Bari 25 Febbraio 2011 GIORNATA PUGLIESE su FARMACO E PRODOTTI per la SALUTE II EDIZIONE “IL FARMACO PER DIAGNOSI PRECOCI E MALATTIE RARE” DISTROFIE MUSCOLARI E RICERCA TRASLAZIONALE test farmacologici pre-clinici in modelli animali Annamaria De Luca Sezione di Farmacologia Dipartimento Farmacobiologico Facoltà di Farmacia Università degli Studi di Bari Italia Distrofie muscolari • Miopatie rare a carattere degenerativo progressivo che colpiscono la popolazione pediatrica e adulta • Altamente invalidanti e con alti costi sociali e sanitari • Trials clinici difficili a causa del ristretto numero di pazienti • Patologie orfane A A Bushby et al., The Lancet, 2009 B C Distrofie muscolari • Miopatie rare a carattere degenerativo progressivo che colpiscono la popolazione pediatrica e adulta • Altamente invalidanti e con alti costi sociali e sanitari • Trials clinici difficili a causa del ristretto numero di pazienti • Patologie orfane Modelli animali (spontanei, transgenici, indotti): una grande opportunità per la ricerca preclinica di nuove terapie Distrofia muscolare di Duchenne Cell 51(6):919-28, 1987 Dystrophin: the protein product of the Duchenne muscular dystrophy locus Hoffman EP, Brown RH Jr, Kunkel LM. • Miopatia ereditaria legata al cromosoma X • 1/3500 bambini maschi nati vivi • Progressiva degenerazione muscolare con severa debolezza e fatica • Esordio tra 3-5 anni e perdita Wells et al., Exp Rev. Mol. Med., 2002 di deambulazione autonoma ~ 10 anni • Morte intorno ai 20-30 anni (compromissione cardiorespiratoria) • Altre caratteristiche cliniche Elevati livelli enzima creatina chinasi nel plasma Cardiomiopatia dilatativa Ritardo mentale Insufficienza respiratoria Scoliosi Normale Distrofico Farmacoterapia della distrofia muscolare di Duchenne Glucocorticoidi: unici farmaci utilizzati in clinica • Prednisone • Prednisolone • Deflazacort Riduzione dei sintomi Prolungamento della deambulazione Drachman DB, Toyka KV, Myer E. Prednisone in Duchenne muscular dystrophy. Lancet. 1974 Dec 14;2(7894):1409-12 Più di 30 anni di studi pre-clinici e clinici per comprenderne il meccanismo d’azione nel muscolo distrofico ed individuare strategie per ridurre gli effetti collaterali Straathof CS, Overweg-Plandsoen WC, van den Burg GJ, van der Kooi AJ, Verschuuren JJ, de Groot IJ. Prednisone 10 days on/10 days off in patients with Duchenne muscular dystrophy. J Neurol. 2009 May;256(5):768-73. Sforzi verso la terapia della distrofia muscolare di Duchenne Curativi Terapie genica Strategie di correzione post-trascrizionale • Salto di esoni (oligonucleotidi antisenso) • Lettura forzata di codoni di stop prematuro (ataluren, gentamicina, etc) Terapie cellulari Problemi tecnici e immunologici Effetti mutazione-specifici Trasformazione di DMD in BMD Necessità di terapie concomite per aumentare efficienza e pazienti interessati “Disease modifier” e/o Sintomatici Farmaci nuovi e/o già disponibili per: • Aumentare proteine vicarianti (utrofina) • Contrastare cascata patogenetica • Controllare sintomi e/o complicanze (glucocorticoidi, immunosoppressori, beta-bloccanti, Ace inibitori etc) Rapporto rischio/beneficio Tempi per registrazione (nuovi) Potenzialmente utili per tutti i pazienti DMD e BMD e adiuvanti in strategie curative Necessità di un modello animale predittivo per facilitare la trasferibilità del dato “from bench to bedside” Modelli animali nel processo di “drug discovery” Comprensione dei meccanismi patogenetici ed identificazione di bersagli farmacologici Ricerca di potenziali farmaci Meccanismo d’azione POC In-silico approach Valutazione farmacologica in test cellulari e tissutali Valutazione dell’effetto del farmaco nel modello animale Clinical trials Necessità di un modello animale predittivo per facilitare la trasferibilità del dato “from bench to bedside” Distrofia muscolare di Duchenne Cell 51(6):919-28, 1987 Dystrophin: the protein product of the Duchenne muscular dystrophy locus Hoffman EP, Brown RH Jr, Kunkel