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Verdure d’estate, origini e storia degli ortaggi della calda stagione Kenwood Club

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15/01/22, 12:38
Verdure d’estate, origini e storia degli ortaggi della calda stagione | Kenwood Club
Verdure d’estate, origini e storia degli ortaggi della calda stagione
Per vivere bene e in forma non si può prescindere da una dieta che non sia sana e consapevole, capace di mettere al centro la sostenibilità del piatto.
By Mailander
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In estate frutta e verdura non possono mai mancare a tavola, che sia per rinfrescare le lunghe giornate al mare o in montagna e per idratarsi quando si resta in città. I
cibi salutari non solo ci fanno vivere bene e in forma, ma mettono al centro la sostenibilità del piatto, facendoci compiere scelte più consapevoli, che
contribuiscono alla salvaguardia del nostro pianeta. Scegliere verdure di stagione ci aiuta, quindi, a prediligere anche le filiere a km zero, più attente alla gestione
dei terreni e delle risorse agricole, all’insegna della sostenibilità.
Totò
«Mi devo fare una pappata d'insalata che la vitamina C mi deve uscire dalle orecchie.»
Il pomodoro: frutto migrante
E allora via con tante verdure di stagione in tavola! Ma in estate bisogna saper scegliere quelle giuste. Partiamo dal pomodoro, il protagonista indiscusso della
nostra tradizione culinaria, che per la botanica è un frutto di recente importazione e che riveste un posto d’onore fra gli ortaggi più coltivati nei nostri orti. La
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pianta di origine sudamericana è arrivata in Europa solo nel 1500 incontrando inizialmente la diffidenza di molti, per la sua caratteristica di essere un “ortaggio
migrante”. Nel nostro Paese, infatti, questa verdura si è diffusa in maniera definitiva solo tra il 1700 e il 1800. A dispetto di quel che si può pensare, quindi, un
caposaldo delle nostre ricette è stato introdotto solo da pochi secoli. Il pomodoro rientra fra gli ortaggi più sani e nutrienti, citato da uno studio di Washington
Post fra i 41 vegetali multitasking, ovvero fra gli ortaggi che non solo da crudi hanno più ferro o vitamina b, ma che in generale ne sono più ricchi, mantenendo un
bassissimo apporto calorico, ideale per le giornate estive.
La lattuga: antica foglia d’acqua della Mesopotamia dalle doti rilassanti
La lattuga è una delle verdure di più antica coltivazione nell'area del Mediterraneo, anche se i primi a coltivarla - in aiuole irrigate nel 4000 a.C. - furono gli antichi
Sumeri della Mesopotamia meridionale. Comodissima anche per i veloci pasti al mare, è la più consumata grazie alla sua croccantezza, abbinata a freschezza e
leggerezza, in grado di donare un grande senso di sazietà. Composta dal 95% di acqua, ricca di fibre e vitamine, non deve mai mancare nella nostra tavola ed è
perfetta in connubio con altri ortaggi e verdure. Alcuni studi scientifici hanno inoltre provato i suoi benefici nei confronti del nostro sistema nervoso: la lattuga è
stata studiata nel 1911 dal Consiglio della società farmaceutica della Gran Bretagna che ha rinvenuto, oltre a Lattucopicrina e la Lattucina, altre molecole con blando
potere sedativo. È quindi un alimento particolarmente adatto prima di addormentarsi, da consumare nei pasti serali.
La melanzana: polpa nutriente dentro la vesta viola
La melanzana è un alimento originario dell'India. Bellissimo ortaggio dall’intenso colore viola, per alcuni ha avuto però origine in Cina, mentre secondo altri studi
sembra che furono gli Arabi a scoprirla e diffonderla in tutto il Medio Oriente, nonché a portarla nella penisola iberica nel VII secolo. Tuttavia, è solo dal XV secolo
che ha raggiunto l'Occidente. La melanzana è una verdura centrale per molti piatti noti della cucina mediterranea, grazie alla polpa morbida, che la rende molto
utilizzata in cucina, per la sua delicatezza che ben si adatta a tutti piatti. Una volta cotta, il calore non ne intacca inoltre le numerose proprietà benefiche: la
melanzana aiuta inoltre a contrastare i livelli di colesterolo cattivo e contiene l’acido criogenico, una sostanza organica che aiuta a combattere i radicali liberi. Un
rimedio naturale contro l’invecchiamento.
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Il peperone: l’ortaggio di Colombo con la vitamina C
Verdi, rossi, gialli, i peperoni sono tanti e molto utilizzati in cucina per via del loro gusto dolce e leggermente piccante, adatto a insaporire e dare maggiore
carattere ai piatti. Il peperone venne introdotto in Europa dagli spagnoli ed ebbe un immediato successo. L'importazione in Europa iniziò proprio con il ritorno
di Cristoforo Colombo dal suo primo viaggio in America, quando fu colpito dal sapore piccante del peperoncino e lo scambiò per una varietà rossa di pepe: da qui il
nome di peperone. Oltre che buoni, i peperoni sono anche molto salutari: apportano all’organismo una concentrazione di vitamina C che sembra essere maggiore
di quella degli agrumi. Grazie a un apporto considerevole di potassio e di un apporto di sodio quasi inesistente, questa verdura è considerata inoltre un alimento
diuretico, adatto prima della classica prova costume.
Il cetriolo: il suo acido tartarico e gli utilizzi cosmetici lo rendono il re indiscusso dell’estate
Conosciuto fin dai tempi più antichi, sembra che il cetriolo crescesse selvatico ai piedi dell’Himalaya, ma c’è anche chi lo ritiene originario dell’Africa. Al di là
delle sue origini incerte, già gli antichi egizi lo coltivavano e fu proprio attraverso di loro che venne tramandato a greci e a romani, che lo apprezzarono tantissimo.
Il cetriolo è una verdura fondamentale in estate: ricchissimo d’acqua, per forma o colore è molto simile alle zucchine, famiglia di cui fa parte. Protagonista
indiscusso delle diete dimagranti contiene tantissimo acido tartarico, che contrasta la trasformazione in adipe di qualsiasi tipo di carboidrato, bloccando i grassi ed
eliminandoli, invece di farli assimilare al corpo. Svolge una fondamentale azione contro cellulite e ritenzione idrica, oltre che essere adatto per maschere al viso,
nella nota icona di benessere con due fettine sugli occhi, che aiutano a illuminare, idratare e rilassare la pelle.
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