SOMMARIO 6 INTRODUZIONE 10 STORIA E DIFFUSIONE 34 LE VARIE SPECIE 52 FRA TRADIZIONE E SCIENZA 72 PROPRIETÀ CURATIVE 126 COME USARLO IL GINSENG INTRODUZIONE L e caratteristiche e le proprietà del ginseng sono già definite nel nome della specie più pregiata, quella coreana, chiamata Panax ginseng. Una denominazione composta da due parole, una di origine greca e l’altra cinese, che si potrebbe tradurre, un po’ semplicisticamente in questo modo: la radice a forma d’uomo (ginseng) che cura tutto (panax). Uno degli aspetti curiosi e misteriosi della radice sta infatti nell’aspetto umano che può assumere e che è stato ritenuto un simbolo dei poteri quasi divini che possiede. Proprietà che le permettono di curare i più svariati disturbi. Il ginseng è ritenuto da millenni in Oriente uno dei rimedi più importanti a disposizione dell’uomo. Dona energia, combatte la stanchezza, rinvigorisce tutto l’organismo e lo aiuta a sconfiggere le malattie. Il popolo cinese ha un profondo rispetto reverenziale verso questa pianta e in particolare la radice, la parte che più di tutte contiene le sue virtù salutari. La radice è considerata sacra, anche perché davvero preziosa, vista la sua rarità. Secoli fa intere bande di “cercatori” si aggiravano nelle foreste delle zone montagnose al confine tra la Cina e la Corea a caccia di queste piantine che valevano oro. Gli imperatori cinesi volevano tenerle per sé, tanto che 6 avevano creato una vera e propria “milizia” di uomini incaricati di cercare le radici del ginseng e di proteggerle dai “predoni”, pronti a uccidere per impadronirsene. La storia del ginseng è ricca di episodi curiosi e di fatti particolari. Furono i missionari Gesuiti a diffondere in Occidente la conoscenza approfondita delle proprietà di questa radice. Furono ancora i Gesuiti a scoprire che in America cresceva una pianta molto simile al ginseng asiatico, dotata di virtù molto simili. Così cominciò nel Settecento uno stranissimo commercio: gli americani vendevano ai cinesi tonnellate di radici di ginseng, che erano ormai diventate ancora più rare in Oriente, perché le piantine erano sottoposte a una caccia spietata. Così si cominciò a coltivarle, all’inizio con fatica perché il ginseng è una pianta che richiede tante cure. Oggi praticamente tutti i prodotti a base di ginseng sono ricavati da piantine coltivate, perché quelle selvatiche sono praticamente scomparse. Intense coltivazioni di ginseng si trovano in Cina, 7 IL GINSENG Corea, Canada e Stati Uniti, per far fronte a un mercato in espansione. Il ginseng infatti è apprezzato dai consumatori orientali ma anche da molti occidentali, alla ricerca di efficaci rimedi naturali. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto i poteri curativi del ginseng, in particolare della specie Panax ginseng. Lo ha fatto in seguito alle centinaia di ricerche che hanno accertato le proprietà dei principi attivi presenti nella radice. Gli studiosi hanno stabilito in primo luogo che il ginseng è un rimedio “adattogeno”, cioè in grado di dare energia all’organismo fiaccato dallo stress prolungato o da sforzi intensi. Inoltre potenzia il sistema immunitario e aiuta a prevenire infezioni e malattie. Ulteriori ricerche hanno accertato che molte delle proprietà della radice sono dovute a sostanze tipiche della pianta, che sono state chiamate ginsenosidi. Grazie anche ad esse il ginseng “adatta” le sue capacità e i suoi effetti alle esigenze dell’organismo in ogni diversa situazione. Ma oltre ai ginsenosidi nella radice sono presenti decine di altre sostanze che hanno effetti benefici sul corpo. Le ultime ricerche hanno evidenziato l’importanza dei polifenoli presenti nel ginseng; si tratta di sostanze vegetali che prevengono l’ossidazione delle cellule, contrastano l’invecchiamento e i danni provocati dai radicali liberi. Nel ginseng inoltre si trovano anche oli essenziali, minerali e vitamine. Un potentissimo cocktail benefico, in grado di svolgere molte funzioni utili alla nostra salute. Gli studiosi