STEROIDI Colesterolo, Corticosteroidi ed Ormoni sessuali 1. Classe di di composti naturali aventi matrice comune 2. Categoria di sostanze aventi la medesima struttura e nomenclatura chimica Gli steroidi hanno in comune uno scheletro carbonioso derivante dalla fusione di quattro cicli e denominato ciclopentanoperidrofenantrene. C A D B Ciclopentanoperidrofenantrene. Fenantrene STEROIDI 2 Tali anelli hanno una relazione stereochimica comune. Modifiche alla tipologia di giunzione comporta la perdita di attività indipendentemente dalla loro categoria biologica. Anche l’introduzione di gruppi funzionali, atti a renderli idrosolubili o assorbibili oralmente, sono simili per le varie classi. I corticosteroidi e gli ormoni sessuali (androgeni, estrogeni e progestinici) hanno come origine biogenetica comune il colesterolo che deriva dal Acetil-CoA. Il loro catabolismo avviene nel fegato attraverso la demolizione ossidativa della catena laterale, la riduzione di doppi legami presenti e l’epimerizzazione di atomi di carbonio recanti funzioni alcoliche. Nonostante questa elevata somiglianza a livello chimico e stereochimico, ciascuna classe di steroidi ha una propria peculiare attività che la differenzia dalle altre. Adrenocorticoidi STEROIDI 3 Glucocorticoidi – regolano metabolismo dei carboidrati, dei lipidi e delle proteine. Mineralcorticoidi – regolano il bilancio salino e la ritenzione idrica. Ormoni sessuali Ormoni femminili : comprendono Progestinici e Estrogeni Ormoni maschili : androgeni. STRUTTURA E NOMENCLATURA DEGLI STEROIDI La numerazione degli atomi di carbonio dello scheletro ciclico e della catena laterale è quella che qui vediamo riportata per il 5α αColestano. 5α α-Colestano STEROIDI 4 La rappresentazione tridimensionale del 5a-Colestano evidenzia una struttura rigida in virtù delle giunzioni trans tra i vari anelli cisloesanici. Esso è definito nel seguente modo trans-anti-trans-anti-trans e ciò sta ad indicare che tutti gli anelli hanno fusione stereochimica trans diequatoriale mentre il termine anti indica ancora una disposizione trans dei legami 10 e 11. Mentre la giunzione tra gli anelli A e B può essere cis, la disposizione dei legami 10 e 11 resta anti e mai syn. I sostituenti presenti possono essere β (sopra il piano) o α (sotto il piano). I metili angolari 18 e 19 sono solo β e pertanto assiali. Anche la catena laterale in 17 è quasi sempre β (se diversa viene indicata come 17α α o con il tratteggio). 10 5α α-Colestano 11 STEROIDI 5 HO Colesterolo (Colest-5-en-3β β-olo) OH HO H OH COOH La presenza di insaturazioni viene indicata con il simbolo ∆ portante come apice il numero relativo al legame al quale si riferisce (es. ∆5). Gli acidi biliari non contengono insaturazioni e appartengono alla serie 5β β. Anche i principali glucosidi cardioattivi appartengono alla serie β. Acido colico (Acido 3α α,7α α,12α α-triidrossi5β β-colan-24-oico) STEROIDI 6 CH3 CH3 H CH3 H H CH3 H H H H 5α α-Pregnano H H H della H H H 5α α-Androstano I corticosteroidi (ormoni riferimento al Pregnano. CH3 corteccia 5α α-Estrano surrenale) fanno Il Progesterone (ormone del corpo luteo) deriva anch’esso dal Pregnano. Gli ormoni sessuali maschili (androgeni) appartengono alla serie dell’Androstano. Gli estrogeni hanno l’anello A aromatico e derivano dall’estrano. STEROIDI 7 I corticosteroidi e gli ormoni sessuali (androgeni, estrogeni e progestinici) hanno come origine biogenetica comune il colesterolo. :B a) 3-Idrossi-3-metilglutarilCoA riduttasi - NADPH STEROIDI 8 squalene epossidasi (b) e delle 2,3-ossidosqualene-sterolo ciclasi(c). La ciclizzazione ossidativa avviene ad opera delle STEROIDI 9 Il colesterolo svolge due ruoli fondamentali nell’organismo umano: 1. E’ un componente fondamentale della membrana plasmatica di tutte le cellule. 2. E’ un precursore della steroidogenesi a livello delle cellule endocrine delle surrenali, delle ovaie, dei testicoli e della placenta. Tutte le cellule sono in grado di biosintetizzare il colesterolo anche se la sua principale fonte è costituita dalle lipoproteine a bassa densità (LDL) che lo contengono sottoforma di esteri. Le cellule legano le LDL a recettori specifici ad alta affinità quindi li inglobano per endocitosi e successivamente gli enzimi lisosomiali liberano il colesterolo all’interno della cellula. STEROIDI 10 Il colesterolo così liberato regola la biosintesi del colesterolo stesso, sotto forma di oleato viene immagazzinato e costituisce il precursore degli ormoni steroidei. Per scissione enzimatica della catena viene trasformato in Pregnenolone precursore di adrenocorticoidei e ormoni sessuali. OH Colesterolo Colest-5en-3β β,22R-diolo HO HO OH HO O Pregnenolone HO HO Colest-5en-3β β,20R,22R-diolo STEROIDI 11 Il colesterolo viene anche trasformato, a livello epatico, in acido colico che viene coniugato con la glicina o la taurina e, sotto forma dei corrispondenti sali sodici, costituisce la bile. L’acido colico rappresenta, nell’uomo, il principale metabolita del colesterolo con una emivita di circa tre giorni. Gli acidi biliari sono dei tensioattivi che si comportano da detergenti anionici con la capacità di emulsionare i grassi e le vitamine liposolubili facilitandone l’assorbimento attraverso la mucosa intestinale. OH COR Acido Colico R = OH Acido glicocolico R = NHCH2COOH HO OH Acido Taurocolico R = NHCH2CH2SO3H STEROIDI 12 Meccanismo d’azione degli ormoni steroidei. Gli ormoni steroidei sono presenti nel concentrazioni molto basse (0,1-1,0 nM). corpo umano in I notevoli effetti fisiologici sui tessuti si possono manifestare sia in pochi secondi sia in alcuni minuti e in alcuni casi (ormone della crescita) in tempi assai più lunghi (mesi). Essi, essendo lipofili, vengono trasportati nel sangue legati a proteine trasportatrici mentre la frazione libera è minima. Una volta nella cellula lo steroide entra nel nucleo dove si lega alle proteine recettoriali attivandola. Come conseguenza la proteina dimerizza. STEROIDI 13 Questo dimero interagisce con particolari regioni cellulare (HRE – Hormon Responsive Elements). del DNA La conseguenza di questo legame è la trascrizione della sequenza del DNA per dare mRNA che a sua volta incrementa la sintesi proteica a livello del reticolo endoplasmastico. Tra le proteine così sintetizzate troviamo enzimi, recettori ed altri fattori che mediano la risposta all’ormone (funzioni cellulari, crescita e differenziazione). I meccanismi di base sono quindi simili per tutti gli ormoni steroidei, quello che cambia è la specificità per certe proteine recettoriali che, a loro volta, mettono in moto specifici processi genetici. STEROIDI 14 Corticosteroidi I corticosteroidi vengono biosintetizzati e secreti dalle ghiandole surrenali. Glucocorticoidi - vengono prodotti in seguito a stimolazione da parte di ormoni peptidici dell’ipotalamo (CRH – Corticotropin releasing hormone originally named CRF corticotropin-releasing factor) e della ipofisi (ACTH – corticotropina – ormone adrenocorticotropo) con un meccanismo di feedback negativo. Il CRF viene rilasciato dall’ipotalamo e trasportato nell’ipofisi anteriore dove stimola il rilascio di ACTH nel sangue. Questo a sua volta stimola la produzione di glucocorticolidi. Mineralcorticoidi - vengono prodotti sotto l’influenza di octapeptide l’angiotensina II a sua volta biosintetizzata per idrolisi proteolitica, operata dalla renina, dall’angiotensinogeno plasmatico ad angiotensimna I nel sangue e successiva azione della ACE (enzima di conversione dell’angiotensina). STEROIDI 15 Le surrenali sono costituite da due parti: la prima interna (midollare) che secerne catecolamine; la seconda esterna (corticale) che produce i corticosteroidi. L’asportazione chirurgica di queste ghiandole in piccoli animali porta alla morte. L’unico steroide depositato nelle surrenali è il colesterolo in forma di esteri. L’ACTH agisce a livello della ghiandola surrenale legandosi ad una proteina recettoriale situata sella superficie delle cellule della corticale stimolando la secrezione dei glucocorticoidi. L’interazione con il recettore (accoppiato con una proteina G e all’adenilciclasi) induce un incremento di cAMP intracellulare che a sua volta attiva un’esterasi che scinde il colesterolo dai suoi esteri. STEROIDI 16 Una volta liberato viene convertito, a livello dei mitocondri, in Pregnenolone che a sua volta viene trasformato, mediante due differenti sequenze di reazioni di ossidazione e di isomerizzazioni, in Idrocortisone e Aldosterone. Biosintesi Idrocortisone O O OH 17-idrossilasi (CYP17) 3-ossosteroide4,5-isomerasi deidrogenasi HO HO O Pregnenolone Colesterolo 17α α-idrossiPregnenolone OH O OH O OH 21-idrossilasi CYP21 O O 17α α-Idrossiprogesterone 11-Desossicortisolo OH 11β β-idrossilasi CYP11B1 HO O OH O Idrocortisone (Glucocorticoide) STEROIDI 17 La mancanza di CYP 21 impedisce la formazione di cortisolo e favorisce la conversione del 17α α-idrossiprogesterone incrementando la sintesi di testosterone. Il Cortisone, metabolita inattivo, viene formato per ossidazione del carbonio in 11 ad opera di una 11-idrossisteroide deidrogenasi. Idrocortisone e Cortisone sono metabolicamente interconvertibili come Estradiolo ed Estrone. La formazione dell’ Aldosterone, nella zona glomerulare (parte corticale esterna) è simile a quella del Cotisolo. O HO HO O O Pregnenolone Colesterolo Progesterone OH OH OH O O O O 21-idrossiprogesterone O O HO HO O Corticosterone Aldosteronee (Mineralcorticoide) STEROIDI 18 Il metabolismo del Cortisolo avviene nel fegato - presenta un emivita di 1-1,5 h – viene escreto nelle urine prevalentemente sotto forma di O-glucuronide e in minor quantità come estere solforico dell’Urocortisolo (5β β-diidrocortisolo) o dell’Urocortisone (giunzione degli anelli di tipo Cis). Oltre a questo metabolismo molti composti l’ossidazione in 11 con inattivazione del prodotto. subiscono STEROIDI 19 Principali farmaci. Cortisone, cortisolo e loro drivati – la sintesi venne pubblicata per la prima volta nel 1946 da Sarett. Gli sviluppi successivi si basarono sull’utilizzo di substrati di partenza naturali: da acidi Biliari (nel 1949 la Merck americana vendeva il cortisone a circa 200 $/g poi sceso a 10$/g). Da diosgenina (1955 la Upjohn mise sul mercato il Cortisone acetato al prezzo di 3,5 $/g). Il cortisone viene somministrato come 21-acetato e rappresenta il farmaco di prima scelta per le persone con insufficienza surrenale. Dopo somministrazione orali questi esteri vengono idrolizzati rapidamente a dare cortisone e idrocortisone. Il cortisolo e il suo 21-acetato vengono assorbiti rapidamente per via orale con una biodisponibilità del 95% ed una emivita di1-2 ore. STEROIDI 20 Sia il cortisolo che il cortisone sono assorbiti lentamente (24-48h) dopo somministrazione intramuscolare. Altri esteri: Idrocortisone Cipionato (R = Ciclopentilpropionato); Idrocortisone Butirrato (R = Butirrato); Idrocortisone Buteprato (R1= Butirrato e R = propionato); Idrocortisone Valerato (R1 = Valerato); Idrocortisone 21-succinato sodico (R1 = H); Idrocortisone Fosfato sodico (R1 = H); Idrocortamato cloridrato HO CH3 H H CH3 O O OR CH3 OR1 HO CH3 H O O CH3 OH H H O O H N CH3 Idrocortamato STEROIDI 21 Di questi composti l’idrocortamato impiegato come unguento. cloridrato idrosolubile è Mentre l’Idrocortisone fosfato e il sodio succinato essendo molto idrosolubili sono utilizzati per soluzioni endovena o intramuscolo. In particolare il fosfato viene rapidamente idrolizzato dalle fosfatasi con una emivita di 15’ mentre il sodio succinato viene idrolizzato lentamente e non completamente. Dopo l’introduzione del cortisone e dell’idrocortisone nella cura dell’artrite reumatoide (1951), iniziarono le ricerche di nuove sostanze più attive e con minori effetti collaterali (ritenzione di sodio e potassio, bilancio negativo dell’azoto, acidità gastrica e edemi). Si cercò di separare glucocorticoide. l’azione mineralcorticoide da quella Già da tempo si sapeva, infatti, che l’attività glucorticoide era vincolata a determinate funzioni quali la chetonica in 3, il doppio legame 4-5, una funzione ossigenata (alcolica o chetonica) in 11. STEROIDI 22 Nel vari tentativi sintetici venne preparato ed isolato anche il derivato del cortisolo avente un atomo di Br in posizione 9 che, dalle prove di attività, risultò essere leggermente meno attivo come glucocorticoide. Vennero pertanto presi in considerazione altri alogenoderivati e subito apparve chiara la relazione inversa esistente tra dimensione dell’alogeno ed attività glucocorticoide. Nacque così il Fludrocortisone (introdotto nel 1954) che è 11 volte più attivo del idrocortisone. Incremento maggiore però lo sia aveva a livello mineralcorticoide dove l’attività cresce notevolmente (300-800 volte più attivo). Per questo motivo, causa edemi, è utilizzato come antiinfiammatorio in lozioni ed unguenti. Un anno dopo, le ricerche sempre più mirate portarono i ricercatori della Schering alla scoperta dei derivati ∆O O corticoidi. OR OH OH HO OH HO H Br O H H F O H Fludrocortisoone STEROIDI 23 Venne così preparata una serie di prodotti aventi attività leggermente differenziata tra i quali spiccano il Prednisone ed il Prednisolone e tutti i loro esteri. Questi ricercatori videro che i derivati ∆-1 sia del cortisone che cortisolo risultavano possedere maggior attività antireumatica ed antiallergica associata a minori effetti collaterali mineralcorticoidi. Questi derivati possono essere preparati: Mediante deidrogenazione microbiologica del Cortisone e dell’Idrocortisone operata dal Corynebacterium simplex; Con metodi sintetici (in particolare SeO2) a partire da opportuni derivati Pregnanici. Anche Prednisone e Prednisolone sono interconvertiti nel fegato ad opera della 11β β-idrossisteroide deidrogenasi. O O Prednisone O OH O OH HO O OH OH Prednisolone STEROIDI 24 Essi attribuirono l’incremento dell’attività alla conformazione assunta dall’anello A in