Le paure e le fobie: un convegno a Erba
Numerose le persone che hanno assistito al convegno “Piccole Paure” che si è svolto
mercoledi 29 febbraio presso la Biblioteca Comunale di Erba. Sostenuto dal progetto
Fidans, il convegno ha visto tra i relatori il Prof. Giampaolo Perna, la Dott.ssa Daniela
Caldirola e la Dott.ssa Tatiana Torti di Villa San Benedetto Menni.
Quasi dieci milioni di italiani sono vittime di fobie e piccole paure. Un tema, questo,
molto importante che riguarda persone di entrambi i sessi, di qualunque età e
appartenenza sociale. Il progetto Fidans, promosso da FORIPSI ONLUS e sostenuto
da Villa San Benedetto Menni di Albese con Cassano, ha dedicato a questa
tematica un convegno che si è svolto ieri sera presso la Biblioteca Comunale di Erba
con il titolo "Piccole paure: impariamo a conoscerle". I relatori protagonisti sono stati
il Prof. Giampaolo Perna, direttore scientifico e primario del Dipartimento di
Neuroscienze Cliniche di Villa San Benedetto Menni e professore presso le Università
di Miami (USA) e Maastricht (Olanda) e uno dei massimi esperti mondiali sui disturbi
ansiosi, la Dott.ssa Daniela Caldirola, coordinatrice della ricerca scientifica presso
Villa San Benedetto Menni e la Dott.ssa Tatiana Torti, psicologa psicoterapeuta
cognitivo comportamentale.
Durante il convegno sono stati affrontati alcuni temi scottanti sulle paure e fobie. Il
Prof. Perna ha sottolineato come quando si parla di paure ci si riferisce ad alcuni dei
meccanismi di difesa dai pericoli che garantiscono la sopravvivenza dell’individuo. "La
paura è un’emozione primaria, quindi una risposta psicofisica che si attiva di fronte a
un pericolo esterno (es. leone, serpente), la paura è quindi utile e positiva - ha
dichiarato Perna - Accanto alla paura esistono altri due fenomeni psicofisici che fanno
parte di questo sistema di difesa, l’ansia che non è altro che una attivazione
emozionale che anticipa i possibili pericoli e il panico che è una forte emozione
primitiva che si attiva di fronte a pericoli fisiologici interni (es. infarto) all’individuo.
Questi tre fenomeni ansiosi sono diversi l’un l’altro e attivano meccanismi cerebrali
differenti. Quando diventano patologici, cioè esagerati o senza motivo, abbiamo il
fenomeno della fobia, dell’ansia generalizzata e dell’attacco di panico. "E’
fondamentale riconoscere questi tre fenomeni per poter effettuare una diagnosi
corretta e quindi impostare una cura valida e purtroppo troppo spesso non vi è
chiarezza nella mente degli operatori della salute mentale, siano essi medici o
psicologi.
Perna ha sottolineato, inoltre, come le fobie, l’ansia e gli attacchi di panico privino la
persona che ne è colpita del suo diritto fondamentale, il diritto alla libertà. E’ compito
del clinico lavorare per ottenere la completa remissione del quadro ansioso proprio per
restituire la libertà al paziente.
La Dott.ssa Daniela Caldirola ha descritto i molti tipi di paure patologiche, cioè
Fobie, che colpiscono gli italiani. E’ stato sottolineato come alcune fobie abbiano radici
nel corpo e nelle sue disfunzioni. "Per esempio l’agorafobia spesso è legata ad
alterazioni del sistema dell’equilibrio e la claustrofobia ad alterazioni del sistema
respiratorio - ha spiegato la Dott.ssa Caldirola - Altre fobie sono legate alle ossessioni
costringendo la persona a rituali che ingabbiano la persona e i suoi familiari". La
Dott.ssa ha chiarito come i disturbi che sottendono le fobie possano essere molteplici,
passando da patologie mediche e neurologiche fino agli attacchi di panico.
La Dott.ssa Tatiana Torti, infine, ha descritto le principali tecniche comportamentali
per uscire dalle fobie, sottolineando l’importanza di affrontare direttamente l’oggetto
temuto con gradualità e superare il momento di ansia che accompagna questa sfida. Il
futuro della psicoterapia cognitivo comportamentale si orienterà alla realtà virtuale e
alla terapia via internet.
Il Prof. Giampaolo Perna conclude il convegno, sottolineando come la ricerca
scientifica abbia fatto passi da gigante sia nel chiarire le cause delle fobie che
nell’identificare le terapie più efficaci che si avvalgono dell’ integrazione di un
trattamento con farmaci modulatori della serotonina e della noradrenalina con la
psicoterapia cognitiva comportamentale che è l’unica veramente validata
scientificamente nel trattamento di queste condizioni. Sono in fase di studio avanzato
tecniche di riabilitazione psicovestibolare per alcune forme agorafobiche, tecniche
respiratorie per il trattamento degli attacchi di panico, ambienti in realtà virtuale per
la cura delle fobie e farmaci, quali la D-Cicloserina, capaci di favorire il superamento
delle fobie con la psicoterapia comportamentale, in un certo senso il primo
psicofarmaco per psicoterapeuti. Infine il Prof. Perna sottolinea come sia ormai
chiaramente dimostrato che l’uso di internet e software specifici siano efficaci nel
trattamento della fobia rendendo accessibile tecniche antifobiche a tutti in qualsiasi
parte del mondo, una vera prospettiva che garantisce democrazia ed equità nell’offrire
le cure migliori a chi è ingabbiato nella prigione delle fobie.