Stagione 2010-2011 IL REGIO, L’OPERA. SEMPREVERDI COMUNICATO STAMPA Dodici titoli, sei nuovi allestimenti, tre spettacoli di danza con Les Ballets de Monte-Carlo e il Ballet Preljocaj, una tournée che toccherà Spagna, Francia e Germania. Una Stagione nel nome di Giuseppe Verdi – campione della nostra unificazione culturale – pensata per l’anno in cui Torino sarà al centro delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Si inizia il 5 ottobre con il nuovo allestimento di Boris Godunov (5-17/10) capolavoro di Modest Musorgskij firmato dal regista russo Andrei Konchalovsky, artista ben noto agli appassionati di cinema, che porterà sul palcoscenico del Regio un grande affresco della storia russa del ‘500: la feroce lotta per il trono alla morte di Ivan il Terribile. Per aprire la Stagione non poteva mancare sul podio il Direttore musicale Gianandrea Noseda, appassionato conoscitore e interprete d’eccellenza di questo repertorio. Nel cast Orlin Anastassov, Ian Storey, Peter Bronder, Sergej Aleksaškin, Vladimir Matorin, Tomislav Mužek, Vasilij Ladjuk. Il maestro del coro sarà Roberto Gabbiani e il coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” sarà istruito da Claudio Fenoglio. A novembre (10-23/11) verrà messo in scena un altro nuovo allestimento, quello che Damiano Michieletto, giovane e dirompente regista veneziano, ha pensato per Madama Butterfly di Giacomo Puccini. La direzione è affidata a Pinchas Steinberg, musicista di classe dalla grande esperienza internazionale. I protagonisti saranno il soprano cinese Hui He, impostasi all’attenzione del mondo musicale nel 2000 dopo la vittoria del Concorso Placido Domingo’s Operalia e diventata presto la Cio-Cio-San per antonomasia. Accanto a lei il Pinkerton di Massimiliano Pisapia. Il maestro del coro è Claudio Fenoglio. A dicembre l’ormai attesissimo appuntamento con la danza. Quest’anno, protagonisti di due balletti fiabeschi, i Ballets de Monte-Carlo, storica compagnia che affonda le proprie radici nel primo ’900, quando Sergej Djagilev fece di Montecarlo la propria residenza. Dopo numerosi cambiamenti e chiusure, la compagnia è rinata nel 1985 grazie all’intervento di S.A.R. la Principessa di Hannover la quale, grazie a una passione che ha tradizioni profonde nella famiglia regnante monegasca, è riuscita a riportarne in auge anche la vocazione internazionale. I Ballets de Monte-Carlo porteranno in scena, nella versione coreografica del direttore Jean-Christophe Maillot, due capolavori ispirati al genio della fiaba Charles Perrault: Cenerentola di Sergej Prokof’ev (4-15/12) e La Belle (18-23/12), dalle musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij per La bella addormentata nel bosco. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio Nicolas Brochot. Il nuovo anno (26/1 - 6/2) inizia con il Parsifal di Richard Wagner presentato nell’allestimento firmato da Federico Tiezzi, con le scene di Giulio Paolini, artista di punta dell’arte concettuale, cui il Regio vuole dedicare un omaggio portando nella sua Torino uno dei suoi allestimenti più significativi. La direzione dell’opera wagneriana è affidata a Bertrand de Billy, direttore d’orchestra parigino, attualmente direttore musicale della Vienna Radio Symphony Orchestra, al suo debutto al Regio. I protagonisti dell’ultimo dramma musicale di Wagner saranno: Christopher Ventris, Christine Goerke Holloway, Jochen Schmeckenbecher, Kwangchul Youn, Mark S.Doss e Kurt Rydl. Alla guida del Coro il maestro Roberto Gabbiani. Piazza Castello 215, 10124 Torino (I) Tel. +39 011 88151 Fax +39 011 8815.214 www.teatroregio.torino.it P.IVA e C.F. 00505900019 A marzo (17-29/3), mese in cui avranno inizio i festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Regio si unisce alle celebrazioni mettendo in scena un nuovo allestimento dei Vespri siciliani di Giuseppe Verdi firmato da Davide Livermore insieme all’affiatato team composto dallo scenografo Santi Centineo e dalla costumista Giusi Giustino. I Vespri, opera difficilissima per il grande impegno teatrale e musicale richiesto, la cui storia, ambientata nella Sicilia del 1282 in lotta contro gli invasori francesi, è diventata simbolo della ribellione del popolo vittima “dell’insolenza dei dominatori”, ci sembrava il titolo giusto per sottolineare il ruolo di “cantore dell’epopea risorgimentale” di Giuseppe Verdi. Un’opera emblematica anche del “risorgimento” del Regio, quello del 1973 quando, con la regia di Maria Callas e Giuseppe Di Stefano, venne scelta per inaugurare il teatro ricostruito. Il direttore sarà Gianandrea Noseda e il maestro del coro Roberto Gabbiani. Tra i protagonisti: Sondra Radvanovsky, Gregory Kunde, Franco Vassallo e Ildar Abdrazakov. Proseguendo con le opere simbolo di Verdi, sempre a marzo (25/3) Nabucco, c’era una volta la figlia di