le varie specie storia e diffusione introduzione fra tradizione

SOMMARIO
6
INTRODUZIONE
10
STORIA E DIFFUSIONE
34
LE VARIE SPECIE
52
FRA TRADIZIONE E SCIENZA
72
PROPRIETÀ CURATIVE
126
COME USARLO
IL GINSENG
INTRODUZIONE
L
e caratteristiche e le proprietà del ginseng sono
già definite nel nome della specie più pregiata,
quella coreana, chiamata Panax ginseng. Una
denominazione composta da due parole, una di origine greca e l’altra cinese, che si potrebbe tradurre,
un po’ semplicisticamente in questo modo: la radice a forma d’uomo (ginseng) che cura tutto (panax).
Uno degli aspetti curiosi e misteriosi della radice sta
infatti nell’aspetto umano che può assumere e che
è stato ritenuto un simbolo dei poteri quasi divini
che possiede. Proprietà che le permettono di curare i più svariati disturbi.
Il ginseng è ritenuto da millenni in Oriente uno dei
rimedi più importanti a disposizione dell’uomo.
Dona energia, combatte la stanchezza, rinvigorisce
tutto l’organismo e lo aiuta a sconfiggere le malattie.
Il popolo cinese ha un profondo rispetto reverenziale verso questa pianta e in particolare la radice,
la parte che più di tutte contiene le sue virtù salutari. La radice è considerata sacra, anche perché davvero preziosa, vista la sua rarità. Secoli fa intere
bande di “cercatori” si aggiravano nelle foreste delle zone montagnose al confine tra la Cina e la Corea
a caccia di queste piantine che valevano oro. Gli
imperatori cinesi volevano tenerle per sé, tanto che
6
avevano creato una vera e propria “milizia” di uomini incaricati di cercare le radici del ginseng e di
proteggerle dai “predoni”, pronti a uccidere per
impadronirsene. La storia del ginseng è ricca di episodi curiosi e di fatti particolari.
Furono i missionari Gesuiti a diffondere in Occidente la conoscenza approfondita delle proprietà di
questa radice. Furono ancora i Gesuiti a scoprire che
in America cresceva una pianta molto simile al ginseng asiatico, dotata di virtù molto simili.
Così cominciò nel Settecento uno stranissimo commercio: gli americani vendevano ai cinesi tonnellate
di radici di ginseng, che erano ormai diventate ancora più rare in Oriente, perché le piantine erano
sottoposte a una caccia spietata.
Così si cominciò a coltivarle, all’inizio con fatica perché il ginseng è una pianta che richiede tante cure.
Oggi praticamente tutti i prodotti a base di ginseng
sono ricavati da piantine coltivate, perché quelle
selvatiche sono praticamente scomparse.
Intense coltivazioni di ginseng si trovano in Cina,
7
IL GINSENG
Corea, Canada e Stati Uniti, per far fronte a un mercato in espansione. Il ginseng infatti è apprezzato
dai consumatori orientali ma anche da molti occidentali, alla ricerca di efficaci rimedi naturali.
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha
riconosciuto i poteri curativi del ginseng, in particolare della specie Panax ginseng. Lo ha fatto in seguito alle centinaia di ricerche che hanno accertato
le proprietà dei principi attivi presenti nella radice.
Gli studiosi hanno stabilito in primo luogo che il
ginseng è un rimedio “adattogeno”, cioè in grado
di dare energia all’organismo fiaccato dallo stress
prolungato o da sforzi intensi.
Inoltre potenzia il sistema immunitario e aiuta a prevenire infezioni e malattie.
Ulteriori ricerche hanno accertato che molte delle
proprietà della radice sono dovute a sostanze tipiche della pianta, che sono state chiamate ginsenosidi. Grazie anche ad esse il ginseng “adatta” le sue
capacità e i suoi effetti alle esigenze dell’organismo
in ogni diversa situazione.
Ma oltre ai ginsenosidi nella radice sono presenti
decine di altre sostanze che hanno effetti benefici
sul corpo. Le ultime ricerche hanno evidenziato l’importanza dei polifenoli presenti nel ginseng; si tratta di sostanze vegetali che prevengono l’ossidazione delle cellule, contrastano l’invecchiamento e i
danni provocati dai radicali liberi.
