Sarà l`Aida di Verdi ad Inaugurare la Stagione d`Opera del Teatro

Sarà l’Aida di Verdi ad Inaugurare la
Stagione d’Opera del Teatro Regio
Posted date: settembre 30, 2015 In: Cultura, Home Page
Gianandrea Noseda, sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio, affronta
l’imponente partitura di Verdi nel celebrato allestimento del regista, Premio Oscar,
William Friedkin. Per il terzo anno consecutivo il Regio apre con un capolavoro di
Verdi, compositore che è diventato il simbolo dell’eccellenza del Teatro, riconosciuta
ormai a livello mondiale. L’allestimento di Aida, oltre a essere un omaggio alla
riapertura del Museo Egizio, segna un’importante collaborazione tra due delle
principali istituzioni culturali torinesi.
Anche per la Stagione 2015-2016 Intesa Sanpaolo, Socio Fondatore del Teatro,
conferma il proprio impegno assicurando la partnership alla produzione inaugurale,
l’appuntamento più atteso. Il sostegno di Intesa Sanpaolo al Teatro Regio rientra in un
più ampio rapporto di collaborazione che vede la Banca al fianco della Città di Torino,
nella realizzazione delle maggiori iniziative culturali.
“Aida è un’opera sorprendente, nella quale Verdi vuole superare i limiti della tonalità –
ha detto ieri alla presentazione della Prima Gianandrea Noseda – è anche un’opera
intimista e il finale del secondo atto, quello della celebre marcia trionfale, serve a
mettere luce, per contrasto, alle pagine più profonde, nascoste e spirituali. È sola
Amneris, figlia di Re; è sola Aida, schiava in un paese straniero; persino Radamès, il
condottiero, è solo e si lascia scappare un segreto militare. Tutti i protagonisti di
quest’opera vivono la loro solitudine. L’orchestra, dal canto suo, deve dimostrare il
proprio carattere: è un personaggio come gli altri, deve dialogare e partecipare
all’azione”.
L’allestimento è affidato al premio oscar Friedkin, cresciuto a Chicago viene
subito riconosciuto, negli anni Settanta, come un giovane prodigio della “Nuova
Hollywood”. Il successo planetario arriva con The French Connection (Il braccio
violento della legge, 1971) vincitore di cinque premi Oscar e di tre Golden Globe e con
The Exorcist (L’esorcista, 1973, premiato con due Oscar e quattro Golden Globe). La
sua prima regia di un’opera risale al 1999, da allora, ha realizzato vari allestimenti
che hanno sempre attirato l’attenzione di pubblico e critica.
“Spesso impiego anche due anni per mettere a fuoco una regia, non amo le inutili
provocazioni che si scontrano con le idee del compositore – ha sottolineato Fiedkin –
dal mio punto di vista il carattere più interessante è quello di Amneris, perché in lei
convivono emozioni opposte: ama e odia Radamès, personaggio con il quale faccio
fatica a identificarmi, poiché veicola un conflitto troppo violento. Appena lo
incontriamo sulla scena, il suo desiderio più profondo è condurre il suo popolo in
battaglia, ma nel giro di pochi minuti è pronto a lasciar perdere e a tradire la sua
gente per amore di una schiava”.
In questa produzione, Aida sarà Kristin Lewis, soprano originario dell’Arkansas,
dotata di timbro sensuale, corposo e limpido, al suo debutto al Regio. La sua prima
interpretazione di Aida risale al 2006, presso l’Opera del Cairo; da allora Lewis ha
fatto del personaggio verdiano il suo ruolo di riferimento, richiesta in tutti i principali
teatri internazionali: dalla Scala alla Wiener Staatsoper, passando per Seoul e Masada.
Anita Rachvelishvili sarà l’Amneris di questa produzione, ruolo che segna il ritorno
al Regio della giovane mezzosoprano georgiana dopo l’indimenticabile Carmen del
2012. L’immensa quantità di suono e di armonici che Rachvelishvili possiede darà
nuova luce al difficile ruolo creato da Verdi, di gran peso vocale e drammaturgico.
Radamès sarà interpretato dal tenore Marco Berti, che il pubblico del Regio ha avuto
la possibilità di ascoltare in diversi ruoli: Don José, Pollione, Cavaradossi. Amonasro
sarà Mark S. Doss, basso-baritono capace di scolpire ogni sillaba del dettato verdiano
con una potenza e una musicalità degne della migliore scuola italiana. Vincitore di un
Grammy Award, Doss vanta un particolare legame con il Regio, teatro nel quale ha
interpretato capolavori di Bizet, Wagner e Zemlinsky. Completano il cast: il basso
Giacomo Prestia (Ramfis), il basso In-Sung Sim (Il re), il soprano Kate
Fruchterman (una sacerdotessa) e, nel ruolo del messaggero, Dario Prola, Roberto
Guenno; le acrobazie aeree saranno eseguite da Elisa Mutto e Rio Ballerani del
Cirko Vertigo. Scene e costumi sono di Carlo Diappi, le coreografie di Marc
Ribaud, riprese da Anna Maria Bruzzese, le luci di Andrea Anfossi e le sagome
animate di Michael Curry.
La Redazione
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