un re presentato in una nuova produzione realizzata insieme all’As.Li.Co. e pensata per il pubblico de La Scuola all’Opera, l’attività che il Teatro Regio dedica da tempo ai ragazzi. Si tratta dell’adattamento drammaturgico di uno dei più celebri lavori verdiani nel quale sarà il giovane pubblico a figurare tra i protagonisti, cantando alcuni brani dell’opera dopo averli studiati nel corso dell’anno scolastico. Sulla scena altri giovani interpreti, i vincitori del 62° Concorso As.Li.Co. per Giovani Cantanti Lirici d’Europa. Autrice dello spettacolo Silvia Collazuol. Rigoletto, terza opera del “quartetto verdiano” della Stagione, andrà in scena in un nuovo allestimento tra aprile e maggio (12/4 - 8/5). La produzione è già al centro di una grande curiosità in virtù dell’inedita scelta del Teatro di assegnare la regia, le scene e i costumi ai vincitori del concorso bandito dal Regio. Un’iniziativa che ha riscontrato un altissimo interesse, a giudicare dal numero delle iscrizioni, e che speriamo vivamente contribuisca all’ampliamento degli orizzonti e delle soluzioni registiche. Sul podio per il melodramma di Giuseppe Verdi un direttore affermatissimo in tutti i più importanti teatri del mondo come Marco Armiliato; nel cast talenti in ascesa come Franco Vassallo, Irina Lungu e Gianluca Terranova. Claudio Fenoglio è il maestro del coro. Nello stesso periodo (22/4 - 7/5) si intreccerà un altro titolo verdiano, La traviata, proseguendo così nel progetto che ha avuto inizio quest’anno e che vede grandi titoli del melodramma alternarsi sul palcoscenico in quella che è già stata definita “una via italiana al teatro di repertorio”. La storia di Violetta Valéry verrà presentata nell’allestimento di Laurent Pelly protagonista dell’ultima inaugurazione e della tournée in Giappone dell’estate 2010. Sul podio ancora il maestro Marco Armiliato, per un cast che comprende Aleksandra Kurzak, Stefano Secco e Fabio Maria Capitanucci. Il maestro Roberto Gabbiani dirigerà il Coro. Il mese di maggio sarà un mese particolarmente intenso, visto che l’Orchestra e il Coro del Regio guidati dal maestro Gianandrea Noseda – instancabile e impetuosa anima artistica, grande artefice della vocazione internazionale del Teatro – saranno protagonisti di una tournée che, partendo dalla Spagna, passando per Parigi e arrivando in Germania, porterà il nome di Verdi in giro per l’Europa. Si inizia a Castellón de la Plana, cui seguiranno Madrid, Oviedo, Saragozza e Murcia (19-23/5), città nelle quali verranno eseguiti, con Daniela Barcellona, Sondra Radvanovsky, Maksim Aksënov e Ildar Abdrazakov, la Messa da Requiem, i Quattro pezzi sacri e una selezione di arie d’opera. Al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi (25/5) verranno invece proposti i Quattro pezzi sacri e una scelta di brani tratti dai Vespri siciliani con Sondra Radvanovsky, Gregory Kunde e Michele Pertusi mentre, all’Internationale Maifestspiele di Wiesbaden, per l’ultimo appuntamento alla fine di maggio verrà messa in scena La traviata. Mentre le compagini artistiche del Teatro saranno in tournée all’estero, il Regio ospiterà il Ballet Preljocaj impegnato in Biancaneve, grande balletto romantico e contemporaneo ispirato all’omonima fiaba dei fratelli Grimm, per il quale Angelin Preljocaj ha riunito ventisei danzatori sulle più belle pagine delle sinfonie di Gustav Mahler. Presentato per la prima volta nel 2008, con grandissimo successo alla Biennale de la Danse de Lyon, è presto diventato una delle produzioni di punta della compagnia fondata nel 1984 dal coreografo franco-albanese, grazie alla capacità evocativa della drammaturgia, ai fantastici costumi di Jean-Paul Gaultier e alle simboliche scenografie di Thierry Leproust. Biancaneve sarà in scena dal 19 al 26 maggio. A giugno e a luglio (21/6 - 3/7) con Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti ritorna un titolo importante del grande melodramma nell’allestimento firmato da Graham Vick. Sul podio uno dei direttori più amati, nonché specialista indiscusso di questo repertorio, il maestro Bruno Campanella, chiamato a dirigere un cast formato da Elena Mosuc e Francesco Meli, sempre più acclamati interpreti del belcanto, Fabio Maria Capitanucci e Vitalij Kowaljov. Maestro del coro sarà Roberto Gabbiani. La Stagione avrà un ulteriore appuntamento autunnale (20-29/9), in collaborazione con MITO SettembreMusica: al Teatro Carignano verrà presentata in prima esecuzione assoluta Leggenda di Alessandro Solbiati, nuova commissione del Teatro Regio. L’opera è dedicata alla memoria del maestro Roberto Bosio, che ha seguito da vicino le fasi ideative del progetto prima di lasciarci prematuramente nell’agosto del 2009; un gesto di affetto e stima per una persona che ha dedicato la propria vita alla musica e al teatro. Leggenda è ispirata