Insegnare scienze

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Progetto di Scienze
Titolo: INSEGNARE SCIENZE : CHE COSA, COME
Anno scolastico 2004-2005
Referenti
Petitt Elisabetta
Savini Paola
Destinatari
Gli alunni delle classi della scuola materna, elementare e media dell’Istituto
Comprensivo “P.Borsellino”.
Premessa
Durante l’anno scolastico 2000-2001 la Commissione Continuità, costituita
da insegnanti di S. Media, di S. Elementare e S. Materna dello stesso bacino
di utenza, ha lavorato suddivisa in due gruppi, uno dei quali si era proposto
l’obiettivo di elaborare un curricolo verticale per le scienze.
Gli insegnanti di questo gruppo hanno iniziato il lavoro leggendo un
articolo di Carlo Fiorentini ( Fare scienze), in cui si analizzano le probabili
cause dell’insuccesso dell’insegnamento delle scienze e si fanno proposte
finalizzate al miglioramento dell’apprendimento della materia, sia in
relazione ai contenuti che alla metodologia; successivamente hanno letto
anche un articolo di P. Boscolo in cui si considerano gli aspetti che rendono
l’apprendimento significativo e duraturo per lo studente; infine hanno preso
in esame il curricolo di scienze del CIDI di Firenze sia per quanto riguarda
gli argomenti di chimica-fisica che di biologia.
Convinte della validità di questo curricolo, sia in relazione ai contenuti che
al metodo, ed anche della validità di quanto viene affermato negli articoli dei
due autori succitati, la Commissione propone agli insegnanti di Scienze di
provare ad attivare i percorsi del CIDI.
Gli insegnanti di Scienze della Scuola Media, già nell’anno scolastico 20002001, provano a seguire nelle loro classi alcuni percorsi proposti.
Nell’anno successivo, 2001-2002, si costituisce un gruppo di lavoro di
insegnanti di Scienze di Scuola Media e di maestre del secondo ciclo di
Scuola Elementarche che si pongono l’obiettivo di attivare almeno un
percorso del CIDI per classe e di fare periodicamente degli incontri per
confrontarsi sulle difficoltà incontrate e sui risultati conseguiti.
Nell’anno scolastico 2002-2003 il gruppo di lavoro coinvolge anche
insegnanti del primo ciclo della Scuola Elementare e della Scuola Materna;
si concorda di proporre in ogni classe un percorso del CIDI, uguale in tutte
le classi parallele, di biologia o di chimica-fisica, per permettere agli
insegnanti stessi di avvicinarsi gradualmente al nuovo metodo di
insegnamento.
Nel 2003-2004 il gruppo ha proseguito la sua attività, esteso a tutti gli ordini
di Scuola dell’Istituto Comprensivo; in questo anno ancora si decide di
attivare un solo percorso didattico per classe, uguale in tutte le classi
parallele e nella scelta le insegnanti tengono conto dei percorsi già svolti
negli anni precedenti, cercando di elaborare un segmento di curricolo.
Nel 2004-2005 gli insegnanti del gruppo, appartenenti a tutti gli ordini di
Scuola dell’Istituto, ripropongono la sperimentazione didattica già provata
stabilendo di attivare, in ogni classe, anche più di un percorso secondo le
esigenze e la disponibilità di ciascun insegnante.
La ricerca di un curricolo verticale per le scienze da parte degli insegnanti
del gruppo trova la sua motivazione nel fatto che gli stessi hanno rafforzato
sempre più la consapevolezza che:
°l’insegnamento frontale dei fenomeni scientifici non è efficace, non
permette il formarsi di vere conoscenze che durano nel tempo integrandosi
con la realtà quotidiana del ragazzo; anche l’uso di un linguaggio semplice,
che si pensa possa aiutare a capire, in realtà banalizza soltanto fenomeni
complessi;
°è altrettanto inefficace un insegnamento che comprenda il fare
esperienze concrete solo per verificare quanto è già stato detto a voce o letto
sul libro, o fare esperimenti troppo difficili che non aiutano a capire il
fenomeno e richiedono comunque atti di fede;
°non si può insegnare tutto di ogni branca delle Scienze, come invece
prevedono i manuali, non solo per mancanza di tempo ma soprattutto
perché la capacità di comprensione degli alunni della scuola di base è
ancora fortemente connessa all’esperienza concreta;
°ad insegnare tutto, si corre il rischio di permettere la formazione di
idee non corrette sui fenomeni scientifici, idee che non sarà facile
modificare e che ostacoleranno apprendimenti successivi.
