Dossier digestione Dossier digestione Osteopatia Stefano D’Orazio “Non digerisco se non sono sereno” Prima di un concerto mangio molto leggero, altrimenti sto male. Il mio rimedio fai-da-te? Limone, zucchero e bicarbonato di Roberta Maresci I I suoi problemi digestivi sono strettamente legati al suo stato d’animo e alle ansie da lavoro. Stefano D’Orazio, ex batterista e manager dei Pooh, al timone di musical di successo, come Aladdin, Pinocchio e ora dello spettacolare Mamma mia, record d’incassi anche oltreoceano, svela a più Sani più Belli i suoi rimedi contro la pesantezza di stomaco. A dire il vero quando sono sereno digerisco pure le pietre. Mi capita di svaligiare il frigo. Preparando dei mix improponibili, ma buoni. Li alterno ai piatti pronti surgelati, che però propongo ai miei invitati come li avessi fatti con le mie mani, aggiungendo qualche pomodoro fresco o del basilico. C’è però qualcosa che, già a raccontarla, mi fa sentire male allo stomaco: una galletta. Il ricordo risale alla mia infanzia, quando facevo il chierichetto e il boy scout. In campeggio facevamo una merenda con una galletta della Pontificia Opera Assistenza. Sopra ci mettevano una marmellata di melanzane, che loro sostenevano fosse di arance: mi viene la nausea solo a parlarne. Quando non digerisci? Se sono preoccupato. Quando esco da una riunione e sono stressato mi si chiude lo stomaco: mi basta bere anche un bicchiere d’acqua per sentirmi molto pesante. Recentemente descrivevo a un editore il mio libro Confesso che ho stonato, dove racconto i miei fiaschi e i flop in amore e nel lavoro. Sentendo il suo giudizio mi sono emozionato a tal punto che ho bevuto un bicchiere d’acqua e mi è rimasto sullo stomaco. I miei stati d’animo sono direttamente collegati alla digestione. 58 L a digestione lenta, così come il dolore alla bocca dello stomaco, non si combattono solo con i farmaci o con una corretta alimentazione. Un aiuto può arrivare dall’osteopatia, tecnica curativa che, attraverso la manipolazione, migliora il benessere dell’organismo. In questo caso la terapia si concentra sul nervo vago. È il più lungo dei dodici nervi cranici, il suo nome significa “vagabondo”; la sua funzione è quella di regolare l’attività degli organi interni così come la frequenza cardiaca, segnalando per esempio al cuore che può rallentare quando si è a riposo. Per amore: ero fidanzato con una hostess; io stavo a Milano e lei a Genova. Avevamo discusso. Mi disse che sarebbe andata con il primo che le capitava, gettandomi in una profonda inquietudine. Sebbene la gelosia non faccia parte di me, passai la notte in bianco con crampi; dovetti rimanere a digiuno perché lo stomaco non accettava alcun tipo di cibo. Come agisce sulla digestione I Hai un rimedio fai-da-te per digerire? Quando eri batterista nei Pooh, prima di suonare seguivi una dieta particolare per non affaticare lo stomaco? Avevo preso l’abitudine di non pranzare mai, un rito che osservo ancora oggi. Ma non perché mancasse il tempo per mettermi a tavola. Piuttosto per arrivare più leggero sul palco. Le rare volte che per noia o per gola mangiavo, non digerivo e durante il concerto mi sentivo appesantito. Quando non ti è andato giù qualcosa? Credo che nella vita di tutti ci siano situazioni, persone e rapporti che non ci vanno giù. Ma le vere indigestioni, Regola la funzionalità degli organi, compresi quelli digestivi. Un’alterazione del suo funzionamento può provocare anche disturbi allo stomaco, che l’osteopata può curare di Roberta Maresci, con la consulenza del dott. Giuseppe Pensieri, osteopata D.O.M.R.O. Una situazione in cui ti si è chiuso lo stomaco? Sì, me lo ha insegnato mio padre: spremuta di limone con zucchero e