seguito alla doppia insaturazione: sedia mezza sedia barca appiattita. Sono assorbiti completamente dopo somministrazione orale con una biodisponibilità >80%. Vengono metabolizzati in composti più idrofili e meno attivi senza tuttavia riduzione dell’anello A. Eliminazione attraverso le urine come glucuronidi. Nella cura dell’artrite reumatoide sia il prednisone che il Prednisolone sono utilizzati a dosi minori rispetto all’Idrocortisone. Il prednisolone acetato è utilizzato in sospensione o come unguento. Il 3,3-dimetilbutirrato è utilizzato per soluzioni parenterali in quanto, data l’insolubilità, forma un deposito sottocutaneo a lento rilascio. STEROIDI 25 Il Prednisolone fosfato (al C-21) viene usato per via endovena o intramuscolo e svolge una rapida azione con emivita di 5’ (viene idrolizzato rapidamente dalle fosfatasi). I risultati sull’uso di questi ∆1 sembrano controversi nei primi mesi di somministrazione ma per tempi di somministrazioni più lunghi danno risposte significativamente migliori. Nonostante la minima attività mineralcorticoide essi sono in grado di dare ipopotassemia e ritenzione di sodio e acqua. Metilprednisolone - nasce dalla ricerca condotta su metil derivati. Inizialmente il metile venne introdotto in 2α α- senza particolari risultati. Successivamente si penso di bloccare con un metile la posizione 6 per impedire l’attacco metabolico. Si arrivò cosi al composto 6α α-metil-11β β,17α α,21-triidrossipregna-1,4-dien-3,20dione (Metilprednisolone) dotato di attività glucocorticoide aumentata e ridotti effetti sulla ritenzione idrica (1956). O OH OH O O CH3 STEROIDI 26 Il picco massimo della sua conc lo si raggiunge dopo30-60’. In forma di acetato è utilizzato per uso topico mentre nelle preparazioni iniettabili si usa il sodio emisucinato. Triamcinolone - La conclusione logica delle ricerche non poteva che essere l’abbinamento della ∆1-insaturazione con il Fluoro in posizione 9 oltre alla presenta in 16α α- di un idrossile. Quest’ultima modifica deriva dall’osservazione che i metaboliti ossidrilati in 16 possedevano ancora attività glucocorticoide con ridotta attività mineralcorticoidi. Ha una bassa biodisponibilità (più idrofilo) che ne riduce la potenza antiinfiammatoria a seguito di somministrazione orale. Viene utilizzato come 17,21-diacetato o di [16α α,17α α-metilendiossi-21-(3,3-dimetilbutirrato)]. esacetonide O O OH O OH HO OH O HO O OH F O O OAc OAc HO F F O O O STEROIDI 27 Il Triamcinolone ha una potenza superiore a quella Prednisolone ma paragonabile a quella del Metilprednisolone. del Gli effetti sulla ritenzione idrica sono minimi anzi stimola la diuresi ma presenta effetti collaterali quali anoressia, debolezza muscolare e perdita di peso. Il triamcinolone, usato per via intramuscolare, è un ottimo rimedio per il trattamento delle dermatosi e in associazione con antagonisti dell’acido folico è utile nella psoriasi. Desametasone – l’introduzione di un metile in 16 deriva dall’intento di stabilizzare la catena in 17 dall’azione del metabolismo. Questo 16α α-metile si è rivelato più efficace dell’analogo ossidrilato come antiinfiammatorio. Ciò è attribuibile ad un aumento della lipofilia. Il picco massimo del Desametasone lo si ottiene dopo 10-20’ dalla somministrazione. OH O Effetti collaterali sono aumento di peso, eccessivo appetito, gonfiore e dilatazione addominale. OH HO CH3 F O STEROIDI 28 Betametasone – corrisponde all’epimero del Desametasone in 16 e possiede un’attività leggermente superiore. O OH OH HO CH3 F O Farmacocinetica dei corticosteroidi comunemente usati per via orale. STEROIDI 29 Proprietà farmacologiche e Farmacocinetiche di alcuni corticosteroidi. STEROIDI 30 Glucocorticoidi ad uso topico Assorbiti in piccola quantità in funzione: del tipo di crema o unguento utilizzato; delle condizioni della pelle dove viene applicato; del tipo di bendaggio usato. Una volta assorbiti attraverso la cute, subiscono lo stesso metabolismo da parte del fegato ed escreti nelle urine. I corticosteroidi topici anche se assorbiti a livelli bassissimi possono esporre a rischi sistemici. I prodotti dermatologici possono essere: A bassa potenza ed hanno effetti antiinfiammatori modesti e sono i più sicuri per l’utilizzo cronico; A potenza media e vengono utilizzati in dermatosi modeste con cura di limitata durata; Ad alta potenza utilizzati in dermatosi più gravi sempre per trattamenti di breve durata e di piccole superfici. STEROIDI 31 Corticosteroidi ad uso topico STEROIDI 32 Tra i glucocorticoidi più recenti ricordiamo i derivati clorurati. Tra essi ricordiamo il Beclometasone, analogo clorurato del betametasone, che possiede un’attività 5000 volte superiore a quella del cortisolo 550 più attivo del betametasone e desametasone e solo 5 volte più potente del Fluocinonide. Quest’ultimo è il derivato acetilato sull’ossidrile in Fluocinolone che appartiene alla categoria dei difluorurati (6α α,9α α-difluoro 16α α,17α α-acetonide) . 21 del derivati Questi derivati sono dei potenti antiinfiammatori utilizzati solo topicamente (in particolar modo i derivati acetonidici più lipofili). La Psoriasi è una delle poche dermatiti infiammatorie che non rispondono al trattamento routinario topico con corticosteroidi. O O HO OR CH3 O F O F CH3 Fluocinolone R = H Fluocinonide R = Ac STEROIDI 34 Glucocorticoidi per via intranasale Non potendo dissociare completamente l’attività antiinfiammatoria dagli effetti collaterali è diventato estremamente importante l’aspetto farmacocinetico ed in particolare: il loro rapido assorbimento a livello sistemico; la rapida clearance dopo assorbimento gastrico; la breve emivita; la formazione di metaboliti inattivi. Per questo motivo sono state sviluppate: tecnologie di somministrazione intranasale, data l’alta superficie per l’assorbimento mostrata dal tessuto polmonare e nasale; Nuovi farmaci aventi una maggior affinità per il recettore glucocorticoide e una minor biodipsonibilità rispetto a quelli visti precedentemente. STEROIDI 33 La sostituzione in 21 dell’ossidrile con un atomo di Cloro porta al Clobetasolo propionato e Mometasone furoato entrambi derivati antiinfiammatori risultati più attivi del Betametasone. Il clobetasolo propionato e l’Alobetasolo corticosteroidi per uso topico. sono i più potenti In commercio vi sono anche molti analoghi non fluorurati del Triamcinolone a dimostrazione che gli atomi di alogeno non sempre sono indispensabili all’attività. Cl O OR HO CH3 R1 O Clobetasolo propionato R =-COEt R1 = F R2 = H Mometasone furoato R = -CO-Furano R1 = Cl R2 = H Alobetasolo propionato R =-COEt R1 e R2 = F R2 OAc O HO O O Amcinonide O STEROIDI 35 Il Mometasone furoato, il Budesonide e il Fluticasone propionato sono i più lipofili e quindi quelli più usati nella terapia orale e sistemica. Il Budesonide viene rapidamente assorbito dalle mucose e trasportato nel sangue ed altrettanto velocemente viene metabolizzato nel fegato. Della dose somministrata per via inalatoria