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Freud

Paul Ricoeur definisce, nel suo importante lavoro Dell'interpretazione, Saggio su Freud (1965), “i maestri del
sospetto”.
Secondo Ricoeur i maestri del sospetto sono tre: Marx, Nietzsche e Freud. Questi tre autori sono accomunati
dall’idea che esista una struttura profonda della realtà che determina i fenomeni coscienti. La differenza fra i tre
pensatori sta nella diversa individuazione di questa struttura profonda, che risiede secondo Marx nella struttura
economica, per Nietzsche nella volontà di potenza e per Freud nell'inconscio.
Vita in breve
Sigmund Freud nacque a Freiberg, in Moravia (l'attuale Repubblica Ceca), nel 1856. A soli quattro anni, si trasferì a
Vienna con la famiglia. Si laureò in medicina, si dedicò alla psichiatria e, approfittando di una borsa di studio, si
trasferì per un breve periodo nella città di Parigi e si interessò ai fenomeni isterici curati attraverso l’ipnosi.
I problemi
Oltre che economici, le sue novità non venivano accolte;
Lui è nato nell’impero austro ungarico: l’Austria in quegli anni venne annessa alla Germania, lui era ebreo e quindi le
sue pubblicazioni venivano considerate “ebree” e quindi non di degna attenzione o errate.
Freud rappresenta una 3ª rivoluzione:
1. Copernico: spiegò che gli esseri umani non erano al centro dell’universo
2. Darwin: gli esseri umani non sono stati creati da Dio ma attraverso un processo di evoluzione naturale.
3. Freud: le sue scoperte sulla psicoanalisi
Gli studi sull'isteria
Vi erano dei pregiudizi legati appunto alle patologie di natura psicologica (fobie varie, tosse nervosa, anoressia, ecc.):
1. I malati principali erano le donne, che soffrivano di isteria (il termine deriva proprio da utero).
2. Si credeva che la malattia mentale avesse un origine organica, che fosse quindi dovuta ad un
malfunzionamento fisico.
3. Si credeva che l’ipnosi potesse essere una soluzione al problema. Era possibile, infatti, riuscire ad utilizzare il
metodo come strumento per far ricordare al paziente degli episodi spiacevoli dimenticati, neutralizzando
così la carica emotiva negativa connessa all’avvenimento, che continuava ad agire nel presente. Essa in
realtà non permetteva una soluzione definitiva in quanto dopo un momentaneo sollievo del paziente,
quest’ultimo tornava ad accusare i sintomi precedenti al trattamento.
Continuando ad indagare autonomamente le cause dell’isteria, Sigmund Freud arrivò alla conclusione che, alla base
dei sintomi nevrotici, non c’erano dei problemi organici ma un conflitto, operante al di là della sfera cosciente del
soggetto, tra forze inconsce. Da tale scoperta nacque dunque la psicoanalisi che letteralmente significa studio della
mente e che, nello specifico, riguarda l’inconscio.
Freud distinse allora
Parte conscia: in cui domina il controllo
Parte inconscia: formato da elementi che sono mantenuti inconsci da una forza, detta “rimozione”, che può essere
aggirata solo grazie a particolari tecniche psicoanalitiche.
La mente dell’uomo è paragonabile ad un iceberg, in cui l’inconscio costituisce la struttura prevalente, mentre solo
la punta visibile è rappresentata dal conscio.
Anna O, Breuer e Freud
Joseph Breuer era un esperto in materia di isteria. In quell’epoca era anche la figura più importante nel mondo
dell’ipnosi clinica. Freud divenne il suo apprendista e lo ammirava profondamente. Insieme scrissero le prime righe di
quella che sarebbe diventata la storia della psicoanalisi. Anna O rappresentò un caso decisivo perché entrambi
avanzassero nella comprensione della mente umana.
Anna O era una giovane di 21 anni, austriaca e proveniente da una famiglia benestante. Era una ragazza
particolarmente intelligente e istruita. Tuttavia, iniziò a presentare molti sintomi bizzarri. Entrava in una sorta di
“trance” che lei chiamava “nuvole”. Soffriva di allucinazioni in cui vedeva serpenti e teschi. Rimaneva muta. Rimaneva
paralizzata. Non riusciva a bere liquidi. A volte dimenticava la sua lingua madre, il tedesco, e riusciva a parlare solo in
inglese o in francese.
Alla fine lei si innamorò di Breuer e sviluppò una forte dipendenza da lui. Anche lui sentiva attrazione nei confronti
della ragazza. Visto che era sposato, decise di interrompere il trattamento.
