IL NODO (tumorale) AL SENO: QUANDO
LA TERAPIA FARMACOLOGICA?
Dr. Giorgio Bonciarelli
Oncologia Medica
Azienda ULSS17
Monselice, 8 Marzo 2014
ALCUNI NUMERI IN EUROPA
• In ITALIA, nel 2013, sono stati stimati circa 45.000
nuovi casi di tumore mammario con il 2% nei maschi.
Rimane la neoplasia più diagnosticata nella donna.
• INGHILTERRA 65.284
• GERMANIA 51.710
• FRANCIA 37.193
Più morti della Francia ma meno della Germania e
dell’Inghilterra!
Alcuni dati in Italia
• Vi è una progressiva diminuzione della mortalità
( - 1,6 % / anno) per anticipazione della diagnosi
e per i miglioramenti terapeutici
• La sopravvivenza, a 5 anni dalla diagnosi, è in
costante aumento (nel 2007, 87%)
• Complessivamente in Italia vivono 522.000
donne che hanno ricevuto la diagnosi di tumore
della mammella.
PIANIFICAZIONE TERAPEUTICA
MODERNA
• Il tumore della mammella, non è dominio
esclusivo di una determinata disciplina.
• Il suo trattamento è concepito avvalendosi
delle potenzialità di più mezzi curativi che
prevedono l’integrazione tra
Chirurgo,
Oncologo
Medico,
Radioterapista,
Radiologo, Anatomo-Patologo,
Fisiatra,
Psicologo
e
personale
infermieristico
opportunamente preparato
TERAPIE ONCOLOGICHE INTEGRATE
Terapia medica adiuvante
• La linea
scientifica ed operativa più
importante nel trattamento moderno del
tumore della mammella.
• Consiste nella somministrazione, dopo
chirurgia,
di
un
trattamento
(chemioterapia, ormonoterapia, anticorpi
monoclonali….) per via generale in
combinazione o meno con la Radioterapia
SCOPO DELLA TERAPIA ADIUVANTE
• Distruggere le cellule tumorali distanti dal
focolaio primitivo. Così facendo, aumenta la
percentuale delle pazienti guarite
Tipi di Terapia adiuvante:
- Terapia adiuvante ormonale: la sua efficacia è
limitata ai casi ormono-sensibili definiti dalla
presenza di recettori ormonali sulla superficie
della cellula ammalata.
• Usata sia in pre che in post-menopausa,
determina una netta riduzione del rischio di
recidiva di malattia.
TERAPIA ADIUVANTE
• CHEMIOTERAPIA ADIUVANTE: in linea di
massima si impiega quando i linfonodi del cavo
ascellare sono sede di malattia e/o in assenza di
recettori ormonali
• Riduce significativamente il rischio di recidiva e
di morte specie nelle donne di giovane età
TERAPIA PRIMA DELLA CHIRURGIA
(terapia neo-adiuvante)
• Strategia terapeutica finalizzata ad ottenere una
riduzione volumetrica del tumore primitivo
“grosso” consentendo spesso una chirurgia
conservativa
nei
tumori
candidati
alla
mastectomia.
Nei casi in cui non si rileva più la presenza di
malattia, vi è un miglioramento significativo
anche della percentuale di sopravvivenza.
TERAPIA DELLA MALATTIA AVANZATA
• La
terapia
farmacologica
(ormone,
chemioterapia, terapia biologica) mantiene una
finalità palliativa (controllo dei sintomi con
prolungamento della sopravvivenza ma NON
guarigione) nonostante la buona attività di molti
farmaci e la buona tollerabilità.
TUMORE MAMMARIO E GRAVIDANZA
• Nelle donne di età < ai 40 anni, l'incidenza è
intorno al 10%
• Forse maggiore aggressività intrinseca della
neoplasia associata a gravidanza e lattazione
(forse perchè insorgono in donne giovani!)
• L'aborto terapeutico non migliora la prognosi
pertanto si procede con la medesima chirurgia e
salvo situazioni molto particolari, si tende a
dilazionare la terapia adiuvante, se necessaria,
a dopo il parto indotto prima possibile.
IO SONO VIVA PERCHE’ LA RICERCA
E’ VIVA
Negli ultimi anni il settore ha visto delle
rilevanti innovazioni come le Terapie
mirate su specifici bersagli molecolari
(Anticorpi Monoclonali) che possono
guarire o prolungare significativamente
l’intervallo libero da malattia ma con seri
problemi di sostenibilità economica.
STRATEGIE PER IL FUTURO
• Diagnosticare ed intervenire quanto prima
possibile
• Usare
meglio
le
terapie
esistenti
(appropriatezza) ed aumentarne l’efficacia
Il futuro della terapia contro il
tumore della mammella è già attualità
Grazie dell’attenzione
CARCINOMA MAMMARIO: FATTORI DI
RISCHIO
• Storia famigliare: madre, sorella/e
nonna, zia/e x 2
x 3,
• Nessun figlio o figli nati dopo i 35 anni x 3
• Displasia fibrocistica, iperplasia atipica della
mammella x 1,5
PREVENZIONE e/o DIAGNOSI
PRECOCE CARCINOMA MAMMARIO
• CESSAZIONE DEL FUMO
• ACCERTAMENTI REGOLARI (MAMMOGRAFIA
dopo i 45 anni…)
• AUTOESAME REGOLARE ( mensile dopo i 20
anni)
• RIDUZIONE ASSUNZIONE ALCOOL
• CONTROLLO DEL PESO
• DIETA POVERA DI GRASSI E RICCA DI FIBRE
• LIMITATA ESPOSIZIONE AL SOLE
• VISITA MEDICA: ogni 3 anni dai 20 ai 40 anni, poi
annuale
TERAPIA ADIUVANTE
• CHEMIOTERAPIA ADIUVANTE: in linea di
massima si impiega quando i linfonodi del cavo
ascellare sono sede di malattia e/o in assenza di
recettori ormonali
• Riduce significativamente il rischio di recidiva e
di morte specie nelle donne di giovane età
• Ruolo della Ricerca
• Negli ultimi anni, il settore ha visto delle rilevanti
innovazioni. Terapie mirate su bersagli
molecolari (Anticorpi Monoclonali) prolungano
significativamente l'intervallo libero da malattia
IL MIO OSPEDALE E’ IN GRADO DI
GESTIRE AL MEGLIO TALE
PROBLEMATICA?
LA RISPOSTA E’ Sl’ E LE NOSTRE
DONNE NULLA DI PIU’ SI
ASPETTANO.