Trasformatore monofase Prova in corto circuito La prova in corto circuito permette di determinare il valore degli elementi circuitali connessi in serie al trasformatore ideale e cioè le reattanze di dispersione X1d , X2d e le resistenze dei due avvolgimenti R1 e R2. Viene eseguita chiudendo in corto circuito i terminali di un avvolgimento ed alimentando l’altro avvolgimento ad una tensione molto inferiore al valore nominale e tale da far circolare g le rispettive p correnti nominali. nei due avvolgimenti Gli strumenti permettono di misurare la tensione di alimentazione del primario (V1), la corrente di primario (I1) e di secondario (I2) e la potenza attiva (P1=V1I1cos(φ1)). )) Il primario è alimentato tramite un Variac, mentre tra i terminali del secondario è connesso un amperometro, che presenta un’impedenza molto bassa ed idealmente nulla, in ossequio alla condizione di corto circuito del trasformatore. Trasformatore monofase In corto circuito a tensione nominale la macchina assorbe una potenza molto superiore al valore nominale, tale condizione è inoltre sicuramente distruttiva. Pe3rtanto, il trasformatore è connesso alla rete tramite un variac, che permette di regolare la tensione di primario in maniera da alimentare il trasformatore alla tensione di corto circuito V1cc, cioè quel valore di t tensione i che h fa f circolare i l nell trasformatore t f t in i corto t circuito i it la l corrente t nominale. i l Dal circuito equivalente del trasformatore si ricava: Le perdite nel ferro sono proporzionali al quadrato della tensione, quindi, alla tensione di corto circuito, che è molto più piccola (4÷10%) della tensione nominale, le perdite nel ferro sono trascurabili. Le perdite nel rame sono proporzionali al quadrato della corrente. Nella prova di corto circuito, per definizione la corrente assume il valore nominale, così come le perdite nel rame. Trasformatore monofase Facendo riferimento al circuito equivalente approssimato del III° ordine con gli elementi riportati al primario è facile dimostrare che le potenze attive e reattive assorbite dagli elementi di secondario e quelle assorbite dai corrispondenti elementi riportati al primario coincidono (proprietà fondamentale del riporto). si ha infatti: La potenza attiva totale assorbita dal circuito equivalente considerato è quindi effettivamente uguale a quella assorbita in pratica dal trasformatore. Un discorso analogo può essere fatto anche per la potenza reattiva. reattiva Trasformatore monofase Poiché nelle condizioni della prova in corto circuito le perdite nel ferro sono trascurabili, la potenza assorbita in corto circuito Pcc corrisponde alle perdite nel rame Pcu. Si ha allora: R1cc=R R1+R R12= R1+tt2R2 = Pccn/I1n2 (R12 = t2R2) Con i risultati della prova in corto circuito non è possibile determinare separatamente R1, ed R12 ma solo la somma di tali termini detta resistenza di corto circuito. Le Norme assumono per semplicità che R1 sia uguale a R12. Ciò è ben verificato nella realtà perché i due avvolgimenti sono dimensionati in modo da supportare la stessa densità di corrente. Si ha quindi: R1=R1cc /2 R12=R1cc /2 R2=R R12 /t2= R1cc /2t2 Il valore delle resistenze R1, R2 varia con la temperatura, quindi, dopo la misura si dovrà effettuare il riporto alla temperatura convenzionale di riferimento T [°C], che vale 75 [°C] per le classi d'isolamento d isolamento A, E, B, e 115 [°C] [ C] per le classi F, H. Trasformatore monofase Dai risultati della prova in corto circuito si ha inoltre: cos(Φcc)= Pccn/V1ccI1n Qccn=Pccn tg(Φcc) X1cc=X1d+X12= X1d+t2X2d = Qccn/I1n2 (X1d = t2X2d) Anche in questo caso si riesce a determinare solo la reattanza di corto circuito. Le Norme assumono per semplicità che X1d sia uguale a X12, ciò perchè se i due