IL COLONIALISMO
Presentazione di geografia
Alunno: Antonio Cavuoto
Classe: 3F
LA COLONIA
La colonia è un territorio la cui sovranità non appartiene alla popolazione indigena ma
ad uno stato straniero che lo occupa militarmente, ne utilizza le risorse naturali e lo
amministra con un ordinamento in base al quale i diritti dei coloni non sono uguali a
quelli dei cittadini dello stato occupante. Possiamo dividere il colonialismo umano in tre
fasi.
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I fase: le origini; colonialismo greco (IX e V secolo a.C.) e romano (VIII sec. a.C. - V sec.
d.C.).

II fase: la colonizzazione dell’America (XVI – XVII secolo).

III fase: l’età dell’imperialismo (XIX – XX secolo).
Mappa sul
colonialismo.
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FASE I. LE ORIGINI: IL COLONIALISMO GRECO
La prima colonizzazione greca avvenne a partire dal II millennio e aveva interessato tutta la Grecia, le isole dell'Egeo
e l‘Asia Minore. Furono colonizzatori vari popoli minori (Dori, Ioni e Eoli) che occuparono diverse aree, e che andarono poi a
formare il popolo greco. La seconda colonizzazione avvenne tra l'VIII e il VI secolo, nella quale i Greci si espansero verso
est e verso ovest.
Le cause di questo spostamento sono:

crescita della popolazione

desiderio di conoscenza

ragioni politiche ed economiche.
Inoltre numerosi mercanti avevano
intuito la possibilità di fare fortune
spostandosi in nuovi territori.
All'inizio il movimento di
colonizzazione fu spontaneo e
non organizzato
poiché spesso ispirato dai
racconti dei
marinai che tornavano
da terre lontane. Dopodiché si
formarono veri gruppi di cittadini
che partivano alla ventura.
In seguito, queste spedizioni
vennero organizzate dalle singole
città che fornivano navi ed
eleggevano un capo chiamato “ecista”
ossia il fondatore. Le nuove colonie
greche si caratterizzavano per il forte
legame con la madrepatria: erano a tutti
gli effetti delle città greche,
nei costumi, nell'organizzazione,
nell'urbanistica e nella lingua greca
attica. Ogni colonia greca conservava una
notevole autonomia culturale.
Seconda colonizzazione: l’ Italia (Zancle, Trapani, Taranto,
Catania, Agrigento, Neapolis, Paestum, Locri, Metaponto); la Francia
(Massalia e Nicea, poi Marsiglia e Nizza); il Mar Nero (Bisanzio)
La Grecia divisa
dalle tre
popolazioni
primitive: fascia
ionica, eolica e
dorica.
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I Romani furono i più grandi colonizzatori
dell’antichità. Formarono un Impero che
comprendeva quasi tutto il mondo allora conosciuto.
IL COLONIALISMO ROMANO
Una colonia romana era una comunità autonoma,
situata in un territorio conquistato da Roma in cui
si erano stanziati dei cittadini romani, legata da
vincoli di eterna alleanza con la madrepatria.
Le colonie servirono soprattutto da territorio abitabile
dai proletari o dai soldati: in questo
modo si riduceva la pressione demografica dell'Urbe.
Esistevano tre tipi di colonie.
o Romana: i cittadini avevano la cittadinanza romana
o Immune: i cittadini potevano battere moneta
ed erano esenti da imposte
o A diritto latino: chiamate solo per ricevere aiuto
in guerra.
L’Impero Romano
nella sua massima
espansione.
Porto Torres,
Sardegna, una
delle colonie
romane
Pianta di una
colonia
romana.
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FASE II. LA CONQUISTA DELLE AMERICHE
La scoperta dell’America (1492) di Cristoforo Colombo portò a una fase nuova. In
seguito a varie teorie sul nuovo continente e a varie esplorazioni, di cui protagonisti
furono Amerigo Vespucci e Ferdinando Magellano, gli Europei si resero conto che
colonizzare il Nuovo Mondo sarebbe stato vantaggioso economicamente: nelle
Americhe vi trovarono prodotti che avrebbero dato un volto nuovo all’ Europa. Già
nel 1500 furono Spagnoli e Portoghesi (i grandi popoli navigatori) a colonizzare il Sud
America. Vi ricavarono oro, argento e zucchero. Nel ‘600 Olandesi, Francesi e Inglesi
colonizzarono il Nord America. I Francesi si stabilirono in Canada e lungo le coste del
Mississippi. Essi si dedicavano alla caccia agli animali da pelliccia. Gli Olandesi si
insediarono sulle coste atlantiche e fondarono la città di Nuova Amsterdam. In seguito
gli Inglesi si impossessarono di queste terre e Nuova Amsterdam fu chiamata New
York. Gli inglesi iniziarono a coltivare la terra, utilizzavano i fiumi navigabili come vie
di comunicazione, costruirono porti sulla costa, sfruttarono le foreste per ricavare
legname. La prima colonia inglese fu la Virginia: qui gli Inglesi cominciarono a
coltivare tabacco, riso, cotone, creando grandi piantagioni. Nel 1620 alcuni Inglesi
(Padri Pellegrini) a causa delle persecuzioni religiose decisero di scappare in America.
Si imbarcarono sulla nave Mayflower e giunsero a Boston. Le colonie inglesi
aumentarono. Ogni colonia era governata da assemblee e da un governatore.
L’Inghilterra pretendeva che i coloni commerciassero solo con la madrepatria.
L’Inghilterra si arricchiva sempre più mentre i coloni erano svantaggiati. All’inizio i
coloni vissero con i pellerossa, in seguito però cominciarono le prime guerre perché gli
europei volevano occupare sempre più territori. Gli Indiani vennero quasi del tutto
sterminati .
Colombo
arriva in
Centro
America.
(1492)
La colonizzazione
delle Americhe
Spagna
Portogallo
Francia
Inghilterra
Russia
Olanda
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Tra le colonie del nord e del sud c’erano alcune differenze:

