SIFraP Sistema Informativo Frane in Piemonte Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico di Arpa Piemonte relative a dissesti di versante IDFrana: 001-00535-00 GENERALITA' Livello di approfondimento 1° 2° si si 3° no Provincia Torino Comune Oulx Toponimo San Giusto 2012-08-08 Data ultimo aggiornamento Sezione CTR 153140 Foglio 100k 54 - BARDONECCHIA MORFOMETRIA FRANA Dati generali Quota corona Qc (m) 1870 Azimut movim. α (°) Quota unghia Qt (m) 1500 Area totale A (m2) Lungh. orizz. Lo (m) 800 Larghezza LunghezzaLa La(m) (m) Dislivello H (m) 370 Volume massa sp. (m3) Pendenza β (°) (°) 24,8 Profondità sup. sciv. Dr (m) POSIZIONE FRANA SUL VERSANTE * Testata * Unghia 330 80.000 180 320.000 In cresta Parte alta del versante Parte media del versante Parte bassa del versante Fondovalle DESCRIZIONE GENERALE DEL FENOMENO La frana di S. Giusto è ubicata sulla destra orografica della Dora di Bardonecchia, nell’ambito del territorio comunale di Oulx (TO), a monte della frazione Beaulard in direzione della dorsale Grand Hoche-Clotesse. Il movimento franoso di per se non ha causato danni particolari, al di fuori di un notevole patrimonio forestale andato distrutto. Tuttavia, tra i possibili scenari evolutivi attesi, non si può escludere un ulteriore movimento parossistico con ostruzione del rio S. Giusto e conseguente colata detritica che potrebbe investire l’abitato di Beaulard. Nel corso dell’inverno 2001 è stato predisposto un sistema di controllo topografico, dapprima di tipo manuale, con lettura a cadenza settimanale, e successivamente automatizzato, tramite una stazione totale collegata con il Consorzio Forestale Alta Valle di Susa di Oulx. E’ stato inoltre predisposto un piano di protezione civile per la frazione Beaulard. Sono infine stati realizzati alcuni interventi di sistemazione sul corpo di frana. In conclusione si osserva che l’evento dell’ottobre 2000, pur non essendo stato la causa prima dell’innesco del movimento, ha determinato una notevole accelerazione, modificando sensibilmente la massa coinvolta, il meccanismo di movimento ed anche i possibili scenari di rischio previsto (Fonte: 30011). DESCRIZIONE MOVIMENTO Il movimento franoso ha dato i suoi primi significativi segnali di attività successivamente alle piogge del 28-29 aprile 2000, quando una massa di circa 300000 mc subì uno spostamento di alcuni metri. Durante l’evento alluvionale dell’ottobre 2000 il movimento subì una notevole accelerazione; successivamente, per tutto l’inverno 2000–2001 gli spostamenti sono continuati, con velocità sino a 2 cm/h. Il fenomeno si sviluppa lungo un versante interamente costituito da calcescisti; la parte in movimento è costituita essenzialmente da un substrato roccioso estremamente alterato e disaggregato, che si presenta con porzioni rocciose più competenti immerse in una matrice detritico-argillosa a consistenza fangosa. La superficie di scivolamento così come osservabile in prossimità del coronamento principale si presenta costituita da un affioramento di calcescisti relativamente poco alterato ed è verosimilmente impostata su di un lineamento preesistente. La frana è di tipo complesso. L’iniziale scivolamento delle coperture sul substrato, si è rapidamente evoluto in colamento per la completa disarticolazione del corpo di frana, trasformatosi in un ammasso limoso argilloso totalmente saturo. Il fenomeno franoso risponde rapidamente alle precipitazioni in presenza delle quali il materiale costituente il corpo di frana diventa completamente inconsistente ed i movimenti subiscono una significativa accelerazione. In assenza di precipitazioni l’ammasso tende a solidificarsi ed i movimenti rallentano sensibilmente. Nel corso della sua