Teoria dell’evento
La teoria dell’evento è una teoria del tutto
Un evento è ciò che accade.
Un evento possiede una connotazione di aleatorietà, ma l’evento ha una probabilità di verificarsi
che può essere calcolata statisticamente è solo il come si verifica che è assolutamente
imprevedibile. La fisica studia come avvengono i fenomeni naturali basandosi su leggi generali
della natura e in particolare utilizzando l’apparato concettuale della matematica. Per esempio come
cadono i gravi in un campo gravitazionale. La descrizione dei fenomeni naturali si basa però sul
verificarsi di eventi corrispondenti al caso che stiamo studiando: solo in seguito al verificarsi
dell’evento è possibile catalogarlo in una spiegazione scientifica basata sulla ripetibilità dell’evento
stesso (che non si ripete mai uguale a se stesso ma solo in maniera simile).
Le leggi universali emergono dalla comparazione e classificazione di eventi simili.
Secondo Popper esistono tre mondi M1 mondo fisico M2 mondo psichico M3 l’interazione tra i
due. Nel suo libro “la logica aperta della mente” Ignazio Licata afferma che l’osservatore è un
generatore di mondi (M1 M2 M3).
Esistono eventi fisici (M1) ed eventi psichici (M2)
Un osservatore registra gli eventi (osserva, misura).
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Ogni osservatore genera il mondo M1 il mondo M2 e quando i due osservatori concordano
sull’esistenza di un evento tale evento riceve una conferma ontologica di esistenza reale.
Per quanto riguarda gli eventi fisici l’esperienza forza i due osservatori ad essere d’accordo.
Per quanto riguarda gli eventi psichici è l’essere d’accordo che conferisce una valenza ontologica.
La fisica studia gli eventi fisici (materialismo) (M1)
La biologia studia gli eventi del mondo vivente (M1 M2 M3) (sheldrake laszlo coscienza)
La religione la filosofia l’arte la musica la poesia si interessano di eventi psichici (M2)
L’intelligenza artificiale vuole portare il mondo fisico (M1) nel mondo psichico (M2)
La metafora o modello (la spiegazione scientifica) fanno parte del mondo (M2)
Il concetto di osservatore in fisica porta la fisica dal mondo fisico (M1) al mondo psichico (M2)
Il concetto di caso (aleatorietà degli eventi)
Il concetto di individuo (uomo donna) (intenzionalità spirito) (determina gli eventi) (volontà)
Il concetto di Dio (progetto per l’evoluzione) (conosce tutti gli eventi)
incontrare un amico per strada è un evento significativo (sincronicità)
per la teoria dell’evento c’è un osservatore che dà il nome (M2) all’evento e c’è l’osservatore che
registra l’evento e le sue conseguenze (M1) (osservatore che può essere il medesimo)
L’evento come determinazione matematica (M2->M1)(badiou)
La metafora (M2) come modello del processo reale (M1) (favola parabola finction cinema)
Gli eventi possono verificarsi con una certa probabilità
leggi probabilistiche (aleatorie, deterministiche, eventi) correlazione statistica correlazione
quantistica. L’evento che si verifica porta la probabilità alla certezza.
M1: realtà fisica
M2: realtà psichica (virtuale) (mente,computer,TV,Internet, parole, immagini, concetti, idee)
chiaroveggenza: prevedere gli eventi che ti capiteranno (eventi fisici ed eventi psichici) (M1 M2)
scienza: prevedere gli eventi futuri. (eventi fisici) (leggi della fisica) (M1) (matematica)
Se si considera un parametro fisico che rappresenta la realtà
in una forma approssimativa e non si tiene conto della situazione naturale
alla quale esso deve intendersi riferito, si può correre il rischio
di ritenere verosimile, l'impossibile.
Non tutto è possibile ma a volte l’elettrone può superare la barriera di potenziale.