A sud l’economia era basata sull’agricoltura nelle piantagioni.

A nord oltre all’agricoltura si praticavano la caccia, la pesca, il
commercio e si sfruttava il legname delle foreste.
Nelle piantagioni del sud serviva molta manodopera, perciò gli inglesi
cominciarono ad utilizzare gli schiavi importati dall’Africa. Presto il
commercio degli schiavi divenne molto fiorente.
Ferdinando Magellano (1480 - 1521), navigatore portoghese,
fu il primo a compiere la circumnavigazione del globo.
Amerigo Vespucci (1454 – 1512), cartografo italiano, fu il
primo a intuire che le terre scoperte da Colombo erano
quelle di un nuovo continente, che oggi porta il suo nome.
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L’imperialismo fu la corsa delle maggiori potenze
a realizzare una spartizione coloniale del
pianeta. L’Africa divenne il terreno preferito della
conquista. Importante fu l’occupazione
dell’Egitto che interessava l’Inghilterra e la
Francia, sia per le sue ricchezze naturali, sia per la
sua posizione strategica. La costruzione del canale
di Suez inoltre aveva reso ancora più importante il
controllo dell’area, spingendo la Gran Bretagna ad
intervenire militarmente. Contemporaneamente la
Francia occupò la Tunisia dando origine alla sua
espansione nell’Africa Sahariana.
FASE III. L’IMPERIALISMO
Imperialismo
italiano:
Eritrea, Libia
e Somalia.
Le cause e le
conseguenze
dell’
imperialismo.
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Il sud-est asiatico e la Cina furono divise tra
Olandesi, Inglesi e Francesi e Giapponesi.
Gli Stati Uniti, attraverso un conflitto con
la Spagna, ottennero le Filippine. Il
“dollaro” fu lo strumento di cui gli
americani si servirono per
imporre il loro dominio su Asia e America
meridionale. Un evento di particolare
importanza fu la fine dell’impero
cinese. L’espansione occidentale ebbe su di
essa effetti devastanti. Nacque un
movimento d’intellettuali che
compresero che per salvare il Paese
bisognava democratizzarlo: ci fu la
Repubblica Cinese.
Il nazionalismo
portò
all’imperialismo.
La spartizione del
mondo nell’età
imperialistica.
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FINE
Antonio Cavuoto III F