La massa del nucleo Z protoni + N neutroni → A nucleoni Equivalenza massa – energia → Massa A = somma masse P + N – energia di legame EB in atomo H è 13.6 eV (≈ 10-8 energia a riposo totale dell’atomo) EB in deuterio d è 2.2 MeV (≈10-3 energia a riposo totale del nucleo) Lo studio sistematico delle masse nucleari fornisce importanti informazioni sulla struttura nucleare e sulle forze nucleari. 1 Le masse atomiche 1u = 1.66043 * 10 -27 kg 1u → 931.480 MeV 12C → 12.000 u Particella massa ( Kg ) massa (u) Energia equivalente ( MeV ) e 0.000911.10-27 p 1.67252*10-27 1.007277 938.258 n 1.67482*10-27 1.008665 939.551 2p+2n→α 0.000548 0.512 6.69468*10-27 Kg 4.031884 u 3755.618 MeV misuro: α Differenza 6.644221*10-27 Kg 0.050459*10-27 Kg 4.001506 u 0.030378 u 3727.323 MeV 28.295 MeV 2 Le masse atomiche Particella massa ( Kg ) massa (u) Energia equivalente ( MeV ) e 0.000911.10-27 0.000548 0.512 p 1.67252*10-27 1.007277 938.258 n 1.67482*10-27 1.008665 939.551 α 6.644221*10-27 4.001506 3727.323 Energia di legame di un nucleo AX = Energia di legame di α = Energia di legame di d = { Zm [ A + Nm − m ( X ) − Zme p n 1876.516 + 1879.102 − [3727.323] 938.258 + 939.551 − [1875.612] ] }c 2 } c 2 = 28.295MeV } c 2 = 2.197 MeV 3 Le masse atomiche ∆M A = M A − ZM H − NM n 1u → 931.480 MeV 4 La massa del nucleo energia di legame → stabilità o instabilità del nucleo. Stabilità e altre proprietà fondamentali sono indicate nella Carta dei Nuclidi P Nuclei instabili Nuclei stabili Z N N 5 La massa dei nuclei Isotopi (=Z) Isobari (=A) Isotoni (=N) 6 La massa dei nuclei A P A P X N → PA−−24 X N − 2 + 24He2 A P X N → P +A1 X N −1 + e − + υ A P XN → A− y P −z X N −w + X w y z A P A P X N → P −A1 X N +1 + e + + υ XN → XN → A −1 P −1 A −1 P XN + p X N −1 + n 7 La massa dei nuclei 8 La massa dei nuclei Massa atomica standard Modo di decadimento Vita media 9 La massa dei nuclei Presenza di isomeri, vita media dell’isomero e suo decadimento Abbondanza relativa dell’isotopo 10 Le masse atomiche Formula semi empirica delle masse: 2 Z ( Z − 1 ) ( N − Z ) M = Nmn + Zmz − av A + as A2 / 3 + ac + aa + ∆( A) 1/ 3 A A Volume Superficie Coulombiano Simmetria Pairing B = Nmn + Zmz − M 11 masse e stabilità E B = aZ 2 + bZ ± d / A3 / 4 A costante Minimo per Z = 2A 4 + ( ac / a a ) A 2 / 3 Z Z 12 masse e stabilità Nuclei stabili con N è P pari: più numerosi In alcuni casi non esistono isotopi stabili: Tc, Pm Number of Stable Isotopes 157 52 50 5 Num. P Even Even Odd Odd Num. N Even Odd Even Odd 13 Le masse atomiche 14 masse e stabilità Esempio: Promezio (Z=61) Per Z=61 la curva di stabilità presenta un minimo vicino a A=146. Il nucleo 146Pm è dispari-dispari, decade agli isobari adiacenti. 146Pm Gli isotopi adiacenti, 145Pm e 147Pm, sono dispari: esiste un solo nucleo stabile per ogni A. Per A=145 il nucleo stabile è 146Sm 146Nd Z 60 61 145Nd, per A=147 invece è 147Sm 62 Esiste anche un altro caso: Tecnezio (Z=43) 15 Le masse atomiche Per A>16, EB/A è quasi costante 4He → saturazione della forza nucleare Per nuclei leggeri ci sono dei picchi per 4He, 8Be, 12C, 16O, 20Ne, 24Mg 8Be Mp= 1.007825 u Mn= 1.008665 u M(8Be)= 8.0053051 u M(4n+4p)= 8.0659598 u instabile: eccezione? EB/A (MeV) 0 4n+4p ∆M = 0.060654 u = 56.49MeV EB/A= 7.061 MeV positivo: stato legato! M(4He)= 4.002603 6 ∆M= 0.030376 u = 28.29 MeV Per 2 α =56.59 MeV EB/A= 7.074 MeV 3 la configurazione