La Dislessia - WordPress.com

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LA DISLESSIA “NON SONO STUPIDO
NON SONO PIGRO
NON SONO DISABILE
IO SONO DISLESSICO ”
Cos'è la DISLESSIA? La dislessia non è una malattia ma neanche uno scherzo. Essa è un Disturbo Specifico dell' Apprendimento (DSA),comporta. La principale caratteristica di questa categoria è le sue specificità, ovvero il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo, memorizzazione, comprensione) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. La dislessia è una difficoltà di grado lieve, medio o severo che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. In breve il bambino e/o studente non ha un rapporto naturale con l'apprendimento. Questi bambini però avendo la dislessici sono vivaci, veloci e intelligenti. Come si manifesta? Si manifesta con una lettura scorretta e con una difficoltà di comprensione del testo scritto indipendente sia dai disturbi di comprensione in ascolto che dai disturbi di decodifica (correttezza e rapidità) del testo scritto. Il bambino spesso compie nella lettura e nella scrittura errori caratteristici come l'inversione di lettere e di numeri e la sostituzione di lettere. Quest’ ultima perché l’alfabeto ha lettere molto simili tra loro. A volte non riesce ad imparare le tabelline e alcune informazioni in sequenza come le lettere dell'alfabeto, i giorni della settimana, i mesi dell'anno. Può fare confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali e può avere difficoltà a esprimere verbalmente ciò che pensa. In alcuni casi sono presenti anche difficoltà in alcune abilità motorie, nella capacità di attenzione e di concentrazione. Spesso il bambino finisce con l'avere problemi psicologici, quale demotivazione, scarsa autostima, ma questi sono una conseguenza, non la causa della dislessia. Come la si conosce? Egli appare disorganizzato Già nella scuola dell'infanzia bambini che presentano uno sviluppo linguistico atipico, come parole storpiate, scarso vocabolario, dovrebbero consultare il pediatra che nel bilancio di salute annuale deve monitorare le situazioni a rischio valutando anche l'anamnesi familiare (presenza di disturbo specifico del linguaggio, dislessia) ed inviando il bambino alle strutture competenti. Se al termine del primo anno della scuola primaria di primo grado il bambino presenta una delle seguenti caratteristiche: 1)difficoltà nell'associazione grafema-­‐fonema e/o fonema grafema; 2)mancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e scrittura 3)eccessiva lentezza nella lettura e scrittura 4)incapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo in modo riconoscibile è opportuno consultare le strutture competenti rivolgendosi ad uno specialista per avere una diagnosi. Come si affronta? Quando qualcuno sospetta di trovarsi di fronte ad un bambino dislessico è importante che venga fatta, al più presto una valutazione diagnostica. La diagnosi deve essere fatta da specialisti esperti, mediante specifici test. La diagnosi permette di capire finalmente che cosa sta succedendo ed evitare gli errori più comuni come colpevolizzare il bambino e l'attribuire la causa a problemi psicologici, errori che determinano sofferenze, frustrazioni. Il professionista dovrebbe redigere un referto scritto indicando il motivo dell'invio, i test utilizzati e la diagnosi conclusiva. Ottenuta la diagnosi si possono mettere in atto aiuti specifici, tecniche di riabilitazione e di compenso, nonché alcuni semplici provvedimenti della modifica della didattica a favore dei ragazzi dislessici e contenute nelle direttive Ministeriali, come ad esempio la concessione di tempi più lunghi per lo svolgimento di compiti, l'uso della calcolatrice e/o del computer. I dislessici hanno un diverso modo di imparare ma comunque imparano. Cosa devono fare i genitori? I genitori devono: -­‐ informarsi sul problema -­‐ cercare una appropriata valutazione diagnostica -­‐ discutere del problema con gli insegnanti -­‐ aiutare il bambino nelle attività scolastiche (leggere ad alta voce) -­‐ utilizzare strumenti alternativi alla pura lettura (cassette, cd, video, computer) Cosa devono fare gli insegnanti L'insegnante deve: -­‐ riconoscere e accogliere realmente la "diversità"; -­‐ parlare alla classe e non nascondere il problema; -­‐ spiegare alla classe le diverse necessità dell'alunno dislessico e il perché del diverso trattamento; -­‐ collaborare attivamente con i colleghi per garantire risposte coerenti al problema; -­‐ comunicare con i genitori Le cose da non fare: -­‐ far leggere il bambino a voce alta -­‐ ridicolizzarlo -­‐ correggere tutti gli errori nei testi scritti -­‐ dare liste di parole da imparare -­‐ farlo copiare dalla lavagna -­‐ farlo ricopiare il lavoro già svolto, perché scorretto