GINSENG PANAX
Dalle radici del ginseng panax si ottiene l'estratt
l'estratto
o secco titolato in ginsenosidi che
agisce sul sistema nervoso centrale, offrendo maggiore resistenza alla fatica fisica e
mentale. Infatti, ill ginseng è considerato una pianta adattogena, in grado quindi di
aiutare l'organismo a contrastare meglio lo stress e adattarsi a condizioni di carico
straordinario. Agisce sul sistema endocrino, inducendo un aumento di ACTH seguito da
quello dei glicocorticoidi
ticoidi surrenalici.
Il suo utilizzo è consigliato
onsigliato in associazione con la g
ginkgo
inkgo nel trattamento del deficit di
d
memoria nell'anziano; con il g
guaranà
uaranà nel trattamento del deficit di memoria del
giovane; con l'eleuterococco
cco e la p
pappa
appa reale nel trattamento dell'affaticamento
psico-fisico.
Può provocare effetti indesiderati quali nervosismo, irritabilità, insonnia e leggeri
tremori agli arti. E’ inoltre controindicato nel bambino al di sotto dei 12 anni e nei
pazienti con grave ipertensione arteriosa, in gra
gravidanza
vidanza e durante l'allattamento.
Come spesso accade per i rimedi naturali, anche il panax ginseng può dar luogo ad
interazioni farmacologiche; ad esempio può aumentare l'effetto di farmaci
antipiastrinici o anticoagulanti come clopidogrel, ticlopidina, warfarin,
wa
eparina e
aspirina (Kuo SC, Teng CM, Lee JC et al. Antiplatelet components in panax ginseng.
Planta Med 1990; 56:164-167
167). Anche alcune
lcune erbe, come danshen, artiglio del diavolo,
eleuthero, aglio, zenzero,
enzero, ippocastano, la papaina e trifoglio rosso possono
p
aumentare
il rischio di emorragie se combinate con il Ginseng. Il Panax Ginseng può interagire
con l'insulina ed altri farmaci ipoglicemizzanti, per esempio con la metformina,
metformina la
glimepiride e la glipizide (Prabhakar
Prabhakar PK
PK, et al. Mechanism of action of natural products
used in the treatment of dia
diabetes mellitus. Chin J Integr Med. 2011 ;17:563-74).
;17:563
Può interferire con il metabolismo della fenelzina, andando a diminuire i livelli ematici
del farmaco; influenza i livelli dei neurotrasmettitori ed infine può interagire con
farmaci antipsicotici
sicotici come la clorpromazina e flufenazina (Bahrke
Bahrke ms. Comments on
manic episode and ginseng: report of a possible case. J Clin Psychopharmacol 1997;
17:140-1).
Studi recenti hanno dimostrato che le maggiori interazioni avvengono con farmaci o
xenobiotici che vengono metabolizzati dal CYP3A4
Conclusioni: le numerose proprietà benefiche attribuite al ginseng ne hanno
giustificato l’uso millenario partendo dalla medicina tradizionale cinese fino alla
medicina tradizionale naturale occidentale. Purtroppo, i tentativi fatti per trovare
conferma degli effetti terapeuticamente utili del ginseng, mediante studi o revisioni
hanno prodotto solo evidenze limitate. Sono emersi, invece, dati preoccupanti sulla
possibilità di interazioni potenzialmente pericolose con vari farmaci, in particolare con
ipoglicemizzanti, anticoagulanti e antipsicotici.