L`Eco di Bergamo.it

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L’Eco di Bergamo.it
03/07/2015
non è completato.
Ottavo, il trattamento con laser Q-S è doloroso. Per ridurre il dolore
viene di norma applicata della crema anestetizzante 30 minuti prima
della seduta e durante il trattamento applicato del ghiaccio sulla cute.
Nove, la rimozione è più problematica per chi ha la pelle scura. «Chi ha
la pelle olivastra, mulatta o nera o comunque di colore più scuro del
tatuaggio da rimuovere corre un forte rischio di alterare la
pigmentazione – spiega Siliprandi -. La rimozione è sconsigliata anche
Venerdì 03 luglio 2015  (0)
Un tatuaggio (non) è per
sempre
Ed è meglio sapere dieci cose
a chi ha la tendenza a sviluppare cicatrici ipertro#che o cheloidee, a chi
presenta infezioni attive della pelle. Attenzione invece a terapie
farmacologiche o con farmaci foto sensibilizzanti.
Decimo, dopo il trattamento si formano sulla pelle delle bollicine.
È indicato trattare la pelle con unguenti antibiotici e applicare
una medicazione occlusiva con garza vaselinata per uno o due
giorni, !no alla formazione delle croste.
«È doloroso, il colore giallo è il più di!cile da togliere ed è
peggio se la pelle è scura o olivastra. E attenzione al
“fantasma del tatuaggio”». Con l’estate e le vacanze
aumentano le persona che decidono di fare un tatuaggio.
A prescindere dal gusto di ciascuno, ecco cosa dicono gli
esperti dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica
Estetica (Aicpe).
In#ne, si deve sapere che, in corrispondenza del tatuaggio rimosso,
potrebbe rimanere una sorta di ombra chiamata “fantasma del
tatuaggio”. Può durare alcuni anni o anche per sempre.
AICPE: L’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica
(www.aicpe.org), la prima in Italia dedicata esclusivamente all’aspetto
estetico della chirurgia, è nata nel settembre 2011 per dare risposte
Ma non tanto dei tatuaggi, quando della decisione - non così rara - di
toglierlo. Almeno ci si regola.... C’è infatti chi lo fa per lavoro, chi vuole
eliminare nomi o ricordi legati all’ex partner oppure chi desidera
cancellare le tracce di un vecchio disegno ormai sbiadito. I pentiti del
tatuaggio in Italia non mancano: secondo i dati raccolti
dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), solo nel
2014 le rimozioni di tatuaggi sono state 12mila.
concrete in termini di servizi, tutela, aggiornamento e rappresentanza.
Ad AICPE, che è gemellata con l’American Society for Aesthetic Plastic
Surgery (ASAPS), la più importante società di chirurgia estetica al
mondo, hanno aderito oltre 200 chirurghi in tutta Italia. Membri di
Aicpe possono essere esclusivamente professionisti con una speci#ca
e comprovata formazione in chirurgia plastica estetica, che aderiscono
a un codice etico e di comportamento da seguire fuori e dentro la sala
operatoria. L’associazione ha elaborato e pubblicato le prime linee
«Togliere un tatuaggio è molto più di!cile che farlo, e non sempre è
guida del settore, consultabili sul sito internet, in cui si descrive il
possibile riuscirci - a"erma Luca Siliprandi, chirurgo plastico vice
modus operandi dei principali interventi. Scopo di AICPE è tutelare
presidente di Aicpe -. I tatuaggi si fanno spesso da giovani senza
pazienti e chirurghi plastici in diversi modi: disciplinando l’attività
pensare che è un segno che ci accompagnerà per sempre. Molti si
professionale sia per l’attività sanitaria, sia per le norme etiche di
stufano, cambiano gusti e passioni e quindi decidono di cancellare il
comportamento; rappresentando i chirurghi plastici estetici nelle sedi
disegno o la scritta. Alcuni lo fanno per lavoro: non avere tatuaggi o
istituzionali, scienti#che, tecniche e politiche per tutelare la categoria e
piercing è obbligatorio per chi decide di entrare nell’esercito o corpi di
il ruolo; promuovendo la preparazione culturale e scienti#ca.
polizia, carabinieri, #nanza».
Ci sono alcune cose che chi decide di rimuovere un tatuaggio deve
© RIPRODUZIONE RISERVATA
sapere: punto primo, la completa scomparsa non è sempre possibile.
«Il laser non sempre cancella del tutto il tatuaggio, così come la
gomma cancella il segno di una matita; l’e!cacia del trattamento
dipende da colore, profondità, densità e tipo di pigmento e dal
fototipo del paziente, cioè dal colore della sua pelle (bianca, olivastra,
nera)» a"erma Siliprandi.
Secondo, rivolgetevi solo a professionisti esperti del settore, in grado
di proporre tecniche moderne. «Al momento la tecnica più e!cace è
rappresentata dai laser q-switchati (laser Q-S), strumenti che
producono un impulso laser di brevissima durata (nanosecondi, alcuni
miliardesimi di secondo) – dice il vicepresidente di Aicpe -. Questo
distrugge le cellule entro le quali sono accumulati i granuli di
pigmento, spezzandoli in frammenti più piccoli (diametro variabile da
10 a 100 millesimi di millimetro) che vengono smaltiti nei liquidi
corporei o da cellule migranti nel corso dei giorni e delle settimane
successive. Ripetuti trattamenti, distanziati da un congruo periodo di
tempo (in genere 45 – 60 giorni) per consentire la spontanea rimozione
dei pigmenti, consentono di perseguire la progressiva scomparsa del
tatuaggio».
Terzo, calcolate bene i tempi, perché rimuovere un tatuaggio è un
processo lungo: sono necessarie diverse sedute distanziate di
circa 6-8 settimane. L’esposizione della cute trattata al sole o a
lampade abbronzanti dev’essere evitata almeno per un mese,
avendo cura, nelle corso delle prime esposizioni, di utilizzare
creme a !ltro solare ad alta protezione (!ltri 30+-50+).
Quarto, è di!cile sapere in anticipo quante sedute serviranno per
rimuovere un tatuaggio. Nei casi più facili variano da 3 a 5, mentre in
quelli più di!cili si arriva a 8-12 sedute. In una minima percentuale di
casi il trattamento può essere insoddisfacente. Dipende da diversi
fattori: il tipo di tatuaggio (quelli professionali sono normalmente più
di!cili da rimuovere a causa della maggior profondità del pigmento e
della sua elevata densità); il colore (il verde, l’azzurro e soprattutto il
giallo, sono molto di!cili (a volte impossibili) da rimuovere, mentre il
rosso, in alcuni casi, può scurirsi, per e"etto di eventuali materiali
ferrosi presenti nel pigmento). I tatuaggi più vecchi sono più facili da
cancellare rispetto a quelli più recenti, perché il corpo ha già eliminato
una parte del pigmento.
Quinto punto, la durata di ogni singola seduta dipende dalla
super!cie del tatuaggio da rimuovere. Una super!cie di 4
centimetri di lato viene trattata in una decina di minuti.
Sesto, i tatuaggi cosmetici (sopracciglia, labbra, areole, camou$age di
cicatrici) di colore rosa-marron-arancio, devono essere trattati con
molta prudenza, e"ettuando test su piccole aree prima di procedere al
trattamento completo, in quanto «contengono zinco e ossido di titanio
e se trattati con il laser Q-S possono annerirsi irreversibilmente» dice
lo specialista di Aicpe.
Settimo, il paziente può interrompere il trattamento di rimozione in
qualsiasi momento, consapevole però che in questo modo il lavoro
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