evoluzione il colamento ha coinvolto superfici sempre maggiori espandendosi verso valle, arrivando a coinvolgere una volumetria quasi tripla rispetto a quella iniziale, occupando un’area superiore ai 150.000 m2 per una lunghezza complessiva di più di 950 m. La larghezza del corpo di frana si restringe da monte verso valle, passando da più di 300 fino a 50-60 metri, ove è costretto all’interno di un incisione confluente con il rio S. Giusto. Al momento il corpo di frana si preserva in corrispondenza dei tratti di versante meno acclive, laddove la continua attività erosiva del rio tende ad asportare gran parte del materiale di accumulo trasferendolo a valle come colate di detrito o, più semplicemente, come carico solido. Tale riduzione dell’accumulo comporta Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected] condizioni di disequilibrio permanente che potrebbero tradursi in ulteriori movimenti nella parte alta dell’accumulo (Fonte: 30011). DESCRIZIONE GEOMORFOLOGICA Il movimento franoso si è sviluppato alle spese di una coltre detritico colluviale derivante dall' alterazione di calcemicascisti piuttosto ricchi in mica e materiali fini. Il pendio coinvolto ha acclività comprese tra 25° e 45°, mediamente intorno ai 30°. L'analisi delle foto aeree ha evidenziato come il versante fosse coinvolto da fenomeni di lenta deformazione gravitativa, come avviene tipicamente nei versanti ad analoga esposizione e litologiamalta Valle Susa. La presenza di precedenti accumuli di frana, in base ad una analisi fotointerpretativa, sembra verosimilmente ipotizzabile (Fonte: 244367) NOTE da sopralluogo agosto 2012, settore instabile sul fianco sinistro tra le quote 1800 e 1850, con circa 500-700 metri cubi di materiale rimobilizzabile Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected] GEOLOGIA Inquadramento Geologico * Unità 1 COMPLESSO DEL LAGO NERO CNR * Unità 2 Discont. Discont.11 1 2 Immersione: Immersione: Inclinazione: Inclinazione: Struttura Immersione: Immersione: ° °° Discont.22 Discont. Inclinazione: Inclinazione: ° °° 1 2 * Litotecnica terra coesiva terra coesiva consistente 1 terra coesiva poco consist. terra organica unità complessa unità complessa: alternanza Spaziatura 2 11 orizzontali orizzontali reggipoggio reggipoggio traverpoggio traverpoggio (generico) (generico) traverp. traverp. ortoclinale ortoclinale traverp. traverp. plagioclinale plagioclinale franapoggio franapoggio (generico) (generico) franap. franap. ++ inclinato inclinato del del pendio pendio franap. franap. -- inclinato inclinato del del pendio pendio franap.inclinato franap.inclinato == pendio pendio molto ampia (> 2m) ampia (60cm - 2m) moderata (20cm - 60cm) fitta (6cm - 20cm) molto fitta (< 6cm) 2 unità complessa: melange Degradazione fresca leggerm. degradata mediam. degradata molto degradata completam. degradata * USO DEL SUOLO aree urbanizzate aree estrattive seminativo seminativo arborato colture specializzate vegetazione riparia rimboschimento e novelleto bosco ceduo bosco d'alto fusto IDROGEOLOGIA Acque Superficiali acque assenti * 1° liv 1 acque stagnanti ruscellamento diffuso ruscellamento concentrato Sorgenti Sorgenti assenti assenti diffuse diffuse localizzate localizzate N. Falda Falde assent assent freatica freatica ininpressione pressione Prof. (m) 2 * Litologia rocce carbonatiche travertini marne flysch, calcareo-marnosi arenarie, flysch arenacei argilliti, siltiti, flysch pelitici rocce effusive laviche a rocce effusive laviche basiche rocce effusive piroclastiche rocce intrusive acide rocce intrusive basiche r. metam. poco o nulla fogliate r. metam. a fogliazione p rocce gessose, anidritiche e saline rocce sedimentarie silicee conglomerati e brecce detriti