La logica del senso comune

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La logica del senso comune
Anche se ogni persona utilizza una propria logica di ragionamento esiste una logica propria del
buon senso che viene utilizzata da tutti: una logica della quotidianità.
Per cuocersi un uovo al tegamino non c’è bisogno di ricorrere alla matematica, le relazioni che
manipoliamo non sono gestite in maniera rigorosa.
La conoscenza condivisa è quella che la maggior parte delle persone ritengono per buona anche se
quello che tutti pensano non è detto che corrisponda alla verità.
La verità non è un concetto democratico.
Il concetto di senso comune non ha un significato univoco e ciò ha indotto a darne valutazioni
molto diverse. Inteso come sinonimo di "buon senso" (ossia come innata disposizione "pratica" a
comportarsi ragionevolmente nelle circostanze ordinarie della vita) esso viene di solito apprezzato
positivamente. Se gli si attribuisce un significato conoscitivo (intendendolo come un bagaglio di
conoscenze, giudizi, convinzioni e principi largamente condivisi anche da chi non ha particolari
competenze) può essere valutato in modi opposti. Infatti è possibile vederlo come atteggiamento
ingenuo, acritico e molto spesso fallace (cui vengono contrapposte le conoscenze precise e
criticamente vagliate del sapere specialistico e in particolare scientifico).
Questo atteggiamento svalutativo è stato assunto dai primi filosofi greci, e poi da molti filosofi della
modernità. Tuttavia sin dall'antichità è stata presente anche una tendenza opposta: il fatto che certe
convinzioni e principi appaiano condivisi dalla stragrande maggioranza degli uomini è visto come
una garanzia della loro validità, che diverse filosofie hanno cercato di giustificare. L'età moderna ha
"tematizzato" il problema del senso comune: sin dal Settecento sono così apparse sistematiche
difese del senso comune, che si sono ripresentate anche in seno alla filosofia contemporanea,
chiarendo per un verso la sua natura e, per altro verso, la insopprimibilità della sua funzione in
quanto presupposto necessario per ogni discorso filosofico e per la stessa scienza.
I saggi raccolti nel volume “valori e limiti del senso comune” di E.Agazzi offrono una panoramica
abbastanza completa su questo insieme di problemi, analizzando dapprima i principali tentativi di
caratterizzare il senso comune e le vicende della sua considerazione nella storia del pensiero
filosofico. Vengono in seguito studiati i rapporti che il senso comune intrattiene con la filosofia da
un punto di vista sistematico, ossia con le principali branche in cui la filosofia stessa si suddivide.
Segue una parte dedicata allo studio dei rapporti fra senso comune e scienza, sia da un punto di
vista generale, sia rispetto ad alcune discipline specializzate.
Come conclusione, si considera il ruolo che la credenza e la certezza (che sono le caratteristiche
salienti del senso comune) ricoprono in qualunque conoscenza umana. In un momento storico come
il nostro, in cui si avverte l'urgenza di poter fare affidamento su una qualche base "comune" per
affrontare i problemi che incalzano "globalmente" l'umanità, questa complessa riflessione sul valore
del senso comune (che non esclude la presa di coscienza anche dei suoi limiti rispetto ai saperi
disciplinari) appare ricca di significato e attualità.
Se l’universo è un gigantesco computer allora per ogni evento dovrebbe esserci una precisa causa.
Quello che ci appare tuttavia è una aleatorietà degli eventi anche se alcuni eventi possono essere
previsti con una certa probabilità. Questo significa che l’osservatore possiede la conoscenza delle
cause che determinano l’evento.
Secondo Popper esistono tre mondi M1 mondo fisico M2 mondo psichico M3 l’interazione tra i
due. Nel suo libro “la logica aperta della mente” Ignazio Licata afferma che l’osservatore è un
generatore di mondi (M1 M2 M3). Una definizione ontologica della realtà può fondarsi sulla
comunicazione (in principio era il verbo e il verbo era presso Dio)
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Ogni osservatore genera il mondo M1 il mondo M2 e quando i due osservatori concordano
sull’esistenza di un evento tale evento riceve una conferma ontologica di esistenza reale.
Gli eventi possono infatti essere suddivisi in soggettivi intersoggettivi ed oggettivi.
