Stagione d’Opera 2015-2016
LA DONNA SERPENTE
L’opera fiaba di Alfredo Casella per la prima volta a Torino
Gianandrea Noseda sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio
in un fiabesco allestimento con la regia di Arturo Cirillo
Teatro Regio, giovedì 14 aprile 2016, ore 20
Giovedì 14 aprile, alle ore 20, il Regio mette in scena, per la prima volta a Torino, La donna
serpente, opera di Alfredo Casella. L’Orchestra e il Coro del Regio sono diretti da Gianandrea
Noseda, la regia è di Arturo Cirillo. Il cast che darà vita a quest’opera da favola animata da fate,
gnomi e coboldi, annovera – tra gli altri – artisti del calibro di Piero Pretti, Carmela Remigio,
Erika Grimaldi, Francesca Sassu e Sebastian Catana. La donna serpente sarà il fulcro del Festival
Casella, un progetto reso possibile dalla Città di Torino, che vedrà unite, per due settimane, le
principali istituzioni musicali torinesi, oltre al Museo Nazionale del Cinema e al Teatro Stabile. Un
raffinato e affascinante percorso culturale che, attraverso musica, teatro, cinema e incontri,
illuminerà per la prima volta la poliedrica figura di Alfredo Casella, nato proprio a Torino nel
1883.
Gianandrea Noseda, fervido sostenitore della produzione di Casella, le cui partiture ha
diretto e inciso in numerose occasioni, dichiara: «Con La donna serpente Casella ha composto
un’opera fuori dagli schemi, mettendo a frutto una fervida fantasia creativa. Casella mette in atto
uno strappo analogo a quello che la seconda Scuola di Vienna attua nei confronti
dell’Espressionismo, con la differenza che la corrente stilistica dalla quale il compositore torinese
prende le distanze è il Verismo».
Lo spettacolo, una coproduzione con il Festival della Valle d’Itria, ha la regia di Arturo
Cirillo, attore e regista pluripremiato, che dichiara: «Lavorando su La donna serpente mi è venuto in
mente Il flauto magico; entrambe le opere-fiaba hanno un sottile velo di crudeltà per la scelta di far
passare i protagonisti attraverso l’esperienza purificante del dolore. Per me questa assonanza è
motivo di notevole fascino, visto che adoro Mozart. La mia regia per quest’opera vive di musica e
per la musica. Non prende le mosse esclusivamente dalla lettura del libretto, che da sola dice poco,
ma dall’ascolto consapevole della partitura».
Il ruolo di Miranda, la protagonista dell’opera, la donna serpente, sarà affidato a Carmela
Remigio, soprano dal timbro chiaro e luminoso, ideale interprete della vocalità creata da Casella.
Altidòr, re di Téflis, sposo di Miranda, sarà il tenore Piero Pretti, artista di notevole duttilità,
impegnato in impervi passaggi alternati a momenti di pura liricità che la parte richiede. Armilla,
sorella del re, sarà il soprano Erika Grimaldi, apprezzata per il suo timbro luminoso, ruolo che fa
da contraltare a quello di Farzana, altro soprano dallo spessore lirico più marcato, affidato a
Francesca Sassu. Fanno parte del numeroso cast: il baritono Sebastian Catana (Demogorgòn), il
mezzosoprano Anna Maria Chiuri (Canzade), il tenore Francesco Marsiglia (Alditrùf), i baritoni
Marco Filippo Romano (Albrigòr), Roberto de Candia (Pantùl), Donato Di Gioia (Badur), Emilio
Marcucci (primo messo) , il tenore Fabrizio Paesano (Tartagìl), il basso Fabrizio Beggi (Tògrul) e il
soprano Kate Fruchterman (La fatina Smeraldina).
L’opera, su libretto di Cesare Vico Lodovici, dall’omonima fiaba di Carlo Gozzi, narra le
vicende di Miranda, una fata, innamorata di un mortale, Altidòr. Miranda potrà vivere per sempre
con il suo amato Altidòr solo se, per nove anni e un giorno, saprà nascondergli la sua vera identità
di fata e ottenere da lui il perdono per terribili azioni che fingerà di compiere. Miranda non riesce
nell’intento e, in virtù del patto stipulato con Demogorgòn, il re delle fate, viene trasformata in
serpente. L’opera avrà comunque un lieto fine, con uno spettacolare finale che vedrà protagonista
proprio Altidòr. La donna serpente tenne occupato Casella dal 1928 al 1931. Tra i modelli che il
compositore tenne a mente si segnalano le opere di Mozart, per la perfetta fusione tra musica e
azione, l’ultimo Verdi e l’ultimo Puccini, per la declamazione lirica, e Rossini, percepibile in alcuni
veloci passi affidati alle maschere. La donna serpente si configura come un bagaglio di reminiscenze
musicali che Casella lascia fluire liberamente nella sua partitura, un “mosaico musicale” nel quale
il discorso si infittisce, nei passi salienti della vicenda, con armonie futuriste e decisamente
moderne.
La partitura si struttura in un prologo e tre atti, suddivisi in un numero variabile di scene
nelle quali la musica scorre senza soluzione di continuità. L’opera ha una durata di circa due ore,
intervalli esclusi.
Questo allestimento, in scena dal 14 al 24 aprile per cinque recite, si avvale dei costumi di
Gianluca Falaschi, delle scene di Dario Gessati, della coreografia di Riccardo Olivier e delle luci
di Giuseppe Calabrò. Le coreografie sono interpretate dagli artisti della Fattoria Vittadini; il Coro
del Regio è istruito da Claudio Fenoglio. Per le recite de La donna serpente è in corso una speciale
promozione: acquistando un biglietto, il secondo è offerto dagli Amici del Regio, una grande
opportunità per conoscere un titolo di rara esecuzione e dall’avvincente fascino.
L’opera sarà presentata al pubblico giovedì 14 aprile (anziché come previsto inizialmente il 13
aprile) alle ore 17.30 al Piccolo Regio Puccini con una conferenza dal titolo La donna serpente.
Intellettualismo e fantasia in Alfredo Casella, a cura di Giorgio Pestelli. L’ingresso è libero. L’opera
sarà trasmessa in diretta da Rai-Radio3 giovedì 14 aprile alle 20, trasmissione inserita anche
all’interno del circuito Euroradio, in contemporanea alla diretta TV su Rai5. Come di consueto si
potrà seguire il backstage, nonché scoprire divertenti curiosità sugli interpreti e sull’allestimento,
guardando le Pillole di Passione di Paola Giunti, visibili sul sito del Regio
www.teatroregio.torino.it e sul nostro canale YouTube.com/TeatroRegioTorino. Biglietti in
vendita presso la Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242, presso
Infopiemonte-Torinocultura, i punti vendita Vivaticket, alla Biglietteria del Teatro Stabile, on line
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Torino, 17 marzo 2016
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