Nel ginseng inoltre si trovano anche oli essenziali,
minerali e vitamine. Un potentissimo cocktail benefico, in grado di svolgere molte funzioni utili alla
nostra salute. Gli studiosi moderni stanno così constatando che la medicina cinese aveva ragione
nell’attribuire al ginseng la capacità di ridare energia
8
a tutto il corpo e di ristabilire la salute dei vari organi. Sono tante le proprietà del ginseng accertate
dalla scienza: combatte la fatica e la stanchezza,
aumenta le energie fisiche e mentali, potenzia le
capacità intellettuali e la memoria, protegge il cuore e il sistema circolatorio, riduce la presenza di zuccheri e di grassi nel sangue contrastando aterosclerosi e diabete, previene raffreddori, influenza e
malattie virali in genere, combatte gli effetti dell’invecchiamento proteggendo la pelle e le capacità
cerebrali, allevia i disturbi dovuti alla menopausa,
aiuta a mantenere tonica ed elastica la pelle. Inoltre
secondo alcuni studi il ginseng potenzia le capacità
immunitarie contro le cellule cancerose e riduce i
disturbi dovuti a chemioterapia e radioterapia.
Questi, sinteticamente, gli effetti principali svolti dal
ginseng nel nostro organismo.
Nel libro ci proponiamo di illustrarli con maggiori
dettagli. Racconteremo la storia del ginseng e della sua diffusione; spiegheremo quali sono le varie
specie, come si differenziano, dove si trovano e si
coltivano; vedremo come si preparano i rimedi a
base di ginseng, cosa contengono e quali caratteristiche hanno; elencheremo le proprietà benefiche
del ginseng e quali sono i disturbi e le malattie che
può contrastare efficacemente.
Non mancheranno indicazioni concrete su come
scegliere i rimedi a base di ginseng, come prepararli e come usarli.
Questo, che è uno dei più antichi rimedi usati
dall’uomo si dimostra in realtà anche il più moderno:
è adattissimo per aiutarci a combattere lo stress e
le malattie più “attuali”, dovute al modo di vivere
contemporaneo.
IL RIMEDIO
PIÙ ANTICO
E PIÙ MODERNO
Il ginseng, usato
dall’umanità
da almeno
4.000 anni,
ha dimostrato
di essere molto
efficace per
contrastare
il malessere
più tipico
dell’epoca
moderna: lo
stress, con tutti
i disturbi
che provoca
9
IL GINSENG
IL RIMEDIO “PRINCIPE”
DEI MEDICI CINESI
NON PUNTA A
DISTRUGGERE MA
A RINFORZARE
Secondo i principi
della medicina
cinese il ginseng
è considerato un
rimedio molto
potente non
perché riesce a
“eliminare” la
malattia, ma
perché è in grado
di restituire
al corpo
l’armonia e
l’energia per
tornare in salute
54
Riequilibra le forze nel corpo
F
in dall’epoca del padre della medicina e dell’erboristeria cinese, l’imperatore Shennong (o Shen
Nung), vissuto migliaia di anni prima di Cristo, il
ginseng era considerato - come abbiamo già visto
- uno dei principali rimedi. Era ritenuto fra le sostanze più “potenti” alleate della salute dell’uomo. Ma
non bisogna intendere il termine “potenza” sulla
base del nostro concetto di farmaco.
Noi giudichiamo “potente” una medicina quando
ha la capacità di “distruggere” il virus o la malattia,
invece nella medicina tradizionale cinese la qualità
più importante per un medicinale non è quella di
“distruggere”, ma di portare l’armonia e l’equilibrio
fra i diversi organi e le varie energie che fluiscono
all’interno del corpo umano e che ne garantiscono
la salute e il benessere.
La medicina cinese prende origine dalla filosofia taoista e non si basa sulla volontà di “assalire” la malattia e quindi sull’aggressione dell’organo colpito
dal male, ma cerca soprattutto di prevenire l’insorgere del male e di dare all’organismo la forza e l’equilibrio che gli possano permettere di contrastare
i disturbi e i malesseri.
FRA TRADIZIONE E SCIENZA
Yin, Yang e Qi - Come è noto, secondo la medicina tradizionale cinese, la salute si basa sull’equilibrio
tra le due forze contrapposte che regolano l’intero
universo e che sono alla base anche della nostra
efficienza fisica: Yin e Yang.
