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Capitolo
L’Europa dell’Asse
13
ORIGINI
E FASI DEL SECONDO
CONFLITTO MONDIALE
Così si presentava l’Europa al termine della prima fase del conflitto, che vide una prepotente espansione della Germania e delle forze
dell’Asse. L’Europa centrale e orientale era quasi totalmente sotto il dominio dell’Asse: tuttavia, la ritirata dal fronte russo, la resistenza
della Gran Bretagna e il decisivo intervento degli Stati Uniti porteranno al progressivo recupero degli Alleati.
Le origini del conflitto
• La Seconda Guerra Mondiale, scoppiata ancora una volta in Europa, si estese presto a tutti i continenti e si
prolungò dal 1939 al 1945.
•
Il secondo conflitto mondiale presentò aspetti completamente nuovi rispetto alla Grande Guerra: il coinvolgimento della popolazione civile (soprattutto a motivo dei bombardamenti aerei sulle città), lo scontro ideologico, che oppose militarmente regimi totalitari e Paesi democratici, e l’impiego di armi sempre più micidiali,
fino alla bomba atomica.
•
L’assetto dato all’Europa dai trattati di pace, lo spirito di rivalsa della Germania e i piani espansionistici di
Hitler furono le cause principali della Seconda Guerra Mondiale.
Le reazioni europee e l’invasione della Polonia
• Perseguendo una politica espansionistica ispirata alla teoria dello “spazio vitale” Hitler iniziò a occupare i
territori di lingua tedesca e, contravvenendo a quanto stabilito nei trattati di pace, riarmò l’esercito dotandolo
di un potente arsenale bellico.
•
Nel 1938 Hitler procedette all’annessione dell’Austria e avanzò pretese territoriali sulla regione dei Monti
Sudeti (in Cecoslovacchia), abitata da una minoranza di lingua tedesca.
•
Per arginare le ambizioni espansionistiche tedesche ed evitare un conflitto aperto, le potenze europee adottarono la politica dell’appeasement (cioè della “pacificazione”).
•
Nel settembre 1938, la Conferenza di Monaco permise a Hitler di annettere i Sudeti, a patto di non proseguire
nella politica espansionistica. Hitler interpretò l’accordo come un segno di debolezza delle potenze europee
e proseguì nella politica di aggressione contro gli Stati dell’Europa orientale.
•
Il Patto Molotov-Ribbentrop assicurò a Hitler la neutralità dell’Unione Sovietica in caso di conflitto e, con
un protocollo segreto, stabilì la spartizione della Polonia tra la Germania e l’URSS.
•
Il 1° settembre 1939 Hitler invase la Polonia, mentre l’Unione Sovietica ne occupava i territori orientali; il 3
settembre Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania. La Seconda Guerra Mondiale era
iniziata.
Storia 3 facilitata - Cap. 13
1
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Storia Facilitata
La prima fase del conflitto
• Adottando la tattica della guerra-lampo, l’esercito tedesco portò a termine in pochi mesi l’occupazione dell’Europa settentrionale, orientale e centrale. Anche i Sovietici, in base a quanto stabilito nel Patto MolotovRibbentrop, occuparono una parte della Polonia e invasero anche i Paesi Baltici e la Finlandia.
•
Per aggirare la Linea Maginot e penetrare facilmente in Francia, Hitler violò la neutralità di Belgio, Paesi Bassi
e Lussemburgo e penetrò nel territorio francese da Nord. La Francia venne rapidamente invasa e, dopo la
fuga dei membri del governo e dei capi dell’esercito, nelle regioni del Sud venne instaurato il governo collaborazionista di Vichy.
•
L’Italia, impreparata ad affrontare la guerra, inizialmente dichiarò la propria non belligeranza, ma in seguito,
nel giugno del 1940, scese in guerra a fianco della Germania. Anche il Giappone si alleò alla Germania attraverso il Patto Tripartito, formando così l’Asse Roma-Berlino-Tokyo.
•
Le prime iniziative militari dell’Italia, in Africa e in Grecia, registrarono clamorosi insuccessi, tanto che si
rese necessario l’intervento tedesco per recuperare le situazioni compromesse.
La guerra contro la Gran Bretagna e l’estensione del conflitto
• Contro la Gran Bretagna, Hitler lanciò l’operazione “Leone marino”, che prevedeva massicci bombardamenti
sulle città e gli impianti industriali inglesi, prima dell’invasione. L’attacco aereo e marittimo alla Gran Bretagna, però, fallì, grazie alla resistenza opposta dall’aviazione militare britannica, la RAF.
