SIGMUND FREUD
(Moravia 1856Londra 1939)
VITA
 Nasce a Freiberg in Moravia da una famiglia ebrea,
nel 1860 si trasferiscono a Vienna dove F. studia
medicina
 Si reca a Parigi dove segue gli studi di J.M.
Charcot sull’isteria e l’uso dell’ipnosi
 Nel 1910 viene fondata la “Società
internazionale di psicoanalisi” a Norimberga
 Nel 1933 i nazisti a Berlino bruciano le sue opere,
nel 1938 fugge a Londra dove muore nel 1939
OPERE
 Studi sull’isteria (1895)
 L’interpretazione dei sogni (1900)
 Psicopatologia della vita quotidiana (1901)
 Totem e tabù (1913)
 Al di là del principio del piacere (1920)
 L’io e l’Es (1923)
 Disagiò della civiltà (1929)
GLI STUDI SULL’ISTERIA
 La medicina ottocentesca si muoveva in un
orizzonte teorico di tipo positivisticomaterialistico: tutti i disturbi della personalità erano
interpretati in chiave somatica e non considerava i
disturbi che non corrispondono a lesioni organiche
(es.isterie)
 Freud e altri medici (es.Breuer) cercano un metodo
terapeutico per questi disturbi e ottengono alcuni
successi attraverso l’ipnosi (che permette di richiamare
alla memoria eventi penosi dimenticati)
Es. caso di Anna O., isterica idrofoba; o lo studio delle
nevrosi dei reduci di guerra
 Grazie all’ipnosi si otteneva la scomparsa dei sintomi
(paralisi motorie, turbe della vista, tosse nervosa,
afasia…) e questo metodo viene definito da Bruer
“catartico”.
 Freud vuole superare l’ipnosi: i sintomi sparivano
solo momentaneamente e tendevano a manifestarsi
nuovamente= non è risolto il problema di
fondo.
LA SCOPERTA DELL’INCONSCIO
 Freud conduce un’indagine eziologica sull’isteria e
perviene alla scoperta dell’inconscio: la causa
delle psiconevrosi è da ricercarsi in un conflitto
tra forze psichiche inconsce, che operano al di là
della consapevolezza del soggetto.
 I sintomi di queste patologie sono dunque
“psicogeni”= derivano non da disturbi organici ma
della psiche stessa.
La scoperta dell’inconscio segna l’atto di
nascita della psicoanalisi (psicologia del
“profondo)
CHE COS’È L’INCONSCIO?
 L’inconscio è la realtà abissale primaria di cui il
conscio (simile alla punta di un iceberg) è solo la
manifestazione visibile.
 L’inconscio diventa il punto di vista da cui studiare
l’uomo, è diviso in due zone:
1. Preconscio: comprende l’insieme dei ricordi, che pur
essendo momentaneamente inconsci possono diventare
consci.
2. Zona del rimosso (o inconscio in senso stretto):
comprende gli elementi psichici stabilmente inconsci.
(sono necessarie apposite tecniche per indagarlo)
SCOMPOSIZIONE PSICANALITICA DELLA
PERSONALITÀ
 Freud afferma che la psiche è un’unità complessa
costituita da un certo numero di sistemi (“luoghi
psichici” tòpoi)
Prima topica: Conscio, preconscio, inconscio
Seconda topica:
1. Es, è la forza impersonale e caotica che è la matrice
originaria della nostra psiche
2. Super-io, è l’insieme delle proibizioni che sono
installate nell’individuo nei primi anni di vita
3. Io, è la parte organizzata della personalita che
deve mantenere l’equilibrio tra le esigenze dell’Es, i
principi del Super-io e il mondo esterno.
 Nell’individuo normale l’Io riesce a
padroneggiare la situazione: fornisce parziali
soddisfazioni all’Es, senza violare clamorosamente
gli imperativi del Super-io.