a un celebre capitolo del romanzo I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij, quello in cui il Grande Inquisitore spagnolo condanna a morte come eretico il Cristo ritornato sulla terra. Autore dello spettacolo è Stefano Poda, geniale artefice della Thaïs andata in scena due anni fa, che trasformerà l’intero Teatro Carignano in una installazione d’arte contemporanea. L’opera sarà diretta da Gianandrea Noseda, che ha fortemente voluto riportare il Teatro al ruolo di promotore della contemporaneità grazie alla commissione di un nuovo lavoro. Alla guida del Coro sarà il maestro Roberto Gabbiani, esperto e abituato ad affrontare le nuove sfide della musica d’oggi. Con questo titolo si chiude la Stagione 2010-2011. Una Stagione che ci auguriamo possa alimentare un dibattito, una riflessione sull’attualità dell’opera e sulla sua messa in scena; una Stagione che riconferma la vocazione internazionale del Teatro Regio e allo stesso tempo la volontà di proseguire nello sforzo produttivo e artistico rivolto al pubblico e reso possibile anche dalla presenza costante dei Soci della Fondazione e, in particolare, grazie all’impegno profuso da Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Gruppo Fondiaria SAI, che per il settimo anno consecutivo sarà partner della serata inaugurale. Continua anche la partnership con Rai-Radio3 per la trasmissione delle opere in cartellone e la collaborazione con Rai Trade per la produzione di dvd. Per rispondere alla crescente domanda del pubblico sono state arricchite le numerose tipologie di abbonamento, grazie alle quali ognuno avrà la possibilità di costruirsi un personale percorso all’interno della Stagione. La scelta si potrà effettuare tra abbonamenti a 9, 8, 6 e 4 spettacoli e, novità di quest’anno, gli abbonamenti a 3 titoli verdiani e a 3 balletti; oltre all’abbonamento Armonie pensato insieme al Teatro Stabile. Dall’8 giugno sarà possibile sottoscrivere i nuovi abbonamenti, mentre i biglietti per i singoli spettacoli potranno essere acquistati a partire dal 12 giugno. Una novità riguarda l’aggiunta di un punto vendita presso InfoPiemonte–TorinoCultura, in via Garibaldi angolo piazza Castello. Per approfondimenti, consultare il sito www.teatroregio.torino.it o rivolgersi alla Biglietteria del Teatro – tel. 011.8815.241/242; e-mail [email protected]; orario di apertura: da martedì a venerdì ore 10.30-18, sabato ore 10.30-16. Per ulteriori informazioni - Tel. 011.8815.557. Torino, 24 Maggio 2010 Paola Giunti Capo Ufficio Stampa Stagione 2010-2011 PRESENTAZIONE Nel preparare la prossima Stagione, che intreccia il suo percorso con le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, di cui Torino sarà protagonista, abbiamo ritenuto fondamentale procedere in due direzioni. Da un lato dare rilievo ad alcune delle più celebri creazioni di Giuseppe Verdi, campione dell’unificazione culturale della nostra penisola, che riteniamo valga la pena proporre in un’occasione carica di valore simbolico come questa, piuttosto che nelle ricorrenze meramente numeriche legate agli anni di nascita e morte. Dall’altro lato, focalizzare l’attenzione sul rapporto dell’opera con la storia, quella con la “s” maiuscola, con gli accadimenti storici che stanno alla base di opere come Boris Godunov, che inaugurerà la Stagione; come I vespri siciliani, pensata proprio in occasione delle celebrazioni di Italia 150; come Nabucco, proposto in un nuovo adattamento dedicato a ragazzi e famiglie. Storia è anche quella leggendaria del Parsifal, quella sentimentale, sociale e psicologica di Madama Butterfly, Rigoletto, La traviata, Lucia di Lammermoor e Leggenda, nuova opera commissionata dal Teatro Regio. Mentre storie fantastiche sono quelle narrate nei balletti: Cenerentola, su musica di Prokof’ev e La belle, ispirata alla fiaba La bella addormentata con musica di Čajkovskij – presentati dai Ballets de Monte-Carlo – e Biancaneve nella versione del Ballet Preljocaj, con musiche di Mahler e con i costumi di Jean-Paul Gaultier. Una Stagione con ben dodici titoli arricchita da una tournée che toccherà Spagna, Francia e Germania, segno di un interesse nei confronti del Regio sempre più di ambito internazionale, un obiettivo cercato, e possiamo oggi dire centrato, grazie al coinvolgimento di Gianandrea Noseda quale Direttore musicale e al lavoro di continuo miglioramento da lui svolto con l’Orchestra e il Coro, cresciuto moltissimo anche con l’importante contributo del maestro Roberto Gabbiani. Continuiamo a essere convinti che il nostro compito primario risieda nella capacità di offrire esecuzioni musicali di ottima qualità, e il Teatro Regio può oggi dire di aver raggiunto a questo riguardo uno stadio molto avanzato; tale per cui ogni direttore d’orchestra, ancor prima di accettare l’incarico e salire sul