LM. Topo mdx Wells et al., Exp Rev. Mol. Med., 2002 Golden retriver distrofico (GRMD) Normale Omologia genetica e biochimica: difetto sul gene per la distrofina sul cromosoma X e assenza della proteina Distrofico Il topo MDX come modello di DMD Assenza di distrofina CARATTERISTICHE: fenotipo benigno della m risolutiva rigenerazione Vantaggi • Geneticamente e biochimicamente omologo a DMD • Presenta di tipici marcatori della patologia TOPO MDX ESERCITATO progressione più se • Pratico per test farmacologici e per manipolazioni geniche malattia modello di degeneraz Svantaggi • Fenotipo benigno della patologia: Normale durata vita Assenza di invalidità macroscopiche Efficace rigenerazione muscolare • Elevata variabilità inter-individuale nella progressione della patologia Modello predittivo per test pre-clinici? La nostra strategia: il topo mdx esercitato OBIETTIVO: aggravare il fenotipo sulla base della suscettibilità meccanica dei muscoli carenti di distrofina Modified from Granchelli et al., Neuromuscular Disord. 2000 (http://www.treat-nmd.eu/research/preclinical/dmd-sops/) La nostra strategia: il topo mdx esercitato Presenza dei tipici marcatori “clinici” della condizione distrofica “utili per valutazione di efficacia di farmaci e altre strategie terapeutiche Parametri di interesse clinico Debolezza e fatica in vivo (simile al “6 minute walk test” usato in clinica) Elevati livelli plasmatici di CK ed LDH Forza muscolare ex vivo Segni istopatologici Exhaustion test Parametri cellulari e molecolari indici della patologia e/o dei meccanismi d’azione di farmaci - Alterazioni funzione di canali coinvolti nella meccanotransduzione (Ca2+, Cl-) - Alterazione omeostasi del calcio - Espressione di citochine pro-infiammatorie e profibrotiche - Suscettibilità alla contrazione eccentrica Test pre-clinici nelle distrofie muscolari Batteria di test ed approccio multidisciplinare IN VIVO - metodiche comportamentali e di fisiologia sistematica Peso corporeo, funzioni vitali, test di resistenza alla fatica, test di coordinazione motoria e di raddrizzamento, forza degli arti, etc EX VIVO – Diversi muscoli scheletrici e altri tessuti Studi funzionali Contrazione isometrica ed eccentrica di singoli muscoli Microspettrofluorimetria con fura-2 per omeostasi del calcio Accoppiamento eccito-contrattile (elettrofisiologia mediante microelettrodi) Funzione di canali ionici (cell-attached patch clamp) Biochimica e Biologia Molecolare Spettrofotometria, ELISA, real-time PCR, etc Istologia ed immunoistochimica Segni di patologia (fibre centronucleate, fibre rigeneranti, area non-muscolare, necrosi)A e identificazione di biomarcatori (citochine, ROS, etc) (in collaborazione con Prof. Beatrice Nico e Prof. Monica Montagnani) A B Test pre-clinici nelle distrofie muscolari Sezione di Farmacologia Dipartimento Farmaco-Biologico Facoltà di Farmacia Prof. Diana Conte Annamaria DE LUCA Studi funzionali e biochimici in vivo ed ex vivo Anna COZZOLI Roberta CAPOGROSSO Valeria SBLENDORIO Karina LITVINOVA Duchenne muscular dystrophy and other dystrophies Robert GRANGE Molecular Biology Giulia CAMERINO Elettrofisiologia e microspettrofluorimetria Sabata PIERNO Antonella LIANTONIO Michela DE BELLIS Jean-François ROLLAND Bodvael FRAYSSE Marilena DINARDO Antonella SCARAMUZZI Studenti Vincenzo GIANNOTTA Luigi PINTO Angela POLICELLI Giuliana BELGIOVINE Meccanismi patogenetici e potenziali bersagli farmacologici Ischemia e dismetabolismo Infiammazione e fibrosi Alterata omeostasi calcio • Inadeguata produzione di NO • Ischemia • Disaccoppiamento metabolico • Produzione di specie ossigeno reattive (ROS) • Riduzione massa e performance muscolare • Danno meccanico sarcolemma • Infiltrazione macrofagi • Produzione citochine infiammatorie • Produzione di ROS • Attivazione NF-kB • Produzione citochine pro-fibrotiche • Attivazione canali meccanosensibili • Aumento ingresso di calcio • Attivazione proteasi • Sofferenza mitocondriale • Alterazioni contrattili • Produzione di ROS Necrosi, insufficiente rigenerazione e fibrosi FARMACI Anti-infiammatori/anti-citochine Ad ampio spettro Prednisolone Ciclosporina A Pentossifillina Specifici Etanercept (anti-TNF-a) Meloxicam (inibitore COX-2) Anti-calpaina/Anti-ossidanti Ad azione duplice BN 82270 e analoghi (Ipsen) Ad azione specifica Resveratrolo Inibitore calpaina-1 Anti-ischemici Enalapril Pentossifillina Anabolizzanti IGF-1 Nandrolone Nuovi composti non-steroidei (SARM) Aminoacidi/integratori Resveratrolo Taurina Creatine Dystrophin enhancers Gentamicina Utrophin enhancers Composti di nuova sintesi Resveratrolo Somministrazioni croniche in parallelo al protocollo di esercizio (4-10 settimane) Risultati pubblicati in: De Luca et al., J. Pharmacol Exp Ther 2003 Fraysse et al., Neurobiol Dis., 2004 De Luca et al., Am. J Pathol., 2005 Burdi et al., Neuromuscul Dis. 2006 Rolland et al., Neurobiol. Dis. 2006 Pierno et al., Neuropathology Appl. Neurobiol. 2007 Burdi et al., J. Appl. Physiol. 2009 Cozzoli et al., Neuropathology Appl. Neurobiol, 2010 FARMACI – nuove molecole Collaborazioni con Industrie Farmaceutiche IPSEN- SCRASS (Francia) Composti a doppia azione anti-calpaina/anti-ossidante • BN 82270 • Altri analoghi Neuromuscular Disorders 16 (2006) 237-248 SUMMIT plc (UK) Utrophin enhancer Galapagos (France) Nuovi composti ad azione anabolizzante POC Preclinical Registrazione di nuovi farmaci orfani Meccanismi patogenetici e potenziali bersagli farmacologici Ischemia e dismetabolismo Infiammazione e fibrosi Alterata omeostasi calcio • Inadeguata produzione di NO • Ischemia • Disaccoppiamento metabolico • Produzione di specie ossigeno reattive (ROS) • Riduzione massa e performance muscolare • Danno meccanico sarcolemma • Infiltrazione macrofagi • Produzione citochine infiammatorie • Produzione di ROS • Attivazione NF-kB • Produzione citochine pro-fibrotiche • Attivazione canali meccanosensibili • Aumento ingresso di calcio • Alterazione omeostasi del calcio • Sofferenza mitocondriale • Alterazioni contrattili • Produzione di ROS Necrosi, insufficiente rigenerazione e fibrosi Farmaci e parametri sensibili Gentamicina Prednisolone Ciclosporina A Pentossifillina Etanercept Meloxicam Enalapril Ischemia e dismetabolismo Infiammazione e fibrosi Alterata omeostasi calcio • Inadeguata produzione di NO • Ischemia • Disaccoppiamento metabolico • Produzione di specie ossigeno reattive (ROS) • Riduzione massa e performance muscolare • Danno meccanico sarcolemma • Infiltrazione macrofagi • Produzione citochine infiammatorie • Produzione di ROS • Attivazione NF-kB • Produzione citochine pro-fibrotiche • Attivazione canali meccanosensibili • Aumento ingresso di calcio • Alterazione omeostasi del calcio • Sofferenza mitocondriale • Alterazioni contrattili • Produzione di ROS Necrosi fibrosi NF-KB CK ROS forza in vivo Funzione canali al cloro Farmaci e parametri sensibili Gentamicina Prednisolone Ciclosporina A Pentossifillina Etanercept Meloxicam Enalapril IGF-1 Nandrolone Resveratrolo Taurina Ischemia e dismetabolismo Infiammazione e fibrosi Alterata omeostasi calcio • Inadeguata produzione di NO • Ischemia • Disaccoppiamento metabolico • Produzione di specie ossigeno reattive (ROS) • Riduzione massa e performance muscolare • Danno meccanico sarcolemma • Infiltrazione macrofagi • Produzione citochine infiammatorie • Produzione di ROS • Attivazione NF-kB • Produzione citochine pro-fibrotiche • Attivazione canali meccanosensibili • Aumento ingresso di calcio • Alterazione omeostasi del calcio • Sofferenza mitocondriale • Alterazioni contrattili • Produzione di ROS Fatica Rigenerazione forza in vivo ROS fibrosi Farmaci e parametri sensibili Gentamicina Prednisolone Ciclosporina A Pentossifillina Etanercept Meloxicam Enalapril IGF-1 Nandrolone Resveratrolo Taurina Pentossifillina Taurina PDN+Taurina Ischemia e dismetabolismo Infiammazione e fibrosi Alterata omeostasi calcio • Inadeguata produzione di NO • Ischemia • Disaccoppiamento