°le conoscenze scientifiche non si trasmettono ma si devono costruire.
Sono anche convinti che:
°sia importante procedere con continuità logica nella proposta degli
argomenti di una disciplina secondo una sequenza di prima e dopo, dal più
semplice al più complesso, con gradualità, dando il senso di sviluppo dei
concetti della disciplina stessa;
°sia importante evitare ripetizioni di argomenti; anche se un
argomento potrà essere ripreso in momenti successivi per arricchirsi di
concetti più complessi.
°sia importante procedere con continuità metodologica, proponendo
un approccio alla scienza che rispecchi il metodo con cui essa si è
sviluppata.
°una continuità di metodo può aiutare a ridurre il disagio avvertito
dal ragazzo nei passaggi da un ordine di scuola ad un altro.
Gli insegnanti del gruppo hanno scelto di attivare nell’insegnamento delle
scienze i percorsi del Curricolo proposto dal Cidi di Firenze perché:
°sono “percorsi operativi”nei quali si riconoscono differenti momenti
di attività: momenti di attività concreta e momenti di attività intellettuale, in
successione, finalizzati all’acquisizione di uno o più concetti;
°l’approccio ai fenomeni tiene conto del livello di sviluppo
intellettuale dell’alunno, del suo modo di apprendere;l’approccio è sempre
di tipo fenomenologico-induttivo.
(l’alunno è guidato nella costruzione graduale di conoscenze; è sufficiente
fermarsi alla definizione operativa di un fenomeno).
°sono presi in considerazione argomenti legati all’ambiente di vita
del ragazzo, al quotidiano, sui quali egli ha già delle idee da confrontare, da
migliorare, da modificare.
(questo promuove coinvolgimento emotivo e motivazione ad apprendere).
°sono proposti argomenti di fondo delle diverse discipline che
dovranno costituire la base di partenza per un sapere più complesso e
raffinato da raggiungere in Scuole di ordine superiore.
Tematica generale
Un curricolo verticale di conoscenze scientifiche di base, sui fenomeni
chimico-fisici, sulla biologia vegetale ed animale, su aspetti geologici del
territorio, da far apprendere per mezzo di una metodologia coerente con il
pensiero costruttivista.
Finalita`
Attivare un modello didattico in cui l’alunno sia artefice delle proprie
conoscenze concettuali attraverso le fasi di :
Osservazione-sperimentazione
Verbalizzazione scritta
Discussione
Concettualizzazione
Produzione condivisa
Il presente progetto si propone di guidare gli alunni alla scoperta dei
contenuti disciplinari, utilizzando la metodologia della ricerca-azione, in
coerenza con le finalita`del POF: “nuovi saperi” e “ star bene a scuola”:
infatti affinche`l’alunno possa ”star bene a scuola” ed ”acquisire conoscenze
significative e durature” e`necessario che si senta protagonista del proprio
processo di apprendimento e in grado di padroneggiare i contenuti
dell’esperienza scolastica.
L’apprendimento per scoperta stimola e motiva continuamente l’alunno a
partecipare sia ai processi cognitivi che metacognitivi, vivendo le fasi di:
percezione, verbalizzazione, memorizzazione, intuizione, formulazione di
ipotesi, confronto di ipotesi, concettualizzazione.
L’apprendimento per scoperta favorisce l’instaurarsi di un clima sociale
positivo e di conseguenza riduce “l’ansia da prestazione” degli utenti.
Ogni alunno è messo in condizione di aumentare la stima e la fiducia nelle
sue possibilità e di costruire saperi che, a loro volta, rafforzeranno l’energia
e la motivazione ad apprendere.
Area d'intervento
Didattico-curricolare
Aree disciplinari coinvolte
° Area linguistico-espressiva
° Area logico-matematica, scientifica e tecnica
Obiettivi
Scuola Materna e Primo Ciclo della Scuola Elementare
° saper cogliere ed organizzare informazioni ricavate dall'ambiente
° superare la resistenza all'utilizzo di materiali e/o alla manipolazione di
oggetti, alla partecipazione ad esperienze, ecc.
