Risposta dell’UE all'Ebola
Riuniti a Lussemburgo in sede di Consiglio "Affari esteri", i ministri dell’UE hanno discusso
strategie comuni intese a contenere il virus di Ebola. Erano all'ordine del giorno anche gli ultimi
sviluppi in Ucraina, Libia, Iraq, Siria e Medio Oriente.
Il Consiglio è profondamente preoccupato per la continua diffusione del virus di Ebola nell'Africa
occidentale. Dal 15 ottobre oltre 4 500 persone sono morte per l'infezione di Ebola.
Il Consiglio ha rinnovato le sue condoglianze, a nome degli Stati membri e dei cittadini
dell’Unione europea, a tutti i governi e i cittadini colpiti dall'epidemia.
Più di mezzo miliardo di EUR contro l'Ebola
L’UE eroga finanziamenti dal marzo 2014 e ha progressivamente intensificato i suoi sforzi per
contenere la diffusione del virus e fornire cure alle persone contagiate.
In totale, l’UE e i suoi Stati membri hanno già impegnato oltre 500 milioni di EUR in aiuti
umanitari e allo sviluppo per i paesi interessati.
Assistenza ed esperienza dell’UE sul terreno in Africa
Il 20 ottobre 2014 i ministri degli esteri dell’UE hanno preso atto della portata degli aiuti e
dell’assistenza dell’UE prestati in loco fino ad oggi. Hanno espresso profondo apprezzamento nei
confronti di tutti gli operatori umanitari e sanitari in prima linea.
Hanno inoltre chiesto che siano inviati nei paesi colpiti maggiori fondi e altri
operatori. L’UE garantisce adeguata assistenza agli operatori sanitari volontari che dovessero
rimanere contagiati.
I ministri hanno convenuto sulla necessità di migliorare il coordinamento e sull’eventuale nomina
di un coordinatore dell’UE in grado di garantire che l'impegno dell’Unione europea, degli Stati
membri e dell'ONU abbia la massima efficacia.
I ministri dell’Unione europea hanno anche riconosciuto la necessità di creare un pool di esperti
sanitari volontari pronti a essere dispiegati in caso di crisi sanitaria.
Hanno accolto favorevolmente gli sforzi compiuti per intensificare gli investimenti nella ricerca
medica contro le malattie tropicali, chiedendo di concentrare la cooperazione europea allo sviluppo
sul rafforzamento dei sistemi sanitari nei paesi della regione.
Misure di prevenzione in Europa
Il rischio di un'epidemia di Ebola su vasta scala fra la popolazione dell’UE è ancora considerato
basso.
Tuttavia, l’UE deve essere preparata alla possibilità che un viaggiatore con il virus di Ebola rientri
nell’UE, nonché al verificarsi di altri casi secondari in Europa.
Gli Stati membri dovrebbero utilizzare i sistemi di informazione visti e le informazioni sui vettori
per prevedere il possibile arrivo di infezioni patologiche.