Nel disegno ci sono il M1 mondo fisico (reale) e il M2 (mondo psichico) o rappresentazione
mentale una per ciascun osservatore.
Così (secondo Popper) esisterebbe un mondo (M1) fisico M2 (psichico) M3 l’interazione tra i due.
Ora esistono eventi fisici (M1) ed eventi psichici (M2).
Per quanto riguarda gli eventi fisici l’esperimento forza i due osservatori ad essere d’accordo.
Per quanto riguarda gli eventi psichici è l’essere d’accordo che conferisce una valenza ontologica.
Ma cosa significa essere d’accordo sull’esistenza di un evento?
A livello di mondo psichico (M2) esistono almeno quattro valori di verità: vero falso sconosciuto
contraddittorio.
La mia definizione parte dalla metafora che due occhi vedono meglio di uno solo.
Un occhio vede immagini in due dimensioni due occhi vedono un mondo tridimensionale più vicino
alla realtà.
Così due menti vedono più dimensioni (forse ce ne sono 10 per la teoria delle stringhe).
Così come il metodo scientifico tende alla verità senza mai raggiungerla appieno
Nella mia definizione si compie un passo in avanti rispetto al singolo osservatore fino a giungere al
limite (7 miliardi di osservatori).
Della possibile conoscenza della realtà (che in essenza rimane inconoscibile)
In effetti è quello che hanno fatto i fisici a partire da galileo.
Il sistema cognitivo umano, per come è costituito, possiede una rappresentazione limitata del
mondo. (solipsismo)
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Ogni osservatore costituisce un punto di vista sulla realtà (ognuno sente la sua).
Due osservatori hanno una visione allargata che è maggiore della somma delle singole parti.
Occorre un canale di comunicazione e come si sa il linguaggio è ambiguo.
In ogni caso se faccio una telefonata riesco a comunicare un messaggio con una certa sicurezza.
Ogni osservatore interpreta il messaggio secondo la propria rappresentazione in particolare
comprende il messaggio più simile secondo una corrispondenza di attributi.
In ogni caso si ha una tendenza asintotica alla verità.
Il noumeno come concetto fonda la metafisica di Platone e viene ripreso da Kant.
Il noumeno può essere raggiunto solo col ragionamento. (M2)
Il noumeno compare anche nella filosofia di Immanuel Kant (dove è anche chiamato cosa in sé, in
tedesco Ding an sich). In Kant il noumeno è un concetto dai caratteri problematici che si riferisce ad
una realtà inconoscibile ed indescrivibile che, in qualche modo, si trova "al fondo" dei fenomeni
che osserviamo, sullo sfondo, al di là dell’apparenza (di come cioè le cose ci appaiono).
I termini 'noumeno' e 'cosa in sé' non sono in Kant perfettamente sovrapponibili: il noumeno è
comunque una rappresentazione o idea della ragione, e come tale risiede nella mente umana; è il
modo in cui il pensiero cerca di rappresentarsi ciò che va oltre la sua capacità di conoscere. La cosa
in sé invece è ciò a cui il noumeno si riferisce: è la 'realtà' in quanto esterna alla mente del soggetto,
ciò con cui per definizione non si può entrare in alcun rapporto se non tramite il pensiero poiché
questo si pone al di là di ogni esperienza possibile. Cartesio lo definisce 'essere formale'
contrapponendolo all' 'essere oggettivo' che risiede nella mente. Nel momento in cui il soggetto si
rapporta alla cosa in sé, si può avere un doppio esito: se la cosa in sé viene rappresentata come
fenomeno all'interno delle condizioni a priori della sensibilità e dell'intelletto, può dare luogo alla
sintesi conoscitiva (materia+forma) che riguarda solo l'apparire della cosa e non la cosa stessa; se la
cosa viene cercata 'in sé' e quindi al di fuori delle condizioni in cui può essere conosciuta nel suo
apparire, si generano le idee della ragione (noumeno) sulle quali si basa la metafisica.
Il cerchio perfetto esiste solo nella mente dell’uomo (M2).