•
Nell’estate del 1941 Hitler rivolse le
sue armate contro l’URSS (Operazione Barbarossa), travolgendo le difese sovietiche e spingendosi fino a
pochi chilometri da Mosca. Anche gli
Italiani parteciparono all’operazione,
con un corpo di spedizione che in seguito sarebbe divenuto un’armata
(ARMIR).
•
Alla fine dello stesso anno si aprì il
fronte del Pacifico: il Giappone attaccò la base statunitense di Pearl
Harbor, determinando l’intervento
degli USA nella guerra. La discesa in
campo degli Stati Uniti impresse una
svolta alle sorti del conflitto e a partire dalla seconda metà del 1942 le
potenze dell’Asse e i loro alleati iniziarono a perdere terreno.
La seconda fase del conflitto
• Nella primavera del 1942 le truppe tedesche cinsero d’assedio Stalingrado,
ma la città riuscì a resistere agli attacchi. L’Armata Rossa costrinse alla ritirata le truppe tedesche e italiane.
•
Nel corso del 1943 i rappresentanti delle potenze alleate si incontrarono per mettere a punto una strategia
in grado di porre fine vittoriosamente al conflitto. Vennero decisi pesanti bombardamenti contro città e centri
industriali tedeschi e italiani.
•
Gli Angloamericani sconfissero le truppe italo-tedesche ad El Alamein e nel 1943 conquistarono tutto il fronte
nordafricano; nel Pacifico le forze statunitensi sconfissero ripetutamente i Giapponesi.
Storia 3 facilitata - Cap. 13
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Storia Facilitata
L’Europa nelle mani dei Nazisti
• I Nazisti sfruttarono le risorse economiche dei Paesi occupati impadronendosi dei centri produttivi e deportarono molti lavoratori in Germania per farli lavorare negli stabilimenti tedeschi.
•
Le popolazioni dei territori conquistati dai tedeschi furono sottoposte a un vero e proprio “regime di terrore”.
Milioni di persone furono deportate nei campi di concentramento e di sterminio.
I lager e il genocidio degli Ebrei
• I lager nazisti rappresentarono lo strumento con il quale Hitler eliminò gli oppositori politici e tutti coloro
che erano considerati “nemici oggettivi” del Nazismo: in primo luogo gli Ebrei.
•
Negli anni del conflitto Hitler decise di attuare la “soluzione finale” della questione ebraica, cioè lo sterminio
di massa degli Ebrei.
•
Nelle città occupate dai Nazisti gli Ebrei furono confinati nei ghetti, i loro beni e le loro abitazioni vennero
confiscati.
•
Una volta deportati nei lager, i prigionieri venivano obbligati a lavorare in condizioni disumane, oppure usati
come cavie per esperimenti scientifici o eliminati mediante camere a gas. I corpi dei prigionieri venivano
poi distrutti nei forni crematori.
•
Per tutta la durata della guerra non furono chiare ai governi alleati le proporzioni della carneficina che Hitler
aveva pianificato. Solo quando il conflitto ebbe termine fu possibile rendersi conto della gravità della tragedia.
Linea del tempo
1938 Annessione dell’Austria alla Germania
1938 Conferenza di Monaco
1939 Invasione tedesca della Cecoslovacchia
1939 Patto Molotov-Ribbentrop
1939 Invasione tedesca della Polonia
3 settembre 1939 Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania: inizia la
Seconda Guerra Mondiale
10 giugno 1940 L’Italia entra in guerra accanto alla Germania
14 giugno 1940 Invasione tedesca della Francia
1940 Battaglia d’Inghilterra
1941 Invasione tedesca della Russia
7 dicembre 1941 Bombardamento giapponese di Pearl Habor
Gli Stati Uniti entrano in guerra
1942 Sconfitta italo-tedesca di El-Alamein
1943 Tedeschi e italiani si ritirano dalla Russia
luglio 1943 Sbarco alleato in Sicilia
1935
Storia 3 facilitata - Cap. 13
1945
1940
3
1950
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Le parole della Storia
Protocollo
Nel diritto internazionale, il termine indica il documento che contiene i termini di un accordo stipulato tra
Stati o altri soggetti di diritto internazionale.
Tattica
Settore dell’arte militare che studia l’azione delle truppe sul territorio per raggiungere gli scopi parziali prefissati all’interno di un piano più ampio, che è la strategia.