Gli eventi possono essere codificati nel linguaggio
La notizia degli eventi (linguaggio) eventi rappresentati nel linguaggio (canale di comunicazione)
Metodo sperimentale di Galileo (qualità primarie qualità secondarie)
Osservazione Misurazione Registrazione dei dati Ipotesi di spiegazione Verifica sperimentale
Paradigma per il mondo psichico (M2) sincronicità (acausale) (qualità secondarie)
Paradigma per il mondo fisico (M1) causalità (continuità) (qualità primarie)
M1 : postulati – ragionamento per causa-effetto – deduzione
M2 : postulati – ragionamento fuzzy (MQ) – deduzione (simulatore quantistico)
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l nesso di causalità (M1) è la relazione che lega in senso naturalistico un atto (od un fatto) e l'evento che vi
discende. La radice latina "evenio" (eventum) indica, messa in relazione con "ago" (actum), la diversa
prospettiva dinamica dalla quale si osserva un dato fenomeno.
Da un lato la prospettiva di chi agisce, dall'altro la prospettiva dell'osservatore cui perviene il risultato
dell'azione. Nella dinamica descritta, la sintesi delle due prospettive si chiama nesso (da nectere, legare), ed
altro non è che la forza naturalistica che causa l'evento.
La sincronicità (M2) è una coincidenza significativa tra il mondo interno e il monto esterno (evento
acausale) dell’osservatore, l’interrelazione (comunicazione) tra due osservatori è una sincronicità
che trova la propria causa nella psiche degli osservatori. Due osservatori che condividono una
esperienza ne danno una conferma ontologica.
incontrare un amico è un evento significativo (sincronicità)
esistono eventi del passato eventi del presente ed eventi del futuro.
per prevedere gli eventi futuri la matematica funziona la danza della pioggia no.
se le equazioni che descrivono l’evento non sono lineari allora esiste una dipendenza dalle
condizioni al contorno che provoca un effetto farfalla.
gli eventi psichici (M2) sono imprevedibili (leggi di natura) (Dio) (parola)
costringere il nostro caos a diventare matematica (Nietsche) (Dio computer)
Informazioni nuove informazioni antiche
platone cartesio kant teoria delle stringhe (10 dimensioni + 1)
teoria dei molti mondi – ogni uomo è un mondo a sé che si intreccia con altri mondi comunicazione
interazione decoerenza entanglement trasformazione (le monadi di liebniz)
il cervello è come una radio che si sintonizza sul campo akashico suonando la musica del proprio
spirito
sintonizzarsi - regolare un apparecchio su una determinata frequenza - porre in una condizione di
armonia e corrispondenza (correlazione quantistica entanglement)
conoscenza: quello che so io e quello che sa l’umanità (conoscenza diretta conoscenza indiretta)
sincronicità – evento acausale significativo che correla il mondo interno col mondo esterno (M2)
azione intenzionale: causata dall’io (volontà) può produrre l’effetto voluto può fallire (SI NO)
io non sono il mondo (sincronizzazione tra il mio mondo e il mondo di tutti) (Dio)
l’io ha un cervello – il cervello ha un io (se si ferma il cervello si muore) vita
l’io ha una mano – la mano ha un io se l’io muore la mano muore (tutto l’organismo muore) (se mi
amputano la mano io sopravvivo)
l’io ha un cuore – il cuore ha un io (se si ferma il cuore si muore)
scienza: prevedere gli eventi – è possibile farlo solo per gli eventi causali (M1)
eventi legati gli uni agli altri con un filo invisibile (Intilla)
evento acausale (sincronicità) (M2) (le conseguenze) (caso destino vita Dio) (Bene Male) (Big
Bang) (intenzionalità)
un evento psichico (M2) può causare una successione di eventi fisici (M1)
due osservatori per essere d’accordo su un evento debbono condividere una stessa teoria esplicativa.