moderni stanno così constatando che la medicina cinese aveva ragione nell’attribuire al ginseng la capacità di ridare energia 8 a tutto il corpo e di ristabilire la salute dei vari organi. Sono tante le proprietà del ginseng accertate dalla scienza: combatte la fatica e la stanchezza, aumenta le energie fisiche e mentali, potenzia le capacità intellettuali e la memoria, protegge il cuore e il sistema circolatorio, riduce la presenza di zuccheri e di grassi nel sangue contrastando aterosclerosi e diabete, previene raffreddori, influenza e malattie virali in genere, combatte gli effetti dell’invecchiamento proteggendo la pelle e le capacità cerebrali, allevia i disturbi dovuti alla menopausa, aiuta a mantenere tonica ed elastica la pelle. Inoltre secondo alcuni studi il ginseng potenzia le capacità immunitarie contro le cellule cancerose e riduce i disturbi dovuti a chemioterapia e radioterapia. Questi, sinteticamente, gli effetti principali svolti dal ginseng nel nostro organismo. Nel libro ci proponiamo di illustrarli con maggiori dettagli. Racconteremo la storia del ginseng e della sua diffusione; spiegheremo quali sono le varie specie, come si differenziano, dove si trovano e si coltivano; vedremo come si preparano i rimedi a base di ginseng, cosa contengono e quali caratteristiche hanno; elencheremo le proprietà benefiche del ginseng e quali sono i disturbi e le malattie che può contrastare efficacemente. Non mancheranno indicazioni concrete su come scegliere i rimedi a base di ginseng, come prepararli e come usarli. Questo, che è uno dei più antichi rimedi usati dall’uomo si dimostra in realtà anche il più moderno: è adattissimo per aiutarci a combattere lo stress e le malattie più “attuali”, dovute al modo di vivere contemporaneo. IL RIMEDIO PIÙ ANTICO E PIÙ MODERNO Il ginseng, usato dall’umanità da almeno 4.000 anni, ha dimostrato di essere molto efficace per contrastare il malessere più tipico dell’epoca moderna: lo stress, con tutti i disturbi che provoca 9 IL GINSENG IL RIMEDIO “PRINCIPE” DEI MEDICI CINESI NON PUNTA A DISTRUGGERE MA A RINFORZARE Secondo i principi della medicina cinese il ginseng è considerato un rimedio molto potente non perché riesce a “eliminare” la malattia, ma perché è in grado di restituire al corpo l’armonia e l’energia per tornare in salute 54 Riequilibra le forze nel corpo F in dall’epoca del padre della medicina e dell’erboristeria cinese, l’imperatore Shennong (o Shen Nung), vissuto migliaia di anni prima di Cristo, il ginseng era considerato - come abbiamo già visto - uno dei principali rimedi. Era ritenuto fra le sostanze più “potenti” alleate della salute dell’uomo. Ma non bisogna intendere il termine “potenza” sulla base del nostro concetto di farmaco. Noi giudichiamo “potente” una medicina quando ha la capacità di “distruggere” il virus o la malattia, invece nella medicina tradizionale cinese la qualità più importante per un medicinale non è quella di “distruggere”, ma di portare l’armonia e l’equilibrio fra i diversi organi e le varie energie che fluiscono all’interno del corpo umano e che ne garantiscono la salute e il benessere. La medicina cinese prende origine dalla filosofia taoista e non si basa sulla volontà di “assalire” la malattia e quindi sull’aggressione dell’organo colpito dal male, ma cerca soprattutto di prevenire l’insorgere del male e di dare all’organismo la forza e l’equilibrio che gli possano permettere di contrastare i disturbi e i malesseri. FRA TRADIZIONE E SCIENZA Yin, Yang e Qi - Come è noto, secondo la medicina tradizionale cinese, la salute si basa sull’equilibrio tra le due forze contrapposte che regolano l’intero universo e che sono alla base anche della nostra efficienza fisica: Yin e Yang. Yin è la parte femminile, fredda, umida, chiusa, statica, condensata, pigra…; al contrario Yang è invece la parte maschile, calda, secca, aperta, dinamica, espansa, attiva… Un terzo elemento fondamentale per garantire la nostra salute è la forza vitale di base, il