Yin è la parte femminile, fredda, umida, chiusa, statica, condensata, pigra…; al contrario Yang è invece
la parte maschile, calda, secca, aperta, dinamica,
espansa, attiva…
Un terzo elemento fondamentale per garantire la
nostra salute è la forza vitale di base, il Qi, che bisogna mantenere sempre a un livello tale da consentire lo svolgimento di tutte le funzioni vitali e la
conservazione della buona salute.
Il Qi si rafforza quando Yin e Yang sono in equilibrio
fra loro, cioè quando non c’è prevalenza di una delle due parti sull’altra.
Compito dei rimedi curativi è quindi quello di bilanciare le due energie presenti nel corpo e non di
IL SIMBOLO
DEL TAO
Il cerchio con le
due spirali
contrapposte che
si avvolgono l’una
nell’altra è il
simbolo del Tao,
che rappresenta il
compenetrarsi dei
principi Yin e
Yang. I punti di
colore opposto
all’interno di
ognuna delle due
parti stanno a
simboleggiare
che anche
all’interno di Yin
c’è una parte
Yang, e viceversa
55
IL GINSENG
esercitare violenza sulla parte dell’organismo colpita dalla malattia.
Un’altra caratteristica tipica della medicina tradizionale cinese è che quasi sempre non usa un solo rimedio naturale per la cura dell’individuo, ma viene
consigliato un insieme di sostanze, che riunite insieme hanno un effetto più efficace e completo.
ALLUNGA
LA VITA
Secondo la
medicina
tradizionale
cinese il ginseng
è in grado di
mantenere a
lungo le
condizioni di
efficienza fisica e
psichica e di
donare anni di
vita in più; per
questo viene
consigliato
soprattutto a chi
ha più di 50 anni
56
I poteri curativi del ginseng - Fra i vari rimedi
della medicina tradizionale cinese il ginseng ha sempre avuto una grandissima considerazione. Ancora
oggi, a migliaia di anni di distanza dall’imperatore
Shennong, in Cina e in generale in Oriente il ginseng
è ritenuto efficacissimo per curare e prevenire i disturbi di quelli che vengono chiamati “i cinque visceri”: l’intestino, i polmoni, il fegato, il cuore e i
reni. Secondo la tradizione e la medicina cinese il
ginseng è però innanzitutto un ricostituente naturale molto efficace, da usare con continuità per mantenere la salute del corpo, ma utile anche nelle situazioni di emergenza per apportare l’energia
necessaria a superare le situazioni difficili.
Da sempre poi i medici cinesi prescrivono il ginseng
anche come un rimedio per rasserenare l’animo,
placare le preoccupazioni e portare il buonumore.
In generale è ritenuto una sostanza in grado di allungare la vita e per questo motivo è consigliato in
particolare per le persone oltre i 50 anni di età.
Secondo i cinesi il ginseng va assunto per coltivare
la propria salute e vitalità poco a poco, in armonia
con i ritmi del corpo. Per questo in Oriente se ne fa
un uso frequente come un vero e proprio alimento
per la cura e il benessere psicofisico.
FRA TRADIZIONE E SCIENZA
Per potenziare la forza vitale
Nei vari trattati e compendi di medicina pubblicati
in Cina nel corso dei secoli è stata sempre confermata l’importanza del ginseng come rimedio benefico per aumentare la vitalità del corpo, dare energia, curare la debolezza e mantenere la giovinezza.
Al contrario di quanto pensiamo noi occidentali, il
ginseng non è considerato in Oriente una “panacea”
valida per combattere tutte le malattie, ma invece
il rimedio più adatto per combattere la debolezza
o, per dirla secondo i canoni della medicina cinese,
per riempire il “vuoto di Qi”, cioè la mancanza di
soffio vitale. Il Qi infatti è considerato fondamentale alla salute perché trasforma l’aria e i cibi in sostanze utili al corpo, lo riscalda e lo protegge, fa
funzionare gli organi e stimola l’attività della mente.
Quindi il ginseng viene prescritto, unitamente ad
altri rimedi, per contrastare le insufficienze del Qi,
dello Yin e dello Yang e anche del Sangue, l’altra
forza vitale che condiziona la nostra salute.
Quando c’è il “vuoto di Qi” l’organismo perde di
vitalità e il ginseng è considerato il rimedio fondamentale, perché rientra nella categoria delle sostanze definite come “Tonici del Qi”. Si tratta di rimedi
che sono dei potenti ricostituenti: “ricaricano” la
persona, colmano il suo vuoto energetico, stimolano gli organi preposti affinché producano più energia e tutto il sistema riprenda a funzionare bene.