solo il 30% max viene depositata nel tratto respiratorio. La restante quantità viene assorbita dalle mucose della bocca e della gola ed assorbito nel tratto gastrointestinale. Pertanto la loro attività e gli effetti collaterali dipendono dalla frazione assorbita dai polmoni e dal tratto gastrointestinale. FH2C Cl S OH O OR HO HO CH3 O H O O F R =-CO-CH2-CH3 Fluticasone propionato CH3 O F O OR HO Cl O O Budesonide R =-CO-Furoil Mometasone furoato STEROIDI 36 Relazione struttura attività Essenziale per attività glucocorticoide Aumenta l’attività glucocorticoide e ne rallenta la metabolizzazione Essenziale per attività mineralcorticoide OH O OH HO CH3 F Essenziale per attività sia mineralcorticoide che glucocorticoide O Non è essenziale ma potenzia l’attività glucocorticoide Aumenta la durata d’azione ed elimina attività mineralcorticoide Aumento dell’attività glucocorticoide (x10) e di quella mineralcorticoide (x125) e previene l’ossidazione del OH in 11 STEROIDI 37 I mineralcorticoidi naturali sono privi di ossidrili in 11 e 17 la cui presenza riduce l’effetto ritentivo sul sodio. Nell’interazione con il recettore sembra giocare un ruolo fondamentale la catena in 17 e la presenza di sostituenti sugli anelli C e D. Meno marcate sono le differenze a livello dei primi due anelli A e B. Interessante sembra la posizione dei sostituenti: L’incremento di sostituenti in posizione β della struttura abolisce l’attività glicogenica; L’introduzione di sostituenti in α su anelli A, C e D sembra essenziale per l’attività sodio ritentiva. STEROIDI 38 Effetti fisiologici Effetto glucocorticoide - regolano la biosintesi ed il metabolismo di carboidrati, lipidi, proteine. Innanzitutto servono a mantenere i livelli ematici del glucosio critici per la vita. Stimolano la formazione di glucosio diminuendone l’utilizzo da parte dei tessuti periferici e promuovendo la sintesi di glicogeno nel fegato mediante aumento di: glicogeno sintetasi; Fosfoenolpiruvato carbossichinasi; Glucosio-6-fosfato chinasi. Promuovono pertanto aumentando la: il metabolismo tirosina aminotransferasi; triptofano ossidasi; Alanina transamminasi. degli amminoacidi STEROIDI 39 Nei tessuti periferici provocano la diminuzione dell’utilizzo del glucosio mediante calo della fosfochinasi, indotta da glucocorticoidi, che catalizza la formazione di D-fruttosio1,6-difosfato a partire dal D-fruttosio-1-fosfato durante la glicolisi. Prevengono e riducono le reazioni infiammatorie inducono la produzione ed il rilascio di macrocortine e lipomodulina Fosfolipasi A2 Prostaglandine trombossani leucotrieni Stabilizzazione degli enzimi lisosomiali Blocco del rilascio di enzimi idrolitici (collagenasi) Distruzione del collagene delle articolazioni Prevengono e riducono le reazioni immunitarie sopprimendo: STEROIDI 40 l’espressione della Interleukina-1 (IL-1) a livello dei macrofagi interferndo con la proliferazione dei linfociti B importanti per la produzione di anticorpi e per l’attivazione di linfociti T necessari al realizzarsi dell’immunità mediata da cellule viene così ad essere ridotta anche l’espressione da parte delle cellule T di Interleukina-2. il fattore di necrosi tumorale (TNF). Attività immunosoppressiva ed antiallergica – provocano la lisi dei linfociti umani dopo attivazione autoimmune e sopprimono la risposta dei linfociti T a mitogeni e antigeni. Artrite reumatoide ed asma grave; Anemia emolitica autoimmune, Epatite cronica autoimmune. Possono essere utilizzati nel trattamento antirigetto nei trapianti d’organo. STEROIDI 41 Effetti collaterali Sono dovute alle loro azioni fisiologiche e richiedono un controllo adeguato della terapia. Disordini gastrointestinali; Aumento della concentrazione plasmatica del glucosio e dei lipidi; Bilancio negativo dell’azoto, Ipocaliemia, edema, astenia e aritmie cardiache. Soppressione asse ipotalamo-ipofisi-corteccia surrenale Effetto mineralcorticoide – mantenere il bilancio elettrolitico corporeo elevando il riassorbimento di Na+ e la secrezione di K+ e H+ soprattutto a livello dei reni ma anche di altri organi secretori (ghiandole salivari, sudoripare e sulle mucose del tratto gastrointestinale). O O OH HO O OH OH O OH O OH O OH O O Aldosterone O 11-desossicortisolo O 11-desossicorticosterone STEROIDI 42 L’azione dell’aldosterone si esplica attraverso la trascrizione genica, la biosintesi del mRNA e delle proteine. In particolar modo viene sintetizzata la AIP (proteina indotta da Aldosterone) che agisce da permeasi incrementando la permeabilità della membrana al Na+. si ha un rapido incremento di Na+ e si incrementa lo scambio Na+/K+. Fludrocortisone Acetato è l’unico mineralcorticoide utilizzato per os in quanto il fluoro in 9 aumenta questa attività ed i suoi effetti glucocorticoidi risultano trascurabili. O HO OAc OH F O Fludrocortisone acetato STEROIDI 43 Antagonisti Corticosteroidi: la maggio parte degli inibitori degli adrenocorticosteroidi agisce impedendone la biosintesi andando a bloccare uno o più complessi dell’enzima citocromo P450. tra questi ricordiamo: Ketoconazolo - a concentrazioni elevate inibisce anche gli enzimi legati al P450. Metirapone – inibisce prevalentemente la 11β β-idrossilasi ma anche la 18-idrossilasi e la scissione della catena. Aminoglutetimide – inibisce la scissione della catena laterale ed è usata come adrenolectomizzante chimico. Spironolattone è l’antagonista dell’aldosterone per uso orale. Esso favorisce l’escrezione di Na+ impedendo l’eliminazione di K+ e H+. O O O Et HN O Aminoglutetimide O N N NH2 Metirapone H3C CH3 O Spironolattone S O STEROIDI 44 Ormoni sessuali femminili L’ovulazione rappresenta uno degli stadi fondamentali del ciclo riproduttivi femminile ed è regolato dai sistemi endocrino e nervoso centrale. Ormone di rilascio ormone luteinizzante Ormone luteinizzante Ormone stimolazione dei follicoli Correlazione tra ipotalamo, ovaie ed apparato riproduttivo Le due gonadotropine (FSH e LH) controllano l’attività delle ovaie (la maturazione del follicolo) e la produzione di ormoni sessuali (aumentare la produzione di estrogeni). STEROIDI 45 Il tasso di ormone luteinizzante (LH) raggiunge il massimo a metà del ciclo mestruale ed induce l’ovulazione mentre è basso durante la mestruazione. L’ormone FSH raggiunge i livelli massimi durante la mestruazione e si riduce prima e dopo l’ovulazione. Una volta avvenuta l’ovulazione, l’ormone LH trasforma il follicolo in corpo luteo ed aumenta la disponibilità di Progesterone che a sua volta inibisce LH. Completato, il corpo luteo degenera ed i livelli di Progesterone e di estrogeni diminuiscono. Il ciclo FSH-RF ricomincia da STEROIDI 46 Se l’ovulo viene fecondato, il ciclo mestruale si interrompe per la presenza di una quarta gonadotropina prodotta dalla placenta e chiamata gonadotropina corionica.