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per risolvere un problema due osservatori possono usare teorie esplicative differenti (mondi distinti)
è possibile che l’obiettivo finale sia il medesimo occorre però un processo (successione di eventi)
che porti all’allineamento del risultato, un terzo osservatore può intervenire per sovraintendere al
processo di convergenza. L’intero processo può essere descritto a livello teorico e verificato a
posteriori a livello statistico (destino)
I conflitti (differenti visioni) tra due osservatori possono risolversi (nel tempo) tramite una continua
interazione comunicativa.
se gli osservatori sono molteplici ogni osservatore (col proprio mondo) contribuisce per la propria
parte a determinare il corso degli eventi.
ipotesi: la memoria non risiede nel cervello ma nel campo akashico contenitore cosmico di tutti gli
eventi.
Un osservatore osserva gli eventi presenti ricorda gli eventi passati e immagina gli eventi futuri.
Un osservatore progetta il proprio futuro. (teleonomia)
Compie tutte quelle azioni che portano ad un determinato evento.
L’evento progettato nel mondo interno si verifica nel mondo esterno. (fatto)
L’evento progettato è frutto dell’immaginazione.
Nel mondo psichico (M2) di ogni osservatore esistono dei centri di energia tipo attrattori della
teoria della complessità.
un evento può essere carico di energia psichica (tono di voce)
Un osservatore può voler (intenzionalità) provocare un evento ma nel farlo può provocare una
sequenza di eventi non previsti
Un processo è una successione di eventi
cambiando l’ordine degli eventi (se sono indipendenti)
il processo non cambia (melodia = sequenza di note non interscambiabili)
per problemi NP l’elaborazione esaustiva non è praticabile occorrono delle euristiche:
Elaborazione per somiglianza
Elaborazione su un sottoinsieme di dati
Elaborazione per tentativi
L’evidenza mostra che qualcosa che accade alla tua mente
deve corrispondere a qualcosa che accade al tuo cervello ( Evento mentale )
esiste una correlazione tra lo stimolo fisico e la percezione mentale.
Il problema mente/corpo può essere affrontato abbracciando una posizione filosofica:
Dualismo, Materialismo, Teoria del doppio Aspetto, Dualismo semantico (M1,M2,M3)
teorie del doppio aspetto, tra cui quella di Russell, in cui gli eventi neurali possono essere
considerati da differenti punti di vista: la mente è il corpo visto da un certo punto di vista e il corpo
è la mente vista da un altro punto di vista. I termini mentali e somatici non sono che due differenti
linguaggi che descrivono un medesimo fenomeno: queste teorie sono dunque monistiche, dove la
mente e il corpo non sono due entità distinte, ma sono due modi diversi e distinti di parlare della
stessa cosa.
Il dualismo semantico consiste in un dualismo di significato riferito allo stesso oggetto del tipo
dualismo onda particella che dipende dall’osservatore (contraria sunt complementa) se si analizza il
corpo si vede la materia se si analizza la mente si vede lo spirito in maniera complementare.
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l “dualismo semantico”, che esprime una dualità di punti di vista, di linguaggi, di metodi,
non corrisponde affatto, né coincide, con un “dualismo di sostanze”.
Damasio non suo libro “l’errore di cartesio” imposta il problema mente/corpo analizzandolo in
termini di relazione tra organismo (osservatore) e oggetto (evento)
Un uomo fa esperienza solo degli eventi della propria vita.
Un uomo conosce gli eventi di altri se li condivide: linguaggio.
La realtà raccontata è diversa da quella vissuta.
Ci sono eventi rilevanti ed eventi irrilevanti (pertinenza)
Vita: flusso di informazione, energia, materia (rifiuti)(entropia)
L’inconscio ricorda tutti gli eventi della propria vita. (penfield)
esiste solo il presente: il passato non è più e il futuro deve ancora venire (il presente ricordato
edelman)
la presenza del passato (campo morfico sheldrake)
il campo akashico contenitore di tutti gli eventi passati presenti futuri (laszlo)
eventi psichici (M2) possono essere la causa di una successione di eventi sia psichici che fisici (M1)
Pensiero: successione di eventi psichici generati dall’inconscio elaborati e controllati dalla
coscienza. (associazioni di idee)
l’inconscio è programmato sulla base dei valori acquisiti nel carattere (io)
Azione intenzionale: processo (successione di eventi fisici) (M1) determinato dalla volontà (M2)
(io) assecondata dal pensiero (carattere)
Azione: interazione tra mondo psichico (M2) e mondo fisico (M1) (leggi naturali)
Aurobindo: passaggio dalla realtà sottile (M2) alla realtà grossolana (M1) (informazione)
la conoscenza consiste in un insieme di informazioni memorizzate, elaborate, selezionate e correlate
dalla coscienza.
battuta di spirito: espressione genuina del carattere (io)
l’osservatore progetta gli eventi futuri.
