MINISTERO DELLA SALUTE DIREZIONE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Il Regolamento Sanitario Internazionale – RSI dell’OMS e ricadute operative sulle Regioni e sulle ASL Firenze 26 - 27 marzo 2015 La risposta di sanità pubblica alle emergenze: sorveglianza, controllo e reazione Ranieri Guerra Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Come prepararsi ad affrontare un’emergenza per la sanità pubblica? Definizioni Requisiti normativi Responsabilità Formazione degli operatori sanitari «Sentinelle» per le emergenze Requisiti per la risposta Coordinamento e valutazione degli interventi Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Emergenze Eventi acuti e non, naturali o provocati dall’uomo che possono determinare un rischio grave per la salute pubblica e l’ambiente Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Emergenze Naturali Valanghe Antropiche Incidenti aerei, ferroviari, marittimi Crolli, collassi strutturali Disordini civili Immigrazione di massa Massiccio afflusso di persone Esplosioni (convenzionali e non) Rilascio di agenti biologici, chimici Incidente/rilascio radionucleare Crisi infrastrutturali Frane Alluvioni Siccità Ondate di calore/freddo Tempeste Terremoti Eruzioni Epidemie di malattie infettive Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria FASI DI ALLERTA Eventi di dimensioni ridotte - FASE VERDE – Il funzionario in turno della Health Threats Unit gestisce la risposta come parte dell’ordinario meccanismo di monitoraggio Eventi di dimensioni medie e maggiori – FASE ALLERTA GIALLO - Health Threats Unit gestisce la risposta usando le procedure operative potenziate Crisi Acuta – FASE ALLERTA ROSSO – che può essere gestita usando le normali procedure operative ovvero decidere di attivare l’Health Emergency Operations Facility (HEOF) e la struttura di gestione delle emergenze della DGsalute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Il RSI 2005 e le emergenze sanitarie Emergenze di natura biologica: RSI 2005 principale strumento di diritto internazionale Emergenze di natura chimica o fisica: ruolo sussidiario dell’OMS, quale agenzia sanitaria nei confronti di altre agenzie internazionali specializzate: OIE, FAO, IAEA, etc… Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Sistemi comunitari di allerta e risposta rapida Basi Legali Missione della Commissione Trattato di Amsterdam (1997) che emenda il trattato istituivo della Unione Europea (art. 152) Assicurare alto livello di protezione della salute nella definizione e implementazione delle politiche e delle azioni comunitarie Decisione 2119/98/EC del Parlamento e del Consiglio che stabilisce una rete per la sorveglianza epidemiologia ed il controllo delle malattie infettive Affronta la necessità di azioni coordinate e condivisione di informazioni tra Stati Membri e Commissione e definiscono il meccanismo di allerta e risposta rapida Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Sistemi comunitari di allerta e risposta rapida Basi Legali Obiettivi e linee di attività definiti da Programmi di sanità pubblica che contribuiscono alla capacità UE di prevenire e gestire crisi di sanità pubblica. Conclusioni del Consiglio Sanità del 22 febbraio 2007 su prosecuzione ed estensione del mandato dell’Health Security Committee Preparazione e risposta a minacce per la salute derivanti da attacchi con agenti biologici e chimici; Preparazione Generica per emergenze sanitarie; Preparazione e risposta per l’Influenza Decisione N. 1082/2013/UE del 22 ottobre 2013 relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. Abroga la decisione n. 2119/98/CE (GUCE L 293 del 05/11/2013) Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Sorveglianza in sanità pubblica CHI? • Autorità Sanitarie: – – – – Locali Regionali Nazionali Internazionali • Governi/Politici • Operatori sanitari • Pubblico Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Sorveglianza in sanità pubblica COME? Notifica obbligatoria (TULS; DM 15/12/1990) Sistemi di sorveglianza dedicati Network di laboratori Sorveglianza basata su eventi (fenomeni inusuali dovuti a un’esposizione) Sorveglianza Sindromica (bassa specificità alta sensibilità Sorveglianza basata su indicatori Epidemic intelligence Preparazione e risposta Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Sorveglianza in sanità pubblica COME? • • • • • • Rilevazione (media) Selezione (filtro) Validazione Valutazione Indagine Azione e controllo Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Sistemi di allerta e risposta rapida in ambito comunitario ed internazionale Unione Europea Comunità internazionale • EWRS (Early warning response system, EC, 1998) • GPHIN (Global Public Health • EPIS (Epidemic Intelligence Information System, • • • • risk assessment con scambio di informazioni non strutturate o semi-strutturate) MediSYS (Medical Intelligence System del Joint Research Centre su malattie trasmissibili, rischio chimico, fisico, biologico e nucleare) RAS-BICHAT (chimico, biologico, radionucleare) RAS-CHEM (centri antiveleno, chimico legato ad attacco terroristico) HEDIS (web, per aggiornamento situazione in corso di evento) Intelligence Network, sviluppato da Health Canada con OMS) • GOARN (Global Outbreak Alert and Response Network • IHR 2005 Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Gestione delle Emergenze Collaborazione Internazionale Elementi chiave Sorveglianza – Notifica tempestiva all’OMS ai sensi del RSI e all’Unione Europea ai sensi delle Decisioni Comunitarie ( 1082/2013 ) – Uso di altre forme di informazioni (es. GPHIN, HEDIS, Medysis) Dichiarazione di Emergenza di sanità pubblica di R.I. (PHEIC) – Coinvolgimento dello Stato colpito, OMS, Comitato di Emergenza – Ruolo del Comitato di Sicurezza Sanitario (HSC) dell’Unione Europea Valutazione/Implementazione delle misure di controllo – Possibile coinvolgimento del GOARN Misure nei Punti di ingresso – – – – Screening (ingresso/Uscita) Documentazioni sanitarie Esami medici/Quarantena Misure aggiuntive Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Ruolo centrale nella gestione delle emergenze del settore sanitario “Risk assessment” Monitoraggio del “risk management” Comunicazione del rischio (non tutto pubblico) Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Piano di emergenza nazionale del settore sanitario Individuazione dei Centri di eccellenza nazionali/regionali Supportano il Servizio Sanitario Nazionale: per la valutazione del rischio per l’identificazione di aspetti e condizioni di particolare vulnerabilità e criticità per l’attività diagnostica non effettuabile in situazioni routinarie forniscono indicazioni omogenee e standard su problemi con i quali la maggior parte degli Operatori sanitari italiani non si è mai confrontata. Approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione di dispositivi di prevenzione e prodotti terapeutici. Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Piano di emergenza nazionale del settore sanitario Pianificazione della risposta a minacce biologiche Imprevedibilità dei tempi e dei modi Tipologia di attacco “coperta” Difficoltà diagnostiche differenziali nei confronti di eventi naturali consueti La pianificazione deve partire da presupposti concreti: impossibilità di conseguire rischio zero per l’intera popolazione necessità di privilegiare tutte le iniziative di riduzione del danno, per limitare l’estendersi del problema evitare l’insorgenza di infezioni secondarie Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Piano di emergenza nazionale del settore sanitario Pianificazione della risposta a minacce biologiche La capacità di risposta sanitaria ad impiego deliberato di aggressivi biologici o di emergenza/riemergenza di questi si fonda su: Coordinamento e attivazione delle procedure centrali: comunicazioni e contatti continuativi con referenti regionali e internazionali, che impostano: Misure Preventive: preparazione della capacità di risposta Misure di sorveglianza: attivazione delle funzioni individuate ed eventuale predisposizione di nuove misure in ragione della specificità della minaccia Misure di soccorso e trattamento: tese al ripristino delle migliori condizioni di salute dei soggetti colpiti ed alla bonifica degli ambienti e/o materiali contaminati, nonché al contenimento del rischio residuo Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Requisiti per la risposta alle emergenze di sanità pubblica Funzioni ed elementi chiave delle capacità essenziali minime Risorse umane Attrezzature, strutture, logistica e scorte di materiali Infrastrutture Trasporti Linee guida e SOP Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Interventi successivi sul Piano Nazionale di emergenza del settore sanitario “Risk re-assessment” periodico Monitoraggio del “risk management” Valutazione degli interventi Formazione continua con esercitazioni periodiche NON RIDURRE IL LIVELLO DI ATTENZIONE Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria UN ESEMPIO… TRASPORTO DI PAZIENTE IN ALTO BIOCONTENIMENTO DALL’ESTERO CON MEZZO AEREO Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria TRASPORTO DI PAZIENTE IN ALTO BIOCONTENIMENTO DALL’ESTERO CON MEZZO AEREO CERTIFICATO MEDICO RICHIESTA ESONERO DI RESPONSABILITA’ CONSENSO AL RICOVERO RAPPRESENTANZA DIPLOMATICO CONSOLARE IN LOCO MINISTERO AFFARI ESTERI – UNITA’ DI CRISI PARERE MINISTERO DELLA SALUTE DISPONIBILITA’ POSTO LETTO PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Ufficio Voli di Stato Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria TRASPORTO DI PAZIENTE IN ALTO BIOCONTENIMENTO DALL’ESTERO CON MEZZO AEREO TRASPORTO DI PAZIENTE IN ALTO BIOCONTENIMENTO SUL TERRITORIO NAZIONALE DISPONIBILITA’ POSTO LETTO STRUTTURA RICHIEDENTE ALLERTA P.S. ANALISI MINISTERO DELLA SALUTE SE VIA TERRA PREFETTURA SE CON MEZZO AEREO PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Ufficio Voli di Stato Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria opuscoli e locandine per i viaggiatori internazionali Allegato a Circolare 8 agosto 