(HCG). Questa gonadotropina mantiene e prolunga la vita del corpo luteo e può essere rilevata nelle urine dopo 14 giorni. Il corpo luteo, sotto lo stimolo di HCG produce una adeguata quantità di ormoni steroidei che assicura, per le prime 9 settimane, il mantenimento della gravidanza. La placenta provvede, dopo questo periodo, a produrre gli estrogeni ed i progestinici necessari alla normale gestazione e questi raggiungeranno il massimo pochi giorni prima del parto. Nelle femmine il primo flusso mestruale compare nella pubertà attorno ad un’età media di 13 anni. Tali cicli riproduttivi si mantengono regolari per un periodo di circa 30-40 anni e successivamente diventano irregolari. Dopo 40-50 anni questi cessano e la donna entra in climaterio. STEROIDI 47 ESTROGENI Sono ormoni così chiamati in quanto in grado di produrre l’estro in varie specie animali. Svolgono anche l’importante ruolo di portare allo sviluppo dei caratteri secondari delle femmine (crescita dei capelli, ammorbidimento della pelle, ingrossamento del seno, deposizione grasso su cosce, natiche e fianchi). Gli estrogeni stimolano anche la crescita e lo sviluppo dell’apparato riproduttivi femminile compresi ovidotto, collo dell’utero e vagina. Vengono biosintetizzati principalmente nelle ovaie delle donne sessualmente mature ma durante la gravidanza è la placenta la fonte principale degli estrogeni attraverso una via biosintetica diversa. Nel maschio piccole quantità sono prodotte nei testicoli. In entrambi i sessi si ha produzione nella corteccia surrenalica, nell’ipotalamo e nell’ipofisi anteriore. STEROIDI 48 La fonte principale degli estrogeni nell’uomo e nella donna in menopausa sono i tessuti extraghiandolari ma soprattutto quello adiposo. Nell’ovaio il FSH agisce stimolando il follicolo alla biosintesi di estrogeni attraverso la conversione del colesterolo in androgeni da parte delle cellule tecali e le cellule granulose convertono questi ultimi in estrogeni. Dopo l’ovulazione, l’ormone LH agisce sul corpo luteo per stimolare la biosintesi e la secrezione degli estrogeni e del progesterone. STEROIDI 49 Dopo la conversione a Pregennolone questo può essere convertito in progesterone da una 5-ene-3β β-idrossisteroide deidrogenasi e dalla 3-ossosteroide-4,5-isomerasi. Più complessa è la trasformazione del Pregnenolone in estrogeni. La 17α α-idrossilasi inizialmente ossida la posizione 17 e poi stacca la catena fornendo il deidrossiepiandrosterone (17α α-idrossi Pregnenolone). La conversione di questo nel corrispondente androstendione avviene ad opera di una 5-ene-3β βidrossisteroide. Esso è convertibile nello intermedio ridotto Testostrone da una 17β βidrossisteroide deidrogenasi. La perdita del metile angolare e l’aromatizzazione portano allo Estrone e al 17 β-estradiolo STEROIDI 50 L’Androstendione è il substrato preferito per l’aromatizzazione e a tal fine sono necessarie 3 molecole di NADH e 3 di ossigeno. Questi 3 passaggi sono tutti catalizzati dallo stesso complesso enzimatico costituito dalla proteina CYP19 e dalla NADHcitocromo P450 reduttasi presenti nel reticolo endoplasmatico della cellula. Metabolismo – Estrone ed Estradiolo sono biochimicamente interconvertibili da una estradiolo deidrogenasi e pertanto i metaboliti sono gli stessi. Vengono escreti come glucuronidi o come solfati idrosolubili. Durante questo metabolismo epatico possono subire solfatazione e desolfatazione al fine di creare una riserva di ormone. STEROIDI 51 Gli estrogeni naturali sono poco attivi per os in quanto durante il metabolismo epatico di primo passaggio sono subito coniugazione. I metaboliti catecolici si possono legare ai recettori degli estrogeni producendo effetti deboli o moderati. STEROIDI 52 Estrogeni steroidei Estradiolo – Estrogeno più potente possiede alta affinità per il recettore e grande potenza per via parenterale. Viene metabolizzato a 2-idrossi ed escreto come solfato. Esteri dell’estradiolo – tra quelli in terapia ricordiamo il cipionato. Etinilestradiolo – più potente(15-20 volte) dell’estradiolo per via orale in quanto stabilizzato all’ossidazione metabolica in 17. anche lui subisce metabolismo di primo passaggio nel fegato. Ha una emivita di 26 ore. Mestranolo – rappresenta un profarmaco e viene metabolizzato a livello epatico ad etinilestradiolo. Entrambi sono utilizzati principalmente nei contraccettivi orali. OH OH OH C CH OH HO HO Estradiolo Estrotriolo RO Etinilestradiolo R = H Mestranolo R = Me STEROIDI 53 Estrogeni coniugati – sono miscele di sali sodici dei dolfati dei metaboliti dell’Estradiolo e pertanto idrosolubili. Sono di origine equina o sintetica. Sono generalmente una miscela di Estrone solfato sodico (~60%) e di equilina solfato sodico (~30%) o altri metaboliti minori. I cavalli producono solo due estrogeni Equilina e Equileina. O HO O RO Equilenina O RO Equilina R = H Equilina solfato sodico R = SO3- Na+ Estrone R = H Estrone sodio solfato Estrone piperazina solfato R = SO3- HN NH2+ STEROIDI 54 Dosaggio degli estrogeni STEROIDI 55 Proprietà farmacocinetiche di alcuni principali Estrogeni STEROIDI 56 Estrogeni non steroidei La struttura steroidica non è fondamentale per l’attività estrogenica tantè che esistono estrogeni non steroidei e quasi tutti sono derivati del trans-stilbene. Uno dei più importanti è il Dietilstilbestrolo o α,α α’-dietil-4-4’stilbendiolo (DES). Questo composto presenta isomeria cis-trans a livello del doppio legame e l’siomero trans è il più attivo (sospetto cancerogeno). L’Esestrolo nella sua forma meso è il più attivo dei derivati idrogenati del DES ed è meno attivo. Un composto pure lui attivo per os è il Dienestrolo ma viene utilizzato solo per via intravaginale e comunque presenta effetti sia farmacologici che tossici e le controindicazioni tipiche delle terapia con estrogeni. OH HO Trans-Stilbene Dietilstilbestrolo OH HO OH HO Esestrolo Dienestrolo STEROIDI 57 Relazione struttura attività Fondamentale per l’attività è. la presenza dell’anello A di tipo aromatico con ossidrile in posizione 3. OH Il gruppo funzionale in 17β β-OH. La distanza tra i due ossidrili; La planarità e idrofobicità della molecola. HO Ne risulta che l’attività sia legata alla presenza dei due ossidrili, sostituenti in grado di formare legami idrogeno e che la catena carboniosa serva solo da spaziatore. Nel DES e nell’Estrone la distanza varia da 12,1 a 10.3 Å. Questa diversità nelle distanze fa ipotizzare un meccanismo d’azione nel quale l’anello D interagisce con una zona recettoriale sufficientemente flessibile da consentire questa variabilità di distanze. In alternativa si pensa che una molecola d’acqua possa porsi a ponte colmando la distanza. STEROIDI 58 Inoltre: L’introdusione di un sostiutente in 1 riduce l’attività; Pochi sostituenti sono accettati in 2 o in 4; Ossidrili in 6, 7 e 11 riducono l’attività; Analoga diminuzione è provocata dalla singola rimozione degli ossidrili, dall’epimerizzazione in 17 e dalla insaturazione dell’anello B. Incrementi di attività si hanno con l’introduzione di sostituenti in: 17α α - accetta gruppi etinile e vinile ma non gruppi polari; 16 – sopporta la presenza di gruppi funzionali piccoli e di modesta polarità. L’anello D non può essere allargato ad esaatomico ma può essere aperto in quanto l’acido Doisinolico derivante presenta una discreta attività ormonale. COOH HO STEROIDI 59 Impiego Oltre che come contraccettivi, gli estrogeni trovano impiego in una grande varietà di turbe mestruali. Inoltre sono efficaci nella deficienza ovarica, nell’acne e nelle vaginiti senili. Vengono anche usati per sopprimere la lattazione. Sono spesso usati anche nella osteoporosi dopo la menopausa quando l’assenza di estrogeni si pensa possa causare perdita di calcio. Anche alcune forme di turbe psichiche e fisiche nelle donne dopo la menopausa sono controllate con estrogeni. STEROIDI 60 Antagonisti degli estrogeni Sono importanti perché possono essere impiegati per modificare i processi riproduttivi e trattare il tumore del seno estrogenodipendente. Esistono tre classi: “Impeded” interagiscono con il recettore ma si dissociano da esso prima che possa dare effetti rilevabili (Estriolo). “Trifenilici” si legano saldamente ai recettori estrogenici formando complessi molto stabili che sono però inattivi. Inibitori della “aromatasi” enzima legato al citrocomo P450 responsabile dela conversione degli androgeni in estrogeni. Derivati del Trifeniletilene – antiestrogeni Sono correlati agli estrogeni non steroidei e si legano fortemente ai recettori estrogenici formando complessi stabili ma inattivi. Tra questi ricordiamo il Clomifene citrato (ha proprietà estrogena come isomero cis ed antiestrogena come trans) usato nel trattamento della sterilità. STEROIDI 61 Il clomifene provoca aumento della secrezione delle gonadotropine FSH e LH con conseguente sviluppo e maturazione del follicolo ovarico, ovulazione e maturazione del corpo luteo. L’attività deriva dall’interazione con i recettori nell’ipotalamo con blocco dell’inibizione a feedback. Il Tamoxifene è una agonistaantagonista usato nella cura del tumore al seno dipendente da estrogeni. Antiestrogeni Il metabolita 4 -idrossi è un composto attivo. Tutti questi derivati essendo metabolizzati velocemente nel fegato,vanno somministrati con cautela in pazienti con danni epatici. Fulvestrant STEROIDI 62 Antagonisti “Impeded” - Tra questi composti dobbiamo ricordare lo Estratriolo che qualora venga utilizzato in concetrazioni elevate è in grado di bloccare il recettore ed impedire che l’Estradiolo esplichi la sua attività. Inibitori dell’aromatasi - Sono raggruppabili in due classi: 1. Derivati dell’Androstendione – servono a bloccare la conversione degli androgeni in estrogeni. Vengono utilizzati nel trattamento della funzione riproduttiva e nella cura di forme tumorali estrogeno-dipendenti. Essi competono con l’Androstendione per il legame al sito attivo dell’enzima aromatasi. L’analisi struttura attività su questi derivati indica che essi devono essere analoghi al substrato e differire da esso per piccole variazioni strutturali O O all’anello A e in 19. O O O O O O OH O 4-idrossiandrostendione O O S O 6-metilenandrostendione 1-metilandrostandiendione S 10β β-propinilandrostendione NH2 NH2 STEROIDI 63 2. Derivati triazolici – essi inibiscono selettivamente in modo competitivo la trasformazione del testosterone a estrogeni in tutti i tessuti. riducono la concentrazione di Estradiolo, Estrone e dell’Estrone solfato circolanti senza intaccare la sintesi di ormoni corticosteroidi, dell’Aldosterone e degli ormoni tiroidei. Dato che l’estrogeno agisce da fattore di crescita per il tumore al seno, la riduzione delle concentrazioni plasmatiche inibisce lo sviluppo della malattia. Essi si legano con il triazolo al gruppo eme del complesso enzimatico del CYP19. N N N N N N N N OH N N N NC CN Anastrazolo N Cl Vorozolo CN NC Letrozolo NC C N Metabolita STEROIDI 64 PROGESTINICI Il Progesterone è l’ormone naturale che da solo è in grado di di assicurare una gestazione normale. Sintetizzato a livello del corpo luteo a partire dal Pregnenolone nella fase luteale e serve a : Sviluppare l’endometrio per accogliere eventualmente l’ovulo fecondato; Mantenere la gravidanza sopprimendo le mestruazioni. Essendo indispensabile durante tutta la gravidanza per la regolazione del ciclo endoteliale viene considerato un contraccettivo naturale (inibisce l’ovulazione). Questo ormone è inoltre il precursore di androgeni, estrogeni e corticosteroidi. STEROIDI 65 Analogamente a tutti i coritcosteroidi ed indipendentemente dalla via di somministrazione, viene metabolizzato rapidamente, emivita di 5-10’, a livello epatico con riduzione del doppio legame (sia 5α α- che 5β β-diidro); Del chetone in 3 (sia 3α α- che 3β β-olo); Del chetone in 20 quasi solo in configurazione 20(S). Principale metabolita STEROIDI 66 Lo steroide più abbondante nelle urine di donne gravide è il glucuronide del 5α α-pregnandiolo, Esso è anche il principale metabolita che si ha dopo somministrazione di Progesterone esogeno. Progestinici Sintetici Il progesterone Ha scarsa attività orale e va somministrato per via parenterale. La necessità di disporre in quantità elevate di questo ormone ha stimolato la sintesi a partire da composti naturali ed in particolare dalla Diosgenina. Questa viene estratta dalle radici di una pianta spontanea, la Dioscorea mexicana, dove è contenuta in abbondanza. H3C CH3 CH3 HO CH3 O O STEROIDI 67 Preparazione del Progesterone da Diosgenina Diosgenina messicana “barbasco” H3C CH3 O CrO3 O CH3 Py - HCl H3C CH3 CH3 H3C CH3 (CH3CO)2O O CH3 AcO CH3 O O CH3 O CH3 AcO HO AcO O CH3 (CH3CO)2O CH3 O O CH3 CH3 H2 - Pd/C CH3 CH3 CH3 1) Saponificazione CH3 2) Oppenauer AcO ∆16-Prognenolone3-acetato AcO Prognenolone-3-acetato OAc O Progesterone CH3 STEROIDI 68 Progestinici derivanti dal progesterone. per ovviare alla rapida metabolizzazione sono stati preparati numerosi derivati tendenzialmente sostituiti in: 17α α al fine di ridurre l’attacco metabolico in 20; 6 per rallentare il metabolismo del 3-cheto ∆4. Sia l’acetato che il caproato del 17α α-idrossiprogesterone sono somministrati mediante iniezione oleosa, poco attivi per os, e sono a lunga durata. Medrossiprogesterone acetato - presenta un metile in posizione 6α α che ne accrescere la lipofilia e ne potenzia l’attività. Possiede un’attività 25 volte superiore all’Etisterone modesta attività estrogena e senza effetti androgeni. con Viene usato anche contro carcinoma al seno e all’endometrio. 