Strategia
Settore dell’arte militare che si occupa del modo di condurre le guerre, di progettare piani di attacco e di difesa
di ampio respiro che si concretizzano poi in singole azioni organizzate secondo regole di tattica militare.
Governo collaborazionista
Si tratta di un governo istituito al solo scopo di prestare collaborazione a un invasore, tenendo conto non
degli interessi della popolazione, ma degli obiettivi politici ed economici della potenza che in quel momento
esercita il proprio potere sul governo stesso e sull’intero Stato.
Partigiano
Appartenente a formazioni irregolari armate che operano in un Paese occupato da un esercito nemico, svolgendo azioni di guerriglia e di disturbo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, questo termine indicò gli appartenenti ai movimenti di liberazione che combattevano contro i Tedeschi.
Genocidio
Termine derivante dalla parola greca ghénos, “stirpe” e coniato in forma inglese, genocide, dal giurista polacco R. Lemkin nel 1944. La parola “genocidio” è entrata nell’uso nel 1946 durante il Processo di Norimberga, nel quale furono giudicati i più importanti gerarchi nazisti, responsabili degli orrori della guerra.
Con genocidio si intende la sistematica e intenzionale distruzione di un popolo, messa in atto con il preciso
intento di cancellarne l’esistenza. Tale pratica criminale è quasi sempre alimentata da razzismo, intolleranza
e da un esasperato senso di “superiorità”.
Ghetto
Termine di origine veneziana (ghèto) che fin dal XVI secolo indica la parte della città abitata dagli Ebrei. Oggi
questa parola è usata anche per i quartieri nei quali sono raggruppate minoranze socialmente o razzialmente
emarginate dalla società.
Le immagini
La ritirata dell’ARMIR
L’Italia partecipò all’Operazione Barbarossa tedesca, che prevedeva l’invasione della Russia, con un
contingente di 60 000 soldati, che nel 1942 verrà
sostituto da un’armata di 230 000 uomini, denominata ARMIR (Armata Italiana in Russia), composta
per la maggior parte da alpini. I soldati furono inviati in Russia privi di un equipaggiamento e provviste adeguate, senza indicazioni strategiche e carte
dettagliate, costretti ad arrangiarsi con mezzi di fortuna nel gelido e sterminato territorio russo.
La ritirata dal fronte del Don rimane una delle pagine più tragiche ed eroiche della Seconda Guerra Mondiale
e della storia italiana: le truppe italiane attestate sul fiume vennero abbandonate dai Tedeschi e furono costrette
a percorrere a piedi centinaia di chilometri per raggiungere i confini polacchi, con temperature che sfioravano
i 40 gradi sotto lo zero, incalzate dalle truppe sovietiche e dai partigiani. Dei 227000 soldati dell’ARMIR, circa
85000 furono i caduti e i dispersi; 30000 uomini subirono gli effetti del congelamento.
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Storia Facilitata
Mappa
SECONDA GUERRA MONDIALE
1939-1945
ORIGINI
DEL CONFLITTO
POLITICA
ESPANSIONISTICA
DI HITLER
• Annessione
dell’Austria
• Occupazione della
Cecoslovacchia
• Invasione della
Polonia
• Patto d’Acciaio con
l’Italia
• Patto MolotovRibbentrop con la
Russia
CARATTERI
DEL CONFLITTO
• Gerra totale
• Coinvolgimento della
popolazione civile
• Scontro ideologico
• Armi micidiali
(bomba atomica)
• Declino dell’Europa
SPIRITO DI
RIVALSA
DELLA GERMANIA
• Riarmo
• Rivendicazioni
territoriali
SCHIERAMENTI
ALLEATI
•
•
•
•
FORZE DELL’ASSE
Gran Bretagna
Francia
USA (dal 1941)
URSS (dal 1941)
• Germania
• Italia
(dal 1940 al 1943)
• Giappone
FASI DEL CONFLITTO
1939-1942
AVANZATA TEDESCA
INVASIONE
•
•
•
•
POLONIA
DANIMARCA
NORVEGIA
FRANCIA
BATTAGLIA
D’INGHILTERRA
INVASIONE
DELLA RUSSIA
fallisce
perché la
si ferma
con
GRAN BRETAGNA
RESISTE
ASSEDIO DI
STALINGRADO
RITIRO E SCONFITTA
TEDESCA
e instaurazione
di
ATTACCO
GIAPPONESE
A PEARL HARBOR
INTERVENTO DEGLI
STATI UNITI
SVOLTA
DEL CONFLITTO
REGIMI
COLLABORAZIONISTI
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