L’infinito esiste solo nella mente dell’uomo. (Dio)
Da questa distinzione tra 'cosa reale' (fuori dal pensiero) (M1) e 'cosa pensata come reale' (dentro al
pensiero)(M2) deriva la critica di Kant alla metafisica come pretesa 'scienza della cosa in sé'. La
posizione di Kant verso la metafisica tradizionale (approfondita soprattutto nella dialettica
trascendentale) si può così riassumere: la metafisica è nel giusto quando pone la cosa in sé come
qualcosa che va oltre l'esperienza, è meno nel giusto quando tenta qualche ipotesi su questa realtà,
rischiando di scivolare nella sfera religiosa; sbaglia quando confonde il noumeno (le proprie idee
sulla cosa inconoscibile) con la cosa stessa, illudendosi di conoscere ciò che per definizione sta
fuori dalla conoscenza. Il pensiero non può mai uscire da se stesso per verificare la congruenza
delle proprie rappresentazioni con le cose rappresentate (per dirla con Platone, tra le idee e le cose
sensibili). Qualsiasi appello alla 'realtà' come indipendente dal pensiero si svolge inevitabilmente
dentro al pensiero stesso. È questo il paradosso messo in luce dal soggettivismo cartesiano, tema
che attraversa tutta la filosofia moderna, da Cartesio a Kant.
Kant spiega che la ragione non può accedere al noumeno se non come a un “concetto-limite”, del
quale possiamo solo dire che è a fondamento di tutto ciò di cui facciamo esperienza, motivo per il
quale è impossibile fondare razionalmente alcuna metafisica (intesa come scienza di ciò che si trova
al di là dell’apparenza sensibile).
L’esplicazione delle relazioni che intercorrono tra la realtà noumenica e quella fenomenica è una
delle questioni più spinose della filosofia di Kant. Nella sua Critica della ragion pura, Kant spiega
la struttura della comprensione che abbiamo della realtà a partire dalle categorie a priori (che non
significa affatto innate, ma al di là dell'esperienza anche se attivabili dall'esperienza) della mente.
Intenzionalità come caratteristica dei fenomeni psichici (Brentano)
Intenzionalità sociale (coscienza collettiva) (Searle)
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L’intenzionalità collettiva non corrisponde alla somma delle intenzionalità individuali.
Teleonomia, (agire per uno scopo)
2) Morfogenesi autonoma,
3) Invarianza riproduttiva
Con il termine Teleonomia, si definisce il fatto che tutti gli organismi viventi sono dotati di un
progetto conservato nelle loro strutture, e realizzato nelle loro prestazioni, senza interventi esterni.
Questo fatto potrebbe star a significare che in realtà ogni particella del creato, Quark ed Elettroni,
possiedono una Loro memoria situata nelle Loro Armoniche o Dimensioni superiori, dando ad
ognuna di esse una loro unicità e specificità. (10 dimensioni) (campo Akashico, coscienza
universale, campo di informazione universale, Dio)
Con il termine di Morfogenesi autonoma, si definisce la "libertà" quasi totale, verso qualsiasi
condizione esterna, con cui si assicura la formazione e la crescita di tutte le forme di vita; tale
meccanismo costituisce la base della Teleonomia, e garantisce la conservazione e moltiplicazione
delle specie viventi.
Con il termine di invarianza riproduttiva, si definisce il fatto che tutti gli esseri viventi hanno la
possibilità congenita di conservare, riprodurre e trasmettere tutta la memoria della loro evoluzione
ai loro posteri.
Comunque anche se tutti gli esseri viventi sono dotati delle sopra citate tre proprietà, essi sono Tutti
sottoposti alla selezione naturale che li sottopone alla "libera concorrenza" della vita stessa.
Per realtà virtuale si intende una realtà generata da un computer ma si può intendere anche come la
realtà della TV o di Internet (M2) o mondo dell’immagine o mondo delle idee.
Gli eventi nell’universo sono ciò che accade (La realtà) e ci sono eventi fisici ed eventi psichici.
L’osservatore è il testimone oculare dell’evento poi c’è la notizia dell’evento che riguarda il
linguaggio del canale di comunicazione tra i due osservatori (conoscenza diretta conoscenza
indiretta).
L’osservatore è un agente dotato di intenzionalità.
La conoscenza consiste in un insieme di informazioni memorizzate elaborate correlate e
organizzate da una mente cosciente.
