SPETTACOLI 15 28 agosto All’Arena Trenitalia alle 21.45 le musiche di Nino Rota Una scena rubata allo spettacolo di stasera dedicato al compositore Nino Rota (1911-1979), uno dei grandissimi della musica italiana da film. Prova d’orchestra per l’anima di Fellini L’Accademia delle Opere presenta una serata in ricordo dell’autore delle colonne sonore de “La Strada”, “Amarcord” e “8 e 1/2”. Il direttore Montrone: «La sua opera è per ora irraggiungibile» Uno dei più grandi: il Meeting di Rimini ha deciso di rendere omaggio a Nino Rota, straordinario compositore di colonne sonore da film. Una vita dedicata alla musica e al cinema collaborando con moltissimi cineasti, anche se il suo nome è indissolubilmente legato a quello di Federico Fellini. Dal suo genio sono nate le straordinarie colonne sonore di film come La strada (1954), La dolce vita (1959), Otto e mezzo (1963), Amarcord (1974), Senso (1954), Rocco e i suoi fratelli (1960), il Gattopardo (1963), il Padrino (1972) e il Padrino Parte II (1974), con cui per altro vinse anche il premio Oscar. Questa sera il Meeting gli dedicherà una serata durante la quale verranno eseguiti dall’Orchestra Accademia delle Opere di Milano alcuni suoi pezzi, accompagnati dalle coreografie della Aulos Scuola di Danza Musica e Teatro di Rimini. Diego Montrone, direttore dell’Accademia delle Opere, non nasconde il suo piacere nel dirigere lo spettacolo di stasera. Maestro, cosa vuol dire proporre una serata in omaggio a Nino Rota in occasione di questa edizione del Meeting? «Ritengo che siano tre i motivi per cui valga la pena ricordarlo: innanzitutto il prossimo anno ricorrerà il trentesimo anniversario della sua scomparsa, inoltre, la terra riminese non può non ricordare il regista Felli- ni e il suo sodalizio con Rota, tanto uniti che dopo la morte del musicista, il regista non si è più impegnato in produzioni di film; e in ultimo perché la vita di Rota c’entra con il titolo di questo Meeting, in quanto negli anni ’50-’60, anni in cui si è affermato, per essere un buon musicista si doveva produrre musica nuova e innovativa, mentre lui, con la sua metodicità, è sempre rimasto fedele a se stesso e alla sua storia». Che cosa rende grande questo compositore? Qual è la sua vera cifra? «È un autore che negli ultimi tempi si sta riscoprendo molto: è noto per le colonne sonore di numerosissimi film, ma ha composto anche tante altre musiche, anche testi sacri, come la storia dell’infanzia di San Giovanni Battista. Ha sempre mostrato una Area Jazz, 16.00 Enrico Intra, una vita per il Jazz Oggi pomeriggio alle ore 16.00 verrà presentato “Intramood” il nuovo libro di Enrico Intra. Il testo, curato da Maurizio Franco, contiene saggi, scritti, interviste e partiture del noto jazzista milanese. La presentazione, che avrà luogo nello “Spazio Jazz”, che si trova dietro al palco della Piscina Ovest, sarà anche l’occasione per presentare l’ultimo disco inciso da Intra con il grande sassofonista americano Dave Liebman. grande sensibilità per la musica sacra e la musica di religione. Inoltre, Rota è in grado, unico come pochi altri, di incarnare davvero con le sue musiche i caratteri dei suoi personaggi». Quali altre sensazioni evocano le sue note? «Nelle sue note si distingue sempre un fondo di tristezza e malinconia, come se la sua bellezza avesse bisogno di qualcosa che andasse oltre. Aveva sempre chiara quella frase Mozart uscito pazzo per Napoli Commedia e musica: il binomio migliore per celebrare la città di Napoli e un suo famoso amico che alla città campana rimase particolarmente legato, Mozart. Questi gli ingredienti dello spettacolo “Mozart e Pulcinella, serenata buffa di una notte napoletana”, realizzato da Elsinor su idea di Napolincanto con la regia di Franco Palmieri, che verrà presentato stasera alle 19.45 presso il Teatro SMA (D2). Il testo vuole ricordare quei 43 giorni del 1770 in cui l’allora giovanissimo compositore giunse nella città partenopea, rimanendone stupito. L’autore rimase piacevolmente colpito da questa città caotica, superstiziosa, mendicante, ma anche feconda, ipercreativa, vivace, policroma; la ricorderà con passione in diverse situazioni della sua vita e, come ha già detto Riccardo Muti: «Forse Mozart non sarebbe stato lo stesso se non avesse conosciuto l’opera napoletana». Saranno compagni dello spettatore in questo viaggio: tarantelle, sonate mozartiane, le melodie di Giovanni Paisiello, serenate e burattini. E.M. del Piccolo Principe: “La musica è in grado di mostrare ciò che gli occhi non riescono a cogliere e a capire”». Individua in Italia qualcuno che possa essere il degno erede di questo compositore? «Di compositori bravi ve ne sono molti, ma la sua raffinatezza e la sua abilità al momento è letteralmente irraggiungibile». Ci vuole dare delle anticipazioni relative allo spettacolo di stasera… «Sarà uno spettacolo e non un semplice concerto: tenteremo in quell’ora e mezza di dare una presentazione dell’uomo Nino Rota e non solo del musicista: ci introdurrà alla serata un suo nipote, una persona quindi che l’ha conosciuto davvero e ci potrà fornire un’immagine umana del compositore. Poi avremo un’alternanza di balletti, brani per orchestra, pezzi di pianoforte più voce, un trio jazz con balletto, più alcuni simpatici filmati storici con interviste a Fellini e a Rota». Emmanuele Michela