un cucchiaio di bicarbonato. Mescolo bene e mando giù. Tempo venti secondi e riesco a liberare lo stomaco. Lo facevo da bambino quando soffrivo di mal d’auto. Oggi è ancora validissimo. Quando la colpa è del nervo vago da cibo, mi sono accadute durante le tournée in giro per il mondo. A Budokan, in Giappone, per colpa di alcune tartine crude, ma anche a Taranto, quando ho mangiato cozze crude. Nei miei viaggi in giro per il mondo ho capito che, in fondo, lo stomaco basta prenderlo un po’ in giro, ignorando cosa si stringe fra i denti: l’ho fatto quando ho mangiato la coda di coccodrillo o una coscia di canguro. Animali che non avrei mai assaggiato se solo l’avessi saputo! Fai dei check-up per mantenerti sano? Sì, faccio il “tagliando di controllo” due volte l’anno, da un medico tedesco: passo dalla gastroscopia ai test di screening per alcuni tumori, dalle prove allergiche agli esami del sangue di routine. Per fortuna godo di ottima salute. www.piusanipiubelli.it l nervo vago svolge un ruolo fondamentale nella digestione: invia allo stomaco l’ordine di dilatarsi per accogliere il cibo ed è capace di regolare la secrezione degli acidi gastrici e degli enzimi pancreatici necessari all’assorbimento dei nutrienti. È coinvolto nella trasmissione L’effetto delle manipolazioni I l trattamento osteopatico al nervo vago è in grado di curare alitosi, disturbi della deglutizione (senso di gola chiusa), nausea, bruxismo, cefalee, coliti, tachicardia, vertigini e perfino annebbiamento della vista. L’osteopata lavora sulle strutture toccate dal nervo. In pratica, ripristina il ruolo del vago, sbloccando gli impulsi diretti che attraverso il nervo arrivano agli organi bersaglio. Per ottenere una corretta digestione, possono essere sufficienti pressioni o trazioni sui muscoli del collo e della nuca. Utili anche le manovre articolari sulle prime due vertebre cervicali (specie la prima e la seconda): servono a creare maggiore mobilità sotto la clavicola e sopra la prima costa (dove passa il nervo). dello stimolo della fame e della sazietà. Quindi, se avvertite crampi alla bocca dello stomaco o acidità, la causa può essere ricercata non solo nei problemi alimentari, ma in certi casi anche in un’alterazione del corretto funzionamento di questo particolare nervo. Altre applicazioni L ’osteopatia può lavorare anche sulla gabbia toracica (bronchi, polmoni, mediastino) e agisce in modo efficace sui dolori alle ossa, alle articolazioni, ai visceri (ovviamente anche sui disturbi di natura nervosa). In questo caso l’osteopata (curando la causa e non il sintomo), si concentra sul cranio e sull’osso sacro (sistema cranio-sacrale). Per migliorare la funzione cardiaca, polmonare e la pressione arteriosa, vengono trattate sempre manualmente le vertebre cervicali e dorsali. Stai per svenire? Il nervo vago potrebbe essere la causa di quel senso di calo di pressione con sudorazione e pallore, che può essere avvertito dopo un pasto copioso o una deglutizione troppo avida e veloce. In questo caso, è bene distendersi con le gambe leggermente alzate e con la testa alla stessa altezza del corpo o poco più bassa. www.piusanipiubelli.it I tempi Una seduta dall’osteopata dura da 50 a 60 minuti. Dopo aver fatto un’anamnesi approfondita, ponendo le domande di rito per inquadrarvi come paziente, vi stenderà sul lettino, proni o supini, per lavorare sulle restrizioni di mobilità. Tendenzialmente ci si sottopone a 3-4 sedute, da ripetere con frequenza variabile (ogni 5-7-15 giorni) a seconda del caso clinico. Abbinando anche una giusta alimentazione, un corretto stile di vita e ginnastica posturale per liberarvi dalle costrizioni, risolverete gran parte dei vostri problemi digestivi. 59