“RICARICA”
L’ENERGIA
Quando c’è uno
squilibrio di Yin o
di Yang, o una
carenza di Qi, il
soffio vitale, il
ginseng aiuta
a ritrovare
l’armonia
e l’energia
Il ginseng per curare gli organi - La radice del
ginseng viene prescritta dunque dalla medicina cinese in generale quando manca la forza vitale, ma
57
IL GINSENG
RINFORZA
GLI ORGANI
Il ginseng è utile
non solo per
ristabilire le
condizioni
generali di salute,
ma anche per
curare ogni
organo del corpo,
quando è debole
o malato a causa
della carenza
di forza vitale
58
in particolare anche quando questa forza viene a
mancare a uno degli organi del corpo.
Viene consigliata quindi, per esempio, in caso di
problemi ai polmoni e affanno respiratorio, per rimediare a disturbi alla circolazione, allo stomaco o
al fegato.
Il ginseng viene indicato come rimedio anche in
caso di insonnia, di disturbi della memoria, palpitazioni e carenza di energia nel sistema cardiaco.
Si prescrive l’assunzione di ginseng quando questi
disturbi sono dovuti al fatto che “manca energia”,
gli organi sono indeboliti e non riescono a svolgere
il proprio compito.
I medici tradizionali cinesi fanno però attenzione a
non prescrivere il ginseng quando il disturbo è do-
IL GINSENG
ANTISTRESS,
MA NON SOLO
RINFORZA
IL CORPO
E GLI ORGANI
Oltre al generale
potenziamento
dell’energia e
della resistenza
dell’organismo,
il ginseng
protegge e
rinforza
specificamente
anche le attività
di vari apparati
74
Centinaia di studi
N
umerose sono le proprietà curative del ginseng,
come abbiamo in parte già visto.
Centinaia di studi clinici negli ultimi decenni sono
stati eseguiti per esaminare gli effetti soprattutto
del Panax ginseng sull’organismo, allo scopo di accertare tutte le possibilità terapeutiche offerte dagli estratti della radice.
Dalla grande mole di ricerche è stato confermato
che il ginseng è in primo luogo un efficacissimo
“adattogeno”, cioè è in grado di combattere lo
stress e di riequilibrare le funzioni dell’organismo
degli individui sottoposti a grandi sforzi oppure
debilitati a causa di condizioni ambientali difficili o
di situazioni stressanti prolungate nel tempo.
Infatti le ricerche, sia sugli animali che sull’uomo,
hanno dimostrato che il ginseng provoca un incremento della resistenza fisica e delle capacità di recupero (ad esempio dopo un’attività faticosa o
dopo una prestazione sportiva).
Inoltre migliora la circolazione e quindi irrora meglio
i muscoli e il cervello. Nel complesso il ginseng durante le situazioni di indebolimento fisico combatte
stress e nevrosi, migliora l’adattamento agli stimo-
PROPRIETÀ CURATIVE
li quotidiani, potenzia il rendimento fisico e mentale, rafforza le difese immunitarie e abbassa i rischi
di contrarre malattie.
A questi effetti “adattogeni” si aggiungono anche
altre proprietà più specifiche sui singoli organi e
contro particolari disturbi.
I campi di efficacia del ginseng coreano verificati
dalla scienza moderna sono infatti più vasti: è accertato che migliora le funzioni cerebrali, ha effetti
analgesici, potenzia il sistema immunitario e l’attività del fegato, combatte il diabete, regola la pressione sanguigna, agisce contro i disturbi della menopausa e le disfunzioni sessuali, ha un’azione
antiossidante e antietà…
Inoltre alcuni studi hanno messo in luce le proprietà del ginseng nella prevenzione delle neoplasie e
nella cura di alcune forme tumorali.
Esaminiamo nel dettaglio queste diverse proprietà
e gli effetti del ginseng sui vari organi.