Esiste la conoscenza, l’ignoranza e la conoscenza potenziale.
L’osservatore può raggiungere la conoscenza tramite la deduzione col ragionamento utilizzando una
propria logica.
Per esempio il principio antropico può essere considerato secondo una certa logica un errore.
In particolare noi continuamente utilizziamo una elaborazione inconscia filtrata dalla coscienza.
Il metodo sperimentale di Galileo che distingue le qualità primarie da quella secondarie si basa
sull’osservazione sulla misura sulla registrazione dei dati sull’ipotesi di spiegazione ed infine sulla
verifica sperimentale.
La correlazione statistica ci consente di individuare delle regolarità nei dati (legge fisica) ma esiste
anche una correlazione quantistica che è indipendente dallo spazio e dal tempo (entanglement).
A causa della decoerenza la correlazione quantistica si trasforma in correlazione statistica.
Con la scrittura si portano gli eventi dal mondo psichico (M2) al mondo fisico (M1).
L’ambizione dell’ IA consiste nel portare gli eventi dal mondo fisico (M1) al mondo psichico (M2).
Esiste una conoscenza diretta degli eventi (i 5 sensi) e una conoscenza indiretta basata sulla
comunicazione e sul ragionamento.
Partendo come spunto dal libro “l’universo elegante” possiamo immaginare un universo vivente.
Viene da domandarci che cos’è la vita in particolare la vita umana.
L’uomo si compone di tre elementi il corpo l’anima e lo spirito o soffio vitale.
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L’uomo possiede una coscienza ed un apparato cognitivo che gli consentono di elaborare
informazioni in una maniera sbalorditiva. Anche gli animali elaborano informazioni ma il salto
qualitativo e quantitativo dell’uomo rispetto ad un animale è stupefacente.
La differenza tra un cane e l’uomo risiede nella scrittura: il codificare l’informazione dal mondo
psichico (M2) al mondo fisico (M1).
L’Uomo vive in una propria rappresentazione del mondo, rappresentazione non intesa come copia
ma elaborazione in continuo movimento (M2).
L’uomo fa esperienza degli eventi che gli succedono giudicandoli secondo la propria conoscenza:
eventi che hanno una certa probabilità di accadere.
Il concetto di simultaneità assoluta è stato demolito da Einstein con la sua teoria della relatività.
Per avere una sincronicità occorre avere una coincidenza di eventi significativi.
Tutto è informazione: informazione-> energia -> materia
L’informazione si conserva e si trasforma.
L’uomo possiede una coscienza, la coscienza è un enigma di difficile comprensione.
La coscienza caratterizza l’ego e l’ego può suddividersi in proto sé, coscienza nucleare o primaria,
coscienza estesa (linguaggio), meditazione, inconscio, spirito (informazione dinamica).
La vita è soggetta alle dinamiche dell’evoluzione.
L’evoluzione per simbiogenesi avviene quando due cellule collaborano fino a formare un unico
organismo: si scambiano informazione.
La vita presenta anche processi come la morfogenesi e la meiosi che si presentano di una
stupefacente complessità. La meiosi in particolare è di una incredibile precisione.
Esistono tre barriere che impediscono alla coscienza di attingere alla realtà della percezione
cosmica universale (campo di informazione universale) e sono il tempo, l’ego, il libero arbitrio.
Queste tre barriere ci situano in un corpo e in uno spazio locale dandoci l’impressione di essere
presenti come individui in una realtà condivisa e di essere liberi nelle nostre scelte.
In realtà ogni individuo vede il mondo dal proprio punto di vista unico e irripetibile, accede alla
propria rappresentazione del mondo (M2) interagendo con altri individui nella stessa condizione.
Secondo Freud tutte le nostre motivazioni (i nostri scopi) sono soggette al principio di piacere e al
principio di realtà. Il principio di piacere è facilmente comprensibile il principio di realtà che porta
anche alla pulsione di morte consiste nel prendere atto di una realtà che può essere anche dolorosa.
Cosa sia l’informazione pura ancora non lo sappiamo, noi conosciamo l’informazione codificata e
in particolare utilizziamo l’informazione memorizzata: occorre un supporto fisico per
l’informazione fruibile. In particolare potrebbe esistere un campo di informazione universale
(campo akashico) contenente tutti gli eventi del cosmo (memoria cosmica).
