RETICOLO ENDOPLASMATICO DETOSSIFICAZIONE LISCIO SINTESI DI LIPIDI ACCUMULO IONI CALCIO • Accumulare Ca++ è una delle funzioni del reticolo endoplasmatico liscio • Gli ioni calcio sono legati a particolari proteine • Gli ioni calcio hanno un’importante funzione nel processo di “intracellular signalling” • Nella membrana del reticolo endoplasmatico liscio esistono enzimi di membrana che trasportano ioni calcio con consumo di ATP La sintesi di nuovi lipidi avviene nella parte del reticolo endoplasmatico verso il citosol Meccanismo flip flop Il doppio strato lipidico è asimmetrico Siamo tutti esposti ad un numero enorme di molecole tossiche e reattive di origine sia esogena che endogena La detossificazione è il processo che porta ad allontanarle dalla cellula e/o dall’organismo. Per detossificazione da composti organici idrosolubili si intende la loro solubilizzazione in acqua (fase I); i composti solubili o solubilizzati sono coniugati con molecole idrosolubili (fase II) e sono quindi escreti (fase III) Il sistema di detossificazione del RER si trova in tutti gli organi che, direttamente o indirettamente, comunicano con l’esterno: • Fegato • Polmone • Intestino • Rene • Epidermide • Gonadi • Placenta Le ossidasi a funzione mista (dipendenti dal citocromo P450) sono localizzate nel reticolo endoplasmatico liscio Gli enzimi di detossificazione possono usare come substrati molecole molto diverse tra loro, accomunate dalla presenza di un qualche elemento comune (ad esempio un certo gruppo funzionale). XENOBIOTICO ESCREZIONE SANGUE Effetto somatico BIOTRASFORMAZIONE Danno al DNA Attivazione metabolita non tossico Detossificazione metabolita tossico La Biotrasformazione è la somma di tutti i processi tramite i quali un composto è trasformato chimicamente nell’organismo Gli enzimi di detossificazione sono di tanti tipi e sono codificati da famiglie geniche. Nell’uomo, quelli dipendenti dal citocromo P450 appartengono a: • 18 famiglie (CYP1, CYP2, CYP3, CYP4, CYP5, CYP7, CYP8, CYP11, CYP17, CYP9, CYP21, CYP24, CYP26, CYP27, CYP39, CYP46, CYP51) • e 42 sottofamiglie; di ciascuna, ogni individuo può avere due geni (uguali o diversi se omozigote o eterozigote) e può quindi esprimere fino a due diversi isoenzimi. Questo genera variabilità individuale. Importanti Enzimi della Fase I Enzima Co-fattore Substrato Ossidasi a funzione mista (citocromo P-450) NADPH (NADH) Vari composti composti lipofili (com PM < 800) Carbossil esterasi Esterasi A Esteri carbossilici lipofili Ca++ Epossido idrolasi Reduttasi Esteri organofosforici Epossidi organici NADH NADPH Nitrosi organici Alogenuri organici Examples of oxidations catalysed by P-450 Aliphatic hydroxylation R - CH2 – CH2 – CH3 Sulphur oxidation R – CH2 – CHOH – CH3 Aromatic hydroxylation R OH R – CH2 – NH2 R - CH - CH - R’ R - NH - C – CH3 R 1R2P - X + S X X R-C-H R - C - OH H R – (NH2, OH, SH) + CH2O O R - C - H + NH3 N - hydroxylation O R1R2P - X Oxidative dehalogenation O N-, O-, or S-dealkylation Deamination O S Epoxidation H R - (N, O, S) - CH3 R - S - R’ De-sulphurnation R R =- CH = CH - R’ R - S - R’ O R - NOH - C – CH3 H O R - C - H + HX Gli enzimi della fase I : • Aumentano nei fumatori • Aumentano o diminuiscono a seguito di ingestione di farmaci • Aumentano mangiando carne alla griglia, bevendo troppi alcolici o oli vegetali vari • Sono influenzati in modo variabile da fitochimici, specialmente flavonoidi • Diminuiscono nei vegani In altri organismi sono presenti sia geni simili che diversi dai nostri; quindi la loro capacità di detossificare potrà essere anche molto diversa dalla nostra, come dimostrano i problemi con la sperimentazione preclinica su animali. Gli enzimi di detossificazione come quelli con il