metabolico • Produzione di specie ossigeno reattive (ROS) • Riduzione massa e performance muscolare • Danno meccanico sarcolemma • Infiltrazione macrofagi • Produzione citochine infiammatorie • Produzione di ROS • Attivazione NF-kB • Produzione citochine pro-fibrotiche • Attivazione canali meccanosensibili • Aumento ingresso di calcio • Alterazione omeostasi del calcio • Sofferenza mitocondriale • Alterazioni contrattili • Produzione di ROS Normalizzazione processo eccito-contrattile Attivita’ canali meccanosensibili ROS forza in vivo Ca2+ Importanza di trattamenti combinati In vitro Un parziale aumento di distrofina è insufficiente a contrastare l’attività dei canali meccanosensibili I canali possono essere il bersaglio diretto di farmaci quali la pentossifillina In vivo De Luca et al., Neurobiol. Dis. 2008 Rolland et al., Neurobiol. Dis. 2006 From bench to bedside I risultati pre-clinici incoraggiano test clinici in pazienti DMD con i farmaci più promettenti Neurobiol Dis. 2006;24 (3):466-74. Overactivity of exercise-sensitive cation channels and their impaired modulation by IGF-1 in mdx native muscle fibers: beneficial effects of pentoxifylline . Rolland JF, De Luca A, Burdi R, Andreeetta F, Confalonieri P, Conte Camerino D J Appl Physiol. 106: 1311-24, 2009 Multiple pathological events in exercised dystrophic mdx mice are targeted by pentoxifylline: outcome of a large array of in vivo and ex vivo tests. Burdi R, Rolland JF, Fraysse B, Litvinova K, Cozzoli A, Giannuzzi V, Liantonio A, Camerino GM, Sblendorio V, Capogrosso RF, Palmieri B, Andreetta F, Confalonieri P, De Benedictis L, Montagnani M, De Luca A. Neurobiol Dis. 2008;32(2):243-53. Gentamicin treatment in exercised mdx mice: Identification of dystrophin-sensitive pathways and evaluation of efficacy in work-loaded dystrophic muscle De Luca A, Nico B, Rolland JF, Cozzoli A, Burdi R, Mangieri D, Giannuzzi V, Liantonio A, Cippone V, De Bellis M, Nicchia GP, Camerino GM, Frigeri A, Svelto M, Conte Camerino D. Am J Pathol. 2005;166(2):477-89. A multidisciplinary evaluation of the effectiveness of cyclosporine A in dystrophic mdx mice De Luca A, Nico B, Liantonio A, Didonna MP, Fraysse B, Pierno S, Burdi R, Mangieri D, Rolland JF, Camerino C, Zallone A, Confalonieri P, Andreetta F, Arnoldi E, CourdierFruh I, Magyar JP, Frigeri A, Pisoni M, Svelto M, Conte Camerino D. Le differenze tra i dati pre-clinici e clinici possono essere comprese e superate da una stretta collaborazione tra ricercatori di base e clinici, industrie farmaceutiche e charities Come accelerare la ricerca traslazionale? Task-force internazionale per migliorare la trasferibilità dei dati pre-clinici • Analisi dei modelli animali • Identificazione dei parametri di maggior interesse per la clinica • Consenso sulle procedure sperimentali • Valutazione del peso delle variabili • Riduzione della frammentazione degli sforzi • Maggiori scambi e confrontabilità dei risultati Come accelerare la ricerca traslazionale? http://www.treat-nmd.eu/research/preclinical/SOPs Neurobiol Dis. 2008 Jul;31(1):1-19. Towards developing standard operating procedures for pre-clinical testing in the mdx mouse model of Duchenne muscular dystrophy. Grounds MD, Radley HG, Lynch GS, Nagaraju K, De Luca A. Neuromuscul Disord. 2009 Jul;19(7):502-6. Developing standard procedures for murine and canine efficacy studies of DMD therapeutics: report of two expert workshops on "Pre-clinical testing for Duchenne dystrophy": Washington DC, October 27th-28th 2007 and Zürich, June 30th-July 1st 2008. Nagaraju K, Willmann R; TREAT-NMD Network and the Wellstone Muscular Dystrophy Cooperative Research Network. Amyotroph Lateral Scler. 