I SEGNALI DI COSTIMOLAZIONE Elisa Nano Per l’attivazione dei linfociti T sono necessari due stimoli: • il primo consiste nell’interazione del linfocita con il peptide associato alle molecole del complesso MHC • il secondo dipende dalla costimolazione. MHC TCR 1 2 APC CoL CoR Attivazione T Cell MHC TCR 1 APC CoR Anergia ignoranza T Cell TCR APC 2 CoL CoR T Cell No risposta LE MOLECOLE DELLA FAMIGLIA B7 CON FUNZIONE INIBITORIA IgV-like domain 4IgB7-H3 IgC-like domain CD80 CD86 B7-H1 B7-DC B7-H4 2IgB7-H3 LE MOLECOLE DELLA FAMIGLIA CD28 CON FUNZIONE DI INIBIZIONE CTLA4 PD1 BTLA Tyr-Xaa-Xaa-Met ITIM: immunoreceptor tyrosine-based inibitory motif ITSM:immunoreceptor tyrosine based switch motif IgV-like domain LE MOLECOLE DELLA FAMIGLIA B7 CON FUNZIONE INIBITORIA 4IgB7-H3 CD80 CD86 B7-H1 B7-DC B7-H4 2IgB7-H3 CD80 (B7-1) e CD86 (B7-2) • CD80 è assente sulle APC, mentre CD86 è costitutivamente espresso solo a bassi livelli. • La loro espressione aumenta in seguito all’ attivazione cellulare. • Legano CTLA4 con maggior affinità rispetto a CD28, ma CD80 lega entrambi i recettori con maggior affinità di CD86. • CD80 è espresso come dimero, CD86 come monomero. • Ogni dimero di CTLA4 può legare due omodimeri di B7, CD28 può legare un omodimero per volta. CD28 LINFOCITA T APC B7-1 LINFOCITA T APC B7-1 CTLA4 CTLA4 • Struttura: omodimero che contatta 2 dimeri di CD80 e CD86 • Presente a bassi livelli su tutti i linfociti T CD4+ e sul 50% dei CD8+, la sua espressione è conseguente alla stimolazione del TCR. • La segnalazione via CTLA4 inibisce la progressione nel ciclo cellulare, la proliferazione e la sintesi di IL-2. • CTLA4 gioca anche un ruolo critico nella regolazione della tolleranza dei linfociti T: topi CTLA4-/- sviluppano un disordine autoimmune letale. MYPPPY Gly-Val-Tyr-Val-Lys-Met LE MOLECOLE DELLA FAMIGLIA B7 CON FUNZIONE INIBITORIA 4IgB7-H3 CD80 CD86 B7-H1 B7-DC B7-H4 2IgB7-H3 B7-H1 E B7-DC • B7-H1 e B7-DC anche noti come PD-L1 e PD-L2 sono due ligandi di PD1. • L’abbondante presenza di mRNA di B7-H1 non correla con l’espressione in proteina: B7-H1 non è osservabile nella maggior parte dei tessuti normali, ad eccezione dei macrofagi, delle cellule dendritiche e delle cellule endoteliali. • L’espressione di B7-DC è invece limitata alle cellule dendritiche e ai macrofagi. • Entrambi possono agire come co-stimolatori e co-inibitori; tuttavia, mentre B7-H1 agisce sia come co-inibitore, che come co-stimolatore, B7-DC ha principalmente una funzione di costimolazione. • Quindi, sebbene PD1 sembri avere solo una funzione di coinibizione, i suoi ligandi hanno una doppia azione! PD1 • • • • PD-1 condivide il 20% di omologia con CTLA4, ma manca del motivo MYPPPY richiesto per interagire con CD80 e CD86 e della cisteina che permette l’omodimerizzazione. La funzione di inibizione è dovuta alla presenza dei motivi ITIM e ITSM nella coda citoplasmatica. È espresso su tutti i linfociti T CD4+ e CD8+, sui linfociti B e sulle cellule mieloidi in seguito ad attivazione. È coinvolto nella regolazione della selezione negativa a livello del timo ed inibisce i linfociti T autoreattivi. PD1 ITIM (V/IxYxxL/V). ITSM ESISTONO NUOVI RECETTORI DI CO-STIMOLAZIONE PER I DUE LIGANDI? • Se PD1 ha dunque una funzione di inibizione, interagendo con i ligandi esso ha la funzione di down-regolare la risposta delle cellule T. • Dati sperimentali descrivono questi due ligandi come costimolatori: per svolgere una funzione di co-stimolazione i due ligandi devono associarsi ad un altro recettore con funzione stimolatoria. • Un’ipotesi che sta emergendo è che l’espressione di B7-H1 e B7-DC nei tessuti linfoidi possa co-stimolare le cell T iniziate, mentre l’espressione di B7-H1 nei tessuti periferici downregoli la risposta immunitaria inibendo le cellule T effettrici o le cellule T memoria. LE MOLECOLE DELLA FAMIGLIA B7 CON FUNZIONE INIBITORIA 4IgB7-H3 CD80 CD86 B7-H1 B7-DC B7-H4 2IgB7-H3 B7-H4 • Appartiene alla famiglia B7. • Nonostante sia presente un’elevata quantità di mRNA in diversi tessuti umani, non c’è