Eventi Lunedì 24 settembre 2012 10 Ricerca, innovazione e tecnologia Q CISAS / A Padova il cuore della ricerca aerospaziale italiana Q CMTP / Center for Mathematics and Theoretical Physics presso Tor Vergata Obiettivo trasferimento tecnologico Tanti premi ma una sede propria no Ricerca, formazione e partecipazioni a missioni nello spazio Il nuovo prestigioso centro di ricerca a Roma ancora senza casa D N a tempo l’Università di Padova è trainante nello sviluppo della ricerca spaziale italiana. In questo contesto, risale al 1991 la nascita del Cisas, il Centro interdipartimentale di studi e attività spaziali, che si basa sulla tradizione nel campo della ricerca aerospaziale maturata all’interno dell’ateneo e iniziata dal professor Giuseppe Colombo, pioniere dello spazio alla cui memoria il Centro è dedicato. Oggi, con 20 anni di attività alle spalle, il Cisas è riconosciuto a livello mondiale e collabora con le varie agenzie spaziali, dall’Asi all’Esa e alla Nasa. Il Centro vede la partecipazione di 9 dipartimenti, dell’Osservatorio astronomico di Padova e del Cnr Luxor, e ha come scopo quello di promuovere, coordinare e realizzare studi, ricerche e attività aerospaziali. “Le nostre attività sono principalmente rivolte allo spazio, in un’ottica sia di ricerca che di formazione”, spiega il direttore Piero Benvenuti. “L’università ha infatti corsi di laurea e un dottorato in ingegneria spaziale in cui le tesi vengono svolte in stretta collaborazione con il Cisas. Se forte è l’integrazione tra la ricerca e la didattica, lo è altrettanto l’attenzione al trasferimento tecnologico di tecnologie spaziali in attività non spaziali. Porto ad esempio - precisa il direttore - la collaborazione con il Politecnico Calzaturiero del Brenta, cui abbiamo trasferito competenze di modellizzazione di superfici applicabili alla progettazione delle calzature”. Numerose sono le partecipazioni del Cisas a missioni spaziali realizzate in passato, dal coinvolgimento nella missione Cassini-Huygens per la realizzazione dello strumento di misurazione Hasi a bordo della sonda Huygens che ha raggiunto Titano, alla partecipazione alla missione Rosetta ideata per lo studio della cometa 67P / Churyumov - Gerasimenko. “Attualmente siamo coinvolti nella missione Esa BepiColombo, finalizzata all’esplorazione del pianeta Mercu- rio, e nella missione Solar Orbiter che esplorerà il sole da vicino. Allo stesso modo - afferma Benvenuti - siamo impegnati nella costruzione di Dreams, un pacchetto di strumenti di misurazione che sarà montato sul modulo di discesa su Marte nella missione ExoMars 2016”. Negli ultimi anni, il Cisas ha realizzato anche importanti studi e prototipi legati a tecnologie innovative, quali la propulsione spaziale ibrida, che avrà un ruolo importante nelle missioni del futuro, e la messa a punto di un cannone a iper-velocità per l’esecuzione di prove di impatto da meteoriti. on ci sarebbe la tecnologia laser con le sue innumerevoli applicazioni senza la meccanica quantistica, né i sistemi Gps senza la teoria della relatività generale di Einstein o un motore di ricerca avanzato come Google senza i progressi dell’Analisi Funzionale. Così il professor Roberto Longo, direttore del Centro di Matematica e Fisica Teorica di Roma presso Tor Vergata, e ordinario di Analisi Funzionale, spiega il ruolo insostituibile della ricerca di base in Matematica e in Fisica. “È alla base di tutte le ricerche - spiega - che su di essa trovano sostegno. Trascurare la ricerca di base significa minare alle fondamenta gli sviluppi futuri. Promuoverla vuol dire dare linfa vitale alla ricerca e alla cultura”. Proprio in quest’ottica è nato recentemente il nuovo centro a Roma, su iniziativa di alcuni dei migliori ricercatori delle tre università romane. L’obiettivo è promuovere la ricerca scientifica internazionale con l’organizzazione di workshop, periodi di ricerca, inviti a esperti e l’assegnazione di assegni e borse di studio attraendo alcuni scienziati stranieri di grande prestigio internazionale e giovani talenti anche stranieri. È il caso per esempio dell’evento inaugurale presso l’Accademia Nazionale dei Lincei, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, che ha attratto grandi nomi Il professor Roberto Longo, direttore del Cmtp di Roma presso Tor Vergata e ordinario di Analisi Funzionale come le Medaglie Fields (massimo riconosciumento per la Matematica) Alain Connes, Andrei Okounko, Stanislav Smirnov e Cedric Villani. Il Cmtp, continua il professor Longo, vuole essere un centro di eccellenza nella ricerca a livello internazionale sul modello dei prestigiosi Ihes in Francia, il Newton Institute in Gran Bretagna, lo Schrödinger Institut in Austria, il Max Planck Institut in Germania o il Msri negli Usa. Nonostante cinque grant milionari assegnati a membri del Cmtp (Alessandro Giuliani, Carlangelo Liverani, Roberto Longo, Fabio Martinelli, Giorgio Parisi) dall’European Research Council per un totale di circa 7milioni di euro (più del doppio del budget annuale per la matematica stanziato dal ministero italiano) e altri prestigiosi premi, “ancora oggi non abbiamo una sede propria - dice Longo -. Avere una sede nella capitale darebbe all’Italia e alla città di Roma uno strumento di grande impatto e visibilità internazionale. Proprio in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando occorre puntare sulla ricerca scientifica di punta per un rilancio solido e duraturo del nostro paese”. ■ UNIVERSITÀ ROMA TRE / Nasce un nuovo Dipartimento per studi avanzati di matematica e fisica Maggiore competitività nella Ricerca Pur con lauree