METODOLOGIA GENERALE DELLA RIABILITAZIONE Indicatori sanitari Bruno FEDERICO Cattedra di Igiene Anno Accademico 2009/2010 1 Misure di frequenza 2 Frequenza in Epidemiologia • L’ epidemiologia studia la frequenza e la distribuzione dei fenomeni salute-malattia per studiare la frequenza (conta delle occorrenze) di un fenomeno è necessario: definire il fenomeno in maniera univoca – definizione del caso definire la popolazione nella quale si intende contare le occorrenze – definizione del supporto spaziale e temporale – valutazione delle fonti dei dati 3 Definizione di caso: un esempio • Infezione sintomatica del tratto urinario (CDC) Un’infezione sintomatica del tratto urinario deve rispettare almeno uno dei seguenti criteri: Criterio 1: il paziente ha almeno uno dei seguenti segni o sintomi senza altra causa riconosciuta: febbre (>38° C), urgenza nella minzione, frequente minzione, disuria, … e il paziente ha un’urinocoltura positiva, cioè >= 10^5 microorganismi per cm^3 … Criterio 2: il paziente ha almeno due dei seguenti segni o sintomi senza altra causa riconosciuta: febbre (>38° C), urgenza nella minzione, frequente minzione, disuria, … e almeno uno dei seguenti: 4 a. striscia per urine positiva per leucocite esterasi … b. piuria (campione di urine con >=10 wbc/mm^3 … c. almeno due urino-colture con isolamento dello stesso patogeno (batteri Gram-negativi o S. saprophyticus) … Misurare la frequenza di una malattia • Sebbene la malattia sia talvolta misurata su di una scala continua (FEV1), di solito la misuriamo come presente o assente • Di solito all’evento che corrisponde alla comparsa della malattia viene assegnato un tempo, anche se talvolta tale tempo è arbitrario (diabete) 5 Misurare la frequenza di una malattia • Frequenza assoluta Conta del numero di eventi che si sono verificati Definizione dell’ evento da contare • Frequenza relativa Conta del numero di eventi che si sono verificati, rapportati riferimento ad un totale di dell’ evento da contare Definizione del totale di riferimento denominatore) (il Definizione 6 Proporzioni,Tassi, Rapporti statistici • La conta dei soggetti ad es. “malati” deve essere espressa in riferimento alla popolazione di origine (rapporto di derivazione) PROPORZIONI (es. malati/suscettibili) il numeratore è compreso nel denominatore – potranno essere assunti valori da 0 a 1 (probabilità!) TASSI (es. malati/suscettibili per anno) si fa riferimento alla popolazione presente nel tempo in cui i dati sono stati raccolti (tempo-persona) • oppure in riferimento ad un altro fenomeno RAPPORTI (es. anziani/giovani) il numeratore non è compreso nel denominatore – potranno essere assunti valori da 0 a infinito talvolta i rapporti confrontano entità mutuamente esclusive – ODDS (es. maschi/femmine, malati/sani) 7 Proporzioni,Tassi, Rapporti statistici • Proporzione esprime il numero di soggetti che presentano una particolare caratteristica come percentuale di tutti i soggetti che compongono la popolazione gli eventi al numeratore fanno parte di quelli al denominatore, e dunque sono compresi in esso (rapporto di derivazione) 8 Morbosità = N° malati / N° abitanti Proporzioni,Tassi, Rapporti statistici • Tasso è una derivazione della proporzione che tiene conto delle variazioni nel tempo è utilizzato nella letteratura medica per misurare la frequenza di accadimento di morte o malattia durante uno specificato intervallo di tempo TASSO D’INCIDENZA: nuovi casi di malattia per soggetti a rischio per anno 9 Proporzioni,Tassi, Rapporti statistici • Rapporto esprime la frequenza di accadimento di uno specifico evento in relazione alla frequenza di