Biotecnologie ed OGM
Terza parte: piante geneticamente
modificate: produzione, legislatura,
pubblico dibattito.
piante OGM nel mondo.
• I maggiori produttori di OGM nel mondo sono USA, Argentina, Canada
e Cina.
• Le principali colture OGM nel mondo sono soia 61%, mais 23% , cotone
11%
• il 6% del terreno coltivato nel mondo viene utilizzato per la
coltivazione di piante transgeniche (nel mondo abbiamo 1,5 miliardi di
ettari coltivati di cui 90 milioni per piante con DNA ricombinato)
• La ricerca in campo OGM è principalmente condotta da multinazionali;
e le sementi OGM e le tecniche utilizzate per ottenerle vengono
brevettate diventando fonte di reddito per gli artefici della ricerca.
% Dei PRODOTTI OGM NEL
MONDO
Stato
Milioni di ha
% di ogm
prodotti
USA
49,8
55,3
Soia,mais,cotone,zucca,colza
Argentina
17,1
19
Soia, mais, cotone
Brasile
9,4
10
Soia
Canada
5,8
6,4
Colza, mais, soia
Cina
3,3
3,6
Cotone
Paraguay
1,8
2
Soia
India
1,3
1,4
Cotone
Sud Africa
0,5
0,5
Mais, soia, cotone
Uruguay
0,3
0,3
Soia, mais
Australia
0,3
0,3
Cotone
Romania
0,1
0,1
Soia
Messico
0,1
0,1
Soia, cotone
Spagna
0,1
0,1
Mais
Filippine
0,1
0,1
Mais
TOTALE
90 milioni di ha
100 %
piante OGM in Europa
• In Europa L’EFSA (European Food Safety
Authority) è l’ente preposto al controllo degli
OGM e dei prodotti da essi derivati nell’Unione
Europea, e decide quali sementi geneticamente
modificate possono essere importate e quali
possono essere coltivate sul territorio europeo
• L’autorizzazione che prevede una serie di analisi
chimiche, genetiche e biologiche effettuate in più
di 40 laboratori in Europa.
• In Europa il principio di precauzione è
diventato norma di controllo per l’immissione
di OGM nell’ambiente.
• Con tale principio si intende una politica di
condotta cautelativa per quanto riguarda le
decisioni politiche ed economiche sulla
gestione delle questioni scientificamente
controverse.
La Legislazione Europea regola:
• il divieto di emissione deliberata di ogm
nell’ambiente
• le regole di commercializzazione di alimenti e
mangimi prodotti o derivati da OGM
• l’etichettatura e la tracciabilità degli OGM
piante OGM in Italia
• In Italia non è possibile coltivare per scopi
commerciali nessuna delle piante OGM
autorizzate in Europa.
• La coltivazione di piante OGM è permessa solo
a scopo sperimentale.
• Gli alimenti di derivazione OGM maggiore
dello 0,9% devono essere etichettati e
tracciabili.
•
BRESCIA .- Ogm, una provincia divisa di Pietro Gorlani (7 Febbraio 2010)
Il fronte del sì: «Resistenti a piralide, meno acqua e diserbo»
Il fronte del no: «Il futuro non è qui ma nella tutela della nostra qualità»
• Già dalla prossima stagione di semina nei campi della Bassa bresciana potrà essere
seminato mais Ogm, ovvero sementi geneticamente modificate. Possibile? Ma in
Italia non era vietato? Sì, ma alcuni giorni fa una clamorosa sentenza del consiglio
di Stato ha imposto al ministero delle Politiche agricole novanta giorni di tempo
per concedere all'agricoltore di Pordenone che ha fatto ricorso (e poi a tutti quelli
che vorranno) l'autorizzazione a seminare i propri terreni scegliendo tra le sementi
di mais Ogm già approvate dall'Unione europea. Come prevedibile anche in
Provincia si scatena il dibattito. Esulta l'Unione Provinciale Agricoltori (Upa)
favorevole alla sperimentazione Ogm, con il presidente regionale Confagricoltura
Franco Bettoni che assicura: «C'è la possibilità di iniziare la coltivazione di mais
Ogm già in questa stagione di semina»; la Coldiretti è fermamente contraria e il
vicepresidente regionale Ettore Prandini si appella al ministro Zaia, molto scettico
sugli Ogm. Posizione di mezzo quella della Cia (confederazione Italiana agricoltori)
non pregiudizialmente contraria alla sperimentazione ma che nel contempo chiede
più garanzie. Fortemente preoccupate invece le associazioni ambientaliste, con
Legambiente Bassa bresciana in testa che parla di «rischi per la biodiversità e
l'ambiente, per i prodotti tipici, per i piccoli agricoltori e anche per la salute».
