Come comunica un manifesto con i suoi elementi grafici Introduzione Il manifesto è un elemento molto importante all’interno di un media-mix. Ma dato che la popolazione viene esposta giornalmente ad eccessivi stimoli pubblicitari sarà molto importante predisporre correttamente il contenuto del manifesto per ottenere una campagna pubblicitaria outdoor di successo! L’importanza del manifesto risulta anche dai seguenti dati: L’Italia/ Alto Adige è uno dei leader nella pubblicità outdoor con una percentuale pari all’11%. Il manifesto è molto efficiente in merito ai costi. I manifesti generano il ROI più elevato rispetto alle pubblicità stampa e TV. Il ritorno economico dell’affissione è cinque volte maggiore degli investimenti effettuati in un media-mix. I manifesti non disturbano: Il 77% delle 618 persone interrogate trovano i manifesti simpatici. I manifesti ottengono alti valori di ricordo fino all’85%. I manifesti ottengono un forte riconoscimento del marchio fino al 99%. Vi proponiamo qui di seguito alcuni esempi di manifesti per i quali risulterà dunque spontaneo domandarsi: un’azienda a cosa deve fare attenzione nel pianificare una campagna outdoor per ottenere il massimo successo pubblicitario nei confronti dei suoi clienti? Metodica La realizzazione di un manifesto si basa spesso sull’esperienza dei pubblicitari.I seguenti dati si basano dunque sulla letteratura relativa a campagne pubblicitarie, su studi sugli effetti dei manifesti e in primo luogo su interviste con “addetti ai lavori” sfondo: il prodotto o il messaggio pubblicitario. Nel caso che si tratti dell’introduzione di un nuovo prodotto questo sarà in primo piano o semplicemente rappresentato da solo per essere il vero ed unico “protagonista” del manifesto. Elementi per la grafica Logo Headline: Nespresso. What else? I vari logo possono essere inseriti nel manifesto attraverso tre principali varianti: ICON – è il simbolo che identifica l’azienda (Apple, Mercedes Benz, Nike – hanno come simbolo una mela, una stella e una virgola. È attraverso queste ICON che queste aziende vengono identificate sul mercato). NOME – è il nome che identifica l’azienda ed il BRAND (ad es.: Nivea, Coca-Cola) La terza possibilità è la combinazione delle due varianti. Colore/Sfondo: Nero/oro -> elegante Eye Catcher: George Clooney, in particolare i suoi occhi sopra la headline Logo: sotto a destra. Il prodotto è presente nel manifesto (la macchina da caffè Nespresso) Headline Le Headlines rappresentano i titoli (ad esempio di un annuncio). Posizionamento: spesso sulla sinistra, quasi sempre in alto perché deve essere vista per prima, in modo che si possa capire subito di cosa si tratta. Claim Il Claim deve mettere in luce i vantaggi del prodotto e deve aumentare il ricordo da parte del consumatore. Deve essere accattivante e riferirsi al prodotto o ad una situazione di consumo. Deve inoltre avere un elevato valore di riconoscimento. Posizionamento: spesso è già compreso nella headline, altrimenti si può posizionare liberamente entro i limiti del focus. Immagine Posizionamento: come “Eye Catcher” spesso sulla sinistra della headline, altrimenti si può posizionare liberamente entro i limiti del focus. Impostazione del manifesto Un manifesto può essere realizzato in modi molto diversi. Per esempio Testo-Immagine, oppure Headline-Claim-Logo oppure ancora Immagine-Logo. Quale modalità verrà utilizzata da un azienda dipenderà da cosa vorrà avere sullo soggetti sono: occhi (questi sono i più efficaci), erotismo, donne, bambini, animali e personaggi famosi. L’Eye Catcher è normalmente il punto centrale del focus. Il suo posizionamento è dunque decisivo. Deve essere posizionato in alto/ in alto alla sinistra del soggetto principale (ad es. prodotto o messaggio). Eye Catcher L’Eye Catcher è un elemento della grafica, il cui compito principale é attirare l’attenzione sul manifesto. Possibili First Avenue Srl ● Fon +39 0471 052660 ● [email protected] ● www.firstavenue.it Testo “I manifesti non vengono letti ma guardati!” Inoltre il manifesto viene osservato mediamente per meno di 3 secondi. Per questo devono