IL DISTURBO
OPPOSITIVO PROVOCATORIO
Baiocco Roberto, Phd
Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica,
Facoltà di Psicologia 1 – Sapienza Università di Roma
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PAROLEPAROLE-CHIAVE
Definizione di Disturbo Oppositivo Provocatorio o DOP
Diagnosi Differenziale
Variabili associate al DOP
Scelta dell’
dell’ unità
unità di analisi
Le COMPETENZE dello psicologo scolastico
Quale ruolo affidare alla famiglia
Famiglia/scuola: Alleanza vs Opposizione
Le RISORSE individuali, familiari e del contesto
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Disturbo Oppositivo Provocatorio
A.
Una modalità
modalità di comportamento
provocatorio (da almeno 6 mesi)
B.
Il comportamento compromette il funzionamento sociale,
scolastico o lavorativo.
C.
I comportamenti non si verificano esclusivamente durante il
decorso di un Disturbo Psicotico o di un Disturbo dell'Umore.
D.
Non sono soddisfatti i criteri per il Disturbo della Condotta,
Condotta, e,
se il soggetto ha 18 anni o più
più, non risultano soddisfatti i criteri
per il Disturbo Antisociale di Personalità
à
.
Personalit
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negativistico,
negativistico,
ostile,
e
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1
Da almeno 6 mesi, 4 (o più) dei seguenti:
Comportamento negativistico,
negativistico,
ostile, e provocatorio …
1) spesso va in collera
2) spesso litiga con gli adulti
3) spesso sfida o non rispetta le richieste/regole degli adulti
4) spesso irrita deliberatamente le persone
5) spesso accusa gli altri per i propri errori/comportamento
6) è spesso suscettibile o facilmente irritato dagli altri
7) è spesso arrabbiato e rancoroso
8) è spesso dispettoso e vendicativo
Nota: Il criterio è soddisfatto solo se il comportamento è più frequente rispetto a soggetti della stessa età.
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Manifestazioni e disturbi associati
Variano in funzione dell'età del soggetto e della gravità del
Disturbo
Età prescolare: maggiore prevalenza tra coloro che, hanno
temperamenti problematici (per es., alta reattività, difficoltà
ad essere tranquillizzati) o intensa attività motoria.
Età scolare: possono esservi scarsa autostima, labilità
d'umore, scarsa tolleranza alla frustrazione, tendenza ad
imprecare, e uso precoce di alcool, tabacco e sostanze
illecite.
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ETA’
ETA’ SCOLARE:
manifestazioni e disturbi associati
ETÀ SCOLARE: vi sono spesso conflitti con i genitori, gli
insegnanti, e i coetanei.
Può esservi un CIRCOLO VIZIOSO in cui il genitore e il
bambino mettono in evidenza l'uno la parte peggiore
dell'altro.
TIPOLOGIA FAMILIARE: maggiore prevalenza nelle
famiglie caratterizzate da pratiche educative rigide,
incoerenti, o distratte.
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Manifestazioni e disturbi associati
Il Disturbo da
DEFICIT DI ATTENZIONE IPERATTIVITÀ è
comune nei bambini con Disturbo Oppositivo Provocatorio.
Anche i DISTURBI DELL'APPRENDIMENTO E
DELLA COMUNICAZIONE
tendono ad essere associati al Disturbo Oppositivo
Provocatorio.
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ETA’
ETA’ E GENERE . . .
Poiché un comportamento oppositivo transitorio è molto
comune nei bambini in età prescolare e negli adolescenti, si
dovrebbe usare CAUTELA PER LA DIAGNOSI di DOP.
Il numero dei sintomi di opposizione tende ad aumentare
con l'età.
Maggiore prevalenza nei maschi (epoca prepuberale); le
% sono simili dopo la pubertà (dal 2 al 16% in funzione del
campione e dei metodi di accertamento).
I sintomi simili in entrambi i generi; nei maschi si ha una
maggiore reattività e sintomi più persistenti.
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DECORSO
Il Disturbo Oppositivo Provocatorio diviene di solito
evidente prima degli 8 anni di età e di solito non più tardi
dell'adolescenza.
I sintomi di opposizione spesso emergono nell'ambiente
familiare ma col tempo anche in altri contesti.
Esordio tipicamente graduale (mesi o anni).
In una quantità significativa di casi, il Disturbo Oppositivo
Provocatorio precede lo sviluppo del Disturbo della
Condotta.
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FAMILIARITA’
FAMILIARITA’
Almeno un genitore ha una storia di Disturbo dell'Umore,
DOP, Disturbo della Condotta, Disturbo da Deficit di
Attenzione/Iperattività, Disturbo Antisociale di Personalità,
o Disturbo Correlato a Sostanze.
Alcuni studi suggeriscono che le madri con un Disturbo
Depressivo hanno maggiori probabilità di avere bambini con
comportamento oppositivo . . . Causa o effetto ???
Il Disturbo Oppositivo Provocatorio è più comune nelle
famiglie in cui vi è un grave disaccordo coniugale.
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DIAGNOSI DIFFERENZIALE:
DISTURBI DELLA CONDOTTA
I COMPORTAMENTI DIROMPENTI sono di natura meno
grave rispetto a quelli dei soggetti con Disturbo della Condotta
e tipicamente non includono aggressioni contro persone o
animali, distruzione di proprietà, o l'abitudine al furto o alla
frode.