 Se il Super-io è troppo debole e le richieste dell’Es
sono eccessive il soggetto può assumere
comportamenti asociali o proibiti.
 Se il Super-io è troppo rigido può provocare la
rimozione o altri processi di difesa, le istanze
dell’Es diventano inconsce e si manifestano come
SINTOMI NEVROTICI
Metodi per accedere all’inconscio
 Freud elabora un nuovo metodo: quello delle
associazioni libere, attraverso cui il malato viene
portato ad abbandonarsi al corso dei propri
pensieri, per creare catene associative che portino alla
luce il rimosso.
 Il transfert (traslazione) deve essere messo a servizio
della cura: è il trasferimento sulla persona del medico di
stati d’animo ambivalenti, provati dal paziente nei
confronti del genitore
 L’inconscio può essere indagato attraverso le sue
manifestazioni: sogni, atti mancati, sintomi
nevrotici
SOGNI
 Nell’Interpretazione dei sogni, Freud vede nei sogni la
“via regia che porta alla conoscenza
dell’inconscio”: nel sogno si trova l’appagamento
(camuffato) di un desiderio (nascosto).
 Il sogno è composto da:
1. Contenuto manifesto ovvero la “scena” onirica
vissuta dal soggetto
2. Contenuto latente ovvero l’insieme delle tendenze
che danno origine al sogno (desideri latenti)
L’interpretazione del sogno deve ripercorrere il
processo di traslazione del contenuto latente in
quello manifesto, per cogliere i messaggi dell’ES.
ATTI MANCATI E SINTOMI NEVROTICI
 Nella Psicopatologia della vita quotidiana F. prende
in esame i “contrattempi” di tutti i giorni: lapsus,
errori, dimenticanze, incidenti banali ecc.
 Questi non sono frutto del “caso”(sostiene infatti il
determinismo psichico), ma sono
manifestazione dell’inconscio: tendiamo ad es.
a dimenticare determinati nomi o smarrire oggetti
perché ad essi sono associati sentimenti spiacevoli
 Lo stesso avviene per i sintomi nevrotici
Gli impulsi rimossi che stanno alla base dei
sintomi psiconevrotici sono sempre di natura
sessuale.
TEORIA DELLA SESSUALITÀ
 La teoria della sessualità rappresenta l’aspetto
storicamente e culturalmente più dirompente della
psicanalisi.
 Prima di F. la sessualità era identificata con la
“genitalità”, se così fosse “dovrebbe mancare
nell’infanzia, subentrare intorno all’epoca della pubertà
[…] la sua meta dovrebbe essere l’unione sessuale”.
 Per Freud la sessualità è un’energia suscettibile di
dirigersi verso le mete più diverse (non solo
l’unione genitale) e riguarda ogni individuo anche il
bambino.
Lo sviluppo psicosessuale
 Il bambino non è “asessuato”, ma è un individuo capace
di perseguire il piacere indipendentemente dagli
scopi riproduttivi
 Lo sviluppo avviene attraverso diverse fasi:
1. Fase orale: primi mesi di vita, il soddisfacimento
della pulsione è associato alla suzione;
2. Fase anale: un anno e mezzo fino ai tre anni, legata al
controllo delle defecazione e associata a un marcato
egocentrismo;
3. Fase fallica: quattro-cinque anni di età, caratterizzata
dalla scoperta dei genitali e della differenza dei sessi
(complesso di castrazione)
4. Un periodo di latenza: nella seconda infanzia,
vengono interiorizzate le proibizioni sociali.
4. Fase genitale: pubertà ed età adulta, nella quale
la pulsione è rivolta a un oggetto sessuale specifico,
al rapporto genitale e alla procreazione.
Quando il processo di sviluppo non si compie in modo
armonico, si manifesta la perversione sessuale, che
consiste nella regressione a uno degli stadi
dell’infanzia, con la carica pulsionale e
aggressiva dell’età adulta.