Qi, che bisogna mantenere sempre a un livello tale da consentire lo svolgimento di tutte le funzioni vitali e la conservazione della buona salute. Il Qi si rafforza quando Yin e Yang sono in equilibrio fra loro, cioè quando non c’è prevalenza di una delle due parti sull’altra. Compito dei rimedi curativi è quindi quello di bilanciare le due energie presenti nel corpo e non di IL SIMBOLO DEL TAO Il cerchio con le due spirali contrapposte che si avvolgono l’una nell’altra è il simbolo del Tao, che rappresenta il compenetrarsi dei principi Yin e Yang. I punti di colore opposto all’interno di ognuna delle due parti stanno a simboleggiare che anche all’interno di Yin c’è una parte Yang, e viceversa 55 IL GINSENG esercitare violenza sulla parte dell’organismo colpita dalla malattia. Un’altra caratteristica tipica della medicina tradizionale cinese è che quasi sempre non usa un solo rimedio naturale per la cura dell’individuo, ma viene consigliato un insieme di sostanze, che riunite insieme hanno un effetto più efficace e completo. ALLUNGA LA VITA Secondo la medicina tradizionale cinese il ginseng è in grado di mantenere a lungo le condizioni di efficienza fisica e psichica e di donare anni di vita in più; per questo viene consigliato soprattutto a chi ha più di 50 anni 56 I poteri curativi del ginseng - Fra i vari rimedi della medicina tradizionale cinese il ginseng ha sempre avuto una grandissima considerazione. Ancora oggi, a migliaia di anni di distanza dall’imperatore Shennong, in Cina e in generale in Oriente il ginseng è ritenuto efficacissimo per curare e prevenire i disturbi di quelli che vengono chiamati “i cinque visceri”: l’intestino, i polmoni, il fegato, il cuore e i reni. Secondo la tradizione e la medicina cinese il ginseng è però innanzitutto un ricostituente naturale molto efficace, da usare con continuità per mantenere la salute del corpo, ma utile anche nelle situazioni di emergenza per apportare l’energia necessaria a superare le situazioni difficili. Da sempre poi i medici cinesi prescrivono il ginseng anche come un rimedio per rasserenare l’animo, placare le preoccupazioni e portare il buonumore. In generale è ritenuto una sostanza in grado di allungare la vita e per questo motivo è consigliato in particolare per le persone oltre i 50 anni di età. Secondo i cinesi il ginseng va assunto per coltivare la propria salute e vitalità poco a poco, in armonia con i ritmi del corpo. Per questo in Oriente se ne fa un uso frequente come un vero e proprio alimento per la cura e il benessere psicofisico. FRA TRADIZIONE E SCIENZA Per potenziare la forza vitale Nei vari trattati e compendi di medicina pubblicati in Cina nel corso dei secoli è stata sempre confermata l’importanza del ginseng come rimedio benefico per aumentare la vitalità del corpo, dare energia, curare la debolezza e mantenere la giovinezza. Al contrario di quanto pensiamo noi occidentali, il ginseng non è considerato in Oriente una “panacea” valida per combattere tutte le malattie, ma invece il rimedio più adatto per combattere la debolezza o, per dirla secondo i canoni della medicina cinese, per riempire il “vuoto di Qi”, cioè la mancanza di soffio vitale. Il Qi infatti è considerato fondamentale alla salute perché trasforma l’aria e i cibi in sostanze utili al corpo, lo riscalda e lo protegge, fa funzionare gli organi e stimola l’attività della mente. Quindi il ginseng viene prescritto, unitamente ad altri rimedi, per contrastare le insufficienze del Qi, dello Yin e dello Yang e anche del Sangue, l’altra forza vitale che condiziona la nostra salute. Quando c’è il “vuoto di Qi” l’organismo perde di vitalità e il ginseng è considerato il rimedio fondamentale, perché rientra nella categoria delle sostanze definite come “Tonici del Qi”. Si tratta di rimedi che sono dei potenti ricostituenti: “ricaricano” la persona, colmano il suo vuoto energetico, stimolano gli organi preposti affinché producano più energia e tutto il sistema riprenda a funzionare