L’Albania è separata dall’Italia dal Canale d’Otranto, largo 80 km. Confina a nord con la Serbia – Montenegro, a est con la Macedonia, a sud – est con la Grecia e a ovest con il Mar Adriatico. Il territorio è in gran parte montuoso. La catena più elevata è quella delle Alpi Albanesi che segnano il confine con Montenegro. Le pianure, alluvionali, si trovano lungo le coste o lungo i fiumi. Il corso dei fiumi è breve. I principali sono: il Drin, lo Shkumbin, il Semani e la Voiussa, che si gettano nell’Adriatico. I laghi più estesi sono al confine con il Montenegro (Lago di Scutari), con la Macedonia (Ocrida) e con Macedonia e Grecia (Prespa). Le coste sono basse e sabbiose, con lagune e paludi. Il clima è mediterraneo lungo la costa e continentale all’interno. Bandiera e storia La bandiera albanese rappresenta un’aquila nera a due teste. Questo era lo stemma di Giorgio Castriota, che guidò la rivolta degli Albanesi contro i Turchi. La bandiera è stata adottata nel 1912 quando l’Albania si è proclamata stato indipendente. Tra il 1946 e il1991, una stella rossa sovrastava l’aquila. Nel III sec. a.C. la regione abitata degli Illiri, è occupata dai Romani. Dopo la caduta dell’Impero romano è parte dell’Impero di Bisanzio, che non riesce a contrastare le invasioni barbare. Dal 1431, per cinque sec. è occupata dai Turchi, che convertono la popolazione all’islam. Nel 1912 l’Albania ottiene l’indipendenza, ma dal 1917 è sottoposta al protettorato dall’Italia e, dal 1939, viene ammessa al nostro paese. Nel 1944 l’Albania è liberata e dopo il conflitto si costituisce in Repubblica Popolare. Fino al 1961 rimane sotto l’influenza dell’URSS. Dal 1976 i rapporti con la Cina si raffreddano. Nel 1990 la popolazione si ribella, il governo crolla e nel 1991 diventa repubblica parlamentare. Popolazione e città, economia e società La popolazione è costituita quasi totalmente da albanesi, ma ci sono minoranze di slavi, turchi, greci e zingari. La popolazione si concentra nelle città e nelle campagne. La lingua nazionale è l’albanese. La religione più professata è quella musulmana, anche se ci sono minoranze ortodosse e cattoliche. Tirana è la capitale e conserva moschee, bazar e abitazioni caratteristiche. Nel Novecento è stata costruita un’università. Le altre città importanti sono Durazzo, principale porto del paese, Scutari, importante centro commerciale, e Valona, secondo porto albanese e sede di industrie. L’agricoltura fornisce: cereali, barbabietole da zucchero, girasoli, tabacco, cotone, patate, uva e olive. Importante è la produzione di legname. Si allevano ovini, caprini e bovini. Importante è la pesca, praticata lungo le coste, di storione. Il sottosuolo fornisce: cromo, rame, nichel, cobalto, petrolio, lignite e gas naturale. Le industrie più importanti sono quelle: tessili, alimentari, raffinerie, cementifici, chimiche, cartiere, cantieri navali, di sigarette. Il terziario è favorito dal commercio e dal turismo. Le comunicazioni stradali e ferroviarie sono poco sviluppate. Il traffico marittimo ha il suo centro a Durazzo. L’aeroporto principale si trova a Tirana.