LE RICERCHE
CONTINUANO
Sono molto
numerosi gli studi
effettuati sulle
proprietà
del ginseng,
ma molti altri
sono in corso
in tutto il mondo
perché tante
capacità
attribuite ai
ginsenosidi
restano ancora
da chiarire
75
IL GINSENG
Potenzia le capacità cognitive
VELOCIZZA LA
TRASMISSIONE
NEURONALE
Gli esperimenti
sulle cavie
hanno dimostrato
che il ginseng
aumenta la
capacità di
apprendimento
perché velocizza
il transito di
informazioni
attraverso il
sistema nervoso
76
Il ginseng era considerato già dall’antica medicina
tradizionale cinese un potente stimolante delle capacità cognitive, della memoria e dell’apprendimento. Questa proprietà è stata confermata e documentata anche dalle ricerche della scienza
moderna. Diversi studi ne hanno dimostrato la capacità di potenziare le attività cerebrali e questo
effetto è stato attribuito soprattutto al fatto che il
ginseng ha la proprietà di aumentare i livelli di acetilcolina, un neurotrasmettitore del sistema cerebrale che regola le attività che riguardano il pensiero e la memoria.
Esperimenti su queste proprietà sono stati condotti sugli animali e anche sull’uomo. Le cavie da laboratorio trattate con estratti dal ginseng hanno dimostrato una capacità di apprendimento superiore
alle altre, anche in condizioni particolari in cui essa
era resa più difficoltosa.
I soggetti infatti dimostravano una maggiore abilità nelle scelte strategiche legate all’apprendimento di qualche abilità cognitiva.
Altri esperimenti di laboratorio sono stati condotti
per verificare la capacità del ginseng di contrastare
la perdita di memoria dovuta all’età. Una ricerca su
questo specifico aspetto è stata condotto in Canada usando estratti di Panax quinquefolius e in particolare il ginsenoside denominato Rb1, che si trova in abbondanza anche in altre specie di Panax,
tra cui anche quello coreano. Questo ginsenoside
ha dimostrato di poter evitare i difetti di memoria
provocati nelle cavie usando sostanze chimiche.
Questa capacità è stata collegata appunto alla pro-
PROPRIETÀ CURATIVE
prietà del ginseng di aumentare la quantità di acetilcolina nel sistema nervoso centrale, in grado
quindi di potenziare le attività mentali.
Un’altra ricerca ha dimostrato che gli estratti del
Panax ginseng possono potenziare la memoria sia
nelle cavie anziane che in quelle giovani.
In particolare gli estratti idroalcolici di ginseng, secondo alcuni ricercatori giapponesi, hanno messo
in luce la loro efficacia nel migliorare il processo
cognitivo spaziale degli animali da laboratorio sottoposti alle prove dopo aver assunto il preparato.
Altre ricerche condotte da studiosi cinesi hanno
invece sottolineato la capacità dei ginsenosidi di
proteggere e riparare sia la memoria a breve termine che quella a lungo termine.
Aumenta la memoria e contrasta le amnesie - In
particolare ancora una volta il ginsenoside Rb1 si è
messo in luce per le sue proprietà di neuroprotezione, avendo dimostrato di essere in grado anche
di riparare i danni dovuti alla perdita di neuroni.
Infatti nel corso di esperimenti in Giappone tale
principio attivo si è rivelato capace di prevenire le
amnesie nelle cavie più anziane.
I ricercatori giapponesi e quelli canadesi sono arrivati alla conclusione che il ginsenoside Rb1 può
prevenire i deficit mnemonici proprio grazie al fatto che provoca un aumento della acetilcolina, in
particolare nell’ippocampo, un’area cerebrale addetta, tra l’altro, al controllo delle facoltà mnemoniche. In seguito altri esperimenti condotti in Giappone hanno dimostrato che i ginsenosidi possono
produrre un potenziamento delle capacità mnemoniche a lungo termine.
GRAZIE AL
GINSENOSIDE RB1
Sembra che le
capacità di
aumentare
l’attività
cerebrale
siano dovute in
particolare a uno
dei ginsenosidi,
denominato Rb1
77
IL GINSENG
AUMENTA
LA PLASTICITÀ
DEL CERVELLO
I neuroni possono
adattarsi a
svolgere nuove
funzioni, anche
quando la
persona ha un’età
avanzata; il
ginseng aiuta ad
attuare questo
adattamento
78
Questi principi attivi hanno la proprietà anche di
aumentare la “plasticità” del cervello, cioè la capacità di variare e di aumentare le proprie funzioni,
anche grazie alla creazione di nuove sinapsi, nuovi
collegamenti neuronali. La somministrazione di
estratti di ginseng a cavie appena nate ha mostrato infatti di stimolare lo sviluppo cerebrale e di facilitare i processi di apprendimento e di memorizzazione. Il ginsenoside Rb1 è in grado di ridurre i
danni dell’invecchiamento cerebrale e di salvare i
neuroni in caso di ischemia cerebrale.