° comprendere le modalità attraverso le quali è possibile entrare in contatto
con oggetti, sostanze, ecc. senza che questo rappresenti un pericolo per noi
o per le "cose" osservate
° nella conduzione di un'esperienza individuare le relazioni, i nessi logici, le
tappe evolutive sviluppando la capacità di correlare, di ordinare, di fare
corrispondenze,…
° potenziare e sviluppare il patrimonio lessicale allargandolo con la
padronanza di aree settoriali di vocabolario
° favorire lo sviluppo della capacità di formulare semplici ipotesi e di fare
previsioni
Secondo Ciclo della Scuole Elementare e Scuola Media
Obiettivi di conoscenza: diversi nelle varie classi a seconda dei percorsi
attivati, comuni nelle classi parallele
° concettualizzare:
forma, funzione, comportamento, catena alimentare….
radice, fusto, gemma, foglia, fiore, frutto, seme, organismo
vegetale,…
liquido, solido, cambiamento di stato…..
ebollizione, evaporazione, distillazione, vapore acqueo,….
soluzione, sostanza solubile, polvere, miscuglio eterogeneo,….
osso, muscolo, articolazione, movimento,…
alimento, alimentazione, digestione, dieta alimentare,…
acido, base, sale, trasformazione chimica,…
forza, misurazione di una forza, equilibrio di forze, peso,…
volume, volume di corpi irregolari, volume e capacità, unità di
misura di volumi
peso specifico, spinta, condizioni di galleggiamento,…
carica elettrica, campo elettrico, conduttore elettrico, induzione
elettrica,…
magnete, campo magnetico, induzione magnetica,bussola,…
roccia, sedimentazione, arenaria, pelite, fossile, …
Obiettivi di abilità: comuni qualitativamente in tutte la classi, diversificati
nel grado di affinamento
° saper osservare (sostanze, miscugli, campioni di vegetali,….)
° saper descrivere, quanto osservato in modo diretto, mediante verbalizzazione
scritta
° saper riconoscere analogie e differenze tra fenomeni, aspetti morfologici di
parti vegetali, ecc…
° saper classificare informazioni stabilendo categorie distintive
° saper fare ipotesi coerenti
° saper confrontare opinioni ed ipotesi attraverso la discussione
° riuscire a ristrutturare concezioni preesistenti
° saper utilizzare in situazioni concrete i concetti acquisiti
Obiettivo di atteggiamento: comune qualitativamente in tutte le classi,
diversificato nel livello di affinamento
°essere consapevole delle conoscenze acquisite ed autonomo nell’utilizzarle
in situazioni reali
Contenuti
( si riportano i titoli dei percorsi del CIDI scelti dagli insegnanti)
Scuola Materna
1)Occasioni di gioco e di esplorazione con “oggetti” naturali per
esercitare il gusto
Primo Ciclo della Scuola Elementare
1)Cose e oggetti "viventi": i frutti ( prima classe )
2)Varietà di forme e trasformazioni nelle piante ( seconda classe )
3)Identificazione di alcuni materiali (seconda classe)
Secondo Ciclo della Scuola Elementare
1)Varietà di forme e comportamenti degli animali ( terza classe )
2)Mangia, è mangiato:comportamenti alimentari degli animali (terza
classe )
3)Le piante superiori: il seme, la radice ed il fusto ( quarta classe )
4)Le piante superiori: le foglie ( quinta classe )
5) Liquidi e solidi (terza classe o quinta classe)
6)Il volume e la capacità (quinta classe)
7)L’evaporazione dell’acqua (quinta classe)
Scuola Media
1)L’evaporazione dell’acqua ( prima classe )
2)Le soluzioni ( prima classe o seconda classe)
3)Le piante superiori: il fiore, il frutto ( prima classe )
4)L'apparato locomotore ( seconda classe )
5)Acidi, basi, sali ( seconda classe )
6)Alimentazione ( seconda classe )
7)Le forze ( seconda classe o terza classe )
8)Peso, volume, peso specifico, galleggiamento ( terza classe )
9)Fenomeni elettrici e magnetici ( terza classe )
10)Aspetti geologici del territorio ( terza classe )
Competenze disciplinari da sviluppare:
Secondo Ciclo della Scuola Elementare
°sa identificare un organismo animale
caratteristiche distintive ed i comportamenti
riconoscendone
le