2014 http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=0&codLeg=49675&parte=1%20&serie Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria opuscoli e locandine per i viaggiatori internazionali Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Le Direttive Ministeriali sulle Febbri emorragiche Virali L’attualità Circolare 4 aprile 2014 Malattia da virus Ebola in Africa Occidentale: Misure di sorveglianza ai punti di ingresso internazionali in Italia: Indicazioni su misure di profilassi e richiamo al documento dell’ottobre 2006 “Febbri Emorragiche Virali (FEV)-Raccomandazioni e indicazioni per il trasporto, nonché al Decreto interministeriale 23 novembre 2010 con cui sono state definite e approvate le procedure nazionali per l’evacuazione medica ed il trasporto in alto bio-contenimento di persone affette, o sospette di essere affette, da malattie infettive altamente contagiose ai fini del loro ricovero in ospedali italiani dotati delle caratteristiche necessarie. http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=0&codLeg=48863&parte=1%20&serie= Circolare 8 aprile 2014 Malattia da virus Ebola in Africa Occidentale: Misure di sorveglianza ai punti di ingresso internazionali in Italia – aggiornamento Sospensione della concessione della libera pratica via radio alle navi provenienti dai porti dei Paesi dell’Africa occidentale interessati dall’evento; segnalazione dagli aeromobili di eventuali casi sospetti di malattie infettive per consentire la messa in atto di misure di sanità pubblica, incluso il possibile dirottamento dell’aeromobile sugli aeroporti sanitari http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=0&codLeg=48862&parte=1%20&serie= Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Le Direttive Ministeriali sulle Febbri emorragiche Virali L’attualità Circolare 1° agosto 2014 Malattia da virus Ebola in Africa Occidentale: Aggiornamento - Misure di sorveglianza Indicazioni per il rafforzamento della sorveglianza sanitaria in corrispondenza dei punti di ingresso internazionali, così come sul territorio nazionale; capacità di trasporto in alto biocontenimento, secondo le procedure previste dal decreto interministeriale 23 novembre 2010; indicazioni per diagnosi differenziali nei casi sospetti. http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf;jsessionid=XnvhryUQdcboWw3 TGB9ZFA__.sgc3-prd-sal?anno=0&codLeg=49651&parte=1%20&serie Circolare 8 agosto 2014 Malattia da virus Ebola, Africa Occidentale - Aggiornamento 8 agosto 2014 - Misure di profilassi internazionale – a seguito di Dichiarazione emergenza da parte OMS e delle raccomandazioni temporanee per azioni di prevenzione e controllo negli Stati in cui è in corso la trasmissione di virus Ebola negli Stati con casi potenziali o confermati di EVD, in quelli non affetti ma che condividono con questi confini terrestri e per tutti gli altri Stati. Raccomandazioni per i viaggiatori da/per aree affette, materiale informativo per viaggiatori, poster da affiggere nei porti/aeroporti http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=0&codLeg=49675&parte=1 %20&serie Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Le Direttive Ministeriali sulle Febbri emorragiche Virali L’attualità Circolare 13 agosto 2014 Segnalazione e gestione di eventuali casi sospetti di Malattia da Virus Ebola (MVE) Definizioni di caso e indicazione per gestione paziente e struttura riferimento nazionale http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=0&codLeg=49678& parte=1%20&serie Definizione di caso sospetto Criteri clinici ed epidemiologici recente visita di una delle aree affette e i seguenti sintomi, soprattutto ad insorgenza improvvisa, entro 21 giorni dalla visita nelle zone colpite: •febbre •mal di testa •mal di gola •diarrea profusa e vomito (una caratteristica rilevante dell’attuale focolaio) •malessere generale Febbre emorragica virale deve essere sospettata in soggetti con febbre [>38°C] o storia di febbre nelle ultime 24 ore: •che hanno visitato una zona affetta da MVE entro 21 giorni O •che hanno curato o sono entrati in contatto con i fluidi corporei o campioni clinici di un soggetto (o di un animale), vivo o morto, malato o fortemente sospettato di avere la febbre emorragica virale In ogni caso non devono essere trascurate diagnosi alternative o comorbosità (come la malaria) Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Le Direttive Ministeriali sulle Febbri emorragiche Virali L’attualità FAQ - Malattia da virus Ebola (EVD) Ultimo aggiornamento: 9 settembre 2014 aggiornamenti regolari su evoluzione epidemia sulla base dei Report OMS Circolare del 6 ottobre 2014 “Malattia da Virus Ebola (MVE) – Protocollo centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale” • • • • • • criteri per le definizioni di caso stratificazione del criterio epidemiologico in base al rischio di esposizione criterio di laboratorio classificazione dei casi valutazione iniziale e gestione di casi s/p/c di malattia da virus ebola algoritmo per la diagnosi di