Agisce su giovani e anziani - Il ginseng dunque,
come risulta da tutti questi studi, agisce indubbiamente sul cervello, con risultati davvero sorprendenti, che dimostrano ancora una volte le capacità
adattogene di questa radice prodigiosa, capace di
intervenire con gli effetti più adatti a riequilibrare
PROPRIETÀ CURATIVE
l’organismo in base alle sue specifiche esigenze.
Infatti la somministrazione di estratti di ginseng ha
mostrato risultati diversi sul cervello di cavie giovani e anziane e sulle attività cerebrali diurne o notturne. Infatti il ginseng nelle cavie giovani ha ottenuto un effetto piuttosto calmante e sedativo,
mentre in quelle di età più avanzata si dimostra
tonico e stimolante.
Un’altra particolare proprietà del ginseng sui trasmettitori neuronali che mandano messaggi al cervello è quella di ridurre la sensibilità al dolore. Ricercatori coreani hanno constatato un effetto
analgesico degli estratti di ginseng sugli animali,
che mostravano una ridotta percezione del dolore
dopo la somministrazione di ginsenosidi.
La spiegazione, secondo gli studiosi, sta nel fatto
che i principi attivi contenuti nella radice bloccano
l’invio al sistema nervoso centrale dell’informazione
sullo stimolo doloroso percepito dai sensori nervosi periferici. La stessa proprietà è stata riscontrata
anche da ricercatori statunitensi che hanno constatato le proprietà antidolorifiche di alcuni principi
attivi del ginseng.
BLOCCA
LA PERCEZIONE
DEL DOLORE
Il ginseng
in alcuni
esperimenti
scientifici
ha dimostrato
anche capacità
antidolorifiche
Ginseng contro l’Alzehimer - Date le capacità
accertate del ginseng nella protezione dei neuroni
e nel potenziamento delle attività cognitive e mnemoniche, i ricercatori hanno voluto sperimentare se
i suoi principi attivi possono essere in grado di prevenire o curare le demenze e in particolare il morbo
di Alzheimer. Su una rivista di neurologia sono stati pubblicati i risultati di una ricerca su questo specifico argomento che è stata svolta in ospedale in
79
IL GINSENG
TANTI PREPARATI,
IN FORME DIVERSE
PIÙ ATTENZIONE
SUI CONTENUTI
Negli ultimi anni
è aumentata
la precisione
nel definire
sull’etichetta
il contenuto
esatto dei
preparati
fitoterapici, anche
se ancora molti
produttori
sono vaghi
nell’indicare
cosa si trova
nei loro preparati
Il ginseng in tutti i modi
I
n Cina spesso i rimedi naturali sono adoperati nel
loro aspetto “naturale”: si usano radici, foglie, frutti, e perfino parti anatomiche di insetti o animali.
In Italia solo di recente c’è stato un certo recupero
del consumo “naturale” della radice di ginseng (da
masticare) ma generalmente i preparati farmacologici di ginseng si trovano in commercio sotto forma
di polvere di radici naturali, di estratti idroalcolici e
di estratti molli, ma anche di forme più moderne e
pratiche: pastiglie, capsule, tavolette, gomme da
masticare… In questi prodotti spesso il ginseng è
abbinato ad altri rimedi naturali, specialmente sostanze adattogene, per ottenere un effetto più completo. I prodotti farmaceutici a base di ginseng hanno una “titolazione” di principi attivi standardizzata
e dichiarata nella scheda tecnica, per cui è possibile conoscere con precisione “cosa” e “quanto” ginseng si sta assumendo.
Quanto ginseng e in che forma? - Ma in vendita si trova una varietà infinita di prodotti da banco
“a base di ginseng”, di cui non è possibile sapere
128
COME USARLO
con esattezza né la specie utilizzata, né il tenore di
ginsenosidi. Tanti prodotti che vantano un buon
contenuto di ginseng si trovano, oltre che in farmacia, anche in erboristeria, nei negozi di cosmetici e
nei supermercati. In questa enorme varietà di preparati, non è semplice orientarsi. Non è facile neppure trovare indicazioni precise sulle dosi di ginseng
da assumere, in base alle necessità e ai vari tipi di
prodotti, in cui può essere molto varia la concentrazione di ginsenosidi.
Vediamo alcune indicazioni sulle forme in cui si può
trovare il ginseng e le dosi consigliate.