17α α-Idrossiprogesterone 17-acetato 17α α-Idrossiprogesterone 17-caproato O O CH3 CH3 CH3 OR CH3 CH3 O O CH3 CH3 OAc Medrossiprogesterone 17-acetato STEROIDI 69 Il Megestrolo 17-acetato rappresenta il prosieguo delle ricerche con l’introduzione di un doppio legame in 6 alla struttura precedente. Infine abbiamo Clormadinone 17-acetato che viene utilizzato sia come progestinico che come antineoplastico. Sempre tra i composti 17α α-idrossi ricordiamo i 19-nor-derivati Gestonorone - usato sia come progstinico che nel trattamento dell’ipertrofia prostatica; Normegestrolo – solo progestinico senza effetti androgenici. Bisogna anche ricordare il Medrogestone che presenta un metile in posizione 17α α che ne accrescere la lipofilia e ne potenzia l’attività. O Megestrolo 17-acetato R= Me Clormadione 17-acetato R= Cl CH3 O CH3 OAc CH3 CH3 OCOR CH3 O O R R O CH3 CH3 CH3 CH3 Medrogestone O CH3 Gestonorone 17-caproato R= H Normegestrolo 17-acetato R= Me STEROIDI 70 Preparazione dei derivati 17α α-idrossi del progesterone ∆16-Prognenolone3-acetato” O CH3 O O CH3 CH3 H2O2 CH3 O CH3 CH3 HBr in AcOH CH3 CH3 CH3 OH Br NaOH AcO HO HO O CH3 H2 Pd/C O O CH3 OH CH3 CH3 CH3 CH3 OAc Oppenauer O HO H O O CH3 CH3 CH3 OAc STEROIDI 71 Progestinici della serie 17α α-etinil testosterone Etisterone – primo progestinico di sintesi ottenuto nel tentativo di rendere attivo per os il testosterone. Meno attivo per via iniettabile ma molto più potente per os come progestinico. Da lui deriva il Dimetisterone ma anche lo sviluppo di farmaci privi della catena in 17 e del metile 19. Nel 1944 Ehrestein stabilì che il metile angolare C19 in 10 non è necessario per l’attività e si arrivò così al Norprogesterone che differisce dal progesterone per la mancanza del metile e rispetto al quale possiede un’attività 8 volte superiore. È il più potente progestinico noto. O OH C CH O OH C C CH3 O O CH3 STEROIDI 72 La scoperta dei nor-steroidi portò allo sviluppo di nuovi progestinici attivi per via orale ed in particolare di Noretindrone (Noretisterone) e di Noretinodrel (∆ ∆5-10) che sono stati i primi composti utilizzati a livello clinico. La loro azione come contraccettivi e nel trattamento delle turbe mestruali ha stimolato la ricerca di altri 19-norsteroidi. Per quanto concerne il chetogruppo in 3 si può dire che: La riduzione a 3β β-idrossi conduce all’Etinodiol diacetato un progestinico particolarmente attivo ed utilizzato nella contraccezione (+ estrogeno); La sua rimozione conduce al Linestrenolo CH3 OH C CH CH3 OH C CH CH3 OAc C CH H O Noretindrone H O Noretinodrel H CH3 OH C C H AcO Etinodiol diacetato Linestrenolo STEROIDI 73 Infine si è scoprì che sostituendo nel Noretindrone il metile angolare in C13 con un Etile si potenziava l’attività progestinica aprendo la strada ai 18-omo derivati. Tra questi ricordiamo: Il Norgestrel o Levonorgestrel è 100 volte più potente del precursore (usato in associazione come anticoncezionale); Il Gestodene (un ∆15); Il Norgestimato che è l’ossima del Norgestrel acetato; Il Desogestrel che è privo del 3-cheto ma presenta un metilene in 11. Modificata la stereochimica con perdita di attività sia androgena che estrogena. Sono tutti contraccettivi orali sono assorbiti quasi completamente e vengono metabolizzati nella mucosa gastrica e nel fegato. H3C H3C OH C CH H3C OH C CH H O Norgestrel OAc C CH H3C H2C OH C CH H O Gestodene HO N Norgestimato Desogestrel STEROIDI 74 Relazione struttura attività L’attività è vincolata alla struttura steroidica. Possono essere classificati in quattro gruppi: 1. Derivati del progesterone variamente sostituiti in 6 e in 17α α; 2. Derivati del 19-nor-progesterone variamente sostituiti in 6 e in 17α α; 3. Derivati del 19-nor-17 19-nor-17α α-etiniltestosterone; 4. Derivati del 19-nor-18-omo-17α α-etiniltestosterone. O 1 R = H Clomadione; O 2 OR OAc Megestrolo acetato R = OAc Clomadione acetato O O CH3 Cl 3 4 OH C CH Noretindrone OH C CH Norgestrel O O STEROIDI 75 Nel caso del progesterone e del suo nor-derivato sembrano essenziali: il chetone in 3 con l’insaturazione ∆4; il chetogruppo in 20 (i 20 idrossi sono molto meno attivi). L’introduzione di: Un doppio legame in 16-17 riduce l’attività; Un gruppo 17α α-acetossi incrementa l’attività; Un metile od un alogeno in 6 aumenta l’attività. Il gruppo etinilico introdotto in 17α α- rende il composto attivo per via orale. Nel noretindrone è possibile: Ridurre il 3-cheto (Etinodiolo); a 3β β-alcol con incremento attività OH C CH Eliminare il chetone in 3 (Linestrenolo); Migrare il ∆4- in ∆5-10 (Noretinodrel); Introdurre un metile in C18 (Norgestrel) di O STEROIDI 76 Contraccetivi orali Gli steroidi più utilizzati sono i contraccetivi orali Il progesterone è usato in associazione con altri estrogeni come contraccetivo. La pillola per antonomasia attualmente è composta da un estrogeno (etinilestradiolo o mestrenolo) in associazione con un progestinico (Noretindrone acetato, norgestrel, etinodiolo diacetato, desogestrel, norgestimato, ciproterone, gestodene e Drospirenone). Viene somministrata per 20-21 giorni e sospesa per 7-8 giorni (comprendenti quelli del periodo mestruale). O O OH OH C CH H2C OAc C CH OH C CH O H O HO O N Cl ciproterone H H H O H gestodene desogestrel norgestimato Drospirenone STEROIDI 77 Contraccetivi orali STEROIDI 78 Contraccetivi orali STEROIDI 79 Antiprogestinici Per un utilizzo come contraccettivo o per favorire l’aborto si può bloccare la biosintesi del Progesterone od utilizzare inibitori dei suoi recettori. Il più noto antagonista recettoriale è il Mifepristone o RU-486 (Roussel Uclaf) che può essere usato sia per la cura di tumori endocrini che come abortivo. Agendo come antagonista competitivo blocca il recettore del progesterone a livello : della ghiandola pituitaria o dell’ipotalamo prevenendo l’ovulazione durante il periodo follicolare; dell’utero con rilascio di prostaglandine dall’endometrio inducendo così la mestruazione; Dell’utero favorendo la luteolisi, la motilità uterina ed il distacco dell’embrione bloccando una iniziale gravidanza. H3C CH3 N CH3OH C C CH3 O Mifepristone STEROIDI 80 Si somministrano per os 100-600 mg in dose singola o multipla per 2-4 giorni e successivamente si somministra una prostaglandina (di solito il misoprostol) che provoca delle contrazioni uterine e favorisce l'eliminazione della mucosa e dell'embrione, (solitamente entro mezza giornata). Viene metabolizzato dal CYP3A4 (mono- e di-demetilato) ed eliminato nelle feci. Effetti collaterali - dolore addominale e sanguinamento vaginale associati a nausea, vomito e febbre. Possiede anche una certa attività antiglucocorticoide che risulta essere ridotta nel caso dei derivati Onapristone (della Schering) e Organon 33,628. COOMe O H3C H3C CH3 N CH3 OH HO H3C O OH CH2 H O Misoprostol O OH H O Onapristone Organon 33,628 STEROIDI 81 Ipotalamo LHRH (Ormone di rilascio ormone luteinizzante) Adenoipofisi FSH e ICSH (Ormne stimolante le cellule interstiziali) Androgeni I meccanismi che controllano la crescita e lo sviluppo delle gonadi maschili sono simili a quelli descritti per gli estrogeni. FSH – promuove la spermatogenesi ICSH – attiva la produzione di androgeni da parte delle cellule del Leydig. Non è perfettamente noto il sistema di controllo di Feedback ma certe concentrazioni ematiche di testosterone provocano una diminuzione della produzione di LHRH ipotalamico e pertanto di FSH dall’ipofisi. STEROIDI 82 Il Testosterone è l’androgeno per antonomasia ed è presente in maggior quantità a