citocromo P450, appartengono a grandi famiglie geniche e sono inducibili Complesso Recettore R/hsp90 XEN (induttore) XEN Nucleo XEN-R XEN-R gene P450 hsp90 REG enzima nel REL solubilizzazione coniugazione XEN: idrocarburo policiclico (induttore) escrezione mRNA Tossicità Cellula REG: gene regolatore (stimola la trascrizione del gene P450) Gli enzimi di detossificazione sono inducibili e la loro concentrazione nelle membrane del REL è fortemente influenzata dalle molecole con cui si entra in contatto Dopo … L’aumento di espressione di un isoenzima può comportare grandi variazioni, come la diminuita di espressione di un altro, l’inibizione dell’espressione di un altro isoenzima, l’improvvisa attivazione di un isoenzima non espresso, … Tra un individuo ed un altro ci possono essere notevoli differenze qualitative e/o quantitative nella capacità di detossificare, in termini di tipi di molecole, velocità del processo, eventuale tossicità dei prodotti che si formano. Tali differenze non sono solo il risultato di differenze genetiche, dipendono anche dell’eventuale effetto di altre sostanze con cui si entra in contatto a scopo voluttuario o terapeutico. A causa dei suoi composti cumarinici e bioflavonoidi inibitori del CYP3A4 a livello intestinale, il succo di pompelmo, assunto insieme a farmaci substrati del CYP3A4, mantiene alta la loro concentrazione nel plasma con rischio di tossicità. Nella coniugazione della fase II si usano : • solfato • ammino acidi: glicina, taurina, glutammina ornitina, arginina • glutatione • metilazione • acido glucuronico Sono induttori degli enzimi della fase II : • cavoli, broccoli, (indole-3-carbinol) • agrumi (limonene) • cumino e semi di aneto (limonene) La fase II risulta inibita o compromessa per : • Carenze nutrizionali • Esposizione a composti tossici che esauriscono riserve di substrati or co-fattori • Ad esempio: esposizione ad acetaminofene. Alcool ed alimentazione carente di proteine riducono i livelli del glutatione che è necessario per la detossificazione dell’acetaminofene Il processo di detossificazione non sempre porta alla inattivazione di una molecola, talvolta può alterarne la reattività o portare alla formazione di composti tossici: • la codeina è trasformata in morfina, analgesico più potente • il cortisone è trasformato nel più attivo idrocortisone • il paracetamolo a basse dosi è ben tollerato perché in parte viene eliminato come tale, oltre la metà è eliminato coniugato con acido glucuronico, ed il resto come coniugato con solfato e glutatione. Se però la sua dose supera la disponibilità dei coniuganti, il suo intermedio reattivo formato nella Fase I (Nacetil-parafenil-chinopirina) resta nella cellula ed agisce come composto tossico, soprattutto se non si somministra cisteina Fattori che influenzano la detossificazione: • Età • Genere • Dieta e stile di vita • Ambiente • Stato di salute • Polimorfismi genetici • Uso di integratori • Stato dell’intestino Nov Dic 2013 I perossisomi svolgono diverse reazioni ossidative che sono strettamente regolate per adattarsi alle mutevoli esigenze della cellula e dei vari ambienti esterni. Di conseguenza, essi possono cambiare radicalmente le dimensioni, la forma e il contenuto in risposta a numerosi stimoli. Queste dinamiche sono controllate durante la biogenesi dei perossisomi e sono regolate in modo coordinato tra loro e con altri processi cellulari. Funzione dei perossisomi • partecipano alla sintesi di fosfolipidi, colesterolo, acidi biliari ed acidi grassi poliinsaturi • degradazione di amminoacidi purine, prostaglandine, poliammine, b-ossidazione degli acidi grassi, decomposizione dei perossidi • in essi avvengono reazioni chimiche con formazione di perossidi