10
Venerdì 20 Agosto 2010
ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA
Inaugurato il primo lotto del progetto di Porto Montenegro, che ambisce a diventare la nuova St. Tropez
Il Montenegro imita Montecarlo
Il paese a caccia di investitori. Ma resta l’ombra della corruzione
DI
P
ANDREA BRENTA
ortofino. Porto Cervo.
E Porto Montenegro.
Una nuova meta del
turismo di élite sta per
essere lanciata dall’altra parte
dell’Adriatico, a Tivot, in Montenegro, dove sabato scorso
sono stati inaugurati la Marina
e il primo edificio residenziale
previsto dal progetto di costruzione (200 milioni di euro) di
Porto Montenegro. Un progetto
che ambisce a trasformare l’ex
base della marina di Tito nella
nuova Montecarlo.
«Meglio di Saint-Tropez», ha
commentato Milo Djukanovic,
primo ministro del piccolo stato
della ex Iugoslavia che cerca in
tutti i modi di ripulire l’immagine di paese corrotto e di guadagnarsi l’ingresso nell’Unione
europea. La scorsa settimana
Djukanovic, che è anche presidente della Montenegro’s investment promotion agency, ha
fatto sapere che chiunque voglia investire nel paese almeno
500 mila euro può diventare di
diritto cittadino montenegrino.
Al suo fianco c’è il magnate ca-
A destra il rendering del progetto per Porto Montenegro
e la splendida costa del piccolo paese che si affaccia sull’Adriatico
nadese Peter Munk, 82 anni,
il principale investitore.
Le tasse sono tra le più basse
in Europa e il paesaggio è davvero mozzafiato, con le montagne
a picco sul mare. Ma il proposito di Djukanovic di sfruttare le
indubbie bellezze naturali per
attirare investimenti stranieri
appare molto ambizioso e non
scevro dalle critiche. Che piovono numerose.
«Questo paese è in vendita»,
dichiara Vanja Calovic, lea-
Scoperto fossile di 650 milioni di anni fa
der di Mans, un gruppo anticorruzione.
La più grande impresa montenegrina, la Kap, un produttore
di alluminio che da solo produce
la metà dell’export del paese, è
stata venduta nel 2005 al milionario russo Oleg Deripaska,
che è anche uno degli investitori di Porto Montenegro.
Molte critiche investono lo
stesso Djukanovic. Il quale, per
esempio, detiene una quota del
2,8% in First bank, la seconda
banca del paese, di cui il fratello, Aco, ha una percentuale del
46%. La banca nel 2008, unica
fra gli istituti del Montenegro ad aver diritto a un simile trattamento, fu salvata dal
fallimento grazie a un prestito
governativo di emergenza di 44
milioni di euro.
Al suo sesto mandato, Djukanovic guadagna poco più di
1.200 euro al mese. Poca cosa
rispetto ai suoi business privati. Nel 2005, il procuratore
di Napoli emise un mandato
di cattura internazionale nei
suoi confronti per associazione
mafiosa finalizzata al traffico
internazionale di sigarette di
contrabbando. Mandato che divenne nullo con l’indipendenza
del Montenegro dalla Serbia,
poiché fornì a Djukanovic l’immunità diplomatica in qualità
di premier del nuovo stato.
In un rapporto del 2009 la
Commissione europea scrisse
che «la corruzione resta prevalente in numerose aree» del
Montenegro «e continua a essere un serio problema».
© Riproduzione riservata
In Gran Bretagna raggiunge fabbriche dismesse e vecchi cinema
Il primo animale? La cannabis coltivata esce
Una spugna
dalle mura domestiche
DI
L
L
a più antica forma di
vita animale conosciuta è stata scoperta in
Australia e sposta indietro di 90 milioni di anni le
origini della vita sulla Terra.
Dei piccoli fossili delle dimensioni di un centimetro
sono stati infatti identificati
come spugne marine che vissero 650 milioni di anni fa e
che sopravvissero a una catastrofe dell’era glaciale nota
come «Snowball Earth».
I resti, rinvenuti da una
squadra di ricercatori dell’università di Princeton, sono i
più antichi fossili lasciati dal
corpo dei primi animali. Oltre
a portare indietro l’orologio
delle prime forme di vita, essi
sono anteriori all’evento noto
come Terra a palla di neve,
durante il quale gran parte
della superficie terrestre fu
ricoperta dai ghiacci, circa 635
milioni di anni fa. E ciò rivoluziona l’idea finora prevalente
che i primi animali emersero
dopo questo fenomeno. Prima
di questa scoperta si riteneva che la prima forma di vita
animale fosse il Namacalathus, un organismo vissuto
550 milioni di anni fa. I fossili
scoperti in Australia non possono essere rimossi dalla roccia. Per analizzarli sono stati
realizzati modelli digitali.
© Riproduzione riservata
SERGIO PEREGO
incremento di altri siti. Evidentemente si tratta
di un modo per assicurarsi entrate economiche
in tempi di vacche magre. In generale c’è stata
una crescita della cannabis. Il numero più elevato di fabbriche, se così si possono definire, è
stato osservato nel West Yorkshire, a quota 896:
l’equivalente di 41 siti per 100 mila cittadini, in
aumento dai 17 del biennio precedente. E pensare che fino a due anni fa questo commercio di
morte era tipico dell’Asia meridionale. Poi, però,
i guadagni sono diventati così allettanti che la
criminalità si è data da fare per potenziare gli
affare ovunque. Un losco affare tuttora nelle mani
degli immigrati vietnamiti e cinesi.
e gang britanniche stanno producendo
sempre più cannabis e non lo fanno più
soltanto tra le mura domestiche. Lo hanno rivelato le forze di polizia, preoccupate
per un fenomeno che non accenna a diminuire.
Circa 7 mila coltivazioni di cannabis sono state
scoperte negli ultimi dodici mesi, più del doppio
rispetto al 2007 e al 2008. I sequestri hanno interessato tre quarti del milione di piante abusive,
per un valore stimato in 85 milioni di sterline
(103 mln euro) una volta che la droga viene commercializzata per strada. Il settore è diventato
così fiorente che sta superando gli angusti limiti
delle sue origini residenziali,
per fare il salto di qualità e
raggiungere aree industriali
dismesse o pub abbandonati
ma anche night club, cinema
e banche che hanno chiuso i
battenti. I poliziotti avvertono
però che questo boom è alla
radice di scontri violenti tra le
gang criminali che controllano
il business.
Per impedire a persone nemiche di penetrare nelle coltivazioni sono stati predisposti
antifurti artigianali ma tutt’altro che innocui: per esempio, la
Oltremanica
corrente elettrica viene fatta
la polizia ha
passare attraverso la cornice
scoperto 7
delle finestre e i pomelli delle
mila fabbriche
porte. In ogni caso, le case pridi cannabis
vate rimangono il luogo prefenell’ultimo anno
rito per coltivare le droghe leggere anche se, dall’inizio della
recessione, si è assistito a un
Riproduzione riservata