o disordinato -­‐ paragonarlo ad altri Dislessici famosi Anche se la dislessia crea difficoltà in certe aree per i bambini, gli studenti e anche gli adulti, è frequente nei dislessici una coordinazione, un’empatia e uno spirito artistico sopra la media. Sembra infatti che la più grossa barriera al successo è la mancanza di fiducia in se stessi, dato il forte peso che si da alla correttezza della scrittura in età scolare. Le strategie di apprendimento devono quindi essere diverse rispetto a quelle classiche. Con un aiuto appropriato una persona dislessica può vivere una vita e una carriera molto soddisfacente, anche in aree come la scrittura o la recitazione. Come avete già visto con la storia di Ben Underwood sono molto toccato dalle persone che superano i limiti imposti da cause esterne diventando delle icone per il resto del mondo. Ecco una lista (parziale) delle persone famose affette da dislessia. Per una lista più completa ma incredibilmente folta dei dislessici che hanno un peso nella nostra storia: Attori Tom Cruise, non credo necessiti di introduzioni dato che da quasi 30 anni sforna successi su successi al cinema Orlando Bloom, L’attore famoso per la serie i “Pirati dei Caraibi” ha detto una volta: La dislessia non è mancanza di intelligenza, ma mancanza di accesso… Danny Glover, Whoopi Goldberg: Ghost, Jay Leno, uno dei più grossi presentatori in America Keanu Reeves. Matrix Kiera Knightley Billy Bob Thornton. Robin Williams Henry Winkler Atleti Muhammad Ali, Campione dei pesi massimi Bruce Jenner, Medaglia d’oro Olimpica – Decathlon Magic Johnson Greg Louganis Diamond Dallas Page, World Wrestling Champion. Steve Redgrave, Olympic Gold Medalist (canottaggio) Artisti Leonardo da Vinci. Tommy Hilfiger, Clothing Designer. Pablo Picasso. Jørn Utzon (Sydney Opera house) Andy Warhol. Cher. John Lennon. Scrittori e Giornalisti Walt Disney. Scott Adams, Cartoonist (Dilbert) Hans Christian Andersen Lewis Carroll Agatha Christie. Fannie Flagg (Pomodori verdi fritti alla fermata del treno). F. Scott Fitzgerald. Gustave Flaubert. Inventori, Scienziati & Dottori Albert Einstein. Alexander Graham Bell. Thomas Edison. Michael Faraday. Carol Greider, Molecular Biologist, awarded 2009 Nobel Prize in Medicine. Pierre Curie, Physicist (1903 Nobel Prize). Milton Erickson Multi-­‐milionari Richard Branson, (Virgin Enterprises.) John T Chambers, (Cisco Systems.) Nelson RockFeller Henry Ford. William Hewlett, Co-­‐Founder, Hewlett-­‐Packard. Ingvar Kamprad, IKEA. Paul J. Orfalea, founder of Kinko’s. Ted Turner, President, Turner Broadcasting Systems. F.W. Woolworth Fonti: -­‐sito internet www.aditalia.org -­‐sito internet www.cocooa.com Grazie alla tecnologia ora il dislessico ha molta più facilità nel comprendere. http://www.fresapascoli.gov.it/didattica/attivi3.jp SECONDO UN PROFESSORE DELL’UNIVERSITA’ DI CAMBRIDGE, NON IMPORTA IN CHE ORDINE APPAIANO LE LETTERE IN UNA PAROLA, L’UNICA COSA IMPORTANTE E’ CHE LA PRIMA E L’ULTIMA LETTERA SIANO NEL POSTO GIUSTO. IL RISULTATO PUO’ SEMBRARE MOLTO CONFUSO MA NONOSTANTE TUTTO SI PUO’ LEGGERE SENZA www.icbernareggio.it MOLTI PROBLEMI LA NOSTRA FAVOLA "LA VOLPE E LA TARTARUGA" Un pomeriggio la volpe dislessica, ma vivace e astuta, incontrò una tartaruga lenta e pigra: diventarono subito amiche. La volpe per non perdere l'amicizia della tartaruga decise di non parlare del suo disturbo. Un giorno però la povera volpe fu costretta a riverargliela: uscita da scuola la tartaruga era andata a prenderla con la sua nuova auto che essendo pigra la faceva guidare da un autista da lei assunto. A un tratto squillò il cellulare: un messaggio è arrivato. La tartaruga che aveva il telefono "lontano" chiese alla volpe: “Leggi il messaggio che mi è arrivato che da me il cellulare è troppo distante." La volpe spaventata per non deludere la sua amica cominciò a leggere: "Sig..nora la volevo infor...mare che og...gi c'è l'incon..tro......di noi am...iche tar..ta..ru..ghe e....." La volpe si fermò e disse: "Scusami ma non riesco a leggere in modo fluente e corretto perché sono DISLESSICA" La tartaruga inizialmente cosa la guardò senza dire una parola, ma dopo pochi secondi cominciò a ridere a crepapelle. La volpe sconsolata e triste perché la sua amica la stava prendendo in giro prese coraggio e disse: "Io sarò anche dislessica ma sono veloce e astuta al tuo contrario che sei lenta e pigra" La tartaruga rifletté su quelle parole e le chiese scusa. Anche se una persona è dislessica, non è che ha una malattia ma anche se l’avesse non deve essere emarginata o presa in giro perché nel mondo ci sono tante persone diverse e ognuna è importante. LAVORO DI GRUPPO 1°C: ELIANA LONGO CHIARA SINDACO ALBERTO DIMA JIN CATERINA NICOLO’ MONTINARO 
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