IL NOCCIOLO
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Caratteristiche della pianta
Corylus avellana L.
Famiglia: Corylaceae
Nome comune: Nocciolo
Arbusto o alberello caducifolio, pollonifero, raggiunge i 6-8 m. Fusto cilindrico quasi dritto o leggermente inclinato,
con corteccia di colore cinereo scuro, liscia e cosparsa da macchie più chiare. Rametti giovani e tomentosi con radi
grossi peli glandoliferi rossastri e corteccia bruno rossastra.
Fiorisce nel periodo gennaio-marzo e fruttifica da agosto a settembre.
Descrizione
Le foglie sono quasi orbicolari, brevemente acuminate, con margine doppiamente seghettato, cordate alla base, a
volte vagamente lobate, pubescenti e brevemente picciolate. I piccioli hanno peli ghiandolari e gemme ottuse.
I fiori sono monoici: quelli maschili sono raggruppati in amenti penduli, lunghi fino a 9 cm, con due bratteole
perigonali entro ogni squama. I fiori femminili sono piccoli, raccolti in capolini gemmiformi, di cui solo le squame
superiori portano ciascuno due fiori, ognuno con due stimmi, che sono simili a peluzzi rossi o violacei. Gli amenti
maschili sono in boccio fin dall’autunno precedente e fioriscono assieme ai fiori femminili.
I frutti sono noci, solitari od aggregati a 2-3. Verdi prima e poi di colore bruno più o meno intenso, quasi
completamente rivestiti da un involucro verde aperto all’apice e suddiviso in lobi irregolarmente seghettati. La
lunghezza dell’involucro è più o meno come quella dei frutti. Si propaga per seme o per polloni radicati.
Diffusione, habitat ed uso
Specie mediamente lucivaga, abbastanza frugale; adattabile al substrato, preferisce comunque terreni profondi e
sciolti, rifuggendo da quelli troppo compatti. E’ presente in tutto il territorio nazionale, Europa, Asia occidentale,
Africa settentrionale Si trova al margine o dentro boschi di diverso tipo della fascia collinare, submontana e
montana. Si presta per la colonizzazione delle radure dei boschi dall’orizzonte mediterraneo superiore a quello del
faggio. E’ buona specie per il consolidamento di pendici e di scarpate stradali. Il legno è tenero, adatto per piccoli
lavori di artigianato, buon combustibile. Il frutto è edule e viene destinato all’industria dolciaria o al consumo diretto.
Fase 1
Qui il gruppo ha deciso di unire il disegno
con le descrizioni
Gli alunni da subito hanno osservato i 2 tipi
di gemme diverse, laterale ed apicale
Fase 2
Fase 3
In questo caso il gruppo ha
pienamente individuato la fase
corrispondente alla scala
fenologica in letteratura (vedi
pagina seguente)
Foto fasi fenologiche del Corylus avellana
V4: gemma appena aperta insieme a foglioline
giovani con lembo disteso.
V5: giovani foglie a lembo disteso.
Foto della pianta osservata
8-3-07
24-4-07
Grafici temperature minime e massime
In rosso sono rappresentate le temperature massime e in blu quelle minime.
Le frecce indicano quando è stata osservata per la prima volta quella determinata fase
Grafici sommatorie temperature minime e massime
I grafici sono ottenuti sommando alla temperatura di un determinato giorno la somma delle
temperature dei giorni precedenti, per avere un indice di quanto calore ha ricevuto la pianta
fino a quel momento.
La sommatoria delle temperature è stato uno dei primi indici utilizzati nella ricerca scientifica
per stimare lo stadio di sviluppo e di crescita delle piante durante la stagione vegetativa.
In rosso rappresentate le sommatorie delle massime e in blu quelle delle minime
Le frecce indicano quando è stata osservata per la prima volta quella determinata fase, così
da avere un indice di quanto calore è necessario alla pianta per passare da una fase all’altra.
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