11 –I GRECI al di là del mare – la seconda colonizzazione
VIII (8°) sec. a.C - VI (6°) sec. A. C.
QUANDO ?
Verso Est e Nord della Grecia: coste del mar Nero ( Ponto
Eusìno), sud Italia (Magna Grecia), coste meridionali di
Francia, Spagna , Asia Minore.
DOVE?
ORIGINE e
MOTIVAZIONI
L'arco di tempo che va dall’VIII (8°) sec. a.C al VI (6°) sec. A. C fu
segnato da un'altro grande evento chiamato “seconda
colonizzazione”. Fra le cause il ruolo giocato dallo sviluppo
agrario ed il conseguente incremento demografico . Il territorio
della Grecia poneva seri limiti alla possibilità di estendere i terreni
messi a coltura. La patria era spesso teatro di violenti conflitti
sociali e fra aristocratici e contadini. Tra i coloni vi erano
membri della vecchia aristocrazia alla ricerca di facili guadagni e
personaggi ambiziosi .A volte poi la creazione di colonie ebbe anche
lo scopo di stabilire punti di approdo lungo le rotte commerciali che
attraversavano il Mediterraneo a beneficio delle città a maggiore
vocazione mercantile .Le colonne greche furono da subito colonie di
insediamento e popolamento pensate per accogliere stabilmente in
un nuovo territorio una massa considerevole di abitanti
.
METE
Si sviluppò lungo due direttrici principali . 1) verso Est e nord est
della Grecia, in regioni nuove sconosciute ( Pont Eusino , l’odierno
Mar Nero ; l’Ellesponto [stretto dei Dardanelli]) 2) verso le zone
occidentali del Mediterraneo : Italia meridionale e insulare, coste
mediterranee della Francia e Spagna .Il Sud della penisola italiana e
la Sicilia ebbero una splendida fioritura grazie alle colonie greche
tanto che il territorio fu poi chiamato Magna Grecia ossia “Grande
Grecia”
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11 –I GRECI al di là del mare – la seconda colonizzazione
Supporto della
MADREPATRIA
e incontro con le
popolazioni
autoctone
I Greci chiamavano una colonia apoikìa cioè “allontanamento da
casa “. Era la polis stessa a predisporre lo spostamento di una parte
dei propri cittadini ai quali forniva mezzi di trasporto, supporto
tecnico organizzativo e armi . Il capo della spedizione era l’ ecista
che era un aristocratico. Dimensione religiosa: prima di partire l’
ecista si recava dall'oracolo di Delfi per chiedere benedizioni o
qualhe indicazione. L’ecista sulla base delle informazioni ricevute
dai mercanti o abitanti di altre colonie aveva un'idea chiara
generalmente dell'area da esplorare.
L'incontro con le popolazioni autoctone specialmente in Italia meridionale e in Sicilia spesso
non fu pacifico, si verificavano scontri con esse e le comunità indigene venivano ricacciate
dalle coste verso l'interno o ridotte in schiavitù. Non mancarono esempi di collaborazione e
di convivenza fruttuosa fra i greci le popolazioni locali accadde così a colonizzatori delle
isole Lipari che misero in comune con gli isolani proprietà ed energie.
la SOCIETA’
nelle
colonie.
Una volta arrivato nella nuova terra ciascun colonno riceveva dall’ecista
un appezzamento di terreno coltivabile; i lotti erano tutti uguali fra loro e
il colono ne diventava proprietario per sempre. Uno dei primi atti
compiuti nelle nuove terre era la fondazione del santuario in onore degli
dei della polis di origine ( detta in greco Metropolis “città madre”) . La
colonia manteneva rapporti privilegiati e saldi dal punto di vista
commerciale, culturale e religioso con la madre patria , anche se la
colonia era una polis perfettamente autonoma.
Rispetto alla madrepatria la vita nelle colonie era più egualitaria e con meno conflitti, più
aperta e più libera. La vitalità delle colonie divenne importante anche in ambito culturale
basta ricordare che fu nel mondo coloniale a Mileto (in Ionia) che alla fine del settimo secolo
a.C. nacque la filosofia (una nuova forma di pensiero) ed dalla più antica colonia greca
d'occidente Pithecusa (Ischia) proviene uno dei più antichi esempi di scrittura alfabetica ( la
cosiddetta Coppa di nestore ) che dimostra il ritorno della scrittura nel corso dell'ottavo
secolo a.C.
Nei territori delle colonie si cominciò per la prima volta a sentire l'esigenza di stabilire le leggi
scritte. Fino ad allora il diritto era stato tramandato oralmente e lasciava spazio vari tipi di
abusi. I primi legislatori sono alcuni personaggi provenienti dalle colonie come Zaleuco di
Locri , Diocle di Siracusa e Caronda di Catania
Atene e Sparta non parteciparono in modo significativo alla colonizzazione perché il loro
territorio soddisfaceva il fabbisogno degli abitanti . Più attive sul piano coloniale furono Corinto
Mègara, Eretria e Calcide.
Era frequente che da una colonia si distaccassero a sua volta gruppi di abitanti che andavano a
insediarsi in una nuova località( esempio : i cittadini di Cuma fondarono intorno al 470 a.C.
Neapolis cioè Napoli)
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ECONOMIA
E
TECNICA
Sull iniziale base agricola si instaurarono attività artigianali e mercantili. Alcuni
contadini giunti nelle colonie divennero artigiani; si verificarono poi una
progressiva organizzazione e una specializzazione nei vari settori produttivi e poi
l'introduzione della moneta inventata dai Lidi (popolo dell'Asia minore) intorno
alla metà del settimo secolo a.C. Le monete erano realizzate in elettro (lega d'oro e
argento ). Le prime emissioni di monete nacquero per uso pubblico (riscossioni di
tasse, pagamenti… ) e la stampa di moneta era espressione forte della identità della
polis.
Con la moneta nacque la pratica del prestito a interesse , con tassi spesso proibitivi
. Molti piccoli proprietari terrieri si indebitarono rischiando anche di cadere in
schiavitù (pena prevista per i debitori insolventi).
Si fa risalire al VII (7°) sec a.C il passaggio dalla vecchia nave a 50 remi (la
pentecontère) alle navi a vela con maggiori capacità di carico. Le navi
commerciali si differenziarono dalle navi da guerra: quest'ultime dovevano essere
più maneggevoli e avere dotazioni specifiche come rostri. Verso la fine del sesto
secolo a.C. i Greci giunsero a mettere a punto la trireme. una delle più efficienti
navi da guerra dell'antichità .