livello ematico. Viene sintetizzato nei testicoli, nelle ovaie e nella corteccia surrenalica. Il testosterone serve da pre-ormone per gli estrogeni e per il 5α α-diidro-Testosterone (10 volte più affine ai recettori del Testosterone stesso). Prima della pubertà la conc plasmatica del Testosterone è di 20ng/100mL e sale a 300-1.000 ng/100mL nell’uomo adulto. Gli ormoni testicolari hanno le seguenti funzioni: Di controllo dello sviluppo e della funzionalità degli organi sessuali; Di sviluppo dei caratteri sessuali secondari del maschio; Necessari per la spermatogenesi nei tubuli. STEROIDI 83 Il testosterone causa ritenzione di azoto favorendo la sintesi delle proteine e contemporaneamente riducendone il catabolismo. In tal modo viene favorito lo sviluppo sia degli organi sessuali sia della muscolatura scheletrica. Stimola allungamento e ispessimento delle ossa e favorisce la saldatura delle epifisi. Gli ormoni sessuali maschili vengono biosintetizzati a partire dal colesterolo nei testicoli e nella corteccia surrenale. Nel fegato si formano dagli steroidi C21 (Pregnenolone). Il suo metabolismo può portare a derivati attivi (5-DHT e Androstendione) o a molecole inattive (Androsterone ed 5β βAndrosterone). Molti metaboliti vengono convertiti nei solfati o nei glucuronidi e quindi eliminati nelle urine. STEROIDI 84 Metabolismo STEROIDI 85 • • Nei tessuti bersaglio degli androgeni (prostata) viene convertito nel 5α α-DiidroTestosterone (5α α-DHT) dalla 5α α-reduttasi, enzima NADPH dipendente, presente nella frazione microsomiale degli omogenati di membrana nucleare Importante è l’interconversione testosterone androstendione M F STEROIDI 86 ANDROGENI Esteri del Testosterone Tutti posseggono attività androgena e sono utilizzati per via iniettabile intramuscolare in soluzioni oleose ad effetto ritardato. Sono tutti dei profarmaci che per idrolisi dell’estere (lenta) liberano il Testosterone - hanno durata d’azione di 2-4 settimane. I più interessanti sono il Propionato l’Enantato e il Cipionato (Ciclopentilpropionato). Altri composti ad attività androgena aventi un qualche utilizzo terapeutico sono lo Stanolone (5α α-DHT) e il Noretandrolone. O O R O Testosterone R = -CH2CH3 Propionato R = -(CH2)5CH3 Enantato R = -H2C Cipionato OH Et O Noretandrolone STEROIDI 87 Relazione struttura attività La struttura steroidea di base è essenziale all’attività androgena: 17 Androstano ha una certa attività; La giunzione 5β β (cis) rende la sostanza priva di attività ormonica. A 3 5 Derivati nor- o omo-ciclici perdono di attività. In posizione 3 la presenza di un chetone o di un β-ossidrile potenziano notevolmente l’attività. Particolarmente importante è l’ossidrile in 17: È responsabile dell’interazione con il recettore per cui è attivo solo in configurazione β; L’esterificato varia l’efficacia che dipende dalla loro capacità di idrolisi; Un sostituente in 17α α- (in particolare alchile) rende la molecola metabolicamente stabile e somministrabile per os. STEROIDI 88 La presenza di inasaturazione sull’anello A ne aumenta la planarità e l’attività anabolizzante. L’eliminazione del metile angolare 19 porta a derivati anabolizzanti. La presenza di alogeni comporta riduzione di attività ad eccezione delle posizioni 4 e 9 Androgeni sintetici ed anabolizzanti L’obiettivo è quello di separare le due componenti anabolica e androgena. 17a-Metiltestosterone (1) attività androgena ed anabolizzante pari a quella del testosterone (interessanti il diidro- e il dimetile). L’Ossimesterone (2) e Stanozololo (4) hanno potenziata l’attività anabolizzante (usati come androgeni ed anabolici) Ossandrolone (3) anabolizzante contro osteoporosi senile. OH OH (ridotta OH CH3 CH3 CH3 androgenicità) O O (1) (2) O OH O H (3) usato OH CH3 HN N H (4) STEROIDI 89 OH C2H5 OH C2H5 OH (5) O O O O O (6) (7) (8) Il Nortestosterone (5), che sinteticamente deriva dagli estrogeni, possiede attività anabolizzante con effetti androgeni ridotti. Noretandrolone (6) e Etilestrenolo (7) hanno ancora più marcata la differenza di attività a favore di quella androgena. Testolattone (8) possiede attività anabolizzante scevra effetti androgeni e viene utilizzato contro il tumore al seno. da STEROIDI 90 Il più importante impiego di questi farmaci consiste nella terapia sostitutiva in pazienti con deficit ormonale endogeno. Nell’eunuchismo e nell’eunucoidismo vengono somministrati per conservare i caratteri sessuali secondari. Vengono impiegati anche nel Criptorchidismo, per correggere la spermatogenesi difettosa e l’ipertrofia prostatica. L’azione anabolizzante viene utilizzata in terapia su entrambi i sessi per aumentare la massa tissutale di adulti e bambibi e ripristinare le perdite proteiche da traumi (effetti collaterali sono quelli virilizzanti). In entrambi i sessi si osserva ritenzione di acqua e di elettroliti con formazione di edemi. STEROIDI 91 Antiandrogeni Trovano impiego nel tarttamento dell’acne giovanile, delle sindromi virilizzanti nella donna e contro il carcinoma della prostata. Prostata ingrossamento o Iperplasia Prostatica Benigna (BPH) frequente dopo i 50-55 anni risolvibile chirurgicamente. tumore della prostata – diffuso tra gli anziani e rappresenta il secondo tumore più diffuso e il terzo come causa di morte. Approcci: Uso di antagonisti del recettore degli androgeni a struttura steroidica (Ciproterone acetato, Zanosterone, Oxendolone e RU38,882) e non (Flutamide, Bilucamide, Nilutamide etc.) O OH OH OAc O2S N N H3C O Cl Ciproterone acetato H Zanosterone O OAc O Oxendolone RU-38,882 STEROIDI 92 Uso di antagonisti del GnRH (Goserelina, Buserelina etc.) Inibitori della 5a-reduttasi Quest’ultimo è un enzima intracellulare, NADPH dipendente, necessario per la conversione del Testosterone in DHT ed esiste in due isoforme: quella di tipo 1 prevale nei tessuti normali (ruolo catabolico) mentre quella di tipo 2 abbonda nei tessuti bersaglio degli androgeni con effetto anabolico (prostata). Il primo farmaco è la Finasteride, in commercio dal 1992, in grado di inibire in modo selettivo la isoforma 2 dell’enzima. È un 4-aza-steroide che agisce come inibitore competitivo del testosterone del quale innalza i livelli ematici. Suoi analoghi sono Turosteride e L-654,4066. L’Epristeride non è un aza-steroide bensì un derivato di un acido bicarbossilico ed agisce come inibitore non competitivo. O H N O O N O H N H N O O N H H Finasteride O N H H Turosteride O N H H L-654,4066 HOOC Epristeride STEROIDI 93 Preparazione della Finasteride O H N O H N N aIO 4 N H3 KM n O 4 H OOC O H2 Pt O A m m id e d ell' acid o 3 -c h et o -∆ ∆ 4-e tian ico O ch e to ac id o O H N D DQ Cl O N H Cl lat ta m e O O CN CN O N H F in as ter id e H N STEROIDI 94 Preparazione della sostanza S Cortexolone Sostanza S di Reichstein STEROIDI 95 Preparazione del Prednisolone O O OH HO OH OH HO Corinebacterium S. Curvularia lunata O O OH O oppure Bacillus sphaericus O Cortexolone o Sostanza S di Reichstein Prednisolone OH OH