podio, sa di poter contare su una base solidissima; tale per cui il pubblico, ancor prima di entrare a Teatro, sa che sta per ascoltare musica eseguita ad alto livello. Altro compito imprescindibile nella vita di un teatro è sviluppare un confronto, un dibattito, una riflessione sull’opera, su come la messa in scena possa tradurre ai nostri occhi contemporanei vicende e situazioni concepite per altre epoche. Proprio per questo motivo dedichiamo una particolare attenzione all’aspetto visivo degli spettacoli, come dimostrano i registi invitati nella prossima stagione, a partire da Andrei Konchalovsky, impegnato nel nuovo allestimento del Boris Godunov che inaugurerà la Stagione con la direzione di Gianandrea Noseda; per proseguire con Damiano Michieletto, regista della nuova Butterfly diretta da Pinchas Steinberg; Davide Livermore, autore dei nuovi Vespri Siciliani messi in scena con la direzione di Noseda; Stefano Poda, per la prima assoluta di Leggenda di Alessandro Solbiati presentata al Carignano e diretta da Noseda; Laurent Pelly, di cui riproponiamo l’allestimento di Traviata che ha inaugurato la Stagione corrente; Federico Tiezzi per il Parsifal con le scene di Giulio Paolini, artista di punta dell’arte Piazza Castello 215, 10124 Torino (I) Tel. +39 011 88151 Fax +39 011 8815.214 www.teatroregio.torino.it P.IVA e C.F. 00505900019 concettuale, cui vogliamo dedicare un omaggio portando, nella sua Torino, uno dei suoi allestimenti più significativi; la direzione dell’opera wagneriana è affidata a Bertrand de Billy. Graham Vick firma invece la regia della Lucia di Lammermoor con Bruno Campanella sul podio. La logica che guida le scelte relative alla realizzazione di nuovi allestimenti – ben sei in questa prossima Stagione – è funzionale alla costituzione di un patrimonio di spettacoli di qualità e al contempo agili: un modo per aprire una via italiana alla cosiddetta “opera di repertorio” (tipica dei paesi germanici), con allestimenti dal montaggio rapido ma non per questo concettualmente poveri o banali. Di qui un’organizzazione del lavoro e un calendario di spettacoli che cerchino da un lato di far fronte alla domanda del pubblico, che è superiore all’offerta che possiamo oggi mettere a disposizione, dall’altra di allargare il bacino di utenza coinvolgendo e incrementando il turismo culturale che già interessa cospicuamente la Città. Segue queste direttive l’intrecciarsi di date fra due titoli che, già messo in atto in questa Stagione, si ripeterà l’anno prossimo con Rigoletto e La traviata. Per l’allestimento di Rigoletto abbiamo intrapreso, com’è noto, un’iniziativa mai percorsa da una fondazione lirica, indicendo un concorso internazionale per la creazione di regia, scene e costumi: un’idea che si è rivelata vincente già dal riscontro del numero di iscrizioni pervenute. In questo modo offriremo un’importante occasione per far emergere nuovi artisti, dando vita a uno spettacolo innovativo. Per quanto riguarda le presenze in palcoscenico, giovani talenti in ascesa si affiancano a consolidati nomi del panorama internazionale, annoverando, tra gli altri, i nomi di Orlin Anastassov, Ian Storey, Peter Bronder, Hui He, Massimiliano Pisapia, Christopher Ventris, Jochen Schmeckenbecher, Kwangchul Youn, Mark S. Doss, Kurt Rydl, Gregory Kunde, Ildar Abdrazakov, Sondra Radvanosky, Franco Vassallo, Irina Lungu, Aleksandra Kurzak, Elena Mosuc, Francesco Meli. Il rapporto con la contemporaneità, sostanziato dalla scelta delle regie e dalle modalità organizzative e ideative sopra delineate, si sviluppa anche su un altro fronte. Siamo infatti orgogliosi di poter annunciare, per la chiusura della Stagione, la commissione di una nuova opera, inserita anche nel programma di MITO. Il Teatro Regio torna così a farsi promotore di una creazione artistica contemporanea con Leggenda di Alessandro Solbiati, opera ispirata alla Leggenda del Grande Inquisitore, celebre capitolo dei Fratelli Karamazov di Dostoevskij, una significativa occasione per riflettere sulla presenza del male e dell’indifferenza nel mondo di oggi. Il compositore ha voluto dedicare l’opera alla memoria del maestro Roberto Bosio, che ha seguito da vicino le fasi ideative del progetto prima di lasciarci prematuramente nell’agosto del 2009. Riteniamo doveroso ricordarlo in questa sede per il prezioso contributo professionale, di cui peraltro sono e ancora saranno nutrite le Stagioni future del Regio, oltre che per la stima personale e l’amicizia. Stagioni future alle quali guardiamo, nonostante le sempre incerte sorti dei finanziamenti pubblici, con rinnovata fiducia e con forte consapevolezza, grazie ai risultati ottenuti, all’entusiasmante e ormai prossima tournée in Giappone e in Cina – dove saremo l’unico teatro d’opera invitato all’Expo Universale di Shanghai –, al costante