5. RICERCA: Le cellule della pelle come nuova prospettiva contro la

5. RICERCA: Le cellule della pelle come nuova prospettiva contro la Sclerosi
Multipla
Da oggi per produrre le cellule cerebrali che mancano in chi soffre di sclerosi multipla,
paralisi cerebrale o leucodistrofie potrebbero essere sufficienti semplici elementi della
pelle. Il merito è dei ricercatori della Case Western Reserve School of Medicine, che
grazie ad uno studio pubblicato su Nature Biotechnology hanno messo a punto una
tecnica che permette di convertire i fibroblasti, cellule presenti nella pelle, direttamente in
oligodendrociti, le cellule che formano la guaina di mielina intorno ai neuroni presenti nel
cervello. In caso di sclerosi multipla, così come in altre malattie in cui il problema è
l'assenza della guaina mielinica che consente la rapida trasmissione dell'impulso nervoso,
gli oligodendrociti vengono distrutti senza poter essere sostituiti da nuove cellule
mielinizzanti. Fino ad oggi gli unici modi per ottenere gli oligodendrociti o i loro progenitori
(detti OPC, oligodendrocyte progenitor cells) prevedevano l'uso di tessuti provenienti da
un feto o di cellule staminali pluripotenti. Ora gli autori di questo studio, guidati da Paul
Tesar, docente di genetica e di scienze del genoma, sono riusciti a produrre le OPC
manipolando i livelli di tre proteine naturalmente presenti nelle cellule. Questi primi studi
sono stati condotti in cellule di topo. Il prossimo passaggio sarà trasferire questo processo
di riprogrammazione nelle cellule umane. “Il campo della riparazione della mielina è stato
intralciato dall'incapacità di generare rapidamente fonti sicure ed efficienti di
oligodendrociti funzionali – ha spiegato Robert Miller, coautore della ricerca -. La nuova
tecnica potrebbe superare tutti questi problemi fornendo una strada rapida e semplificata
per genrare direttamente cellule che producono la mielina funzionanti”.