2010;11(1-2):38-45. Guidelines for preclinical animal research in ALS/MND: A consensus meeting Ludolph AC, Bendotti C, Blaugrund E, Chio A, Greensmith L, Loeffler JP, Mead R, Niessen HG, Petri S, Pradat PF, Robberecht W, Ruegg M, Schwalenstöcker B, Stiller D, van den Berg L, Vieira F, von Horsten S. Come accelerare la ricerca traslazionale? TREAT-NMD Advisory Committee for Therapeutics (TACT) Core Committee 9 Componenti Extended Committee 34 componenti La commissione valuta il potenziale terapeutico di farmaci in base ai dati pre-clinici disponibili, ed assiste il TREAT-NMD nella prioritarizzazione di trials clinici. TACT si occupa inolte di aspetti cruciali per la trasferibilità del dato from bench to bedside: PD, PK , aspetti regolatori e considerazioni di mercato http://www.treat-nmd.eu/about/governance/TACT/ TOPO MDX Modello murino spontaneo della DMD Assenza di distrofina CARATTERISTICHE: fenotipo benigno della malattia per risolutiva rigenerazione muscolare TOPO MDX ESERCITATO progressione più severa della malattia modello di degenerazione muscolare Grazie per l’attenzione DISTROFIE MUSCOLARI E RICERCA TRASLAZIONALE: test farmacologici pre-clinici in modelli animali Annamaria De Luca, Sezione di Farmacologia, Dipartimento Farmacobiologico, Facoltà di Farmacia, Università di Bari “A. Moro” Le distrofie muscolari sono miopatie rare di origine genetica a carattere degenerativo progressivo che colpiscono la popolazione pediatrica e/o adulta. Ad oggi sono note circa 40 forme di distrofia, ciascuna legata a difetti in specifici geni e con diverso fenotipo, incidenza e modalità di trasmissione. Le distrofie muscolari sono patologie croniche invalidanti con alti costi sociali e sanitari diretti ed indiretti. Al momento, tali patologie non hanno cura ed i trial clinici sono difficili a causa della loro natura di patologie rare. Per tale motivo la ricerca pre-clinica su modelli animali rappresenta un’importante opportunità sia per la comprensione delle patologie che per l’identificazione di nuove strategie terapeutiche. Particolarmente studiata a livello pre-clinico, anche nei laboratori di Farmacologia della Facoltà di Farmacia di Bari è la distrofia muscolare di Duchenne (DMD), senz’altro la forma più frequente di distrofia muscolare (1/3500 bambini maschi nati vivi). La DMD è dovuta a difetti ereditari o sporadici del gene della distrofina, presente sul cromosoma X, che determinano l’assenza della proteina, o la presenza di una forma troncata meno funzionante (che determina la più lieve Distrofia muscolare di Becker). L’assenza di distrofina, proteina sub-sarcolemmale, determina un mancato link tra il citoscheletro intracellulare e la matrice extracellulare rendendo quindi la fibra muscolare particolarmente suscettibile allo stress della contrazione ed innescando i processi degenerativi. La patologia ha esordio nella prima infanzia e porta a progressiva perdita della funzione muscolare ed a morte prematura per complicanze cardio-respiratorie. Al momento gli unici farmaci utilizzati in clinica sono i glucocorticoidi, che riducono i sintomi e prolungano il periodo di deambulazione autonoma nei bambini DMD. Tuttavia il loro uso è gravato da numerosi effetto collaterali, soprattutto a livello cardiaco e osteoarticolare, che giustifica l’intensa ricerca di strategie più efficaci e sicure. La ricerca internazionale è particolarmente attiva nella ricerca di nuove terapie. Le strategie “curative” sono mirate a sostituire e/o correggere il gene difettoso, mediante diversi approcci (dalla terapia genica ad oligonucleotidi per il salto di esoni). Tali terapie tuttavia sono spesso mutazione specifiche (e quindi applicabili sono ad un certo numero di pazienti DMD) o portano alla trasformazione di DMD in un fenotipo Becker. Ciò implica la necessità di concomitanti terapie farmacologiche, mirate a controllare i sintomi residui e/o le risposte immunologiche sviluppate verso il nuovo prodotto genico. La ricerca farmacologica è focalizzata ad identificare farmaci in grado di contrastare gli eventi patogenetici e migliorare il decorso della patologia in tutti i pazienti DMD. Per tutte le strategie terapeutiche in studio è necessario utilizzare un modello animale che sia predittivo della patologia e che possa