sostegno dei nostri Soci Fondatori e al confortante affetto del pubblico che, ci auguriamo, continuerà a partecipare attivamente alla vita del Teatro Regio. Gianandrea Noseda Direttore musicale Walter Vergnano Sovrintendente TOURNÉE IN GIAPPONE E IN CINA Tokyo – Yokohama – Shanghai 23 luglio – 6 agosto 2010 Questa estate il Teatro Regio sarà protagonista di una importante tournée in Giappone e in Cina, dove sarà l’unico teatro lirico italiano invitato all’Expo Universale di Shanghai, dando così vita a uno degli avvenimenti più prestigiosi della lunga vita artistica del Teatro. Portare l’opera lirica a Tokyo e a Yokoama, è sicuramente il segno di una maturità artistica che il Regio ha raggiunto negli ultimi anni e che si è accresciuta con la presenza del Direttore musicale Gianandrea Noseda, artista di grande passione, capace di galvanizzare con il suo entusiasmo tutto il Teatro. La tournée avrà inizio il 23 luglio al Bunka Kaikan di Tokyo – una delle sale più importanti del paese – dove metteremo in scena la nostra ultima produzione di Traviata firmata da Laurent Pelly. Protagonisti dell’opera verdiana due autentiche star: Natalie Dessay e Matthew Polenzani. L’altra opera proposta sarà La bohème, che debutterà alla Kanagawa Kenmin Hall di Yokoama il 25 luglio e sarà in scena a Tokyo il 28 e il 31 luglio, nell’allestimento firmato da Giuseppe Patroni Griffi. Protagonista una delle più grandi artiste italiane, Barbara Frittoli che per l’occasione duetterà con Marcelo Álvarez, uno dei tenori più acclamati nel mondo. Il 24 luglio è in programma a Tokyo un concerto con l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio diretto da Gianandrea Noseda, che sarà sul podio per tutti gli appuntamenti, così come il maestro del coro sarà Roberto Gabbiani. La tournée proseguirà il 4 e il 6 agosto in Cina, con la messa in scena di un’altra Bohème nell’edizione di Eugenio Guglielminetti, presentata al Grand Theatre di Shanghai. Il 5 agosto ultimo appuntamento a Shanghai – nell’Auditorium appositamente creato per l’Expo Universale – con un Gala dedicato a Giuseppe Verdi, nome indissolubilmente legato alla cultura italiana, un concerto che vedrà protagonista l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio. Questa tournée rappresenta sicuramente una consacrazione per il Regio che vede riconosciute, anche a livello internazionale, la propria qualità, competitività e affidabilità. Un obbiettivo che è stato possibile raggiungere grazie all’impegno di tutti e alla convinzione che la musica, e l’opera in particolare, siano parte imprescindibile del patrimonio culturale italiano. Il nostro dovere è rappresentarlo al meglio nel mondo. Piazza Castello 215, 10124 Torino (I) Tel. +39 011 88151 Fax +39 011 8815.214 www.teatroregio.torino.it P.IVA e C.F. 00505900019 TOURNÉE GIAPPONE E CINA ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO Direttore d’orchestra Maestro del coro Maestro del coro di voci bianche Gianandrea Noseda Roberto Gabbiani Claudio Fenoglio La traviata Con Natalie Dessay, Matthew Polenzani, Laurent Naouri Regia e costumi di Laurent Pelly - Scene di Chantal Thomas GIAPPONE TOKYO, BUNKA KAIKAN 23, 26, 29 Luglio e 1 Agosto 2010 CONCERTO SINFONICO CORALE TOKYO, BUNKA KAIKAN - 24 Luglio 2010 La bohème Con Barbara Frittoli, Marcelo Álvarez, Maki Mori, Gabriele Viviani, Natale De Carolis, Nicola Ulivieri Regia di Giuseppe Patroni Griffi Scene e costumi di Aldo Terlizzi GIAPPONE YOKOHAMA, KANAGAWA KENMIN HALL - 25 Luglio 2010 TOKYO, BUNKA KAIKAN - 28 e 31 Luglio 2010 La bohème Con Erika Grimaldi, Tomislav Mužek, Eleonora Buratto, Roberto de Candia, Nicola Ulivieri, Diego Matamoros Regia di Vittorio Borrelli Bozzetti e figurini di Eugenio Guglielminetti Scene a cura di Saverio Santoliquido e Claudia Boasso Costumi a cura di Laura Viglione CINA SHANGHAI, GRAND THEATRE - 4 e 6 Agosto 2010 GALA VERDI SHANGHAI, AUDITORIUM DELL’EXPO - 5 Agosto 2010 IL REGIO A RACCONIGI Opera e Danza alle Serre Reali del Castello di Racconigi Conferenza Stampa di presentazione martedì 8 giugno 2010, ore 12 Palazzo Chiablese, Salone degli Svizzeri, piazza San Giovanni, 2 – Torino Martedì 8 giugno alle ore 12, Roberto Cota Presidente della Regione Piemonte, Mario Turetta Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e Walter Vergnano Sovrintendente del Teatro Regio presenteranno a Palazzo Chiablese la prossima edizione de Il Regio a Racconigi, realizzato dal Teatro Regio grazie alla disponibilità della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte – che mette a disposizione la splendida sede del Castello – all’impegno della Regione Piemonte, al sostegno delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Cuneo, Bra, Fossano, Saluzzo e Savigliano, del gruppo newyorkese Amber Capital, e alla collaborazione del Comune di Racconigi e