Se con una telefonata prendo un appuntamento con un amico per il mese prossimo l’evento ha una
grande probabilità di verificarsi.
In tedesco vi sono due parole per il lavoro manuale e per il lavoro intellettuale.
Per fare un lavoro manuale occorre avere una notevole confidenza con la realtà fisica (M1).
Se voglio fare una casa mettendo mattone su mattone (lavoro fisico) devo avere un progetto, un
disegno della casa (lavoro intellettuale)
Per risolvere un problema costruttivo occorre intelligenza così come per risolvere un problema
concettuale.
Se si usa un computer è possibile correggere i propri errori ma se voglio fissare una mensola non
posso sbagliare: fatto il foro non si torna indietro.
Il noumeno di kant può essere raggiunto solo con l’intelletto (M2) ed è inconoscibile in sé.
l’idea di Platone risiede in un mondo a parte: il mondo delle idee (M2).
due osservatori possono condividere la stessa idea (teoria) fornendone una conferma ontologica.
la scienza costruisce teorie esplicative condivise dalla comunità scientifica.
Una teoria scientifica (dopo galileo) si basa sulla conferma sperimentale (osservazione).
Secondo Popper una teoria scientifica deve essere falsificabile, pertanto una teoria che non può
essere confutata dall’osservazione non è scientifica. (oracolo di delfi)
Una teoria dell’evento che spieghi qualsiasi evento senza esclusione alcuna non è scientifica.
Una teoria (ideologia) può essere usata per interpretare la realtà.
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L’interpretazione della realtà è soggetta all’etica (il bene comune, lo sfruttamento ingiusto).
La bioetica cerca di costruire un’etica a partire dal comportamento dei sistemi viventi. (animali)
L’etica è un terreno minato da visioni religiose o laico-dogmatiche.
Solo la persona che non satura l’ignoto né con i precetti del catechismo, né con quelli della scienza,
può mettersi seriamente in ascolto dei messaggi, che incessantemente ci pervengono da oltre il
confine di ciò che è noto, e cercare di interpretarli e decifrarli.
I messaggi che ci pervengono sono legati agli eventi che viviamo (ci capitano)
l’osservatore riconosce l’evento e gli dà un nome (per essere elaborato deve avere un nome)
l’osservatore può elaborare gli eventi in maniera inconscia senza attribuire alcun nome all’evento.
quando due osservatori si incontrano (interagiscono) generano una realtà che trascende la realtà dei
singoli osservatori. (M2) (modificano il futuro)
Riassumiamo la nostra filosofia con l’aforismo: esse est condividi
In altre parole se non condividi non sei.
simbiogenesi: scambio di informazioni tra due cellule per formare un unico organismo
(collaborazione)
due osservatori che concordano su un evento definiscono la realtà ma cosa succede quando non
sono d’accordo? si genera un conflitto. Uno dice bianco e l’altro dice nero. Esiste la possibilità che
trovino un compromesso oppure rimangono in due mondi separati.
Due persone che discutono possono trovarsi d’accordo su alcuni punti e in disaccordo su altri.
Man mano che la discussione va avanti i due interlocutori possono veder convergere i propri punti
di vista oppure divergere drasticamente fino ad arrivare alle mani. Può succedere che uno dei due
sopraffaccia l’altro con l’utilizzo di strumenti di comunicazione più potenti.
In questo consiste la guerra tra le ideologie dove vince il più forte il più spietato e il più crudele.