con 2 α è energeticamente favorita: il 8Be decade in 2 α 8Be 2α 16 Nuclei speculari N=Z Nuclei speculari A=dispari Z= A 1 2 N= A ±1 2 17 Nuclei speculari Esempio: Z=6 6 π N=7 6 ν 13C Z=7 6 π N=6 Formula semi empirica delle masse: M = Nmn + Zmz − av A + as A 6 ν 2/3 Z ( Z − 1) ( N − Z )2 + ac + aa + ∆( A) 1/ 3 A A B = Nmn + Zmz − M 13N Energia elettrostatica per Z protoni in una sfera di raggio R: Z2 3 Z ( Z − 1)e 2 Ec = ; ≈k R 5 4πε 0 R k ≈ 0.86 MeV fm k R0 Parametro: ac = Differenza tra EB: ∆E c ∝ A−1/ 3 Z 2 − ( Z − 1) 2 = A−1/ 3 (2 Z − 1) ≅ A−1/ 3 A ⇒ A2 / 3 [ ] 18 Nuclei speculari Z BE/A (keV) BE (ke) ∆BE (MeV) 3H 1 2827.266 8481.798 0.763755 3He 2 2572.681 7718.043 7Li 3 5606.29 39244.03 7Be 4 5371.4 37599.8 13C 6 7469.849 97108.037 13N 7 7238.863 94105.219 19F 9 7779.015 147801.285 19Ne 10 7567.375 143780.125 37Ar 18 8527.139 315504.143 37K 19 8339.847 308574.339 1.64423 ∆Ec 8.00 (MeV) ∆E B ≅ ac A R0 ≈ 0.86 2/3 6.00 slope≈0.704 3.002818 4.00 4.02116 6.929804 2.00 0.00 0 4 A2/3 8 12 k 2/3 A2 / 3 ⇒ ∆E B ≅ A ⇒ R0 = k ∆E B R0 1 = 1.22 fm 0.704 In accordo con altre misure 19 La misura delle masse La spettrometria di massa risale a poco prima del 1920. Nel 1919, Francis Aston mise a punto uno spettrografo di massa con cui dimostrò che le masse atomiche possono essere espresse, in prima approssimazione, da numeri interi. Gli spettroscopi di massa sfruttano la dipendenza dalla massa della forza magnetica. Vengono detti spettrografi se gli ioni vengono raccolti su lastra fotografica, spettrometri se raccolti da un rivelatore. Una particella carica di massa m che si muove con velocità v in un campo magnetico uniforme perpendicolare alla direzione del moto subisce una forza F = qvB v La particella segue una traiettoria circolare di raggio mv 2 mv r= = qvB qB + F r 20 La misura delle masse Le particelle cariche vengono accelerate da un potenziale elettrico V, fino a raggiungere la velocità v. Per la conservazione dell’energia: ∆K + ∆U = 0 1 2 mv − qV = 0 2 v= 2qV m Le particelle accelerate entrano in un campo magnetico B perpendicolare al loro moto, e compiono una traiettoria circolare di raggio: r= mv qB 1 2mV r= B q All’uscita dal campo magnetico vengono rivelate da un sistema di rivelazione sensibile alla posizione della particella 21 La misura delle masse Esempio: il campo magnetico è B = 0.05 T; Le particelle vengono accelerate da un potenziale V = 1000V ; q = 1.602*10-19C; Misuro la posizione sulla lastra: x = r =0.473 m A quale massa corrisponde? 1 2 MV r= B q r 2 B 2q M= 2V r 2 B 2 q (0.473) 2 * (0.05) 2 *1.602 *10 −19 M= = = 44.801 ∗10 − 25.... ? 2V 2 *1000 2 1 r 2 B 2q m2 *T 2 * C 2 ( Ns ) ⇒ =m = M= C 2 2V (Cm) ( Nm / C ) V Ns 2 Kg ⋅ m ⋅ s 2 26 = = = Kg = 6 . 024 ⋅ 10 u 2 m s m −25 M = 44.801*10 kg = 26.982u 22 La misura delle masse Per misurare le masse con una precisione dell’ordine di 10-6 bisogna usare strumenti sofisticati, per ridurre l’errore il più possibile. Un sorgente di ioni produce un fascio di atomi ionizzati, ad esempio, mediante bombardamento di elettroni dell’elemento in forma di vapore, o inducendo una scarica tra elettrodi rivestiti dal materiale sotto studio. Gli ioni prodotti dalla sorgente hanno una distribuzione ampia di velocità e possono includere elementi di massa diversa. Una selezione degli ioni da misurare può essere fatta mediante l’applicazione di un campo elettrico uniforme: + + + + + y∝ - - - - - qE mv 2 23 La misura delle masse + + + + + E Consideriamo una particella carica di massa m e velocità y m,v,q - - - - v=vx che attraversa un campo elettrico uniforme verticale. - L Accelerazione della particella dovuta al campo elettrico: F = qE ⇒ ay = F qE = m m Se la forza viene esercitata per una lunghezza L, il tempo di attraversamento del campo è: t = L / vx Quando esce dal campo la posizione in y della particella è: 1 y = a yt 2 2 qEL2 y= 2mv 2 L’angolo di deflessione in prima approssimazione è: ϕ= qEL 2mv 2 24 La misura delle masse Gli ioni selezionati mediante un diaframma vengono poi deflessi da un campo magnetico. Deflettore elettrostatico Sorgente collimatori fenditura Deflettore magnetico 25 La misura delle masse Una particella di carica q, massa m e velocità v=vx in un campo magnetico uniforme è sottoposta a una forza F: F = qvB e percorre una traiettoria circolare: v2 F =m r mv 2 mv 2 ⇒ qvB = ⇒r= r qvB Se L è l’arco di circonferenza percorso dalla particella, l’angolo di deflessione è: φ= L qBL = r mv 26 La misura delle masse E’ possibile migliorare la risoluzione facendo in modo che masse uguali con velocità diverse arrivino nello stesso punto del rivelatore: φm B Le A In A: forza centrifuga = forza elettrostatica mv 2 re = qE Deflessione angolare: φe = Le re qELe = 2mv 2 φe re In B: forza centrifuga = forza magnetica mv 2 rm = qvB Deflessione angolare: φm = Lm rm qBLm = mv Deriviamo rispetto alla velocità e alla massa: 27 φe = dφe dv dφe dm qELe mv 2 2qELe =− mv 3 qELe =− 2 2 m v Le re = qBLm φm = = mv dφm qBLm =− dv mv 2 dφm qBLm =− 2 dm m v Lm rm 1 dφe 2 mv 2 2qELe =− = − 3 φe dv qELe mv v 1 dφe 1 mv 2 qELe =− = − 2 2 φe dm qELe m v m 1 dφ m 1 mv qBLm =− = − φm dv qBLm mv 2 v 1 dφ m 1 mv qBLm =− = − 2 φm dm qBLm m v m 1 dφe 2 dφm = φe dv φm dv 1 dφe 1 dφm = φe dm φm dm 28 La misura delle masse 1 dφe 2 dφm = φe dv φm dv 1 dφe 1 dφm = φe dm φm dm φm B Le A φe re dφe dφm + = 0 ), ma c’è Quando φm = −2φe non c’è dispersione in velocità ( dv dv dispersione in massa. Gli ioni con diversa velocità emergono da B con traiettorie parallele. Se φm> 2φe le traiettorie convergono. Nell’esempio in figura: φe = 31 51’ e φm = 90 . 29 La misura delle masse Una precisione ancora migliore si ottiene mediante una doppia focalizzazione: gli ioni sono focalizzati in energia in S3, vengono poi focalizzati in momento in S4 . La dimensione dei deflettori e la posizione dei diaframmi sono scelti in modo che la dispersione totale in velocità sia nulla e la dispersione totale in m sia diversa da zero. In questo modo si possono misurare masse con una precisione dell’ordine di 10-5 30 La misura delle masse In genere si misurano differenze di massa per ottenere una precisione migliore. Il riferimento è l’atomo di 12C (u=12.000000). Ad esempio, per misurare la massa del 160Gd la si confronta con la massa della molecola C12H16. Entrambe le particelle raggiungono il piano focale e la differenza di massa corrispondente alla differenza di posizione può essere misurata. C12H16 –Gd160 = 198.05 0.09 mu (1 mu = 10-3 u) Dobbiamo conoscere anche la massa dell’H. L’idrogeno, insieme all’ossigeno, e altri atomi sono considerati “standard”, cioè masse di riferimento. 