delle Terre dei Savoia. Il Regio a Racconigi si terrà alle Serre Reali del Castello dal 3 al 31 luglio 2010. La S. V. è cortesemente invitata Piazza Castello 215, 10124 Torino (I) Tel. +39 011 88151 Fax +39 011 8815.214 www.teatroregio.torino.it P.IVA e C.F. 00505900019 F O N D A Z I O N E T E A T R O FONDATORI STATO ITALIANO AZIENDE METROPOLITANE TORINESI R E G I O F O N D A Z I O N E T E A T R O R E G I O SOSTENITORI ASSOCIATI ALL’UNIONE INDUSTRIALE DI TORINO AZIENDE ADERENTI PARTNER SOSTENITORI FONDAZIONE DEL TEATRO STABILE DI TORINO E TEATRO REGIO TORINO Comunicato stampa VERSO IL 150° DELL’UNITA’ D’ITALIA Teatro Carignano, 11 - 16 giugno 2010 - prima nazionale Teatro Regio, 19 - 23 giugno 2010 MANFRED poema drammatico di George Gordon Byron (nuova traduzione italiana di Enzo Moscato) musica Robert Schumann direttore d’orchestra Gianandrea Noseda regia Andrea De Rosa con Valter Malosti e (in ordine alfabetico) Marco Cavicchioli, Francesca Cutolo, Milvia Marigliano, Daniela Piperno scene Sergio Tramonti costumi Fabio Sonnino luci Pasquale Mari suono Hubert Westkemper Maestro del coro Roberto Gabbiani Orchestra e Coro del Teatro Regio Nuova Produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino e Teatro Regio Torino Al Teatro Carignano di Torino, venerdì 11 giugno 2010, alle ore 20.45, debutterà in prima nazionale Manfred poema drammatico di Byron, nella nuova traduzione italiana di Enzo Moscato, con musiche di scena originali di Schumann. L’ambizioso progetto di teatro musicale, nato dalla collaborazione tra il Teatro Stabile di Torino e il Teatro Regio, vedrà protagonisti l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio diretti dal maestro Gianandrea Noseda nell’allestimento teatrale firmato da Andrea De Rosa. In Italia è stato l’attore e regista Carmelo Bene a ridare nuova vitalità al Manfred curandone, nel 1979, una celebre versione. Il regista Andrea De Rosa propone ora l’allestimento in piena forma scenica, ovvero con cast di attori e orchestra, del Manfred di Byron, musicato in forma di melologo da Schumann, con protagonista Valter Malosti, affiancato in palcoscenico da Marco Cavicchioli, Francesca Cutolo, Milvia Marigliano, Daniela Piperno. Lo spettacolo si avvale delle scene di Sergio Tramonti, dei costumi di Fabio Sonnino, delle luci di Pasquale Mari e del suono di Hubert Westkemper. Maestro del coro Roberto Gabbiani. Il Manfred sarà inserito in entrambi i cartelloni e verrà rappresentato sia al Teatro Carignano (fino al 16 giugno), sia al Teatro Regio (con recite dal 19 al 23 giugno 2010). Rai-Radio3 trasmetterà Manfred in diretta dal Teatro Regio sabato 19 giugno alle ore 20. Amante dell’Italia, dove soggiornò a lungo, George Gordon Byron si impose nel mondo romantico risorgimentale per il suo spirito poetico, capace di animare alte imprese e gesti eroici, quegli stessi ideali che infiammarono l’Italia non ancora unificata. Di Manfred, il romanticismo assoluto, l’algida solitudine del superuomo, lo scontro tra umano e soprannaturale seducono ancora oggi e così fu in particolare per il compositore Robert Schumann, che, dopo Genoveva e Faust, nel 1848 ne scrisse le musiche. Anche se l’opera di Byron non era stata pensata per la rappresentazione scenica, egli compose questo lavoro con lo scopo di enfatizzare il testo poetico, affidandosi al melologo. Il maestro Gianandrea Noseda, parlando della scelta di portare in scena il Manfred, afferma: «Schumann era un magnifico compositore nel Lied, un complessissimo microcosmo musicale costruito su una poesia e racchiuso in tre minuti…qui, proprio perché si tratta di brani inframmezzati a parti recitate, c’è qualcosa di liederistico, la freschezza dell’intuizione immediata. Quando si fida del suo intuito per cogliere una situazione con pochi gesti, Schumann non è secondo a nessuno». Il regista Andrea De Rosa nelle sue note allo spettacolo scrive: «L’oblio (forgetfulness) è la parola chiave del Manfred, quella che mi ha attirato dentro questo strano e difficile testo-mondo, in cui valgono regole che sono ormai quasi impossibili da immaginare e dove si parla di cose lontane e perdute. Spiriti, dolore irreparabile, morte. A ben guardare con la morte di Dio - che, come spiega bene qualche filosofo, nulla ha a che vedere con l’ateismo dei singoli, ma col fatto che egli è oggettivamente sparito dalle nostre vite, dalle società, non ne determina più i tempi e i modi se non in forme vuote e residuali - sono morte molte parole: spirito è una di queste, l’altra è l’assoluto. Su l’una e l’altra l’Ottocento ha battuto la testa, in direzioni a volte contrapposte, attraverso ogni disciplina, dalla poesia alla pittura passando per la musica, la filosofia, il teatro, la politica. Manfred vive in questa terra lontana in cui è ancora possibile evocare i morti, gli spiriti, chiedere