laboratorio della malattia da virus Ebola Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Le Direttive Ministeriali sulle Febbri emorragiche Virali Circolare del 6 ottobre 2014 “Malattia da Virus Ebola (MVE) – Protocollo centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale”: algoritmo Paziente in valutazione Orientamento clinico Malaria e altre FEV: indagini eziologiche con procedure di biosicurezza in accordo con l’analisi del rischio Manipolazione campioni di sangue Negativo Richiesto secondo campione 3 giorni dopo la data di inizio sintomi o dopo 24 ore per paziente con esposizione ad alto rischio SI Campioni di sangue inviati a Laboratori Regionali e Nazionale (L. Spallanzani) di Riferimento per la ricerca di RNA del virus Ebola (PCR) Positivo Richiesto secondo campione Campione entro le 48 ore dalla data di inizio sintomi o paziente con esposizione ad alto rischio NO No Caso MVE Positivo Conferma mediante sequenziamento o secondo test PCR su diverso target genomico Caso Confermato MVE Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Negativo: risultato inconclusivo Misure di sanità pubblica ai punti di ingresso internazionali Interference with international travel or trade = YES Travel measures exceeding the IHR Temporary recommendations have been adopted by many States at their points of entry including travel and trade restrictions ………as control measures to interrupt EVD transmission. However, WHO continues to advises against the implementation of any travel or trade restrictions on Guinea, Liberia, Nigeria, Senegal and Sierra Leone. WHO continues to monitor reports of measures implemented at points of entry. IN ITALIA Circolari del 4 e dell’8 aprile 2014 Disposizioni per il rafforzamento delle misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali (porti e aeroporti ) presidiati dagli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera – USMAF) PORTI: rilascio della libera pratica sanitaria alle navi che nei 21 giorni precedenti abbiano toccato uno dei porti dei Paesi colpiti solo dopo verifica a bordo da parte USMAF della dichiarazione marittima di sanità e della situazione sanitaria delle persone imbarcate Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Misure di sanità pubblica ai punti di ingresso internazionali IN ITALIA Circolari del 4 e dell’8 aprile 2014 Disposizioni per il rafforzamento delle misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali (porti e aeroporti) presidiati dagli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera – USMAF) AEROPORTI: richiamo ad applicazione della Circolare ENAC EAL 10A (21 settembre 2012) ed utilizzo Parte Sanitaria Dichiarazione Aeromobile (Annex 9 IHR –ICAO) per immediata segnalazione casi sospetti e dirottamento di aeromobili interessati su aeroporti sanitari di Fiumicino o di Malpensa (Pratica di Mare, Catania) Circolari del 22 agosto 2014 e del 15 ottobre 2014 AEROPORTI e VETTORI AEREI: disposizioni per conservazione liste passeggeri di voli diretti e indiretti da aree interessate per 21 giorni; presenza a bordo di Passenger Locator Card in numero adeguato al numero di passeggeri trasportati Obbligo del primo scalo di qualsiasi volo diretto (cargo, commerciali, aviazione generale, voli VIP) da aree affette su Aeroporti sanitari di Fiumicino o di Malpensa, o in caso di voli militari, Pratica di Mare Ordinanze Aeroportuali USMAF Fiumicino e Malpensa Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Misure di sanità pubblica ai punti di ingresso internazionali IN ITALIA Circolare dell’8 agosto 2014 – Raccomandazioni per i viaggiatori VIAGGI INTERNAZIONALI – CONNAZIONALI ALL’ESTERO Indicazioni per differimento di viaggi non essenziali verso aree affette Censimento connazionali presenti temporaneamente nelle aree affette Operatori ONG impegnati nelle aree affette preavviso del rientro a MAE e Ministero Salute – DG Prevenzione compilazione di dichiarazione sanitaria attestante il livello di esposizione/rischio valutazione all’arrivo da parte del personale USMAF segnalazione alla ASL competente per domicilio per sorveglianza sanitaria (monitoraggio attivo, isolamento domiciliare, isolamento ospedaliero a seconda dei casi Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Misure di sanità pubblica ai punti di ingresso internazionali IN ITALIA Circolare del 13 febbraio 2015 – Sorveglianza sanitaria nei confronti di personale di organizzazioni non governative e cooperanti impiegati nei Paesi affetti VIAGGI INTERNAZIONALI – CONNAZIONALI ALL’ESTERO procedura standardizzata dichiarazione sanitaria sottoscritta dal responsabile della struttura prima della partenza scheda/questionario di screening da compilare e presentare da parte dell’operatore al personale USMAF compilazione Passenger locator Card all’arrivo attivazione di sorveglianza sul territorio da parte delle ASL caso particolare: truppe USA su territorio nazionale Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Ebola entrerà in Europa in business class 9/10 days Mare Nostrum vs Triton