ASMA, TUTTI I NUMERI I NUMERI Esistono al giorno d`oggi poche

ASMA, TUTTI I NUMERI
I NUMERI
Esistono al giorno d’oggi poche fonti da cui attingere per il dato di prevalenza delle malattie
ostruttive delle vie aeree. Secondo l’ISTAT (2012), il dato medio italiano per l’asma è del
6,1%, con tassi minori in Trentino Alto Adige (3,6%) e Valle d’Aosta (4,4%) e valori più
elevati in Calabria (7,5%) e Sardegna (7,9%) 1 . Gli unici dati su campioni di popolazione
generale derivano da survey condotte dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, a
Pisa e sul delta del Po. Gli studi indicano una prevalenza di asma tra il 5,3 e il 6,5%. Quindi,
oltre 3 milioni di persone in tutto il Paese. Comunque, queste malattie costituiscono un
importante problema sanitario, sia per la loro prevalenza sia perché, con l’avanzare dell’età,
sono accompagnate frequentemente da comorbilità (altre patologie) che aggravano le
condizioni del paziente, complicano la terapia e comportano un maggiore utilizzo di risorse
sanitarie. Dopo i 64 anni, molte persone con malattia ostruttiva delle vie aeree soffrono sia di
asma che di Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO).
Percentuale di persone con bronchite cronica-asma bronchiale
1
ISTAT, 2012
A causa dell’invecchiamento della popolazione e della diffusione del fumo di sigaretta e degli
agenti inquinanti, si prevede che la loro prevalenza sia destinata ad aumentare (Relazione
sullo stato sanitario del Paese e Ministero della Salute, 2009-2010).
L’ASMA NEI BAMBINI
Secondo Federasma, circa l’8-10% dei bambini è colpito dalla malattia. Un dato, quindi, quasi
doppio rispetto agli adulti. In 8 casi su 10 l’asma è causato da allergie. È il motivo più
frequente di patologia cronica nell’infanzia e occupa il primo posto come causa di
ospedalizzazione ed assenza da scuola (con una frequenza tripla rispetto ai bambini sani). Il
40% dei piccoli asmatici presenta disturbi del sonno (da uno a due notti alla settimana), che
possono anche contribuire a ridurre il rendimento scolastico. In uno studio condotto
dall’American Lung Association, il 78% dei genitori di bambini asmatici dichiarava che il
disturbo aveva un effetto negativo sulla famiglia. Nell’anno precedente la ricerca, il 36% di
loro si era inoltre dovuto assentare dal lavoro per le conseguenze delle crisi respiratorie dei
figli.