loro cosa vale e scoprire che non “un giorno in più” è la risposta ma il silenzio, l’oblio, la morte. La morte e il silenzio, la libertà e l’assoluto che a Manfred, per un maleficio, sono negati. Difficile da immaginare. Ma proprio per questo tanto più irresistibile l’invito a varcare la soglia di questo inquietante universo». INFO BIGLIETTERIA: Biglietteria del Teatro Stabile - Teatro Regio, piazza Castello 215, telefono 011 8815241/242 (orario dal martedì al venerdì 10,30/18,00. Sabato 10,30/16,00). Nei giorni di recita è possibile acquistare i biglietti alla cassa del teatro un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Ulteriori informazioni su: www.teatrostabiletorino.it – www.teatroregio.torino.it TEATRO CARIGNANO Biglietti: Poltronissima Intero € 40,00 - Poltronissima ridotto di legge € 35,00 - Poltronissima ridotto abbonati € 30,00 - Secondo settore € 29,00 - Secondo settore ridotto di legge € 26,00 Orari degli spettacoli: venerdì 11 e sabato 12 giugno 2010, ore 20.45; domenica 13 giugno, ore 15.30. Lunedì 14 giugno, riposo. Martedì 15 e mercoledì 16 giugno, ore 20.45. TEATRO REGIO Biglietti: Settore A € 55,00 - Settore B € 40,00 - Settore C € 32,00 Orari degli spettacoli: sabato 19 giugno, ore 15.00 e ore 20.00; domenica 20 giugno, ore 15.00. Lunedì 21 giugno, riposo. Martedì 22 giugno, ore 20.00; mercoledì 23 giugno, ore 20.00. INFO STAMPA: Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Settore Stampa e Comunicazione: Carla Galliano (Responsabile), Simona Carrera, Davide Tosolini Via Rossini, 12 - Torino (Italia). Telefono + 39 011 5169414 - 5169435 - 5169498 E-mail: [email protected] - [email protected] - [email protected] Teatro Regio, Settore Comunicazione e Ufficio Stampa Paola Giunti (Responsabile), Sara Zago Piazza Castello 215 - Torino (Italia). Telefono +39 011 8815233 – 8815239 E-mail: [email protected] Benemeriti della Cultura e dell’Arte COMUNICATO STAMPA L'ORO E LA SETA. I più bei costumi del Teatro Regio tra i preziosi arredi del Museo Accorsi Ometto Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, Torino dal 16 settembre 2010 al 29 maggio 2011 Un incontro tra due collezioni: splendidi esemplari di costumi teatrali del Regio prendono vita e allo stesso tempo “abitano”, con il loro carico di fascino, le sale che ospitano i preziosi arredi e le collezioni di Pietro Accorsi. Questo è il leitmotiv della mostra che il Teatro Regio e la Fondazione Accorsi Ometto presentano, in collaborazione con MITO Settembre Musica, dal 16 settembre 2010 al 29 maggio 2011 presso il Museo di Arti Decorative. Il percorso si apre nella Galleria del Museo con i maestosi e onirici costumi di Thais di Massenet, disegnati da Stefano Poda. Nelle sale arredate si susseguono Manon Lescaut, La traviata, Madama Butterfly, Fedora, Tosca, Capriccio... in un itinerario capace di evocare sogni, di suscitare meraviglia, di unire al fruscio delle sete dei “vestiti” di eroine ed eroi dell’Opera i preziosi materiali e i raffinati arredi del Museo, creati per Sovrani, Principi e Nobili e raccolti con passione da Pietro Accorsi. Nella progressione delle sale ci si potrà imbattere nella visione magica e fiabesca dei costumi creati da Pregliasco per Armida, mentre a completare il percorso, nella sala dei pannelli cinesi, saranno esposti ‐ fino al 9 gennaio 2011 ‐ alcuni dei più bei costumi di scena appartenuti al grande tenore Francesco Tamagno, ora di proprietà del Teatro Regio grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo. A suggellare l’incontro tra la Musica e le Arti Decorative il 16 settembre alle ore 16.00, nella cornice settecentesca del cortile della Fondazione Accorsi Ometto e nell’ambito del programma di MITO Settembre Musica, si terrà un concerto dell’Ottetto di fiati Regio Concentus, con musiche di Mozart e Beethoven. La mostra si presenta come un nuovo felice connubio fra Istituzioni e siamo convinti che il pubblico non potrà che apprezzare questa nuova offerta culturale, che contribuisce a rendere Torino sempre più interessante sia per i turisti e che per gli amanti dell’arte. Informazioni per la stampa: Vittoria Cibrario [email protected] ‐ 011.817.08.12 – 335 694 88 75 Cristina Giusio [email protected] ‐ 011 837 688 int. 6 Museo Accorsi, Via Po, 55 -10124 Torino, Tel. 011.837.688 interno 3 www.fondazioneaccorsi.it / [email protected] Inaugurazione TORINODANZA Festival nell’ambito di MITO SettembreMusica Teatro Regio Martedì 7 settembre 2010, ore 21.00 BALLETTO REALE DELLE FIANDRE BALANCHINE - KYLIÁN THEME AND VARIATIONS - FORGOTTEN LAND - 27’ 52” Direzione artistica Kathryn Bennetts Theme and Variations Coreografia: George Balanchine Musica: Pëtr Il'ič Čajkovskij - Ultimo movimento della Suite n. 3 in Sol maggiore Forgotten Land Coreografia: Jiří Kylián Musica: Benjamin Britten - Sinfonia