Il ricordo contiene i riferimenti dei luoghi fisici in cui si sono svolti i fatti .
Tutto è in movimento anche i luoghi fisici in cui si svolgono i fatti.
Occorre pertanto collocare gli eventi in un contesto (luogo fisico).
Nel ricordo il tempo non c’è ma il luogo fisico sì (fotografia)
L’akasha è un concetto presente nella filosofia indiana da millenni.
Nella filosofia indiana tutto è maya (illusione apparenza) e se ci specchiamo allo specchio vediamo
la nostra immagine ma non il nostro sé la nostra essenza.
Definiamo una parola Onfene (Manzotti) come momento contingente del divenire, essere in
relazione con.
Una onfene fa parte della realtà e ad ogni istante noi viviamo una onfene.
Quando due osservatori comunicano si mettono in relazione e si trasformano vicendevolmente.
Le relazioni interpersonali sono relazioni complesse e problematiche in cui non interviene solo il
linguaggio verbale ma una serie di linguaggi tra cui quello del corpo.
In particolare esiste una comunicazione inconscia che si evince per esempio dalle battute di spirito.
Ogni persona emana delle vibrazioni in sintonia con la propria aura vitale.
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L’interazione tra gli osservatori produce un effetto di decoerenza che influenza la correlazione
quantistica (entanglement) tra le esperienze vissute condivise verso una interpretazione statistica
delle interazioni.
Per decodificare la realtà non sono sufficienti i 5 sensi, per esempio il campo elettromagnetico è
visibile solo in un ristretto range di frequenze, ma il campo elettromagnetico esiste.
La vita ha inventato l’occhio per vedere il campo elettromagnetico.
Ignoranza = mancanza di informazioni (la legge non ammette ignoranza)
L’uomo vive in un mare di ignoranza: so di non sapere (Socrate)
Il principio di crescita dell’entropia è un principio non una legge: applicata all’intero universo non è
più valido (l’universo si auto organizza).
non so cosa penserò fra un istante
pensiero: processo nel tempo influenzato da stimoli interni e stimoli esterni
stimoli esterni: 5 sensi
stimoli interni: memoria, coscienza, inconscio, attenzione, bisogni fisiologici
coincidenze significative tra interno ed esterno: sincronicità
sincronizzazione degli impulsi elettrochimici del cervello (clock del computer)
Il pensiero consiste in una successione di eventi mentali (M2) generati dall’inconscio e controllati
dalla coscienza.
Il linguaggio consiste in una associazione di idee (M2) generate dall’inconscio, filtrate dalla
coscienza e codificate in parole.
La scrittura consiste di parole riportate su un supporto fisico (M1) permanente.
Un libro (M1) è una cosa la vita è un’altra. (M1 M2 M3)
Anche un libro fa parte della vita.
Per studiare la psicologia cognitiva e l’Intelligenza artificiale occorre studiare la fisica, la chimica,
la biologia, la fisiologia, l’informatica e la psicologia.
Esiste un termine “autopoiesi” coniato da Maturana per indicare il processo tipico degli organismi
viventi, che significa auto organizzazione. Questo concetto può essere utilizzato anche nel
quotidiano, la vita di tutti i giorni.
Renè Tom con la sua teoria delle catastrofi ha catalogato il tipo di collasso che può avere un sistema
complesso: collasso della società, collasso dell’individuo (morte) ;
L’uomo riesce ad affrontare problemi in cui i dati sono notevoli e in ambito di incertezza in
particolare utilizza una strategia euristica di risoluzione dei problemi.
Differenza tra uomo e computer nel gioco degli scacchi (euristica).
A differenza del metodo esaustivo l’euristica riesce a trovare una soluzione in problemi NP.
euristica: elaborazione per somiglianza
euristica: elaborazione solo su un sottoinsieme di dati (intuito)
euristica: elaborazione per tentativi
I tempi di risposta del sistema nervoso centrale sono molto rapidi grazie all’elaborazione
massicciamente parallela propria del cervello.