°è in grado di procedere con consapevolezza nel riconoscimento di
alcune caratteristiche distintive di un organismo vegetale
°sa riconoscere in modo consapevole liquidi e solidi in base alle loro
peculiarità
°è in grado di riconoscere i fenomeni di ebollizione, evaporazione,
distillazione e di utilizzare in modo autonomo il passaggio acqua
liquida-vapore
°sa utilizzare nella quotidianità i concetti di capacità e di volume ed ha
acquisito familiarità con le relative unità di misura
Scuola Media
°sa procedere consapevolmente nel riconoscimento qualitativo di una
sostanza solubile in acqua
°è in grado di procedere con consapevolezza nel riconoscimento delle
caratteristiche distintive di un organismo vegetale
°sa riconoscere alcune caratteristiche fisiche del proprio corpo ed è
consapevole del loro funzionamento
°sa procedere consapevolmente nel riconoscimento qualitativo di una
sostanza acida, basica e nell'utilizzazione delle loro proprietà
operative
°è in grado di riconoscere alimenti e di procedere consapevolmente
nella loro scelta per una corretta nutrizione
°sa procedere consapevolmente nel riconoscimento delle forze
applicate ad un corpo e nell'individuazione di condizioni di equilibrio
°sa procedere con consapevolezza nel riconoscimento di alcuni
fenomeni elettrici e magnetici
°è in grado di riconoscere aspetti geologici del territorio e di
utilizzarli per comprendere le trasformazioni succedutesi nel tempo
Competenze trasversali da sviluppare
tutti gli ordini di Scuola
°è consapevole dell'importanza ed è in grado di:
-riconoscere aspetti qualitativi di un fenomeno e saperli
descrivere
-organizzare le informazioni secondo categorie distintive
-mettere in relazione le informazioni per poter formulare ipotesi
-comunicare agli altri (percezioni, informazioni, ipotesi,..)
scegliendo un linguaggio efficace
-confrontare e discutere con gli altri conclusioni personali per
avvicinarsi alla conoscenza di un fenomeno
Metodologia
° lavoro con la classe suddivisa in gruppi di 2-3 alunni
° uso di strumenti di laboratorio
° uso di materiali, di sostanze, di parti di organismi viventi, ecc…
°uso di tabelle di classsificazione
°problematizzazione attraverso discussioni
°richiami all'esperienza quotidiana del ragazzo
°verbalizzazione scritta delle fasi di osservazione-descrizione e della
produzione condivisa
°visite guidate
Attività
°gli alunni saranno attivi in :
-esperimenti di laboratorio
-esperienze di osservazione e di confronto
-descrizioni scritte e rappresentazioni iconiche
-classificazione di informazioni in base ad uno o più criteri
-discussioni
-visite guidate
Strumenti e sussidi
°strumenti di laboratorio, sostanze, campioni vari di vegetali e di animali
°schemi, tabelle
°quaderno
°manuali per il riconoscimento delle piante
°macchina fotografica
Durata
Il Progetto ha durata annuale in ogni classe; s'inserisce in tutte le classi della
Scuola dell'obbligo con percorsi adeguati al livello di sviluppo delle capacità
degli alunni.
Gli alunni potranno così seguire un curricolo verticale che li guiderà in
modo adeguato nell’apprendimento delle Scienze.
Verifiche
-iniziale (questionari per la raccolta delle concezioni del ragazzo)
-intermedia (schede strutturate, tabelle,produzioni scritte individuali)
-finale (schede strutturate per la verifica del percorso effettuato)
Modalità di monitoraggio del progetto
Tempi: incontri degli insegnanti coinvolti nel Progetto, in media una volta
ogni due mesi, a Scuola, talvolta con la presenza di un esperto esterno.
Modi: schede di valutazione delle fasi dei percorsi e di valutazione finale da
presentare ai referenti del Progetto e da allegare ai verbali dei Consigli di
classe, di Interclasse, di Intersezione.
Con questo progetto l'Istituto ha aderito al Corso di Aggiornamento sui
Curricoli Verticali, attivato dalla Provincia di Pisa e cofinanziato, nell’anno
2003-2004.
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