accadimento di un secondo evento Rapporto di abortività = aborti / nati vivi Indice di vecchiaia = n° soggetti età >65 anni / n° soggetti età <14 anni Indice di mascolinità = maschi / femmine (è un ODD!) 10 Studio della frequenza relativa di una patologia • Esistono due misure fondamentali per lo studio della frequenza relativa di una malattia • Prevalenza Casi esistenti/totale soggetti • Incidenza Nuovi casi/totale soggetti “a nell’intervallo di tempo considerato 11 rischio” Prevalenza ed incidenza P=IxD P : prevalenza I : incidenza D : durata media della malattia incidenza prevalenza guarigione 12 morte Prevalenza • Valuta in un soggetto la presenza o meno di una malattia Ripeti l’operazione per N soggetti con caratteristiche simili (per fascia d’età, sesso, etnia, …) n 13 soggetti hanno la malattia Prevalenza = n/N Quantità priva di dimensioni (non ha unità di misura) Assume valori compresi tra 0 e 1 È di solito espressa come n° di soggetti malati per 100, 1000 … È irrilevante da quanto tempo la malattia sia presente (studi trasversali) Prevalenza • Prevalenza puntuale È la proporzione di una popolazione che è affetta da una malattia in un determinato istante • Prevalenza periodale È la proporzione di una popolazione che è affetta da una malattia in un intervallo di tempo 14 Misure di frequenza di malattia A B C D E F G H I L 15 Misure di frequenza di malattia t0 A B C D E F G H I L PREVALENZA PUNTUALE (stati presenti) = n° casi in t 0 (C,E) = = 2 tutta la popolazione (A,B,C,D,E,F,G,H,I,L) 10 16 Proporzione di Prevalenza t0 A B C D E F G H I L PREVALENZA PUNTUALE (stati presenti)= n° casi in t0 tutta la popolazione 17 = (C,E) (A,B,C,D,E,F,G,H,I,L) = 2 10 Esempio di prevalenza puntuale • In uno studio sulle condizioni di salute degli abitanti di un quartiere, su 431 persone di età uguale o superiore a 65 anni, 52 avevano insufficienza cardiaca • prevalenza puntuale = 52/431 = 0.12 = 12% 18 Misure di frequenza di malattia t0 t1 A B C D E F G H I L PREVALENZA PERIODALE (stati n° casi tra t0 e t1 tutta la popolazione 19 presenti nell’intervallo di tempo)= = (C,E,F,G,H,I) (A,B,C,D,E,F,G,H,I,L) =6 10 Proporzione di Prevalenza periodale t0- t1 A B C D E F G H I L PREVALENZA PERIODALE (stati presenti)= n° casi in t0 – t1 tutta la popolazione 20 = (C,E,F,G,H,I) (A,B,C,D,E,F,G,H,I,L) = 6 10 Esempio di prevalenza periodale • Un’azienda sanitaria locale ha bisogno di informazioni per organizzare un programma di assistenza domiciliare per persone disabili non autosufficienti • all’inizio del 2001 erano 96 i disabili, 40 altre persone lo divennero nel corso dell’anno (pop= 25000) • prevalenza periodale = (96+40)/25000= 0.54 % 21 Incidenza • Proporzione di incidenza (incidenza cumulativa, rischio) È la proporzione della popolazione che svilupperà la malattia in un determinato intervallo di tempo. Si misura solo in popolazioni chiuse • Tasso di incidenza (densità d’incidenza) È il numero di nuovi casi di malattia diviso per il tempo-persona nella popolazione osservata. Può essere misurato sia per popolazioni aperte che per popolazioni chiuse. Spesso viene misurato un massimo di un evento per persona. 