Poiché tutte le caratteristiche del Disturbo Oppositivo
Provocatorio sono di solito presenti nel Disturbo della Condotta
il DOP non viene diagnosticato se risultano soddisfatti i
criteri per il Disturbo della Condotta.
La caratteristica fondamentale del Disturbo della Condotta è una modalità di comportamento
ripetitiva e persistente in cui i diritti fondamentali degli altri oppure le norme o le regole della
società appropriate per l'età adulta vengono violate.
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DIAGNOSI DIFFERENZIALE:
DISTURBI DELL’
DELL’UMORE e PSICOTICO
Il COMPORTAMENTO OPPOSITIVO è una caratteristica
comunemente associata ai Disturbi dell'Umore e ai Disturbi
Psicotici che si presentano nei bambini e negli adolescenti.
Il COMPORTAMENTO OPPOSITIVO non dovrebbe essere
diagnosticato separatamente se i sintomi insorgono
esclusivamente durante il decorso di un Disturbo dell'Umore o
di un Disturbo Psicotico.
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DIAGNOSI DIFFERENZIALE:
DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA
ATTENZIONE/IPERATTIVITA’’
I COMPORTAMENTI OPPOSITIVI devono anche essere
distinti dal comportamento dirompente che deriva dalla
disattenzione e dall'impulsività nel Disturbo da Deficit di
Attenzione/Iperattività.
Quando i due disturbi insorgono contemporaneamente, si
dovrebbero fare entrambe le diagnosi.
La caratteristica fondamentale del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività è una persistente
modalità di disattenzione e/o di iperattività-impulsività che è più frequente e più grave di
quanto si osserva tipicamente in soggetti ad un livello di sviluppo paragonabile. Alcuni sintomi
di impulsività o di disattenzione devono essere stati presenti prima dei 7 anni.
Deve chiaramente risultare un'interferenza col funzionamento sociale, scolastico, o lavorativo
adeguato rispetto al livello di sviluppo
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DIAGNOSI DIFFERENZIALE:
“COMPORTAMENTO NORMALE”
NORMALE”
Il comportamento oppositivo è una tipica caratteristica di
certi stadi di sviluppo (per es., prima fanciullezza e
adolescenza).
Una diagnosi di DOP è possibile solo se i comportamenti si
manifestano più frequentemente e hanno conseguenze più gravi
rispetto a quelli tipicamente osservati in altri soggetti con
livello di sviluppo paragonabile.
Una nuova insorgenza di comportamenti oppositivi
nell'adolescenza può essere dovuta al normale processo di
individuazione.
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QUALE PUNTO DI VISTA ???
INSEGNANTE
SCUOLA
BAMBINO
FAMIGLIA
PSICOLOGO
SCOLASTICO
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IL BAMBINO: VARIABILI RILEVANTI
AUTOSTIMA
AUTOEFFICACIA
LOCUS OF CONTROL
CAPACITA’ RELAZIONALI
COMP. AGGRESSIVI E VESSATORI
CARATTERISTICHE DI PERSONALITA’
ANSIA e DEPRESSIONE
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GLI INSEGNANTI
A SCUOLA NON POSSIAMO FAR PARLARE I BAMBINI . . .
Un insegnante è a conoscenza dei problemi familiari di Mario,
10 anni. Il bambino presenta gravi problemi, sia sul piano
dell’apprendimento che dal punto di vista relazionale.
L’insegnante si predispone all’ascolto emotivo di Mario,
utilizzando anche il gruppo classe come contenimento.
Mario racconta e tutti rimangono sconvolti . . .
NON POSSIAMO A SCUOLA FAR PARLARE I BAMBINI . . .
IN FONDO SE FACCIAMO BENE IL NOSTRO LAVORO
FORSE DA GRANDI SARANNO MIGLIORI . . .
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GLI INSEGNANTI:
METODI “NON INVASIVI”
INVASIVI”
Le tecniche sociometriche
Data ____
Cognome e Nome ____________________
Chi vorresti come compagno di banco?
1.___________________________________
2.___________________________________
3.___________________________________
4.___________________________________
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IL DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO
LETTURE CONSIGLIATE
A coloro che sono interessati, in particolare, a manuali teorici e pratici per
l’utilizzo di questionari in età evolutiva …
Pellerey, M. (2000). Questionario sulle strategie di apprendimento (QSA).
LAS - Roma.
Bracken, B. A. (2003). Test di valutazione multidimensionale dell’autostima.
Erickson, Trento.
Caprara, G. V., Bonino, S. (2006). Il comportamento prosociale. Erickson,
Trento.
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LETTURE CONSIGLIATE
Per chi fosse interessato allo studio dei Comportamenti a Rischio nello Sviluppo :
Laghi, F., Baiocco, R., D’Alessio, M., Provenzano, L. (2005). Adolescenza
tra rischi e risorse. Teorie, ricerche e strumenti. Firera Publishing
Group, Roma.
Couyoumdjian, A., Baiocco, R., Del Miglio, C. (2006). Le nuove
dipendenze in adolescenza. Basi teoriche, fattori di rischio,
prevenzione. Gius. Laterza, Roma.
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Per ulteriori
informazioni o chiarimenti
Baiocco Roberto
Ricercatore Universitario
Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica
Facoltà
Facoltà di Psicologia 1
Università
Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Sapienza”
E-mail: [email protected]
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