Anna O venne internata due volte e presentò diverse ricadute. Eppure, ci fu un momento in cui riuscì a tenere sotto
controllo tutti i sintomi che la affliggevano. Divenne un’attivista per i diritti delle donne e dei bambini. Fu anche una
scrittrice e traduttrice di una certa importanza. La sua vita intraprese un corso che si potrebbe definire “normale”.
Alcune scoperte e metodi
Le
associazion
i libere
Per portare alla consapevolezza il “rimosso” o “inconscio”, Freud inizialmente utilizzava l’ipnosi.
Tuttavia, successivamente, si rese conto che era più fruttuoso utilizzare il metodo delle
“associazioni libere”. Tale tecnica consiste nel far rilassare il paziente il più possibile (facendolo
sdraiare su di un lettino) e farlo abbandonare ai propri pensieri. In questo modo, è il paziente
stesso ad “aiutare” il medico, poiché i pensieri sono attratti e si dirigono man mano verso il
rimosso.
Gli atti
mancati
Per esempio a una cena importante si cerca di prendere un bicchiere pieno di vino dal tavolo e
invece ci si scontra con le dita contro il bicchiere facendolo rovesciare, e profondendosi in scuse
poi con tutti gli ospiti. Sembrerebbe un atto involontario ma sottoposto a indagine
psicoanalitica, potrebbe essere spiegato come una voglia non cosciente di farsi notare. Questo
fenomeno psichico fu descritto per la prima volta da Freud a dimostrazione che esiste una
volontà non cosciente, chiamata inconscio che funziona a nostra insaputa e talvolta ci spinge a
fare delle azioni che non vorremmo, o che vorremmo e non facciamo. Secondo la teoria
freudiana gli atti mancati nascondono il conflitto nevrotico fra fare una certa azione e non farla,
ossia per continuare nell'esempio precedente un desiderio
cosciente esibizionistico verrebbe represso da una persona e l'inconscio libererebbe
l'energia dell'azione repressa, con l'atto mancato
Il significato
e la
funzione del
sogno.
Freud considerò l’interpretazione dei sogni (che è anche il titolo del suo capolavoro, uscito nel
1900) come «la via regia verso l’inconscio» oltre che «il più sicuro fondamento della
psicoanalisi». I sogni costituiscono la forma che l’attività psichica assume durante lo stato di
sonno. Più precisamente essi sono allucinazioni che si hanno durante il sonno, ma — a
differenza delle allucinazioni osservabili nelle malattie mentali — si tratta di fenomeni psichici
normali. Il sogno che viene raccontato dopo il risveglio rappresenta soltanto il risultato finale
dell’attività psichica inconscia che ha luogo durante il sonno: ciò che si ricorda viene chiamato
contenuto manifesto; il suo verso significato inconscio viene invece definito contenuto latente,
ed è costituito da desideri, tendenze e pensieri rimossi dalla coscienza. Il processo che ha
prodotto la trasformazione del contenuto latente nel contenuto manifesto del sogno è il lavoro
onirico.
L’attività onirica rielabora il deposito di desideri inappagati dell’inconscio in cui confluiscono
ansie, emozioni e fantasie sessuali che, se manifestate produrrebbero angoscia. Il fattore
responsabile di questa trasformazione è invece la censura, ovvero quella funzione psichica che
tende ad impedire ai desideri inconsci l’accesso diretto alla coscienza. Se però nel sogno gli
elementi rimossi affiorano con minore difficoltà, ciò è dovuto al fatto che la censura onirica è
meno severa della rimozione diurna.
L’interpreta
zione dei
sogni
F. era convinto che si trattava di un’opera che avrebbe avuto nel nuovo secolo una estrema
importanza. Vi troviamo sia la pratica terapeutica ma anche gli aspetti teorici della sua
riflessione:

La struttura della psiche:
La psiche ha una struttura tripartita:
 conscia
 inconscia
 preconscia
1 TOPICA
Adesso vediamo meglio cosa è l’inconscio. Usa tre istanze per spiegare la psiche.

L’essere e
super-io
Es
Principio del
piacere
Es, io e super-io
2 TOPICA
1. Es è certamente tutto inconscio (es è un pronome neutro, impersonale nella lingua
tedesca). Quando nasciamo la psiche è composta solo di es, che corrisponde a un solo
principio: la ricerca del piacere. L’es si manifesta nella vita attraverso la ricerca del
piacere. L’es vive attraverso la manifestazione che sono le pulsioni  sono fenomeni
tutti endogeni (che vengono da dentro) mentre al contrario gli stimoli vengono da
fuori. Non possiamo tenere alla larga le pulsioni, mentre al contrario possiamo farlo
con gli stimoli. L’es non ci abbandonerà MAI.