quindi facilitare il trasferimento del dato pre-clinico all’uomo. Un adeguato modello animale consente infatti l’identificazione di nuovi bersagli farmacologici e permette di indirizzare la ricerca di nuovi farmaci. I test pre-clinici in vitro e successivamente in vivo nel modello animale, consentono la validazione del bersagli nonché la valutazione di efficacia. Il topo mdx, omologo della DMD dal punto di vista genetico e biochimico, è sicuramente il modello più utilizzato in laboratorio. Tuttavia, e per motivi ancora poco chiari, il topo mdx mostra un fenotipo lieve della patologia se paragonato al paziente DMD che può complicare l’interpretazione di test farmacologici. Per tali motivi, la nostra strategia consiste da diversi anni nell’aggravare la progressione della patologia del topo mdx mediante un protocollo cronico di esercizio su treadmill, standardizzato ed accettato a livello internazionale, sulla base della suscettibilità dei muscoli deficienti di distrofina all’attività contrattile. Il modello presenta marcatori tipici della condizione distrofica, utili sia per monitorare la progressione della patologia che per valutare l’efficacia di farmaci. A tal fine viene utilizzato un approccio multidisciplinare sia in vivo che ex vivo che consente la valutazione degli effetti di farmaci a livello funzionale, biochimico e morfologico. Tale approccio multidisciplinare prevede la collaborazione e l’integrazione di diversi team di ricercatori all’interno della Sezione di Farmacologia, oltre che la preziosa partecipazione di colleghi esterni. I meccanismi patogenetici scatenati dalla mancanza di distrofina sono complessi e spesso interconnessi e possono semplicisticamente essere riassunti in tre meccanismi fondamentali: a) ischemia e dismetabolismo, b) infiammazione cronica e fibrosi e c) alterazione dell’omeostasi del calcio. All’interno di questi meccanismi è possibile individuare un numero crescente di bersagli farmacologici. Negli ultimi 10 anni, e soprattutto nell’ambito di progetti finanziati da Telethon, abbiamo quindi valutato, mediante trattamenti cronici nel modello animale, gli effetti di diversi farmaci in grado di agire sugli eventi patogenetici mediante diversi meccanismi d’azione. La maggior parte dei farmaci testati sono già disponibili sul mercato ed hanno quindi un profilo tossicologico noto. Ciò al fine di accelerare il trasferimento del dato dall’animale al paziente. In altri casi, il nostro approccio sperimentale ha richiamato l’attenzione di industrie farmaceutiche per le valutazioni di efficacia di farmaci di nuova sintesi, procedura necessaria per la preparazione dei dossier registrativi per farmaci orfani. Tenendo quindi presenti i diversi meccanismi patogenetici, i nostri studi hanno permesso di evidenziare la possibilità di modulazione selettiva dei diversi processi, e dei relativi parametri sensibili, in relazione al meccanismo d’azione, dando anche maggior forza all’importanza di terapie combinate e fornendo indicazioni chiare a riguardo. I risultati dei test pre-clinici incoraggiano i successivi trials clinici, tuttavia, non sempre si apprezza una chiara sovrapposizione di effetti tra modello animale e paziente. Al fine di migliorare la trasferibilità dei dati dall’animale all’uomo, di importanza fondamentale per le patologie rare, la comunità scientifica internazionale, sotto l’egida del network internazionale TREAT-NMD, ha creato una task-force, per la migliore comprensione dei modelli animali di patologie neuromuscolari rare e per creare quindi linee-guida ed un ampio consenso circa le procedure sperimentali più predittive. Tale sforzo si completa con le attività del TACT, una commissione che raggruppa diverse competenze al fine di analizzare criticamente i dati pre-clinici e creare delle priorità per i trials clinici sui pazienti. La lunga attività scientifica nel campo e gli approcci utilizzati ci hanno permesso di essere coinvolti attivamente in queste importanti attività.