diversificate, sarà favorita l’interazione tra gli studenti delle due discipline L e scoperte più importanti e le innovazioni di successo nascono molto spesso dalla collaborazione tra studiosi di materie diverse. Anche nelle università, quando si riesce ad abbattere gli steccati tra le diverse discipline, si ottengono i migliori risultati. In particolare l’interazione tra la matematica e la fisica è da sempre stimolo essenziale alla loro evoluzione e a quello del progresso scientifico in generale. Permette l’elaborazione di teorie adeguate alla realtà e applicabili a diversi contesti scientifico-tecnologici con importanti ricadute teoriche e applicative in campi anche molto diversi (dall’economia alla biologia passando attraverso l’informatica). A Roma Tre da tempo le due discipline collaborano strettamente, come testimoniano per esempio la Scuola Dottorale in Fisica e Matematica, la prima in classifica nella valutazione di ateneo, e l’impegno nel centro di ricerca internazionale “Center for Mathematics and Theoretical Physics” con sede a Roma. La matematica e la fisica hanno avuto finora importanti riconoscimenti internazionali (per esempio il “J. J. Sakurai Prize for Theoretical Particle Physics” a G. Altarelli e il “Iupap Young Scientist Prize” ad A. Giuliani) a testimonianza del loro valore a livello internazionale. La qualità delle loro ricerche ha, per esempio, permesso all’ateneo di contribuire alla scoperta del Bosone di Higgs (con l’esperimento Atlas all’Lhc), di collaborare alla modellizzazione del trasporto dei contaminanti di Fukushima nell’atmosfera, di fornire un’alta formazione in “Computer Forensics” per il contrasto a crimini informatici in ambito europeo e di ottenere quasi due milioni di euro di finanziamento dall’Unione Europea. Oggi, approfittando La sede della sezione di Matematica delle nuove opportunità offerte dalla riforma universitaria (che vede i dipartimenti riconfigurarsi come centri sia di ricerca che di formazione), e con lo scopo di rafforzare ulteriormente la sinergia tra le due discipline, a Roma Tre è in cantiere un nuovo soggetto: il Dipartimento di Matematica e Fisica. Nel nuovo dipartimento, pur prevedendo corsi di laurea in fisica e in matematica, sarà favorita l’interazione tra gli studenti delle due discipline e il loro contatto con la realtà della ricerca, il più possibile in un’ottica internazionale, con l’utilizzo di nuove tecnologie e con i centri di ricerca nazionali e internazionali con i quali collaborano attivamente i circa settanta docenti del dipartimento. Il nuovo dipartimento si arricchirà inoltre di importanti nuove competenze nel campo della logica, dell’informatica teorica e della modellizzazione applicata all’ingegneria civile. Questo permetterà sia di allargare l’offerta formativa e l’attività di ricerca sia di poter fornire nuove eventuali consulenze al mondo produttivo. La sezione di Matematica potrà avvalersi di due prestigiosi progetti europei dello European Research Council (Erc) che hanno portato numerosi giovani postdoc stranieri a Roma Tre. Questo intenso interscambio con il mondo della matematica internazionale (più di 100 ricercatori stranieri sono stati ospiti per un periodo di ricerca negli ultimi 4 anni) si manifesta anche attraverso collaborazioni strette con laboratori e prestigiose università nazionali e straniere (tra cui la Microsoft Research a Seattle, il Centre Nationale de la Recherche Scientifique (Cnrs) in Francia, il Mathematical Sciences Research Institut di Berkeley e l’Instituto de Matematica Pura e Aplicada di Rio de Janeiro). Un ulteriore progetto innovativo in fase di ultimazione è la costituzione di un’unità di ricerca internazionale del Cnrs francese presso il nascente Dipartimento. A ciò si aggiunge una forte mobilità internazionale degli studenti a tutti i livelli anche con borse per progetti specifici. La sezione di Fisica continuerà a interagire scientificamente con Distribuzione della materia nell’Universo entro un raggio di circa 500 milioni di anni luce. I picchi (in rosso) rappresentano le concentrazioni di massa associate alle strutture cosmiche più imponenti (ammassi e superammassi di galassie). Le regioni in cui la densità di materia è inferiore alla media (in colore blu) rappresentano i “vuoti”, ovvero zone di Universo prive di galassie. La distribuzione di materia qui rappresentata è stata ottenuta da E. Branchini e collaboratori a partire da quella delle galassie osservate dal satellite Iras importanti laboratori italiani ed esteri (Frascati, Gran Sasso, Cern di Ginevra, Rutherford Appleton Laboratory nel Regno Unito, laboratorio internazionale di raggi cosmici presso Yangbajing in Tibet, European Southern Observatory), mantenendo e potenziando convenzioni e collaborazioni con enti di ricerca e agenzie nazionali e internazionali (per esempio l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica), continuando per esempio gli studi dei buchi neri al centro delle galassie con dati di missioni spaziali dell’Esa e della Nasa e la ricerca dell’acqua nel sottosuolo di Marte. Sarà anche sede di una sezione dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, con il quale ha realizzato a Roma Tre un sito della griglia di calcolo distribuito (Grid) e con il quale collabora per le ricerche in fisica delle particelle elementari. Unite in un medesima struttura dipartimentale, la matematica e la fisica riusciranno a competere in modo ancora più efficace nella ricerca scientifica e nella formazione delle giovani generazioni, ponendosi anche come polo di riferimento di alto livello per il mondo produttivo.