da Requiem, op. 20 27’ 52” Coreografia: Jiří Kylián Musica: Dirk Haubrich 27’ 52” (nuova composizione basata su 2 temi di Gustav Mahler) Con i solisti e i danzatori del corpo di ballo del Royal Ballet of Flanders Torinodanza Festival, organizzato dal Teatro Stabile di Torino con la collaborazione del Teatro Regio, anche per l’edizione 2010 continuerà ad esplorare, dal 7 settembre al 13 novembre 2010, i diversi ambiti della danza contemporanea e i suoi variegati linguaggi espressivi. L’inaugurazione di Torinodanza è programmata martedì 7 settembre 2010 al Teatro Regio, nell’ambito di MITO SettembreMusica, con il debutto dello spettacolo Balanchine - Kylián del Balletto Reale delle Fiandre. La partnership con il Balletto Reale delle Fiandre giunge così alla sua terza tappa: dopo Impressing the Czar presentato nel 2007 e Artifact di William Forsythe andato in scena lo scorso anno, l’unico corpo di ballo classico del Belgio approda ora a Torino con due capolavori di George Balanchine e Jiří Kylián e una novità dello stesso Kylián. Theme and Variations George Balanchine ha avuto per tutta la vita un legame particolare con la musica di Pëtr Il'ič Čajkovskij, grazie alla sua ricca produzione di musiche perfette per coreografie, che vanno ad aggiungersi alle partiture per balletto. Nel periodo compreso tra Il lago dei cigni (1877) e La bella addormentata (1890), il compositore scrive quattro suite per orchestra, che Balanchine decide di utilizzare. Nel 1933 il coreografo realizza l’arrangiamento del balletto Mozartiana dalla quarta di queste suite. Theme and Variations nasce dall’ultimo movimento della Suite n. 3 in Sol maggiore. Il suo debutto risale al 1947, al New York City Center, nell’interpretazione di Alicia Alonso e Igor Youskevitch. Il grande successo consacra definitivamente il talento di Balanchine, trasformando Theme and Variations in una delle sue opere più importanti. Una seconda edizione viene presentata nel 1978 al Metropolitan Opera House di New York, in scena Gelsey Kirkland e Mikhail Baryshnikov nei ruoli principali. L’American Ballet Theatre a New York lo allestisce nel 1983 al Kennedy Center for the Performing Art. Il Royal Ballets of Flanders interpreta Theme and Variations nell’edizione riveduta del 1960. Forgotten Land Jiří Kylián ha inteso la Sinfonia da Requiem di Benjamin Britten come un lavoro caratterizzato da una forte impronta personale. Britten nasce nell’Inghilterra orientale, la cui costa è lentamente erosa dalle acque. L’immagine della terra sommersa, insieme alla suggestione di un quadro di Edvard Munch, diventa la principale ispirazione per la coreografia di Forgotten Land. La terra, appoggio e centro della vita umana, è essa stessa soggetto di un’eterna mutazione: terra che porta le tracce delle generazioni passate, terra con i ricordi degli esseri umani, terra distrutta dalla natura o dalla negligenza umana, terra desiderata che affiora nei nostri sogni, terra di promesse e illusioni. Jiří Kylián ha iniziato a nove anni, nel 1956, la propria carriera al Balletto Nazionale di Praga, città che ha lasciato nel 1967 per la Royal Ballett School di Londra. Insieme a Carel Birnie ha fondato nel 1978 il Nederlands Dans Theater II e nel 1991 il Nederlands Dans Theater III. Nel corso della sua carriera ha creato centouno balletti, settantaquattro dei quali per la NDT. I suoi lavori lo hanno reso famoso in tutto il mondo. 27’ 52” Per 27’ 52”, in prima rappresentazione assoluta per l’Italia, Kylián ha scelto di far parlare i numeri, quelle ore, minuti, secondi che servono per una creazione artistica, e che sono, un attimo dopo il termine del debutto, la sua storia più intima. «1687 ore di prove individuali con i ballerini/ 182,5 ore con l’assistente alla coreografia in studio/ 629 ore per creare le musiche/ 46 ore per la preparazione e la realizzazione di registrazioni vocali/ 229 ore di preparazione (incontri, atelier, allestimenti)/ 15 ore di ricerche musicali/ 438 ore di preparazione e creazione costumi/ 20 ore per illuminare - mettere in scena il lavoro/ 12 ore per gli scatti fotografici/ 93 ore di fisioterapia/ 900 ore di lavoro del coreografo/ 46 ore di preparazione dei corsi classici/ 51 ore di organizzazione della nuova produzione/ 35 ore per fare il programma di sala/ 20,75 ore per fare il manifesto/ 14,5 ore per le foto in studio ossia 4418,75 ore per fare questa produzione. Questo lavoro verrà replicato e visto in ventisette minuti e cinquantadue secondi». TORINODANZA FESTIVAL/INFO STAMPA: Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Settore Stampa e Comunicazione Carla Galliano (Responsabile), Simona Carrera, Davide Tosolini Via Rossini 12 - Torino (Italia). Telefono + 39 011 5169414 - 5169435 - 5169498 E-mail: [email protected] - [email protected] - [email protected] [email protected]