terreni prev. ghiaiosi terreni prev. sabbiosi terreni prev. limosi terreni prev. argillosi terreno eterogeneo terreno di riporto 22 Assetto Assetto discontinuità discontinuità roccia roccia lapidea roccia debole detrito terra granulare terra granulare addensata terra granulare sciolta massiva massiva stratificata stratificata fissile fissile fessurata fessurata fratturata fratturata scistosa scistosa vacuolare vacuolare caotica caotica 1 1 * ESPOSIZIONE DEL VERSANTE incolto nudo incolto macchia e cespugliato incolto prato pascolo N NE E S SW SE CLASSIFICAZIONE DELL'EVENTO FRANOSO n.d. Velocità Velocità 1 2 2 Movimento crollo ribaltamento scivolamento rotazionale scivolamento traslativo espansione colamento "lento" colamento "rapido" sprofondamento complesso DGPV aree soggette a crolli/ribaltamenti diffusi aree soggette a sprofondamenti diffusi W NW 1 22Materiale Materiale estremamente estremamentelento lento(<(<5*10E-10 5*10E-10m/s) m/s) roccia roccia detrito detrito molto moltolento lento(<(<5*10E-8 5*10E-8m/s) m/s) terra terra lento lento(<(<5*10E-6 5*10E-6m/s) m/s) moderato moderato(<(<5*10E-4 5*10E-4m/s) m/s) rapido rapido(<(<5*10E-2 5*10E-2m/s) m/s) 1 22 Cont. Cont. acqua acqua molto moltorapido rapido(<(<55m/s) m/s) secco secco estremamente estremamenterapido rapido(>(>55m/s) m/s) umido umido bagnato bagnato molto moltobagnato bagnato aree soggette a frane superficiali diffuse Settore CARG Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected] ATTIVITA' non non determinato determinato Stato Stato attivo attivo quiescente quiescente stabilizzato stabilizzato riattivato riattivato artificialmente artificialmente sospeso sospeso naturalmente naturalmente Distribuzione relitto relitto costante retrogressivo in allargamento multidirezionale Stile singolo complesso composito avanzante in diminuzione confinato multiplo successivo * METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL TIPO DI MOVIMENTO E DELLO STATO DI ATTIVITA' n.d. fotointerpretazione Fotointerpretazione rilevamento sul terreno Rilevamento monitoraggiosul terreno Monitoraggio dato storico/archivio Volo Strisciata Alluvione 2000 - Regione Piemonte Fotogramma 172 4181 Dato storico/archivio segnalazione Segnalazione 29/04/2000 * DATA STATO DI ATTIVITA' ATTIVAZIONI 14 / 10 / 2000 Attendibile DATAZIONE EVENTO PIU' SIGNIFICATIVO 2000-04-29 Data certa Data incerta min max Anno 2000 2000 Mese 04 04 Giorno 29 29 Ora Età radiometrica anni B.P. precisione Giornali Immagini telerilevate Pubblicazioni Documenti storici Testimonianze orali Lichenometria Audiovisivi Dendrocronologia Archivi enti Metodi radiometrici Cartografia Altre datazioni ± CAUSE Intrinseche Geomorfologiche materiale debole predisponente materiale alterato predisponente materiale fratturato predisponente superfici di taglio preesistenti predisponente Fisiche precipitaz. brevi ed intense Antropiche innescante SEGNI PRECURSORI fenditure, fratture nel suolo acqua in pressione trincee, doppie creste cedimenti contropendenze crolli localizzati cedimenti. fenditure, fratture inclinaz. pali o alberi rigonfiamenti comparsa sorgenti rumori sotterranei variaz. portatastrutture sorgenti scricchiolio variaz. livello acqua pozzi trincee, doppie creste crolli localizzati comparsa sorgenti rigonfiamenti contropendenze lesioni dei manufatti inclinaz. pali o alberi scricchiolio strutture lesioni dei manufatti scomparsa sorgenti scomparsa corsi d'acqua scomparsa corsi d'acqua scomparsa sorgenti acqua in pressione nel suolo variaz. livello acqua pozzi rumori sotterranei variaz. portata sorgenti Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected] STATO DELLE CONOSCENZE INTERVENTI ESISTENTI Relazioni tecniche Intervento Tipo