Lezione 29 gennaio - Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale

La scuola di sociologia francese:
Èmile Durkheim
La società come comunità simbolica
Durkheim attribuisce al termine cultura un posto
centrale nella teoria sociologica. Non solo perché
tratta temi come credenze religiose, forme di
classificazione, i valori, la morale…
Ma soprattutto perché ritiene che la società abbia
fondamentalmente un carattere simbolico
Il problema dell’ordine
Che cosa tiene insieme una società? Ovvero come
si spiega la coesione di una società e la sua
riproduzione nel tempo?
• Critica all’utilitarismo
Per rispondere alla domanda Durkheim chiama
in causa
• I simboli : la dimensione simbolica costituisce
il cemento della società. “Simboli” sono le
credenze e i rituali condivisi in quanto
svolgono la duplice funzione:
raffigurano, rappresentano la società e
consentono la comunicazione tra i suoi membri.
Generano attraverso una sorta di corrente
emotiva, un consenso morale e cognitivo che
unisce gli individui, crea vincoli reciproci e
consente di identificarsi in una collettività che li
trascende.
Simboli unificanti e forme della struttura
sociale: La divisione del lavoro sociale (1893)
• I simboli unificanti sono prodotti da forme
diverse della stessa struttura sociale
• Tipi di solidarietà e coscienza collettiva
• La nozione di rappresentazioni collettive:
carattere oggettivo e istituzionale
• Individualismo si presenta come una vera e
propria norma morale (o insieme di norme)
• Rappresentazioni collettive e rappresentazioni
individuali
Il sentimento morale è ciò che unisce ciascuno
dei membri alla società stessa.
• Una morale è un insieme di norme morali alle
quali ciascun membro è vincolato (vincoli
esterni e vincoli interni).
• Appartenere alla morale fonda la solidarietà.
• Il modo originario con cui le norme morali si
impongono entro una società è il loro
istituzionalizzarsi nelle forme di un insieme di
credenze religiose in un sistema di riti.
• Che cosa è una norma morale? Carattere
esteriore e obbligatorio
Per Durkheim e la sua scuola la cultura ossia le
rappresentazioni collettive assumono un
carattere centrale nella teoria sociologica. Infatti
• Se ne mette in luce il duplice carattere
cognitivo e morale
• Si introduce l’idea che i concetti e le
credenze operino entro contesti sociali da
cui dipendono;
• si insiste che non esistono isolatamente
nelle menti degli individui ma sono il frutto
di un’attività cooperativa;
• hanno carattere istituzionale;
• norme e categorie mentali hanno bisogno
del sostegno dei rituali per diffondersi e
mantenersi
In quanto fatto collettivo e indipendente dagli
stati individuali la cultura assume una
consistenza propria che rende inutile l’analisi
delle motivazioni o degli interessi degli attori.
Durkheim non pensa che le RC non passino
attraverso gli individui; sottolinea il fatto che
esse hanno assunto un carattere particolare
rispetto agli individui che ne fanno uso e in
parte le producono e le modificano.