avvolgimenti sono p concatenati con i due coassiali la riluttanza media incontrata dai flussi di dispersione avvolgimenti risulta approssimativamente uguale. Si ha quindi: X1=X1cc /2 X12=X1cc /2 X2d=X12 /t2= X1cc /2t2 Trasformatore monofase Valori normalizzati Normalizzare una grandezza significa esprimerla secondo valori adimensionali, riferendola ad un’altra un altra grandezza della stessa natura detta grandezza di base. base Nello studio e nell’utilizzazione pratica delle macchine elettriche è spesso più utile considerare i valori relativi delle varie grandezze, piuttosto che i valori assoluti. In termini di valori relativi infatti: • è più facile rendersi conto delle condizioni operative delle macchine elettriche • è più iù facile f il rendersi d i conto t delle d ll caratteristiche tt i ti h qualitative lit ti delle d ll macchine hi elettriche l tt i h • le tensioni di primario e secondario assumono valori molto prossimi • le correnti di primario e secondario assumono valori molto prossimi • resistenze e reattanze riportate al primario sono uguali a quelle riportate al secondario • i valori assunti dalle principali variabili in macchine progettate con criteri simili, anche se di taglia diversa, sono molto prossimi Trasformatore monofase Valori di base Convenzionalmente, le grandezze di base fondamentali sono le tensioni nominali e la potenza apparente nominale. • Potenza di base An • Tensioni di base V1n - V2n I valori di base di corrente, impedenza ed ammettenza possono essere ottenuti dai valori delle grandezze di base fondamentali. • Correnti di base I1n =An/V1n - I2n =An/V2n • Impedenze di base Z1n =V1n2/An - Z2n =V2n2/An • Ammettenze di base Y1n =An/V1n2 - Y2n =An/V2n2 Pertanto, tutti i valori di base possono essere direttamente o indirettamente ricavati dai dati di targa. Trasformatore monofase Tensione primaria normalizzata v 1 = V1 /V1n Tensione secondaria normalizzata v 2 = V2 /V2n Corrente primaria normalizzata i1 = I1 /I1n Corrente secondaria normalizzata i 2 = I 2 /I 2n P t Potenza apparente t normalizzata li t a = A/An Potenza attiva al primario normalizzata p1 = P1 /An ote a att attiva aa al seco secondario da o normalizzata o a ata Potenza p2 = P2 //An Potenza reattiva al primario normalizzata q1 = Q1 /An Potenza reattiva al secondario normalizzata q2 = Q2 /An Impedenza di corto circuito al primario normalizzata z1cc = Z1cc An /V1n2 Impedenza di corto circuito al secondario normalizzata 2 z2cc = Z 2cc An /V2n Ammettenza di corto circuito al primario normalizzata y 1cc = Y1cc V1n2 / An Ammettenza di corto circuito al secondario normalizzata 2 y 2cc = Y2cc V2n / An Trasformatore monofase Valori percentuali I valori normalizzati possono essere molto piccoli. Per comodità è allora possibile utilizzare i valori percentuali. Valore percentuale = 100 Valore normalizzato Tensione primaria percentuale v 1 % = 100 v 1 primaria p percentuale Corrente p i1 % = 100 i1 Potenza attiva al primario percentuale p1 % = 100 p1 Trasformatore monofase In termini di valori relativi le grandezze riportate al primario ed al secondario assumono lo stesso valore. Non è necessario quindi definire valori relativi riferiti al primario o al secondario poiché coincidono. Trasformatore monofase In termini di valori relativi grandezze diverse assumono lo stesso valore. Trasformatore monofase Sfruttando le caratteristiche delle grandezze percentuali è possibile ricavare dai dati di targa i parametri del circuito elettrico equivalente del trasformatore: Dati di targa Potenza nominale An [kVA] Tensione nominale primaria V1n [V] Frequenza nominale fn [Hz] Tensione nominale secondaria (tensione a vuoto V2n [V] Risultati prova a vuoto P0n - i0% Risultati prova in corto circuito Pcc – vcc% Trasformatore monofase