espressione della proteina in alcun tessuto o organo. • In vitro è possibile indurne l’espressione su linfociti T, linfociti B, monociti e cellule dendritiche in segutio a stimolazione. • Inibisce la proliferazione dei linfociti T, impedendo l’ingresso nel ciclo cellulare e riducendo la secrezione di IL-2, IL-4, IL-10, e IFN-γ in risposta alla stimolazione CD3/CD80. BTLA • Fa parte della superfamiglia delle Ig. • Si trova sui linfociti T attivati. • Possiede due motivi ITIM nel dominio citoplasmatico. • È il recettore di B7-H4 come dimostrato da risultati sperimentali, ma il vero recettore di B7H4 potrebbe anche essere downregolato in assenza di BTLA. BTLA ITIM LE MOLECOLE DELLA FAMIGLIA B7 CON FUNZIONE INIBITORIA 4IgB7-H3 CD80 CD86 B7-H1 B7-DC B7-H4 2IgB7-H3 B7-H3: un altro co-inibitore? identificato come co-stimolatore, • Inizialmente interagisce attraverso un recettore diverso da CD28, CTLA4, ICOS e PD1. • B7-H3 non è costitutivamente espresso sulle APC, ma è possibile indurne l’espressione in seguito a stimolazione con diversi fattori. • La sua espressione è conseguente all’attivazione dei linfociti T. • B7-H3 è un co-stimolatore dei linfociti T, ma recenti studi dimostrano che potrebbe anche avere una funzione di co-inibizione. • Dati recenti non escludono la possibilità che B7-H3 possa interagire con due distinti recettori per avere funzioni opposte. INATTIVAZIONE CELLULE DENDRITICHE ATTIVAZIONE E APOPTOSI DEI LINFOCITI T ATTIVAZIONE DELLE CELLULE DENDRITICHE CD80 CTLA4 CO-INIBIZIONE CD86 CD28 CO-STIMOLAZIONE B7-H1 PD1 CO-INIBIZIONE B7-DC ? CO-STIMOLAZIONE B7-H4 ? CO-INIBIZIONE BTLA CO-INIBIZIONE ? B7-H3 ? ? CO-STIMOLAZIONE ? CO-INIBIZIONE ? I MEMBRI DELLA FAMIGLIA DELLA FAMIGLIA DEL TNF LIGHT CD70 OX40L 4-1BBL CD30L TNFhomology domain Cysteinrich domain Partial cystein rich domain HVEM CD27 OX40 4-1BB CD30 I RECETTORI HVEM CD27 OX40 4-1BB LINFOCITA T CD30 I LIGANDI APC LIGHT CD70 OX40L 4-1BBL CD30L LA SEGNALAZIONE • HVEM: bloccando l’interazione con LIGHT si inibisce la proliferazione dei linfociti T e la secrezione delle citochine. • CD27: quando viene interrotta l’interazione tra CD27 e CD70, la proliferazione e la secrezione citochinica vengono inibite. CD27 partecipa nel promuovere l’iniziale espansione dei linfociti T nativi, sopprimendo la morte cellulare o agendo sul ciclo cellulare. • OX40: linfociti T OX40-deficienti mostrano una ridotta proliferazione e una marcata morte apoptotica 4-5 giorni dopo l’attivazione. • 4-1BB: bloccando 4-1BBL non si altera la risposta proliferativa iniziale, ma si conducono a morte apoptotica le cellule 3-6 giorni dopo l’attivazione. • CD30: bloccando CD30L si sopprime lo sviluppo dei linfociti T helper 2 e viene incrementato lo sviluppo dei T helper 1. Topi CD30-deficienti presentano invece difetti nella selezione negativa nel timo. LA SEGNALAZIONE APC TRAF2 T Cell PI3K JNK AKT NF-KB AP1 SOPRAVVIVENZA FUNZIONE EFFETTRICE DIVISIONE Target tissues B7-H1 B7-H4 Naive T cell Primed T cell CD137 OX40 ? CD28 TCR CD137L OX40 B7-DC B7-H1 CD80/ CD86 APC PD1 B7-H1 BTLA CTLA4 ? Effector T cell Peptide-MHC B7-H1 CD80/CD86 B7-H4 Memory T cell Lymphoid organs B7-H1 B7-DC PD1 B7-H4 Apoptotic T cell Peripheral tissues BIBLIOGRAFIA • Acuto O., Michel F., “CD28-mediated co-stimulation: a quantitative support for TCR signaling”, Nature Reviews Immunology, 3:939-951, 2003 • Chen L., “Co-inhibitory molecules of the B7-CD28 family in the control of T-cell immunity”, Nature Reviews Immunology, 4:336-347, 2004 • Croft M., “Co-stimulatory members of the TNFR family: keys to effective T-cell immunity?”, Nature Reviews Immunology, 3:609-620, 2003 • Rothstein D. M., Sayegh M. H., “T-cell costimulatory pathways in allograft rejection and tolerance”, Immunological Reviews, 196:85-108, 2003 BIBLIOGRAFIA • Saito T., Yamasaki S., “Negative feedback of T cell activation through inibitory adapters and costimulatory receptors”, Immunological Reviews, 192:143-160, 2003 • Salazar-Fontana L. I., Bierer B. 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