ECOGRAFIA IN GRAVIDANZA Le ecografie raccomandate nella gravidanza fisiologica sono: una entro le 13 settimane una tra 19 e 21 settimane Altre ecografie, compresa quella nel terzo trimestre, non più rimborsata dal SSN, si rendono necessarie solo su precisa indicazione clinica. Che cosa si può vedere con l’ecografia ? Nei primi mesi di gravidanza si controlla il numero dei feti e la presenza dell’attività cardiaca fetale; inoltre, misurando la lunghezza del feto, è possibile valutare se il suo sviluppo corrisponde all’epoca di gravidanza calcolata sulla base dell’ultima mestruazione. Dal secondo trimestre con le misurazioni della testa, dell’addome, del femore è possibile valutare se le dimensioni del feto corrispondono a quelle attese per l’epoca di gravidanza. In questo periodo si visualizzano inoltre la sede di inserzione della placenta, la quantità di liquido amniotico e la conformazione di alcuni organi. È possibile con l’ecografia rilevare eventuali malformazioni fetali ? La possibilità di individuare una malformazione dipende da molti fattori: dallo spessore della parete addominale materna, dalla posizione del feto in utero, dalla quantità di liquido amniotico e dall’entità della malformazione. Per tali motivi è possibile che alcune anomalie fetali possano non essere rilevate dall’esame ecografico. Alcune anomalie del feto si manifestano tardivamente (dal 7° al 9° mese) e non sono pertanto visualizzabili in esami precoci. L’esperienza finora acquisita suggerisce che l’esame ecografico di base, eseguito in gravidanza senza fattori di rischio specifici a 19-21 settimane, consente di identificare circa il 50% delle malformazioni maggiori. L’ecografia in gravidanza non si pone l’obiettivo di rilevare le cosiddette anomalie minori (es. malformazioni delle dita delle mani, dei piedi, ecc.). Per i limiti intrinseci della metodica, ad oggi, è possibile che alcune anomalie anche importanti possano non venire rilevate con l’ecografia L’ecografia è innocua per il feto ? Gli ultrasuoni sono usati nella pratica ostetrica da oltre 30 anni e, finora, non sono stati riportati effetti dannosi, neppure a lungo termine. È consigliabile comunque effettuare solo le ecografie raccomandate dalle evidenze scientifiche o quelle che si rendano necessarie per ulteriori approfondimenti clinici. I REFERTI I referti delle ecografie comprendono la descrizione delle immagini visibili all’esame a seconda del trimestre di gravidanza e l’eventuale consiglio per ecografie addizionali Nel referto della prima ecografia, raccomandata entro le 13 settimane, saranno riportati: sede, numero e dimensioni della camera ovulare (dove l’ovulo fecondato si è annidato), se l’ecografia è fatta in fase molto precoce;se eseguita dopo le 7 settimane, nella camera ovulare si vedrà già l’embrione/i e più tardi il feto/i con la presenza del battito del cuore corrispondenza delle settimane di gravidanza con quelle calcolate sulla base dell’ultima mestruazione conformazione dell’utero e delle ovaie eventuali foto che l’operatore ha ritenuto opportuno allegare data e firma dell’operatore Ambulatorio Polispecialistico “ Le Vele “ - Str. S. Mauro, 97 (10156 Torino) - Tel. / Fax. 011-2979110 www.polilevele.it — Email: [email protected] Nel referto della seconda, raccomandata tra 19 e 21 settimane, saranno riportati: numero e dimensioni del/i feto/i presenza del battito del cuore zona dell’utero in cui si è sviluppata la placenta valutazione della quantità del liquido amniotico corrispondenza delle settimane di gravidanza con quelle calcolate sulla base dell’ultima mestruazione eventuali foto che l’operatore ha ritenuto opportuno allegare data e firma dell’operatore Ecografia 19-21 settimane “morfologica” L’ecografia di questa età gestazionale, in particolare, descrive l’anatomia del feto: testa, colonna vertebrale, torace (polmoni, cuore), addome (stomaco, parete addominale, reni, vescica), braccia e gambe (per tale motivo viene anche denominata ecografia “morfologica”). Le misure rilevate ecograficamente sono riportate sui grafici che permettono di seguire l’andamento della crescita e di confrontarle con le curve di crescita media alla stessa età gestazionale. Il referto contiene eventualmente anche il motivo di un approfondimento diagnostico quando siano state visualizzate immagini sospette o patologiche. Ulteriori ecografie Per una gravidanza a basso rischio non sono ritenute utili ulteriori ecografie oltre a quelle raccomandate, salvo in caso di precise indicazioni cliniche; l’ecografia tridimensionale (anche ECO 3D, esame ecografico basato sulla ricostruzione tridimensionale delle immagini ecografiche elaborate dal computer) non aggiunge informazioni utili se non in situazioni molto specifiche. Ecografia come supporto alla clinica : office-ecografia In alcuni casi, durante il Bilancio di Salute, potrebbe venir utilizzato l’ecografo solo come semplice strumento di supporto alla clinica per visualizzare: nel primo trimestre la presenza della camera ovulare, dell’embrione, del battito del cuore nel terzo trimestre la parte del feto che si presenta al bacino materno e/o la posizione dellaplacenta e/o la quantità di liquido amniotico, in particolare quando la gravidanza prosegue oltre le 41 settimane Ambulatorio Polispecialistico “ Le Vele “ - Str. S. Mauro, 97 (10156 Torino) - Tel. / Fax. 011-2979110 www.polilevele.it — Email: [email protected]