bene. “RICARICA” L’ENERGIA Quando c’è uno squilibrio di Yin o di Yang, o una carenza di Qi, il soffio vitale, il ginseng aiuta a ritrovare l’armonia e l’energia Il ginseng per curare gli organi - La radice del ginseng viene prescritta dunque dalla medicina cinese in generale quando manca la forza vitale, ma 57 IL GINSENG RINFORZA GLI ORGANI Il ginseng è utile non solo per ristabilire le condizioni generali di salute, ma anche per curare ogni organo del corpo, quando è debole o malato a causa della carenza di forza vitale 58 in particolare anche quando questa forza viene a mancare a uno degli organi del corpo. Viene consigliata quindi, per esempio, in caso di problemi ai polmoni e affanno respiratorio, per rimediare a disturbi alla circolazione, allo stomaco o al fegato. Il ginseng viene indicato come rimedio anche in caso di insonnia, di disturbi della memoria, palpitazioni e carenza di energia nel sistema cardiaco. Si prescrive l’assunzione di ginseng quando questi disturbi sono dovuti al fatto che “manca energia”, gli organi sono indeboliti e non riescono a svolgere il proprio compito. I medici tradizionali cinesi fanno però attenzione a non prescrivere il ginseng quando il disturbo è do- IL GINSENG ANTISTRESS, MA NON SOLO RINFORZA IL CORPO E GLI ORGANI Oltre al generale potenziamento dell’energia e della resistenza dell’organismo, il ginseng protegge e rinforza specificamente anche le attività di vari apparati 74 Centinaia di studi N umerose sono le proprietà curative del ginseng, come abbiamo in parte già visto. Centinaia di studi clinici negli ultimi decenni sono stati eseguiti per esaminare gli effetti soprattutto del Panax ginseng sull’organismo, allo scopo di accertare tutte le possibilità terapeutiche offerte dagli estratti della radice. Dalla grande mole di ricerche è stato confermato che il ginseng è in primo luogo un efficacissimo “adattogeno”, cioè è in grado di combattere lo stress e di riequilibrare le funzioni dell’organismo degli individui sottoposti a grandi sforzi oppure debilitati a causa di condizioni ambientali difficili o di situazioni stressanti prolungate nel tempo. Infatti le ricerche, sia sugli animali che sull’uomo, hanno dimostrato che il ginseng provoca un incremento della resistenza fisica e delle capacità di recupero (ad esempio dopo un’attività faticosa o dopo una prestazione sportiva). Inoltre migliora la circolazione e quindi irrora meglio i muscoli e il cervello. Nel complesso il ginseng durante le situazioni di indebolimento fisico combatte stress e nevrosi, migliora l’adattamento agli stimo- PROPRIETÀ CURATIVE li quotidiani, potenzia il rendimento fisico e mentale, rafforza le difese immunitarie e abbassa i rischi di contrarre malattie. A questi effetti “adattogeni” si aggiungono anche altre proprietà più specifiche sui singoli organi e contro particolari disturbi. I campi di efficacia del ginseng coreano verificati dalla scienza moderna sono infatti più vasti: è accertato che migliora le funzioni cerebrali, ha effetti analgesici, potenzia il sistema immunitario e l’attività del fegato, combatte il diabete, regola la pressione sanguigna, agisce contro i disturbi della menopausa e le disfunzioni sessuali, ha un’azione antiossidante e antietà… Inoltre alcuni studi hanno messo in luce le proprietà del ginseng nella prevenzione delle neoplasie e nella cura di alcune forme tumorali. Esaminiamo nel dettaglio queste diverse proprietà e gli effetti del ginseng sui vari organi. LE RICERCHE CONTINUANO Sono molto numerosi gli studi effettuati sulle proprietà del ginseng, ma molti altri sono in corso in tutto il mondo perché tante capacità attribuite ai ginsenosidi restano ancora da chiarire 75 IL GINSENG Potenzia le capacità cognitive VELOCIZZA LA TRASMISSIONE NEURONALE Gli esperimenti sulle cavie hanno dimostrato che il ginseng aumenta la capacità di apprendimento perché velocizza il transito di informazioni attraverso il sistema nervoso 76 Il ginseng era considerato già dall’antica medicina tradizionale