intervento canalette superf. relaz. Sopralluogo Realizzazione Drenaggio n.d. Indagini e monitoraggio monitor. Topografico Costo indagini già eseguite (€) Costo previsto interventi eseguiti (€) 0 DOCUMENTAZIONE Archivi archivio AVI archivio SCAI archivio sopralluoghi DPC archivio interventi SGN altro 0 Costo effettivo interventi eseguiti (€) ADEMPIMENTI LEGISLATIVI NAZIONALI CARG Legge 267/98 piani straordinari SISI NO NO Non coperto Non coperto Legge 267/98 interventi urgenti Legge 267/98 PSAI Schemi previsionali e programmatici L.183/8 Pianificazione di bacino L.183/8 Piano paesistico Piani Territoriali di Coordinamento Provincial Legge 365/00 Altro * DANNI Tipo di danno Persone Edifici Costo (€) diretto Corso d'acqua Denominazione Rio San Giusto Codice caduta in un invaso morti n. privati n. sbarramento corso d'acqua feriti n. 0 pubblici n. Beni Danno 0 0 n.d. sbarramento e rottura diga di frana 0 a rischio n. 0 privati a rischio n. 0 pubblici a rischio n. 0 Attività Danno: rottura diga o argine evacuati n. Totale potenziale deviazione sbarramento parziale sbarramento totale Dettaglio Danno Grado Descrizione 1948 Terreno agricolo bosco non valutabile Il movimento franoso ha abbattuto diverse centinaia di alberi, cono notevole danno per il patrimonio forestale (Fonte: 3436). 1949 Opere di sistemazione opere di protezione non valutabile Lungo un ramo del Rio S. Giusto, a quota 1450 c.a. una briglia è stata danneggiata, anche se non è dato sapere quale fosse il suo stato di conservazione precedente (Fonte: 3436). Corso d'acqua Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected] INTERFEROMETRIA SATELLITARE Analisi SAR: Dati ARPA ERS (1993-2001) - RADARSAT (2003-2009); Dati PST ERS (1992-2000) - ENVISAT (2003-2010) velocità di spostamento lungo LOS dataset massima minima media n° PS/DS n° PS PS/DS in movimento ratio SISTEMA DI MONITORAGGIO (RERCOMF) Inclinometri tradiz: Inclinometri Fissi: Piezometri: Descrizione: Nel corso dell’inverno 2001 è stato predisposto un sistema di controllo topografico, dapprima di tipo manuale, con lettura a cadenza settimanale, e successivamente automatizzato, tramite una stazione totale collegata con il Consorzio Forestale Alta Valle di Susa di Oulx. INTERVENTI IDROGEOLOGIA Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected] BIBLIOGRAFIA Tipo Studio Codice 3436 TITOLO / AUTORI Comune di Oulx - Movimento franoso in loc. San Giusto - Relazione di sopralluogo ANNO 2000 Daniele Drago Studio 244367 Comunicazione inerente frana Rifugio Rey - San Giusto, Comune di Oulx 2000 Consorzio Forestale Alta Valle Susa Libro 30011 Eventi alluvionali in Piemonte. Evento Alluvionale Regionale del 13-16 ottobre 2000 2003 Arpa Piemonte - Centro per Le Ricerche Territoriali e Geologiche Studio 242141 Proposta RME/267/01. Comune di Oulx localita` Beaulard - Frana di S. Giusto Regione Piemonte Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected] SIFRaP Sistema Informativo Frane in Piemonte Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico di Arpa Piemonte relative a dissesti di versante ALLEGATI FOTOGRAFICI IDFRANA: 001-00535-00 Immagine 01 - Panoramica dal basso del fenomeno poco dopo l'attivazione. Immagine 02 - Dettagli del fenomeno franoso tratti dalla relazione di sopralluogo della Regione Piemonte. Allegati fotografici Pagina 1 di 3 IDFRANA: 001-00535-00 Immagine 03 - Vista complessiva dalla loc. Refour. L'innevamento evidenzia il corpo di frana principale. Immagine 04 - Settore di coronamento della frana; ciglio principale in alto a destra. Allegati fotografici Pagina 2 di 3 IDFRANA: 001-00535-00 Immagine 05 - settore instabile tra le quote 1800 e 1850 sul fianco sinistro Allegati fotografici Pagina 3 di 3