Per secoli, anzi millenni, pensatori di tutti i popoli hanno meditato sull'essenza della proprietà più
misteriosa dell'umanità: quella di avere una mente, grazie alla quale, fra l'altro, siamo in grado di
sapere che esistiamo e che esistono gli altri, di provare emozioni e, infine, di studiare la mente
stessa.
Per millenni si e' dibattuto su cosa sia la mente, ma senza possedere ne' gli strumenti ne' i paradigmi
per poterlo fare in termini scientifici. Se ne e' discusso come si discuteva dei fulmini prima di
scoprire l'elettricità. Le recenti conquiste della Neurofisiologia lasciano intravvedere l'avvento di
una vera "scienza" della mente, che integrerà i risultati ottenuti da fisiologi, biologi, psicologi,
filosofi e chiunque altro abbia prodotto teorie della mente.
Quella scienza dovrà sobbarcarsi un compito assai arduo, poiché, nonostante la mole
impressionante di scoperte degli ultimi decenni, della mente si sa ancora poco, così poco che
probabilmente un giorno sembreranno meno ingenue le credenze antiche sui fulmini delle attuali
teorie sulla mente. Vedi il dualismo.
Se ci concentriamo sulla nostra coscienza, sul nostro "me stesso", ciò che percepiamo non e' un
lattice di neuroni e un traffico caotico di segnali, ma un flusso impalpabile di pensieri, emozioni,
sensazioni. Esiste una contraddizione di fondo: usando le facoltà della nostra mente (e cioè
attraverso l'indagine scientifica) riusciamo a determinare la struttura del cervello; usando un'altra
facoltà della nostra mente, l'introspezione, che non ci pare però affatto diversa da quelle altre usate
prima, otteniamo una descrizione completamente diversa della mente. La conclusione naturale e'
che mente e cervello non sono la stessa cosa: il cervello e' una cosa, e la nostra mente riesce
perfettamente a descriverla, e la mente e' un'altra.
Il dualismo di Descartes (la teoria per l'appunto che mente e corpo siano due sostanze diverse) deve
però rispondere a una domanda fondamentale: com'è possibile che due sostanze diverse, dotate di
proprietà totalmente diverse, interagiscano strettamente come fanno mente e corpo?
Il problema di come stati mentali e stati fisici possano interagire viene risolto in maniera elegante
dal "dualismo di proprietà" (cosiddetto per distinguerlo dal "dualismo di sostanza" di Descartes),
secondo il quale ogni oggetto possiede sia proprietà mentali sia proprietà fisiche (esattamente come
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ogni oggetto della Meccanica Quantistica è al tempo stesso onda e materia, esattamente come in
Relatività la massa è energia e viceversa).
M1 – mondo fisico (materialismo)
M2 - mondo psichico (parola, TV, Internet, libri, giornali, mondo delle idee)
Nell’uomo si realizza l’ M3: l’interazione tra mondo fisico M1 e mondo psichico M2.
M1 – fenomeno, immanente
M2 – noumeno, trascendente
Elaborazione dell’informazione (Uomo, computer)
l’osservatore inserito in un ambiente osserva quello che succede in quell’ambiente (M1 M2 M3) se
l’osservatore cambia ambiente allora osserverà eventi del nuovo ambiente. (Gatto di schrodinger)
Ogni ambiente contiene un sottoinsieme del campo akashico riferito a quell’ambiente.
L’uomo si sintonizza col campo akashico relativo vivendo in sintonia con i piani superiori
dell’essere. (a pregare si va in Chiesa)
In un social network (face book) avvengono continuamente degli eventi significativi (scambio di
informazioni). Il pensiero del singolo diviene un pensiero pubblico condiviso.
L’utente pur rimanendo seduto sulla propria sedia viaggia nel cyberspazio virtuale e si collega con
una miriade di persone connesse. Un’idea se condivisa può propagarsi a macchia d’olio e viaggiare
in tutto il globo. Le potenzialità della rete sono veramente notevoli.
L’uomo elabora informazioni che molto spesso sono parziali ed incomplete: da un indizio trae
fantasiose conclusioni. Tra le tante teorie elaborate ogni tanto capita che la teoria è quella giusta.