31 La misura delle masse La massa dell’H può essere ricavata dai seguenti cicli di misure: a = CH4 - O = 36381.5 0.9 µu (1 µu = 10-6 u) b = C4 – SO = 33016.4 1.3 µu c = O2 – S = 17754.3 0.9 µu 12H – C = 3a + c – b H = 1 + (1/12 ) (3a + c – b) = 1.0078235 u con incertezza: 1 (3∆a ) 2 + (∆b) 2 + ( ∆c) 2 ≅ 0.3µu 12 32 La misura delle masse Tornando al Gd160, avevo misurato la differenza: C12H16 –Gd160 = 198.05 0.09 mu (1 mu = 10-3 u) m(Gd160) = 144 + 16 x 1.0078235 – 0.19805 = 159.92713 u 0.00009 La precisione è ∆m/m ~ 5x10-7 Abbiamo trascurato l’energia di legame molecolare, che è dell’ordine di 10-9 u. Inoltre non abbiamo tenuto conto del fatto che il carbonio contiene circa l’1.11% di 13C, che potrebbe sostituire un atomo di 12C più un H a formare una molecola di massa molto vicina. 33 La misura delle masse Sorgente di ioni Campo magnetico B Mass Synchrometer Gli ioni prodotti e accelerati passano attraverso S1, ed entrano in un campo magnetico uniforme B. Gli ioni con momento mv=qBρ passano attraverso S2, S3, S4. In S3 ricevono un impulso da un campo di radiofrequenza che modifica il raggio di curvatura R della traiettoria. Se l’impulso è negativo, il raggio è minore. Gli ioni passano in S5 e tornano in S2. Se la frequenza f del campo è multiplo della frequenza di ciclotrone (numero di rivoluzioni al secondo): fc=qB/2πm, gli ioni in S2 sentono sempre lo stesso impulso e passano in S6 e poi in S7, dove vengono rivelati. f= n fc ,con n circa 200 → una piccola variazione di fc corrisponde a grande differenza di R, gli ioni non passano attraverso i diaframmi. 34 La misura delle masse Sorgente di ioni Se utilizzato per misurare differenze di massa può arrivare ad una precisione dell’ordine di 10-7. M1 ed M2 sono focalizzati in S7 con una variazione della frequenza di oscillazione del campo ∆f misurabile con grande precisione. Campo magnetico B ∆M si ricava da ∆f ∆M = f2 M1 o ∆f ∆M = f1 M2 35 La misura delle masse Un altro metodo per misurare differenze di massa è misurare l’energia delle particelle emesse nelle reazioni nucleari. Considera la reazione: x+X →y+Y Se Y è formato nello stato fondamentale, la differenza di energia cinetica è uguale alla differenza di energia a riposo. Misurando l’energia delle particelle posso ricavare il Q-valore della reazione: Q = [m(x) + m(X) – m(y) – m(Y)]c2 = Tfin – Tini L’accuratezza di ∆T può essere ~keV, che corrisponde a ∆m=∆T/c2 ~ µu 36 La misura delle masse Esempio: 1 H +14N →12N + 3H o 14 12 N ( p, t ) N Da altre misure conosco: m(p) = 1.007825 u m(14N) = 14.003074 u m(t) = 3.016049 u Conosco la velocità iniziale di p, misuro la velocità finale di t e ricavo: Q = -22.1355 0.0010 MeV m(12N ) = m( p ) + m(14N ) − m(t ) − Q / c 2 = 12.018613 0.000001 u 37 La misura delle masse In una reazione nucleare, un fascio di particelle a viene fatto collidere con un bersaglio di nuclei X , fermo nel sistema del laboratorio. Dopo la reazione i prodotti b e Y vengono emessi con angoli θ e ξ. b a pb Tenendo conto della conservazione di θ pa X energia e momento: ξ Y pY M + MY Q = b MY MY − M a 2( M a Ea M b Eb )1/ 2 Ea − Eb − cos θ MY MY Le masse Ma, Mb, MY sono note da altre misure, la velocità iniziale di a è nota e selezionata, la misura di Eb deve tener conto di correzioni dovute a perdita di energia e straggling nel target. Dobbiamo anche considerare correzioni relativistiche. Il peso maggiore nell’errore è dovuto alla precisione dell’angolo θ. Per θ= 90° , l’indeterminazione ∆θ corrisponde ad un errore in Q pari a 2( M a Ea M b Eb )1/ 2 ∆Q = ∆θ MY 38 La misura delle masse Misuro anche nuclei instabili 1963 39 La misura delle masse 9Be(d,α)7Li e 9Be(d,7Li)α La differenza tra i due valori (≈7 keV) è dovuta principalmente a effetti di contaminazione della superficie del target. 