Mass media e comunicazione
scientifica sugli OGM
leggende urbane e pseudo scienza
per le piante OGM
Dal sito di Greenpeace
•
L’ingegneria genetica prende uno o più
geni da un organismo, per esempio un
pesce, e li inserisce a caso nel DNA di
un’altra specie, anche molto diversa. Per
esempio nel DNA di un pomodoro, per fare
un pomodoropesce. In questo modo
avremo un organismo creato
artigianalmente, che non esisterebbe in
natura (un organismo ingegnerizzato). Un
pesce non si accoppierebbe mai con un
pomodoro. Chi è allergico al pesce si
mangia il pomodoro in tutta tranquillità,
ma se il pomodoro contiene i geni del
pesce?
fonti di informazione pubblica
Famoso personaggio pubblico italiano:
• “60 persone sono morte mangiando il
pomodoro antigelo, perché erano allergiche al
pesce“.
fonti di informazione pubblica
Giornale a tiratura nazionale:
La fragola con il gene di una sogliola del mar Baltico che doveva renderla
resistente al freddo, è stata un disastro. Questa fragola ha cominciato a
produrre un prodotto secondario che era il glicoletilenico, il comune liquido
antigelo dei radiatori. Il risultato è una fragola che sa di antigelo. Gli
esperimenti sono stati subito interrotti, e la fragogliola è finita sullo
scaffale dei “cibi Frankenstein”
La rivista dei parchi della Regione Piemonte:
Il caso dell’introduzione di geni di passera di mare nelle fragole per
aumentarne la conservabilità è un tipico esempio di OGM.
Dossier sulle biotecnologie di una cooperativa di consumatori italiana:
Un gene prelevato dal pesce artico inserito in fragole e patate conferisce la
resistenza al freddo. La Finlandia ha interrotto quasi del tutto le
importazioni di fragole, consumando quelle coltivate sul proprio territorio,
per lunghi periodi dell’anno costantemente coperto da spessi strati di
ghiaccio.
fatto scientifico
• Il fatto è che la fragola-pesce non esiste. Non
è mai esistita.
• Nessuna multinazionale biotech ha mai
annunciato lo sviluppo di un prodotto del
genere. Nessuna università l’ha mai studiata.
Nessuno scienziato ha mai pubblicato degli
studi su questa chimera. Nessuna azienda ha
mai neanche lontanamente suggerito che
sarebbe stata interessata a sviluppare fragole
antigelo.
fatto scientifico
Neanche il pomodoro-pesce esiste.
Nel 1991 dei ricercatori della DNA Plant Technology stavano tentando di rendere il
comune pomodoro più resistente alle gelate utilizzano “proteine
anticongelanti” presenti in molti organismi (batteri, funghi, insetti, piante e
pesci) che resistono bene alle basse temperature.
Il pomodoro e’ stato ottenuto? Era resistente al
freddo? No.
“logica scientifica” o “impatto
emotivo”?
• Vi è un’idea di fondo, diffusa, che ciò che è
“naturale” è buono, mentre ciò che è modificato
dall’uomo è male. Vi è anche un’idea che si possa
distinguere chiaramente ciò che è “naturale” da
ciò che è “innaturale”.
• Questa “filosofia” non ha molto fondamento
scientifico ma è estremamente radicata.
• In fondo stiamo parlando di “cibo”, un argomento
a forte impatto emotivo.