Degli eventi è possibile calcolare la loro probabilità di accadere, farne esperienza, conoscere le
cause che li hanno provocati e conoscere gli sviluppi futuri.
La maggior parte degli eventi psichici (M2) non mostra alcuna causa apparente, essi semplicemente
accadono. Alcuni eventi sono legati da uno stretto nesso di causa ed effetto. Altri sono correlati
statisticamente. (correlazione statistica correlazione quantistica).
Se io compio una azione si manifesta la mia intenzionalità. (caso, io, Dio)
Certe mie azioni sono prevedibili certe altre no. (alla mattina prendo il treno)
Certe mie azioni sono prevedibili anche se non si sa quando. (tempo)
Il caso e la necessità: dato un motore casuale soggetto ad un insieme di vincoli il sistema mostra un
comportamento intelligente.
Una notizia è un evento nel linguaggio che parla di un evento accaduto.
Un fatto è un evento del mondo fisico (M1) che è accaduto. (un pensiero non è un fatto)
Una nozione è una informazione sugli eventi (fatti) del mondo che si acquisisce con lo studio.
l’attendibilità di una informazione dipende dalla fonte da cui deriva. (atto di fede)
Se una informazione si presenta in maniera armonica con le informazioni che già disponiamo allora
siamo più propensi ad accettarla come attendibile. (teoria di spiegazione)
Lo schema concettuale con cui affrontiamo il problema è fondamentale nella sua risoluzione.
La scienza può fornire una spiegazione razionale all’interno di uno schema concettuale ma non può
controllare lo schema concettuale medesimo.
E’ possibile cercare un contesto di spiegazione degli eventi che sia il più possibile scientifico.
Per far ciò dobbiamo assumere tutta una serie di nozioni proprie della scienza. (matematica)
Possiamo utilizzare delle metafore per chiarire i nostri ragionamenti. (modelli)
Per esempio: siamo soli ma tutti interconnessi (metafora di internet).
possiamo cercare di trarre delle conclusioni generali dalla nostra impostazione concettuale: ciò che
capita a me riguarda la coscienza di tutta l’umanità. (canale di comunicazione) (Dio)
Il principio antropico è un modo per ricollocare l’uomo al centro del creato. (tu sei il mondo)
L’umanità è l’evoluzione che diviene cosciente di sé stessa.
L’evoluzione è durata miliardi di anni solo nell’ultimo battito di ciglia è comparso l’uomo
occidentale che si interroga sulla propria coscienza.
La coscienza è un enigma di difficile interpretazione e la vita è complessa.
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Una singola cellula è più complessa di una moderna fabbrica automatizzata.
Una cellula in un ambiente ostile ben presto morirebbe: la cellula per sopravvivere deve essere
inserita in un organismo vivente.
Consideriamo una ameba: essa è viva ma non ha coscienza di sé, come un computer che è
intelligente ma non ha coscienza di sé.
La vita esiste perché le leggi della natura (fisica) glielo consentono. (negentropia)
La biodiversità fornisce maggiori garanzie per il proseguimento della specie.
L’estinzione (morte) fa parte delle regole del gioco.
Il nostro tempo suddiviso in ore e minuti non avrebbe senso per un essere che venisse dallo spazio.
Ogni osservatore ha il suo tempo.
Programma le proprie 24 ore a seconda del proprio tempo. (mondo)
Il tempo serve affinché non avvenga tutto allo stesso istante.
Milioni di orologi sincronizzano le attività umane fornendo il tempo terrestre.
Ad ogni istante il presente della terra diviene passato.
Gli oggetti fisici (M1) perdurano nel tempo.
Gli eventi determinano processi che si svolgono nel tempo.
Esistono processi fisici, chimici, biologici, economici, sociali, mentali. ecc.
Un processo consiste in una successione di eventi che possono essere concatenati, indipendenti,
permutabili, ridondanti, specifici.
Una melodia consiste in una successione di note non permutabili.