Nel uso del linguaggio parlato si constata che i tempi di risposta (rispetto a quelli del computer)
sono rapidissimi: il cervello si comporta come un simulatore quantistico.
Ci sono nozioni che una volta acquisite fanno parte dell’uso comune.
I bambini sanno che la palla non sparisce se cade dietro il muro e sanno che non si mangia il ricordo
di una mela.
Relazioni apprese con l’esperienza non si dimenticano e ci dicono molte informazioni su come gira
il mondo.
La realtà raccontata è diversa dall’esperienza vissuta (toccare con mano).
L’inconscio ricorda tutti gli eventi della nostra vita.
Esistono eventi psichici ed eventi fisici: forze fisiche forze psichiche legate all’osservatore o agli
osservatori per simbiogenesi o scambio di informazioni (volontà).
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Energia – spaziotempo : causalità – sincronicità (jung-pauli) (complementarietà)
Paradigma per il mondo psichico (M2) sincronicità (acausale) (qualità secondarie)
Paradigma per il mondo fisico (M1) causalità (continuità) (qualità primarie)
M1 : postulati – ragionamento per causa-effetto – deduzione
M2 : postulati – ragionamento fuzzy (MQ) – deduzione (simulatore quantistico)
A volte capita che si sa che un evento (probabilità) deve accadere ma non si sa quando (tempo)
(esplosione di una supernova) Imprevedibilità intrinseca dell’evento singolo.
Aleatorietà degli eventi – durata temporale degli eventi (onfene) – probabilità dell’evento
Classificazione degli eventi, struttura degli eventi (script), ripetizione degli eventi
Cause degli eventi (conoscibili, inconoscibili) (caso, destino, natura, vita, intenzionalità,Dio)
Cause oggettive (M1) intersoggettive (M3) soggettive (M2).
Cause probabili (congetture) (conoscenza)
come calcolare la probabilità che si verifichi un evento (leggi condizioni al contorno)
(se passi col rosso è molto probabile che ti facciano la multa)
Si fa più fatica a progettare o a realizzare (fare è più fatica) (lavoro intellettuale lavoro manuale)
Progetto per l’evoluzione (caso destino natura vita intenzionalità Dio)
La realizzazione pratica può essere diversa dal progetto originale (M1 M2 M3) (evoluzione)
Libero arbitrio: tra le scelte possibili (M1 M2 M3) ognuno può scegliere quello che gli pare
Chiaroveggenza: prevedere gli eventi che ti capiteranno
Scienza: prevedere gli eventi futuri (conoscenza)
ragionamento per causa-effetto (karma)
le sincronicità non si possono prevedere (acausali-atemporali) (eventi)
Immanente e trascendente (M1 M2)
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la parola è un tipo di linguaggio. (messaggio)
La musica è un tipo di linguaggio. (melodia ritmo) (sincronizzazione)
Una stringa di bit è un tipo di linguaggio. (teoria dell’informazione) (significato)
Nella politica 1+1 non fa due, gli assiomi del sistema formale non sono sempre validi (eccezioni)
Il ragionamento comune non segue i canoni della logica Aristotelica.
Non tutte le affermazioni sono vere o false ma possono essere anche indefinite o contradditorie.
Molto apprezzata è la coerenza logica del ragionamento: dati certi postulati ne consegue che.
Il solipsismo può essere sostenuto con grande coerenza (un solo osservatore).
Quando gli osservatori sono due succede qualcosa (vedersi in terza persona).
Due osservatori che concordino su un evento ne danno una conferma di validità ontologica.
le sincronicità sono coincidenze di eventi significative (M2)
schizofrenia: significato abnorme ad una percezione corretta.
coincidenze = ponte di collegamento tra mondo interno (M2) e mondo esterno (M1)
Teorema di Godel = manca il ponte di collegamento tra assiomi e affermazione vera
Bisogna guardarsi dalle affermazioni universali: tutti i corvi sono neri (assiomi) (Dio esiste)
Un uomo conosce per via diretta solo gli eventi che gli capitano(caso destino natura vita
intenzionalità Dio) tutti gli altri eventi li conosce per via indiretta (linguaggio)
Poche parole possono significare eventi molto complessi (sto traslocando).