e radicali liberi che sono tenute separate evitando danni alla cellula • usano la vitamina C con vari enzimi, in essi si verificano reazioni di ossidazione del NADH Reazioni nei perossisomi • lavorano insieme ai mitocondri • in essi sono presenti vari enzimi, ossidasi, che usano ossigeno per rimuovere atomi di idrogeno da vari substrati • le ossidasi usano ossigeno molecolare per ossidare vari substrati producendo acqua ossigenata • in essi è presente la catalasi che trasforma H₂O₂ in acqua più O₂ La biosintesi di perossisomi può seguire due percorsi: 1) formazione de novo; 2) crescita e divisione La formazione de novo parte dal RER con la gemmazione e la fusione delle vescicole V1 e V2 (a sinistra). Dopo la fusione, le proteine di membrana RING finger e docking si potranno assemblare per formare il complesso di importazione tipico dei perossisomi competenti maturi. I perossisomi maturi possono crescere e moltiplicarsi ricevendo vescicole dal reticolo endoplasmatico (V3, a destra) o mediante divisione diretta per fissione guidata da Pex11. Metabolismo = tutte le reazioni chimiche del corpo, alcune reazioni producono energia, di cui una parte è accumulata come ATP che altre reazioni consumano Catabolismo = demolizione di complessi organici - fornisce energia (reazioni esoergoniche) - esempi: glicolisi, ciclo di Krebs, trasporto di elettroni, ... ATP Anabolismo = da molecole semplici a molecole più complesse - richiede energia (reazioni endergoniche) - esempi: sintesi proteica, duplicazione del DNA, sintesi di lipidi, ... Enzima (catalizzatore) •Sito attivo (serratura) •Substrato (chiave) E+S k1 k-1 ES Km = (k-₁+kcat)/k₁ La costante Km indica la concentrazione di substrato a cui l’enzima lavora con velocità Vmax/2 Km alta indica bassa affinità con il substrato Km bassa indica alta affinità con il substrato kcat E+P v = kcat . [ES] Vmax . [S] v = ______________ Km + [S] Vmax = kcat . [Eo] Energia stato di transizione La differenza di Ea (energia di attivazione) tra la reazione non catalizzata (_) e quella catalizzata da un enzima (_) dipende dal percorso seguito dalla reazione non catalizzata che è diverso da quello seguito dalla reazione catalizzata stato di transizione Ea R S DH Prodotto Ea DH coordinata di reazione Prodotto quando la Km è bassa la reazione enzimatica è sfavorita dal fatto che aumenta Ea quando la Km è alta la reazione enzimatica è favorita dal fatto che diminuisce Ea La ribonucleotide reduttasi nelle cellule di mammifero è costituita da due subunità proteiche non identiche, M1 ed M2, con due siti attivi generati tra le due M1 legate con due M2, che formano due radicali liberi (radicali tirosile) essenziali per la catalisi Nella cellula, i livelli di M1 sono quasi costanti perché solo M2 viene specificamente degradata alla fine della mitosi dopo essere stata poliubiquitinata dal complesso ciclina/CDK che promuove l’ingresso in anafase Ribonucleotide reductase and mitochondrial DNA Synthesis - Thelander L. - Nat Genet. 2007 Jun;39(6):703-4 La ribonucleotide reduttasi è un importante e conservato enzima allosterico che è tenuto stretto controllo trascrizionale a causa della sua importanza nel regolare l’equilibrato apporto di dNTP per la sintesi del DNA Sintesi di RNA ATP, GTP, CTP, UTP ribonucleotide reduttasi ADP, GDP, CDP, UDP AMP, GMP, CMP, UMP dADP, dGDP, dCDP, dUDP dTDP dATP, dGTP, dCTP, dTTP Sintesi di DNA 2M1/2M2 2M1/2M2* La ribonucleotide reduttasi può esistere come tetramero 2M1/2M2 oppure come tetramero 2M1/2M2* contenente piccole subunità M2* inducibili da p53 che hanno un ruolo centrale nella sintesi del DNA mitocondriale Ribonucleotide reductase and mitochondrial DNA Synthesis - Thelander L. - Nat Genet. 2007 Jun;39(6):703-4