In un organismo tutte le cellule comunicano tramite processi estremamente complessi. (internet)
Esiste un direttore d’orchestra immateriale (soffio vitale, io, es, mente, spirito)
Un organismo (uomo) è composto di organi separati (cervello, cuore, stomaco, mano) ciascuno dei
quali funziona in maniera peculiare e sono tutti collegati (comunicano) e collaborano alla vita
dell’organismo come un tutto.
Una azienda vista come organismo funziona basandosi sulla collaborazione (comunicazione) di
tutte le persone che vi lavorano.
Una società sopravvive sulla base della vita di tutti i cittadini (democrazia) (politica, cultura,
religione) (stato, università, chiesa).
L’evento può essere unico ed irripetibile così come lo è la vita di ciascuno di noi.
Gli eventi possono essere classificati per tipologia d’evento quando sono ripetibili.
L’evento “prendo il treno alla mattina” si ripete tutti i giorni lavorativi in maniera simile.
Ragionare in termini di eventi significa confidare nella precarietà dell’essere nella variabilità del
divenire anche se molti eventi sono prevedibili.
L’esperimento che porta i due osservatori ad essere d’accordo sull’esistenza dell’evento realizza
quello che secoli di filosofia hanno messo in dubbio: una conferma ontologica dell’esistenza della
realtà.
Due occhi sono meglio di uno solo, due occhi riescono a vedere la profondità di campo: da una
visione bidimensionale si passa ad una visione tridimensionale.
Due menti possono vedere più dimensioni (10 dimensioni) (la dimensione armonica).
Quando si condivide con l’altro da sé una propria realtà allora tale realtà si trasforma in un qualcosa
che è maggiore delle singole parti componenti.
Come per l’elefante dove c’è chi vede la proboscide, chi le zampe, chi le zanne: ognuno possiede
una visione parziale dell’elefante solo interagendo ne scaturisce una visione globale.
La scienza è suddivisa in tanti settori specialistici, ma tutti studiano le stesse cose.
In una visione si assemblano tanti rivoli distinti del sapere scientifico in un’unica sintesi soggetta al
principio vitale.
Per studiare la coscienza, di cui tutti siamo consapevoli, occorre studiare la fisica, la chimica, la
biologia, l’informatica, la psicologia e forse anche la filosofia e la religione.
L’epistemologia che è la scienza della conoscenza può aiutarci a porre le fondamenta su cui
costruire la nostra teoria esplicativa: la teoria dell’evento.
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Un ragionamento all’apparenza ingenuo può nascondere un concetto di estrema complessità.
Dire che due sistemi correlati (entanglement) si scambiano informazioni pur sembrando una
affermazione ingenua può nascondere una realtà di interrelazioni molto complessa sia per il
concetto di informazione sia per la relazione dei sistemi con lo spazio-tempo.
Dire che l’universo si biforca a livello della singola osservazione può sembrare ingenuo ma
potrebbe implicare un meccanismo di misurazione tutt’altro che intuitivo.
Dire che ciascuno vive nel proprio mondo può apparire un’affermazione ovvia ma potrebbe
implicare una rivoluzione copernicana nel concetto stesso di realtà.
Gli uomini si interrelazionano continuamente generando una realtà condivisa che non corrisponde
alla somma dei singoli mondi di ciascuno.
Sto conversando con un amico, ci scambiamo informazioni: stiamo definendo una realtà condivisa.
Quando ci separiamo il colloquio esiste solo nel ricordo di ciascuno e la vita continua nella nuova
realtà rigenerata per ognuno.
Gli oggetti che sono qui sulla mia scrivania rimangono inalterati allo scorrere del tempo, ma esiste
un cambiamento continuo, un cambiamento d’uso: io cambio allo scorrere del tempo e di
conseguenza anche gli oggetti che mi sono intorno.
Esistono forze fisiche e forze psichiche che interagiscono con noi e che determinano quello che ci
capita allo scorrere del tempo (destino).
Noi reagiamo alle circostanze secondo il nostro impulso interiore (spirito).
Se siamo chiusi dentro ad una stanza magari vorremmo uscire all’aria aperta ed ecco che ci
industriamo per farlo, ma se siamo pagati per stare chiusi dentro l’ufficio ce ne daremo una ragione.