cinese un potente stimolante delle capacità cognitive, della memoria e dell’apprendimento. Questa proprietà è stata confermata e documentata anche dalle ricerche della scienza moderna. Diversi studi ne hanno dimostrato la capacità di potenziare le attività cerebrali e questo effetto è stato attribuito soprattutto al fatto che il ginseng ha la proprietà di aumentare i livelli di acetilcolina, un neurotrasmettitore del sistema cerebrale che regola le attività che riguardano il pensiero e la memoria. Esperimenti su queste proprietà sono stati condotti sugli animali e anche sull’uomo. Le cavie da laboratorio trattate con estratti dal ginseng hanno dimostrato una capacità di apprendimento superiore alle altre, anche in condizioni particolari in cui essa era resa più difficoltosa. I soggetti infatti dimostravano una maggiore abilità nelle scelte strategiche legate all’apprendimento di qualche abilità cognitiva. Altri esperimenti di laboratorio sono stati condotti per verificare la capacità del ginseng di contrastare la perdita di memoria dovuta all’età. Una ricerca su questo specifico aspetto è stata condotto in Canada usando estratti di Panax quinquefolius e in particolare il ginsenoside denominato Rb1, che si trova in abbondanza anche in altre specie di Panax, tra cui anche quello coreano. Questo ginsenoside ha dimostrato di poter evitare i difetti di memoria provocati nelle cavie usando sostanze chimiche. Questa capacità è stata collegata appunto alla pro- PROPRIETÀ CURATIVE prietà del ginseng di aumentare la quantità di acetilcolina nel sistema nervoso centrale, in grado quindi di potenziare le attività mentali. Un’altra ricerca ha dimostrato che gli estratti del Panax ginseng possono potenziare la memoria sia nelle cavie anziane che in quelle giovani. In particolare gli estratti idroalcolici di ginseng, secondo alcuni ricercatori giapponesi, hanno messo in luce la loro efficacia nel migliorare il processo cognitivo spaziale degli animali da laboratorio sottoposti alle prove dopo aver assunto il preparato. Altre ricerche condotte da studiosi cinesi hanno invece sottolineato la capacità dei ginsenosidi di proteggere e riparare sia la memoria a breve termine che quella a lungo termine. Aumenta la memoria e contrasta le amnesie - In particolare ancora una volta il ginsenoside Rb1 si è messo in luce per le sue proprietà di neuroprotezione, avendo dimostrato di essere in grado anche di riparare i danni dovuti alla perdita di neuroni. Infatti nel corso di esperimenti in Giappone tale principio attivo si è rivelato capace di prevenire le amnesie nelle cavie più anziane. I ricercatori giapponesi e quelli canadesi sono arrivati alla conclusione che il ginsenoside Rb1 può prevenire i deficit mnemonici proprio grazie al fatto che provoca un aumento della acetilcolina, in particolare nell’ippocampo, un’area cerebrale addetta, tra l’altro, al controllo delle facoltà mnemoniche. In seguito altri esperimenti condotti in Giappone hanno dimostrato che i ginsenosidi possono produrre un potenziamento delle capacità mnemoniche a lungo termine. GRAZIE AL GINSENOSIDE RB1 Sembra che le capacità di aumentare l’attività cerebrale siano dovute in particolare a uno dei ginsenosidi, denominato Rb1 77 IL GINSENG AUMENTA LA PLASTICITÀ DEL CERVELLO I neuroni possono adattarsi a svolgere nuove funzioni, anche quando la persona ha un’età avanzata; il ginseng aiuta ad attuare questo adattamento 78 Questi principi attivi hanno la proprietà anche di aumentare la “plasticità” del cervello, cioè la capacità di variare e di aumentare le proprie funzioni, anche grazie alla creazione di nuove sinapsi, nuovi collegamenti neuronali. La somministrazione di estratti di ginseng a cavie appena nate ha mostrato infatti di stimolare lo sviluppo cerebrale e di facilitare i processi di apprendimento e di memorizzazione. Il ginsenoside Rb1 è in grado di ridurre i danni dell’invecchiamento cerebrale e di salvare i neuroni in caso di ischemia cerebrale. Agisce su giovani e anziani - Il ginseng dunque, come risulta da tutti questi studi, agisce indubbiamente sul cervello, con risultati davvero sorprendenti, che dimostrano ancora una volte le capacità adattogene di questa radice prodigiosa, capace di intervenire con gli effetti più adatti a riequilibrare PROPRIETÀ CURATIVE l’organismo in base alle sue specifiche esigenze. Infatti la somministrazione di estratti di ginseng ha mostrato risultati diversi sul cervello di cavie giovani e anziane e sulle attività cerebrali diurne o notturne. Infatti il ginseng nelle cavie giovani ha ottenuto un effetto piuttosto calmante e sedativo, mentre in quelle di età più avanzata si dimostra tonico e stimolante. Un’altra particolare proprietà del ginseng sui trasmettitori neuronali che mandano messaggi al cervello è quella di ridurre la sensibilità al dolore. Ricercatori coreani hanno constatato un effetto analgesico degli estratti di ginseng sugli animali, che mostravano una ridotta percezione del dolore dopo la somministrazione di ginsenosidi. La spiegazione, secondo gli studiosi, sta nel fatto che i principi attivi contenuti nella radice bloccano l’invio al sistema nervoso centrale dell’informazione sullo stimolo doloroso percepito dai sensori nervosi periferici. La stessa proprietà è stata riscontrata anche da ricercatori statunitensi che hanno constatato le proprietà antidolorifiche di alcuni principi attivi del ginseng. BLOCCA LA PERCEZIONE DEL DOLORE Il ginseng in alcuni esperimenti scientifici ha dimostrato anche capacità antidolorifiche Ginseng contro l’Alzehimer - Date le capacità accertate del ginseng nella protezione dei neuroni e nel potenziamento delle attività cognitive e mnemoniche, i ricercatori hanno voluto sperimentare se i suoi principi attivi possono essere in grado di prevenire o curare le demenze e in particolare il morbo di Alzheimer. Su una rivista di neurologia sono stati pubblicati i risultati di una ricerca su questo specifico argomento che è stata svolta in ospedale in 79 IL GINSENG TANTI PREPARATI, IN FORME DIVERSE PIÙ ATTENZIONE SUI CONTENUTI Negli ultimi anni è aumentata la precisione nel definire sull’etichetta il contenuto esatto dei preparati fitoterapici, anche se ancora molti produttori sono vaghi nell’indicare cosa si trova nei loro preparati Il ginseng in tutti i modi I n Cina spesso i rimedi naturali sono adoperati nel loro aspetto “naturale”: si usano radici, foglie, frutti, e perfino parti anatomiche di insetti o animali. In Italia solo di recente c’è stato un certo recupero del consumo “naturale” della radice di ginseng (da masticare) ma generalmente i preparati farmacologici di ginseng si trovano in commercio sotto forma di polvere di radici naturali, di estratti idroalcolici e di estratti molli, ma anche di forme più moderne e pratiche: pastiglie, capsule, tavolette, gomme da masticare… In questi prodotti spesso il ginseng è abbinato ad altri rimedi naturali, specialmente sostanze adattogene, per ottenere un effetto più completo. I prodotti farmaceutici a base di ginseng hanno una “titolazione” di principi attivi standardizzata e dichiarata nella scheda tecnica, per cui è possibile conoscere con precisione “cosa” e “quanto” ginseng si sta assumendo. Quanto ginseng e in che forma? - Ma in vendita si trova una varietà infinita di prodotti da banco “a base di ginseng”, di cui non è possibile sapere 128 COME USARLO con esattezza né la specie utilizzata, né il tenore di ginsenosidi. Tanti prodotti che vantano un buon contenuto di ginseng si trovano, oltre che in farmacia, anche in erboristeria, nei negozi di cosmetici e nei supermercati. In questa enorme varietà di preparati, non è semplice orientarsi. Non è facile neppure trovare indicazioni precise sulle dosi di ginseng da assumere, in base alle necessità e ai vari tipi di prodotti, in cui può essere molto varia la concentrazione di ginsenosidi. Vediamo alcune indicazioni sulle forme in cui si può trovare il ginseng e le dosi consigliate. Radice naturale - In Cina e in altri Paesi