I desideri che nascono che potrebbero diventare fonte di piacere, quando i desideri
rimangono inappagati diventano fonte di frustrazione.
Rimozioni sono dimenticanza, episodi negativi della nostra esistenza. Per evitare di
continuare a soffrire l’es lo va a rendere irriconoscibile.
Nell’es finiscono tutti i vissuti che sono diventati fonte di sofferenza, permettendoci di
non pensarci. Anche se rimangono (molto spesso come manifestazione fisiologiche)
nello nostro modo di parlare, tic nervosi, ma anche nei sogni.
Super-io
Principio del dovere
Io
Principio della
realtà
2. È il sistema delle regole che vige nella nostra vita, di cui in parte siamo consapevoli e in
parte no.
La prima regola che impariamo ce la farà imparare nostra padre (simbolo delle
regole).
Nel super-io coesistono conscio e inconscio.
3. Freud dice che l’io è un servo in casa propria. L’Io, anch’esso parzialmente inconscio, possiede
una funzione di mediazione tra le pressioni pulsionali dell’Es, gli
imperativi etici del Super-io e le esigenze della realtà esterna: deve mediare i conflitti non
soltanto tra Es e realtà, ma anche quelli tra es e super-io.
La sessualità infantile. Freud procede ad una teoria generale dell’inconscio, fondata sull’ipotesi dell’esistenza di pulsioni
fondamentali, di natura sessuale, cui egli dà il nome latino di libido e che rappresentano l’espressione psichica dell’energia
sessuale.
fase orale (0-18
mesi):
fase anale (18
mesi-3 anni):
fase fallica (3-5
anni):
Complesso di Edipo
Il bambino fin dall’inizio nasce con la ricerca del piacere. Esso si concentra sulla bocca, lo manifestazione
attraverso la suzione. Il bambino vuole il latte perché gli procura piacere. Esso piange perché aumenta il
desiderio e quindi aumenta la tensione: essa finisce quando il desiderio viene soddisfatto.
Il bambino prova piacere nel trattenere e rilasciare le feci. Non è più una soddisfazione solo fisica ma anche
psichica.
NO fase genitale  ha a che fare con i genitali maschili.
La fonte del piacere si sposta dall’ano al fallo  comincia la protomasturbazione. In questa fase si sviluppa il
complesso edipico.
Complesso di Edipo Quando nasce Edipo, viene profetizzato che ucciderà il padre, quest’ultimo allora da il
figlio a un contadino, un giorno il bambino ritorna a Tebe, quando sta per entrare si scontra con un diritto di
precedenza, nasce una lite ed Edipo uccide il suo rivale, ma non sa che è suo padre. Allo stesso modo la
regina, è rimasta senza marito e quindi, dopo aver trovato la soluzione dell’indovinello si metterà con la
regina, non sapendo che fosse sua madre.
Nel bambino si sviluppa quindi l’attrazione per la madre, l’uomo sceglie la donna in base alla somiglianza con
la propria madre. Il bambino ha quindi il desiderio di espellere il padre dal letto, per esempio, di allontanarlo.
La madre è quindi l’oggetto del desiderio mentre il padre è l’ostacolo. A un certo punto considerandola
dimensione fisica e psichica del padre, il bambino rinuncerà per paura  paura della castrazione.
Soluzione della
fase fallica
Il bambino risolve la questione identificandosi in esso. Inizia a vederlo come modello da seguire.
Passaggio : Nemico  Ideale
 Se il percorso è normale, si arriva a questo. Lo sviluppo di sviluppa con l’identificazione del bambino nel
padre.
Percorso sbagliato
Fissazione: ci ferma
Regressione: ci riporta in dietro
Omosessualità
Complesso di Elettra
Nella donna le prime due fasi sono identiche. La terza è diversa.
Complesso di Elettra: a dare questo nome è Jung. Il suo allievo promettente e più geniale. Elettra è colei che
uccide la madre con la complicità del fratello, perchè la madre aveva fatto uccidere il padre di Elettra.
In questo caso è la bambina ad innamorarsi del padre. La bambina pensa “La madre mi ha fatto
senza pene”. Lei soffre questa assenza, ma sa che il padre ce l’ha.
Invidia del pene
Invidia del pene La madre ce l’ha però, perché ha sposato mio padre. Quindi anche lei vuole
prendere suo padre.
Soluzione: identificazione con la madre
Passaggio : Nemico  Ideale
Il modello però deve essere avvicinabile.
Passaggi successivi
del percorso
sessuale
Dopo i 5 anni il bambino si dedica ai rapporti di amicizia  la sessualità inizia a tacere.
Infatti qui inizia l’età scolare.
Si sviluppa nell’età puberale. Qui la sessualità è accompagnata da più consapevolezza.