Il flusso degli eventi è continuo ma può essere riportato a livello della costante di planck. (onfene)
Gli eventi si innestano l’uno nell’altro come scatole cinesi fino all’evento più elementare.
L’osservatore osserva gli eventi: eventi rilevanti ed eventi irrilevanti (attenzione)
Ad ogni osservazione il presente diviene passato nella mente dell’osservatore e di tutti gli eventi
possibili si realizza solo quello osservato.
Se gli osservatori sono due gli eventi che si realizzano hanno una valenza ontologica maggiore.
Esiste un principio di continuità per cui un oggetto non sparisce improvvisamente alla vista.
Esiste una causalità dal passato al futuro (M1).
L’osservatore attribuisce un nome agli eventi rilevanti: magia del linguaggio.
Così l’evento può divenire fatto e il fatto notizia. (TV internet giornali)
Nella memoria genetica l’evento fortuito viene cristallizzato e diviene la regola per le generazioni
successive, così nella cultura l’evento storico diviene il pilastro su cui le nuove generazioni
costruiscono il sapere.
La vita quando capita una occasione favorevole ne approfitta: coglie la palla al balzo.
L’evento fortuito si sedimenta nella storia dell’organismo e diviene elemento costitutivo della
specie: entra a far parte della memoria storica.
L’evoluzione procede per tentativi dal più semplice al più complesso guidata da un principio vitale.
Le coincidenze favorevoli sono come un filo invisibile che lega l’organismo alla propria
evoluzione. Le coincidenze significative sono per l’osservatore delle tappe di passaggio lungo un
sentiero da esplorare verso una propria realizzazione.
Un evento improbabile che si verifichi può influenzare l’accadimento di una catena infinita di
eventi correlati (effetto farfalla, terremoto).
In un universo olografico gli eventi possono essere correlati tramite fili invisibili (EPR).
La meccanica quantistica afferma che la realtà è non-locale (disuguaglianza di bell) pertanto un
evento qui ed ora può essere correlato istantaneamente ad un evento lontano a piacere.
La non-località della realtà distrugge la causalità aprendo la porta alla sincronicità.
Paradigma per il mondo M1: causalità
Paradigma per il mondo M2: sincronicità
Ogni osservatore possiede una rappresentazione (M1 M2 M3) propria della realtà.
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La conoscenza in ogni rappresentazione si compone di eventi (fisici e psichici) suddivisi in eventi
sperimentati ed eventi raccontati (conoscenza diretta e conoscenza indiretta) (onfene)
La successione degli eventi pianificati nel futuro costituisce il canovaccio in cui si realizzano gli
eventi. Gli eventi futuri si suddividono in eventi prevedibili (pianificati) ed eventi imprevedibili.
Un osservatore possiede una conoscenza limitata della realtà pertanto esiste un limite alla possibilità
di pianificazione degli eventi futuri.
Ogni osservatore è come un attrattore della teoria della complessità che cerca di imporre la propria
realtà agli altri osservatori: se due osservatori si trovano in accordo se ne ottiene una conferma
ontologica se gli osservatori sono in disaccordo ne risulta un conflitto.
Ogni osservatore persegue i propri obiettivi basati sulle proprie credenze.
Le credenze si basano sull’esperienza personale e sulla propria educazione etico-morale.
Tempo, ego e libero arbitrio sono le barriere per localizzare l’ego in un corpo localizzato nello
spazio-tempo.
Il tempo visto come distanza tra eventi misurabile con un orologio costituisce la prima barriera.
Eventi successivi avvengono in tempi successivi.
Le relazioni tra gli eventi sono mediate dal tempo.
Il tempo esiste affinché tutto non avvenga allo stesso momento.
Ogni osservatore ha il suo tempo che si sincronizza con quello di altri osservatori tramite
coincidenze spazio-temporali.
L’ego rappresenta il sé: il nucleo del soggetto ed è dall’ego che si sviluppa il libero arbitrio.
(volontà)
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