Filosoficamente si possono identificare l’ontologia ciò che è la fenomenologia quale è il fenomeno
prodotto e la deontologia ciò che deve essere.
L’ontologia affronta il problema dell’essere.
Il campo akashico è un campo di in-formazione universale (cosmico) (contenitore di ricordi)
Il campo akashico contiene tutti gli eventi sia fisici che psichici.(M1 M2 M3) (Dio)
Dio ha una volontà. (intenzionalità) (lo scopo della tua vita)
Il cervello è come una radio che si sintonizza sul campo akashico suonando la musica del proprio
spirito (consapevolezza) (coscienza cristiana) (onfene) (informazione)
Scrivere = portare l’informazione dal mondo psichico (M2) al mondo fisico.(M1) (codifica)
IA = portare le macchine dal mondo fisico (M1) al mondo psichico. (M2)
Ambizione della IA : Costruire una macchina pensante
Che cosa è il pensiero? (un processo dinamico) (il pensiero meccanico = computer)
Il cervello è una macchina biologica pensante. (intenzionalità)
L’evidenza mostra che ciò che avviene al cervello ha un riscontro con ciò che succede alla mente.
Il mondo fisico (M1) influenza il mondo psichico (M2) e viceversa (M3). (io super io es)
Ogni osservatore sperimenta una propria successione di eventi. (onfene)
Un evento può essere condiviso da due osservatori (prova ontologica di esistenza)
Se due persone vivono sotto lo stesso tetto condividono più cose che altrimenti.
Se più persone condividono lo stesso ambiente di lavoro allora vi sono più eventi condivisi. (M1)
La realtà condivisa è qualcosa di più della somma dei singoli punti di vista. (coscienza collettiva)
Come fanno due osservatori a mettersi d’accordo? (condividono l’esperienza)
Due occhi vedono la profondità di campo (la terza dimensione)
Immagine (foto) bidimensionale: la realtà è tridimensionale
vedere con gli occhi vedere con la mente (10 dimensioni)
Un osservatore si muove nel proprio spazio-tempo.
Ogni osservatore ha il proprio spazio-tempo ( mondo M1, M2, M3)
Due osservatori possono condividere per un certo tempo i loro mondi (M1)
Due osservatori possono concordare un evento futuro (M2 -> M1)
Un osservatore mette in ordine gli eventi futuri (decidere cosa fare, scaletta di priorità)
Un osservatore osserva gli eventi con uno strumento di misura (molti mondi Everett)
Un uomo osserva gli eventi con gli occhi( onfene, coincidenze significative)
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Un uomo fa esperienza degli eventi della propria vita.
Un uomo conosce gli eventi di altri se li condivide:
coincidenze spazio temporali (sincronicità)
Linguaggio ( eventi comunicati) (nozioni notizie)
Due uomini condividono esperienze simili nella propria rappresentazione.
Ci sono eventi probabili ed eventi improbabili (significativi)
Un osservatore può voler fare una osservazione (intenzionalità)
Un osservatore può provocare un evento (intenzionalità)
Date certe premesse è molto probabile che si verifichino certi eventi
Ci sono eventi rilevanti ed eventi irrilevanti (pertinenza)
Operatore di espansione (memorizzazione) e di riduzione (pertinenza)
Vita: flusso di informazione, energia, materia (rifiuti)
Volontà, intenzionalità (provocare un evento) (Dio)
La realtà raccontata è diversa da quella vissuta
Immaginazione: battuta di spirito (prevedere un evento)
Dualismo, Materialismo, Teoria del doppio Aspetto (M1,M2,M3) (complementarietà)
L’errore di Cartesio (Damasio): relazione organismo (osservatore) oggetto (evento)
Amore: cura, rispetto, responsabilità, conoscenza
Un processo è una successione di eventi
cambiando l’ordine degli eventi (se sono indipendenti)
il processo non cambia (melodia = sequenza di note non permutabili)
Un uomo conosce al massimo solo quello che gli uomini (compreso lui stesso) hanno pensato o
sperimentato; questo porta epistemologicamente al principio antropico.
ogni osservatore dispone di una certa conoscenza (conoscenza potenziale)
un uomo che parla è un generatore di messaggi (eventi mentali)
una parola può generare un effetto a farfalla nell’ascoltatore (sistema complesso)
il flusso dei pensieri è coordinato dalla coscienza (filtro logico)
il concetto di onfene di evento mentale e di osservatore si unificano a livello della costante di plank
la relazione tra un evento e lo spazio tempo si realizza a livello della costante di plank
La costante di plank è il minimo quanto d’azione.
