NEOPLASIE UROTELIALI DELLA VESCiCA NMIBC: CHEMIOSENSIBILITA’ E FARMACORESISTENZA NEL TRATTAMENTO ENDOVESCICALE ADIUVANTE De Berardinis E.1, Busetto G.M.1, Sciarra A.1, Cristini C.1, Di Pierro G.B.1, Minisola F.1, Petracca A.2, Nicolazzo C.2, Di Silverio F.1 e Gazzaniga P.2 1 Dipartimento di Urologia “U.Bracci” Policlinico Umberto I Sapienza Università di Roma 2 Dipartimentodi Medicina Molecolare Policlinico Umberto I Sapienza Università di Roma Scopo del lavoro: il trattamento endovescicale adiuvante di scelta per le neoplasie vescicali NMIBC è ancora controverso; attualmente nessun marker è disponibile per guidare la scelta terapeutica dell’urologo. Noi proponiamo il design di un nuovo test di chemiosensibilità basato sull’espressione di geni coinvolti nella resistenza ai trattamenti endovescicali standard. Materiali e metodi: 64 pazienti con neoplasie vescicali non muscolo-invasive sono stati arruolati, tutti sottoposti a TURB seguita da trattamento endovescicale. Il corretto trattamento adiuvante è stato scelto in accordo con il profilo di rischio di ogni paziente. Tutti i pazienti sono stati valutati con cistoscopie a 3 e 6 mesi dopo la TURB. Da un frammento tumorale è stato estratto l’RNA, sottoposto successivamente a retrotrascrizione e ad analisi in PCR utilizzando i seguenti geni target: multidrug resistance protein 1 (MRP1) implicato nella resistenza alla mitomicina c e alla epidoxorubicina; human equilibrative nucleoside transporter 1 (hENT1) e deossicitidinchinasi (dCK), geni chiave nel trasporto e nel metabolismo della gemcitabina; α1 e β5 integrine, che rappresentano il recettore cellulare del BCG. Il profilo di espressione genico è stato poi correlato alla risposta alla terapia adiuvante 24 mesi dopo la TURB. Risultati: l’analisi genica effettuata sui campioni tumorali ci ha permesso di tracciare per ogni paziente un ipotetico profilo di chemiosensibilità. Tale profilo correla con la risposta alla terapia endovescicale in 60/64 pazienti (93%). L’analisi statistica (Kaplan Meier, Log rank test) ha evidenziato che la correlazione tra profilo di chemiosensibilità e disease free survival è statisticamente significativa (p<0.001). Discussione: il trattamento endovescicale adiuvante delle neoplasie vescicali non-muscolo invasive è tutt’oggi empirico e la scelta del farmaco e dello schema terapeutico si basa solamente sulla base di dati clinici e anatomo-patologici. Riteniamo che sia importante la determinazione di un profilo molecolare individualizzato per ogni paziente che possa guidare la scelta dei farmaci per la terapia endovescicale. Messaggio conclusivo: i nostri risultati, sebbene preliminari, incoraggiano la visione di un approccio terapeutico individualizzato con l’obbiettivo di ottenere un successo terapeutico maggiore evitando la tossicità del farmaco a coloro che non sono responsivi.