22 Incidenza cumulativa • Osserva N soggetti simili (per età, sesso, …) che sono “a rischio” di contrarre una determinata malattia in un certo intervallo di tempo • Alcuni diventeranno malati (n), altri no (N-n) Incidenza cumulativa = n/N nell’intervallo ∆T È di solito espressa come n° di soggetti che sviluppano la malattia per 100, 1000 a rischio a t0 Quantità priva di dimensioni Assume valori compresi tra 0 e 1 Richiede però che sia specificato l’intervallo di tempo È irrilevante quando la malattia sia verificata A livello individuale si usa il termine rischio 23 è la probabilità che un individuo sviluppi un determinato evento nell’arco di un periodo di tempo definito Misure di frequenza di malattia t0 t1 A B C D E F G H I L INCIDENZA CUMULATIVA (cambiamenti di stato)= n° nuovi casi tra t0 e t1 popolazione suscettibile 24 = (F,G,H,I) 4 = (A,B,D,F,G,H,I,L) 8 Esempio di incidenza cumulativa • In uno studio su 81 pazienti con lesioni traumatiche della cornea, ammessi al Pronto Soccorso, 49 non lamentano più dolore nè irritazione dopo 24 ore Incidenza di guarigione a 24 ore = 49/81 = 0.60 = 60% • A distanza di 48 ore, 63 pazienti non lamentano più sintomi Incidenza di guarigione a 48 ore = 63/81 = 25 0.78 = 78% Tasso d’incidenza • È il rapporto tra numero di nuovi eventi ed il periodo di tempo totale durante il quale i soggetti sono stati a rischio di contrarre l’evento Si utilizza come denominatore 100, 1.000, 100.000 anni-persona Ha come unità di misura 1/t • Es. L’incidenza, standardizzata per età, di tumore della cervice uterina a metà degli anni ’90 è stata pari a 15/100000 anni-persona 26 Densità di incidenza: interpretazione 27 100 casi/anno-persona = 10’000 casi/secolo-persona = 8.33 casi/mese-persona = 1.92 casi/settimana-persona = 0.27 casi/giorno-persona Densità di incidenza • Il tasso di incidenza è anche noto come densità di incidenza, perché corrisponde alla densità di eventi nello spazio tempopersona 28 Rischio e tasso ________X ________________X ____________________X ____________________X _____X ___________________X _______________X ________________X _____X _____________X n ° eventi Rischio = n ° persone a rischio n °eventi Tasso d 'incidenza = ∑ tempo persona a rischio 29 Tasso d’incidenza: esempio di calcolo • In un reparto di Medicina generale, sono stati posizionati degli accessi venosi centrali a 170 pazienti nel corso di 6 mesi Tale procedura può essere associata a diverse complicazioni, quale la comparsa di flebite, la dislocazione del catetere o l’ostruzione In funzione delle necessità terapeutiche ogni paziente sarà “esposto” a tale procedura per un periodo di tempo differente • Calcolare il tasso di complicazioni 30 Tasso d’incidenza: esempio di calcolo • Sono stati eseguiti 358 accessi venosi centrali Totale del tempo di esposizione: 1560 giorni Media di esposizione 4 giorni (min=1; max=15) • Si sono verificate 97 flebiti Tasso d’incidenza=97/1560=0.062= 62/1000 giorni ago-cannula 31 Esercitazione • Utilizzando i dati della seguente tabella, calcola la prevalenza del diabete nel seguente campione di soggetti (n=200) • Ripeti l’operazione calcolando la prevalenza del diabete specifica per fascia d’età Età (anni) 15-34 35-59 60-89 Totale 32 Numero casi Numero individui 2 50 3 60 11 90 16 200 Esercitazione 33 • In un reparto di chirurgia generale, è stata osservata l’incidenza di infezioni della ferita chirurgica. • Dei 120 pazienti sottoposti ad intervento chirurgico nel periodo settembre-ottobre 2008, 10 hanno avuto un’infezione del sito chirurgico nel giro di 2 settimane. Entro 1 mese dall’intervento in totale 15 pazienti hanno sviluppato un’infezione. • Calcola l’incidenza cumulativa di infezione della ferita chirurgica a 15 e 30 giorni. Esercitazione • Utilizzando i dati della seguente tabella, calcola il tasso d’incidenza di complicazioni 34 Paziente A B C D E F G H I L Data inser. 15-9-2008 30-9-2008 10-9-2008 5-9-2008 8-9-2008 12-9-2008 14-9-2008 1-9-2008 13-9-2008 18-9-2008 Data rimoz. 25-9-2008 5-10-2008 15-9-2008 25-9-2008 10-9-2008 22-9-2008 18-9-2008 22-9-2008 18-9-2008 20-9-2008 Complicazione 1 0 1 1 0 0 0 1 0 1