Relazione tra rete neurale e ragionamento logico: se A è attivo allora B è attivo
Pattern di attivazione nella comunicazione tra neuroni.
Il cervello è un elaboratore elettrochimico di informazioni massicciamente parallelo che produce un
pensiero di natura sequenziale (linguaggio).
Quando parliamo possiamo pronunciare solo una parola per volta.
Quando pronunciamo una parola siamo cosci del contenuto.
L’umanità è l’evoluzione che diventa cosciente di se stessa.
Noi siamo coscienti di ogni momento contingente del divenire (onfene).
Con la mente possiamo dilatare il tempo collocando gli eventi nel nostro spazio-tempo.
Ad ogni istante prendiamo delle decisioni sul nostro agire. (eventi mentali M2 -> M1)
Inconsciamente elaboriamo il nostro mondo fin nel più piccolo dettaglio.
Con l’attenzione cosciente elaboriamo gli eventi pertinenti al nostro pensiero.
La fucina dei pensieri è l’inconscio filtrati dalla coscienza e dalla nostra intenzionalità.
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Il flusso del pensiero può essere distratto da eventi esterni occasionali ma subito riprende il tema
logico del ragionamento.
La Terra è un pianeta vivente.
2000 anni fa la terra aveva, per le conoscenze di allora, risorse infinite oggigiorno si sa che ha
risorse finite.
L’universo è illimitato ma finito
La stupidità umana è infinita
Dio è infinito
I numeri sono infiniti
L’informazione può avere differenti connotazioni:
informazioni utili informazioni vitali informazioni per curiosità
informazione giusta informazione sbagliata
informazione precisa informazione confusa
informazione analitica informazione sintetica.
per avere l’informazione giusta bisogna guardare nel posto giusto (chiave d’accesso).
Due persone che parlano si scambiano informazioni e contestualmente avviene una trasformazione
di entrambi e viene modificata la realtà condivisa: si definisce una realtà che trascende la realtà in
cui i singoli parlanti vivono. Dopo il colloquio qualcosa è cambiato nella rappresentazione di
entrambi. L’informazione dà forma alle cose.
La televisione è un elettrodomestico parlante (notizie). (M2)
La televisione è un oggetto fisico (M1) ma le notizie del telegiornale appartengono al mondo
psichico (M2) e possono influenzare la psiche (coscienza) degli ascoltatori.
Le dinamiche del plagio culturale sono molto complesse.
Anche se il singolo individuo può essere considerato “buono” nel suo complesso collettivamente si
può cedere il passo a pratiche aberranti. (guerra).
È tramite il linguaggio che si definisce la coscienza collettiva che va oltre il contributo delle singole
coscienze degli individui che partecipano alla società a seconda del proprio ruolo.
La consapevolezza di ognuno influenza la coscienza collettiva.
Nella vita sociale dell’uomo i conflitti sono inevitabili, il punto sta nella capacità di risolverli in
maniera non violenta.
Per il Papa la pace è un’ utopia alla quale il cristiano deve credere fermamente e per la quale si deve
impegnare totalmente. Per raggiungere la pace l’uomo deve affrontare numerosi conflitti, che si
possono classificare come conflitti di potere, d’interesse o di valori; conflitti che non nascono che
dall’ essere uomo di ogni individuo.
Quindi non vi è una risoluzione matematica dei conflitti e non si può nemmeno parlare di
risoluzione propriamente detta; ma si fa lo sforzo del superamento dei conflitti, cercando un
equilibrio tra i punti sensibili di tensione.
Che tu sia specialista nell’arte dello scoprire in tutte le creature, senza esclusione alcuna, il lato
buono che possiede: non esiste persona che sia solo cattiveria. Tu sia specialista nell’arte dello
scoprire in tutte le ideologie, senza esclusione alcuna, l’anima della verità che essa racchiude:
l’intelligenza è incapace di aderire all’errore totale.
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