a vantaggio del tempo di riempimento diastolico (pausa tra una contrazione e l’altra). • Aumento di volume del cuore (Cardiomegalia), associata ad una ipertrofia delle pareti cardiache, espressa in una maggior forza di contrazione del cuore… • Aumento del calibro dei vasi sanguigni venosi e arteriosi, sia a carico della circolazione polmonare che coronaria. • Diminuzione del tempo di ripristino dei parametri cardio-respiratori di base, dopo uno sforzo APPARATO MUSCOLARE • Aumento dei vasi sanguigni (capillari), in termini di numero e pervietà (capillari che nei non allenati rimangono chiusi). • Ipertrofia(aumento di volume) delle fibre muscolari per aumento della sintesi proteica di actina e miosina, del glicogeno e per ispessimento del sarcolemma (guaina connettiva), il tutto con relativo aumento di forza. • Aumento delle sostanze energetiche citoplasmatiche: ATP, CP, glicogeno.