orientali è ancora possibile che il ginseng venga assunto nella forma più naturale, cioè tagliando la radice a fettine sottili e masticandola lentamente per assorbirne i principi attivi. La radice tagliata però non è MASTICARE FETTINE DI RADICE Fino al recente passato in Cina era abbastanza comune vedere persone che masticavano fettine di radice di ginseng; era considerato il modo migliore per assimilarne le virtù curative 129 IL GINSENG quella fresca (che non si conserva a lungo) ma quella essiccata (cioè il ginseng bianco). Per questo motivo non è facilmente commestibile e occorre tenerla in bocca a lungo per assimilarla e digerirla, meglio se a stomaco vuoto. In Cina si trovano in vendita le singole fette già tagliate, in alcuni casi conservate nel miele e la liquirizia. Sono in vendita anche sul mercato occidentale delle fette singole di ginseng con il miele per la conservazione. Radice bollita - Un modo alternativo per consu- UN RECIPIENTE APPOSITO Per far bollire le fette di radice di ginseng (tagliate con un coltello di bambù) si usa una pentola tradizionale di porcellana, con coperchio mare la radice del ginseng è cuocere le fette a vapore fino a quando si ammorbidiscono. Poi le fette si masticano molto lentamente. Sia la preparazione che la cottura delle fette di ginseng devono seguire dei procedimenti stabiliti dalla tradizione. Per tagliare la radice si usa, infatti, un particolare coltello di bambù e non di metallo. Per la cottura si usa una pentola particolare, fatta preferibilmente di porcellana e dotata di un coperchio che trattiene i vapori emanati dalla radice, ricchi di principi attivi. Ricordiamo che si trova in vendita anche il ginseng rosso, quello sottoposto a un particolare processo di cottura a vapore, che fa diventare rossa la radice. Le fettine di radice possono essere messe a cuocere anche con altre radici, piante o erbe, tra cui soprattutto astragalo e Angelica sinensis, due vegetali che aumentano l’effetto adattogeno del ginseng. Come si prepara il decotto - Per decotto si intende normalmente il preparato ottenuto mettendo a bollire una sostanza fitoterapeutica di consistenza 130 COME USARLO solida (una radice, un seme legnoso o una corteccia…) per estrarre le sostanze terapeutiche che poi vengono bevute nel liquido. In Asia (e specialmente in Corea) si preparano comunemente dei decotti di ginseng molto “forti” perché realizzati con dosi molto elevate: anche 20 grammi di ginseng (calcolati sul peso delle radici fresche). Gli occidentali invece usano dosi più moderate. Ecco come si può preparare un decotto a base di ginseng, che può essere arricchito con altri vegetali dagli effetti adattogeni. Si versano in un litro d’acqua da 10 a 20 g di radice essiccata tritata; si aggiungono poi (a piacere): 10-15 bacche di goji, 3-5 frutti di giuggiola, 3 grammi di radice di zenzero fresca. Si mescola e si fa bollire per un’ora o anche più, fino a quando una buona parte d’acqua evapora. Di questo decotto si possono bere fino a 3 tazze al giorno e si può far riscaldare ogni volta. Il decotto caldo è più gradito e utile in inverno per combattere il freddo. Anche perché il ginseng aumenta la resistenza alle basse temperature. In alternativa si può conservare freddo in frigorifero e usare per preparare bevande (ma si conserva al massimo una settimana). CON LE FETTE DI RADICE O LA POLVERE Il decotto di ginseng si può preparare usando la radice tagliata oppure la radice essiccata in polvere; per l’infuso si usa la polvere più sottile oppure la bustina già pronta, come quella del tè L’infuso di ginseng - Se si usa la radice di ginseng in polvere molto sottile si può più correttamente parlare non di decotto ma di infuso di ginseng. Per prepararlo si mette in infusione la polvere nell’acqua bollente in un recipiente coperto per 5-10 minuti. Poi si filtra e si beve l’infuso tiepido. La dose di polvere di radice indicata è di circa 3 grammi e questo infuso di beve una volta al giorno per la durata di 3 o 4 settimane. 131