essere predisposti solo messaggi brevi; nello specifico questo significa utilizzare massimo 20 caratteri, ovvero una frase breve. Inoltre: Maiuscolo-Minuscolo è più facile da leggere rispetto a tutto Maiuscolo. Espressioni semplici e facilmente comprensibili accelerano il riconoscimento delle parole. Il manifesto non deve essere sovraccaricato di testo. Per H&M il manifesto è il media principale. H&M tiene conto dello stato d’animo dei consumatori, lo sfondo è discreto, blu e bianco, d'estate con il mare / la spiaggia. I manifesti di H&M si riconoscono per la loro semplicità (predisposti solo con modella, logo, prezzo), per l’elevata risoluzione dell’immagine e per la particolare bellezza della modella. Inoltre, H&M, utilizza per tutte le sue campagne uno stile sempre coerente. I consumatori riconoscono e apprezzano sempre i manifesti di H&M. Logo Il logo dell’azienda insieme al colore ed al Corporate Design crea la relazione tra il marchio e l’azienda. Per quanto riguarda il posizionamento sono consigliate 2 alternative: Nel terzo in alto, a sinistra: se si desidera far esaltare il logo si consiglia inoltre di usare una scrittura più grande. A destra, in basso: così lo sguardo del cliente cade per ultimo sul logo. ti grafici possono però influenzarne la direzione, specialmente l’Eye Catcher. Lo sguardo deve essere condotto dagli elementi grafici proprio laddove l’azienda vuole che esso cada! In caso contrario, i consumatori saranno confusi e diminuirà l'impatto della pubblicità. La scelta del colore La scelta di colori non ottimali può provocare un’avversione da parte del cliente verso il prodotto. In generale esistono associazioni di colori molto diffuse, dove colori chiari e vistosi attirano di più l’attenzione: Rosso: amore, potenza, rabbia, odio Blu: pace, lealtà, coerenza Giallo: gioia, vitalità Verde: natura, veleno, speranza Bianco: purezza Nero: tristezza, diavolo, eleganza L'azienda è vincolata alla scelta del suo colore: Corporate Identity: per prodotti già presenti sul mercato l’azienda deve conservare il colore utilizzato fin ora, perché il prodotto sia identificato come prodotto / marchio dell’azienda. Prodotto: Per i nuovi prodotti il manifesto deve corrispondere al design ed alla idea del prodotto. Stato d’animo / Stagione: la stagionalità e lo stato d’animo che si vuole suscitare nel cliente devono anche essere presi in considerazione. Posizionamento rispetto all‘ambiente: il manifesto, per essere visto, deve differenziarsi dallo sfondo dell’ ambiente in cui si trova. Per questo d’inverno si sconsiglia di usare il bianco, d’estate il verde. Lo sguardo viene catturato in modo chiaro fin dall'inizio. È l'inizio è già l’Eye Catcher (il braccio protesico suscita uno shock e grazie ai giochi di colore viene evidenziato rispetto al resto dell’immagine) e lo sguardo prosegue poi lungo il cucchiaio fino al logo. Non c'è distrazione dovuta ad altri elementi di design. I manifesti di prodotti economici devono sempre risultare economici. In questo caso questo è evidenziato soprattutto dal colore magenta. Lo sguardo cade prima sul Eye Catcher (la ragazza) e poi sul logo del marchio in basso a destra. Dopodiché però lo sguardo si perde, il prodotto (bottiglia d'acqua sotto a sinistra) cade in secondo piano e l'effetto pubblicitario è mancato. Manifesto classico. Il prodotto viene rappresentato dalla sola immagine. Esempio di un’azienda che si è “impossessata” di un colore. “Die Post” utilizza sempre il colore giallo. Conclusione L’associazione di diversi elementi grafici é decisiva per il successo del manifesto. Gli elementi più importanti sono il focus e l’Eye Catcher, perché senza questi il manifesto non viene visto affatto e l’impatto della pubblicità diminuirà notevolmente. Il focus Il manifesto viene visualizzato e letto “dall’ alto a sinistra” in senso orario verso “sotto a destra”. Immagini e altri elemen- First Avenue Srl ● Fon +39 0471 052660 ● [email protected] ● www.firstavenue.it Fonti: Interviste: APG, Publicis Werbeagentur, Firstavenue Letteratura/Studi: APG, Geffken M. Kalka J. (2001) und S. Weilenmann und T. Lenzhofer