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Nino Rota
Giovanni Rota Rinaldi (“Nino Rota”)
(Milano, 3 dicembre 1911 – Roma, 10 aprile 1979)
1973
BAFTA alla miglior colonna sonora
“Il Padrino”, di F. F. Coppola
1973
Golden Globe per la miglior colonna sonora
“Il Padrino”, di F. F. Coppola
1975
Oscar alla miglior colonna sonora
“Il Padrino - Parte 2^”, di F. F. Coppola
1977
David di Donatello per il miglior musicista
“Il Casanova”, di F. Fellini
(1) L. Berio, Intervista sulla Musica, ed. Laterza, 1981.
(2) Dalle recensione di Bruno Bartoletti su “Variazioni sopra un tema gioviale” per orchestra
(1953), in“La rassegna musicale, no. 1, 1960,
pagg. 83-84.
(3) Risale a quel periodo l’esecuzione di una sua
prima composizione, cioè l’oratorio “L’infanzia
di S. Giovanni Battista”.
(4) G. Foletto, in Musica Viva, Dic. 1982.
“La musica è tutto ciò che si ascolta, con
l’intento di ascoltare della musica”1. Questa
forse la chiave interpretativa per tutti coloro
che si apprestano all’ascolto di una qualsivoglia composizione di Nino Rota. Spontaneità,
un tono leggiadro, che talvolta si tinge di
malinconia talvolta di festosità, queste sono
soltanto alcune delle sensazioni che giungono all’orecchio dell’ascoltatore rotiano. Con il
pregio davvero raro per il panorama musicale
del XX secolo (contrassegnato dalla ricerca
quasi esasperata di nuovi modi espressivi, talvolta non di facile assimilazione per il grande
pubblico) di “una immediatezza melodica
quasi ovvia. [..] Mentre si ascolta si pensa di
averlo sentito chissà quante volte”2. Dunque senso di familiarità. Nato da una famiglia di musicisti, Nino Rota segue un percorso
formativo di grandissimo rilievo, dapprima
con G. Orefice e G. Bas nella sua città natale
(Milano)3, in seguito con I. Pizzetti e con A.
Casella, presso il Conservatorio di Santa Cecilia. La borsa di studio conseguita dopo il
diploma, lo porta per tre anni (1930-1932) a
studiare negli Stati Uniti, e più precisamente
presso il Curtis Institute di Philadelfia, dove
fu allievo di R. Scalero (composizione), R.
Reiner (direzione d’orchestra) e J. B. Beck
(storia della musica). Il percorso musicale
non gli impedisce di conseguire, una volta
tornato in Italia, una laurea in Lettere. Dal
1937, comincia per il compositore milanese la
carriera accademica e didattica, inizialmente
come insegnante di teoria, solfeggio e armonica presso il Conservatorio di Taranto,
in seguito come insegnante di armonia e di
composizione presso il Conservatorio di Bari,
di cui fu infine direttore dal 1950 al 1977.
Nonostante questa sua formazione, potremmo dire, nello spirito del tempo, Nino Rota
seguì una strada del tutto diversa, riscoprendo la lezione ottocentesca del primato della
melodia e della tonalità. Considerato dai suoi
detrattori un inattuale, conquistò il rispetto
anche di questi ultimi non con un atteggiamento polemico, ma con un candore e una
grazia disarmanti, quelle stesse caratteristiche che si trovano anche nella sua musica.
Dotato di una facilità inventiva feconda (si
racconta che già a otto anni, dopo un anno
soltanto di solfeggio, fosse in grado di riempire “quintali di carta”), Nino Rota ha al suo
attivo una produzione sterminata che copre
non solo le musiche dedicate all’industria
cinematografica (Fellini, Monicelli, Visconti,
etc.), ma anche musiche per opere teatrali,
per balletti, per formazioni cameristiche e
per orchestra. Nel centenario della nascita,
il duplice concerto vuole essere un omaggio a questo artista italiano, caro non solo
al pubblico internazionale, ma anche agli
ascoltatori della provincia di Rimini, che nelle
musiche di Nino Rota si sono visti descritti e
hanno trovato un frammento bello, genuino
e autentico della loro identità. Un ricordoomaggio “affinchè anche i non cinefili si
accorgano della straordinaria inventiva di
questo artista che aveva scelto la maschera
del disimpegno cinematografico per realizzare con maggiore scioltezza estetica e personale la professione del musicista a tempo
pieno [..] L’autorità di un compositore che
potrà sfiorare molte cose, ma al momento
giusto le rende soltanto sue, originalissime,
inconfondibili”4.
Jonathan S. Benatti
Rota
1
1911-2011
Concerti nel Centenario
della nascita di Nino Rota
3 dicembre 2011 - ore 18.00
San Leo, Teatro del Palazzo Mediceo
Piazza Dante, 14
13 dicembre 2011 - ore 21.00
Rimini, Teatro degli Atti
Via Cairoli, 42
ingresso gratuito
MAIN SPONSOR
Rota
1
1911-2011
programma
Concerto nel Centenario
della nascita di Nino Rota
3 dicembre 2011 ore 18
San Leo, Teatro del Palazzo Mediceo
Piazza Dante Alighieri, 14
13 dicembre 2011 ore 21
Allegro danzante per clarinetto e pianoforte (1977)
Sonata per clarinetto e pianoforte (1945)
- Allegretto scorrevole
- Andante quasi adagio
- Allegro scorrevole
Colonne sonore per i film di Federico Fellini (1954-1979)
- Prova d’orchestra
- I clowns
- La strada
- Amarcord
- 8½
Lo spiritismo nell’antica casa (1950)
Musiche di scena per il testo omonimo di Ugo Betti
Rimini, Teatro degli Atti
Via Cairoli, 42
Sei variazioni e Tre suggestioni per clarinetto solo e voce recitante
Trio per violoncello, clarinetto e pianoforte (1973)
- Allegro
- Andante
- Allegrissimo
EVENTO REALIZZATO GRAZIE AL SOSTEGNO DI
IN COLLABORAZIONE CON
Piccola offerta musicale (1943)
CON IL PATROCINIO DI
ORGANIZZATO DA
PROVINCIA DI RIMINI
COMUNE
DI SAN LEO
FONDAZIONE
FEDERICO
FELLINI
Esecutori
Pianoforte: Enrico Meyer
Violoncello: Marco Ferretti
Clarinetto in “Lo spiritismo nell’antica casa”: Jonathan S. Benatti
Voce recitante: Claudia Pozzi
Ebony Ensemble Istituto Musicale Pareggiato G. Lettimi
Clarinetto: Paolo Fantini, Luca Gnoli, Claudia Pozzi
Corno di bassetto: Cristian Mazza
Clarinetto basso: Jonathan S. Benatti