Radice naturale - In Cina e in altri Paesi orientali
è ancora possibile che il ginseng venga assunto nella forma più naturale, cioè tagliando la radice a fettine sottili e masticandola lentamente per assorbirne i principi attivi. La radice tagliata però non è
MASTICARE
FETTINE
DI RADICE
Fino al recente
passato in Cina
era abbastanza
comune vedere
persone che
masticavano
fettine di radice
di ginseng; era
considerato il
modo migliore
per assimilarne
le virtù curative
129
IL GINSENG
quella fresca (che non si conserva a lungo) ma quella essiccata (cioè il ginseng bianco). Per questo motivo non è facilmente commestibile e occorre tenerla in bocca a lungo per assimilarla e digerirla, meglio
se a stomaco vuoto. In Cina si trovano in vendita le
singole fette già tagliate, in alcuni casi conservate
nel miele e la liquirizia. Sono in vendita anche sul
mercato occidentale delle fette singole di ginseng
con il miele per la conservazione.
Radice bollita - Un modo alternativo per consu-
UN RECIPIENTE
APPOSITO
Per far bollire le
fette di radice di
ginseng (tagliate
con un coltello di
bambù) si usa
una pentola
tradizionale di
porcellana,
con coperchio
mare la radice del ginseng è cuocere le fette a vapore fino a quando si ammorbidiscono. Poi le fette
si masticano molto lentamente. Sia la preparazione
che la cottura delle fette di ginseng devono seguire
dei procedimenti stabiliti dalla tradizione. Per tagliare la radice si usa, infatti, un particolare coltello di
bambù e non di metallo.
Per la cottura si usa una pentola particolare, fatta
preferibilmente di porcellana e dotata di un coperchio che trattiene i vapori emanati dalla radice, ricchi di principi attivi.
Ricordiamo che si trova in vendita anche il ginseng
rosso, quello sottoposto a un particolare processo
di cottura a vapore, che fa diventare rossa la radice.
Le fettine di radice possono essere messe a cuocere anche con altre radici, piante o erbe, tra cui soprattutto astragalo e Angelica sinensis, due vegetali che aumentano l’effetto adattogeno del ginseng.
Come si prepara il decotto - Per decotto si intende normalmente il preparato ottenuto mettendo
a bollire una sostanza fitoterapeutica di consistenza
130
COME USARLO
solida (una radice, un seme legnoso o una corteccia…) per estrarre le sostanze terapeutiche che poi
vengono bevute nel liquido. In Asia (e specialmente
in Corea) si preparano comunemente dei decotti di
ginseng molto “forti” perché realizzati con dosi molto elevate: anche 20 grammi di ginseng (calcolati
sul peso delle radici fresche).
Gli occidentali invece usano dosi più moderate. Ecco
come si può preparare un decotto a base di ginseng,
che può essere arricchito con altri vegetali dagli effetti adattogeni. Si versano in un litro d’acqua da 10
a 20 g di radice essiccata tritata; si aggiungono poi
(a piacere): 10-15 bacche di goji, 3-5 frutti di giuggiola, 3 grammi di radice di zenzero fresca.
Si mescola e si fa bollire per un’ora o anche più, fino
a quando una buona parte d’acqua evapora.
Di questo decotto si possono bere fino a 3 tazze al
giorno e si può far riscaldare ogni volta. Il decotto
caldo è più gradito e utile in inverno per combattere il freddo. Anche perché il ginseng aumenta la
resistenza alle basse temperature.
In alternativa si può conservare freddo in frigorifero
e usare per preparare bevande (ma si conserva al
massimo una settimana).
CON LE FETTE
DI RADICE
O LA POLVERE
Il decotto di
ginseng si può
preparare usando
la radice tagliata
oppure la radice
essiccata in
polvere; per
l’infuso si usa
la polvere più
sottile oppure la
bustina già
pronta, come
quella del tè
L’infuso di ginseng - Se si usa la radice di ginseng
in polvere molto sottile si può più correttamente
parlare non di decotto ma di infuso di ginseng.
Per prepararlo si mette in infusione la polvere
nell’acqua bollente in un recipiente coperto per 5-10
minuti. Poi si filtra e si beve l’infuso tiepido. La dose
di polvere di radice indicata è di circa 3 grammi e
questo infuso di beve una volta al giorno per la durata di 3 o 4 settimane.
131