Es. la regressione alla fase anale è all’origine della
perversione sado-masochista
 La libido può anche essere rivolta verso oggetti
non esplicitamente sessuali: si ha allora la
sublimazione e attività in apparenza neutre
assumono una forte valenza affettiva e libidica.
Es. attività scientifica o artistica che diventano ragione
di vita
 La libido può essere anche rivolta verso se stessi: è
il fenomeno chiamato narcisismo che può
raggiungere espressioni patologiche.
Complesso di Edipo
 Ispirato alla tragedia di Sofocle, Edipo re (uccide il
padre Laio e sposa la madre Giocasta)
 In genere si sviluppa tra i tre e i cinque anni (fase
fallica) e consiste in un attaccamento libidico
verso il genitore di sesso opposto e in
atteggiamento ambivalente (positivoidentificazione, o negativo -gelosia o ostilità) verso
il genitore dello stesso sesso
 Il bambino in questo modo acquista la propria
identità sessuale non imitando atteggiamenti del
genitore dello stesso sesso, ma entrando in
competizione e identificando un oggetto di desiderio
altro da sè
EROS E THANATOS
 Nell’opera Totem e tabù Freud individua il conflitto tra
principio di piacere (Eros, impulso alla vita) e la
pulsione di morte (Thanatos, impulso di morte non
connessa all’autoconservazione) come componenti
universali dell’uomo.
 In Disagio della civiltà questa opposizione viene assunta
per spiegare l’evoluzione sociale e storica: il fine
dell’agire umano dovrebbe essere la felicità, ma il
mondo naturale rende problematico il soddisfacimento.
 Le pulsioni naturali sono egocentriche e distruttive, la
società è possibile solo a prezzo della loro
repressione, solo rinunciando alla felicità.
SVILUPPI DELLA PSICOANALISI
 1910 viene fondata la Società psicoanalitica
internazionale, per dare al movimento psicoanalitico
un’organizzazione istituzionale.
 Nel frattempo si formano scuole psicoanalitiche
autonome e alternative rispetto a quella di
Freud.
 Due autori che si distaccano e criticano il pensiero di
Freud sono Alfred Adler e Carl Gustav Jung.
Adler (1870-1937)
 A. rifiuta la concezione freudiana, per lui troppo
sessualistica, della vita psichica: sostiene che la
libido sessuale è solo una parte di un più vasto
fenomeno esistenziale, la volontà di potenza e di
autoaffermazione.
 Le cause della nevrosi si collocano in questo contesto
e vanno ricercate in un sentimento di
insicurezza o inferiorità, dovuto spesso a
deficienze organiche.
 L’individuo cerca con tutti i mezzi di camuffare
questi svantaggi iniziali, a volte con successo
(Demostene balbuziente diventa oratore, il piccolo
Napoleone un grande generale). Altre volte si cade nella
nevrosi
 Adler dà molta rilevanza ai fattori sociali e culturali
nella struttura della vita psichica: l’educazione è la
causa principale dei problemi di personalità (es.
bambino troppo vezzeggiato=soggetto psichicamente
fragile e antisociale)
 Lo sviluppo del futuro adulto è soprattutto nei primi
cinque anni di vita: pedagogia e psicologia
devono lavorare assieme
JUNG (1875-1961)
 Dissenso con Freud sull’interpretazione della
sessualità: Jung rifiuta il pansessualismo del
maestro e usa il termine “libido” per indicare
un’energia psichica che nell’uomo è spinta
vitale e che non si limita all’ambito sessuale.
 Formula il concetto di inconscio collettivo: per J.
Esiste un insieme di immagini primordiali e
meta-individuali della psiche chiamate
ARCHETIPI.
 Sono forme universali, strutture uguali per tutti,
che ogni cultura e ogni individuo riempiono.
 L’archetipo spiega la presenza di elementi e
motivi leggendari comuni al genere umano: sono
archetipi dell’uomo es. la nascita, la morte, il
padre, la madre, l’amore, Dio, la pace, la guerra ecc.