40 La misura delle masse Lo spettrometro può essere utilizzato anche per misurare l’abbondanza relativa di isotopi di un dato elemento. Un fascio di Krypton naturale produce lo spettro mostrato in figura. Dalle aree relative dei picchi si ricava: 78Kr 0.36% 80Kr 2.27% 82Kr 11.6% 83Kr 11.5% 84Kr 57.0% 86Kr 17.3% Gli isotopi assenti nello spettro sono instabili e quindi non sono presenti nel Krypton naturale. Facendo la somma pesata delle masse dei sei isotopi si ottiene la massa media del Krypton, che è tabulata nella tavola periodica degli elementi. 41 La misura delle masse La misura dell’abbondanza relativa può fornire in alcuni casi una misura dell’età di un particolare campione. Un classico esempio: Datazione con 14C: Questo isotopo non è stabile, ha vita media τ = 8266 anni e decade (β-) in 14N. Viene prodotto in atmosfera per effetto del bombardamento di raggi cosmici mediante la reazione: 14 N + n→14C + p Con un ritmo di produzione medio di 2.2 cm-2s-1. l’ossigeno e forma anidride carbonica radioattiva Il 14C si combina con 14CO2, presente in atmosfera con una concentrazione atomica relativa di circa 1.18 x10-12. 42 La misura delle masse Attraverso la fotosintesi viene assorbito dagli esseri viventi. Quando i processi metabolici finiscono, il 14C non viene più assorbito e la sua concentrazione diminuisce nel tempo. [ C] 14 t = [ C] 14 − t /τ e 0 τ ≅ 8266 anni [ C] 14 0 ≅ 1.2 × 10 −12 Limite: 60000 anni Il materiale da datare viene usato come sorgente di ioni per un acceleratore e analizzato in uno spettrometro magnetico. 43 La misura delle masse Per misure di datazione con un range di tempo più ampio bisogna utilizzare isotopi con vita media più lunga. Sfortunatamente tali isotopi non vengono metabolizzati dagli esseri viventi. 44 La misura delle masse Ad esempio: Il Rubidio naturale è composto da: 72% 85Rb stabile 28% 87Rb decade β- con TD = 4.7•1010 anni Il prodotto di decadimento è 87Sr. Nei minerali contenenti Rb ci sarà una percentuale di 87Sr rispetto a 86Rb più alta del normale. La misura dell’abbondanza relativa dei due isotopi di Sr può essere usata per determinare l’età del minerale. 45 La misura delle masse Conteggi Esempio: lo Xenon Spettro di massa degli isotopi del xenon trovati in un campione di gneiss avente 2.7 miliardi di anni estratto dalla penisola di Kola Spettro degli isotopi dello xenon presenti in atmosfera Lo Xe nello gneiss è stato prodotto dalla fissione spontanea dell’uranio (K.Schafer, MPI Heidelberg) 46 Numero di massa La misura delle masse 137Te 97Zr 137I 97Nb 137Xe 137Cs 97Mo La fissione di un determinato nucleo può avvenire in diversi modi e questo a causa del fatto che i neutroni ed i protoni del nucleo originario, quando avviene la fissione, si possono ripartire in modi diversi per formare nuclei più leggeri (prodotti di fissione), neutroni e radiazione. Ad esempio, le possibili reazioni nucleari che hanno luogo bombardando con neutroni nuclei di 235U sono oltre 40. Nella figura è riportata una delle tante reazioni che riguardano l' 235U, con i successivi decadimenti fino ad arrivare ad isotopi stabili. 137Ba 47