Migliorare il posizionamento del proprio sito web

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Migliorare il posizionamento del proprio sito web
Posizionamento sito su Google e altri motori di ricerca
Consigli per essere presenti nelle SERP dei motori di ricerca
"Bisogna essere visibili sui motori di ricerca e comparire nelle prime pagine delle SERP". Già
in pillole SEO ho riassunto una serie di azioni rapide da intraprendere per raggiungere questo
obiettivo. Nella prima parte dell’articolo esporrò la mia esperienza personale, mentre nella
seconda parte elencherò tutte le azioni che possono essere intraprese per migliorare il
posizionamento del sito. Nel 2010 ho creato un sito relativo al mio lavoro di consulente nel
settore energetico. Sono partito dall’analisi del mercato (dimensione del mercato obiettivo,
potenziale di crescita di tale mercato con analisi delle opportunità, analisi della concorrenza
attraverso la valutazione dei loro punti di forza e debolezza, ...) passando attraverso una analisi
dei bisogni dei clienti e se questi venissero soddisfatti. Comprendere il comportamento dei
nostri utenti è fondamentale, soprattutto in un momento in cui il mercato è estremamente
dinamico e le esigenze e gli atteggiamenti dei clienti stessi sono in continuo mutamento.
Ricordatevi che su Internet avviene tutto più velocemente e voi dovrete essere in grado di
rispondere subito ai repentini cambiamenti del mercato. Questa analisi (online e offline) mi ha
fornito le basi per poter portare avanti il progetto, costruendo un sito attorno al cliente, che lo
coinvolga e che permetta di costruire con lui un dialogo personalizzato. Alcune regole per
progettare correttamente un sito le ho riportate nell’articolo creare un sito web di successo.
Analizzeremo in un altro articolo come misurare l’impatto che il sito produce sull’utente (Google
Analytics è uno degli strumenti che adotteremo).
Volevo a questo punto elencarvi i passaggi principali che ho fatto per portare il sito ad avere
oggi circa 400.000 visite/anno con una crescita costante tra il 5/10% mensile:
1. progettazione sito su "carta": non partite se non avete messo su carta quello che avete
intenzione di realizzare. Questa è una regola da seguire sempre;
2. scelta della piattaforma software da utilizzare per la creazione del sito: cosa volete
realizzare ? Un blog (wordpress, joomla,..), un sito di e-commerce (z-cart, website x5
evolution,..), siti generalisti (editor html/css, website x5 evolution,..), etc... Per creare
il mio sito ho usato un editor html/css. Scrivere codice mi è sempre piaciuto e mi
permette di avere una estrema flessibilità nelle modifiche, soprattutto in ottica SEO. Nel
caso invece debba realizzare in maniera veloce un progetto web, uso website x5
evolution;
3. realizzazione del sito in modo da renderlo compatibile con i browers più utilizzati e
facilmente navigabile agli utenti. Utilizzando software commerciali la compatibilità con i
browsers viene realizzata in maniera automatica. Creare un sito navigabile vuol dire
invece strutturarlo con un menù di navigazione intuitivo e che permetta all’utente di
saper sempre dove si trova e di poter andare dove vuole in maniera molto semplice ed
intuitiva;
4. ottimizzazione in ottica SEO: applicate in fase di realizzazione le tecniche SEO
principali. Ottimizzate subito le pagine web, affinché siano visibili ai motori di ricerca;
5. pubblicazione del sito: prima di pubblicare un sito occorre scegliere il provider Internet
da utilizzare e quindi acquistare lo spazio sul server (i costi vanno dai 25 ai 50 euro a
seconda dei servizi che si acquistano). Io ho sempre usato ARUBA, ma non è l’unico
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fornitore di questo tipo di servizio. Per trasferire il sito e metterlo online potete usare un
software ftp (FileZilla è uno dei migliori ed è gratuito);
6. verifica del funzionamento del sito: una volta pubblicato il sito verificate che venga
visualizzato in maniera "quasi identica" sui principali browsers (Internet Explorer, Google
Chrome, Mozilla Firefox, Opera) e che tutti i link siano funzionanti. Correggete quindi gli
eventuali errori;
7. creazione della sitemap per permettere ai motori di ricerca di indicizzare le pagine del
sito. Leggete a questo proposito come creare una sitemap;
8. utilizzo dei servizi che mette a disposizione Google: Google Webmaster Tools, Google
News, Google Blog Search, Google Adwords, Google Analytics;
9. aggiornamento del sito: aggiornare il sito con una frequenza almeno settimanale,
ricreando ogni volta la sitemap.
Nella prima parte dell’articolo ho elencato in maniera sintetica i passaggi che seguo dalla
progettazione alla pubblicazione di un sito. Il mio obiettivo era quello di far capire tutto quello
che c’è dietro la realizzazione di un progetto web. Ovviamento questa lista non è esaustiva,
anche se potete approfondire alcuni degli argomenti visitando le altre pagine. Ora vediamo
come sia possibileinfluenzare l’algoritmo di Google ai fini di un miglioramento del
posizionamento del sito. Premetto che nessuno, a parte i creatori, conosce esattamente come
funziona l’algoritmo di ricerca più famoso al mondo, per cui non esistono certezze. Tenete
inoltre conto che tale algoritmo viene regolarmente aggiornato e possono cambiare i pesi di
alcuni parametri rispetto ad altri.
Elenco di fattori che possono influire positivamente o negativamente sulla presenza delle nostre
pagine web nella lista dei risultati (SERP) dei motori di ricerca (di cui l’algoritmo di Google tiene
conto):
1. dominio del sito: età del sito, parole chiave inserite nel nome del dominio, suffisso del
dominio. Per approfondire visitate la pagina scelta del nome del dominio;
2. server su cui è pubblicato il sito: la scelta del provider di servizi Internet risulta
importante in termini di prestazioni del server, che influenzano la velocità di
caricamento delle pagine;
3. realizzazione del sito in modo da renderlo compatibile con i browser più utilizzati e
facilmente navigabile agli utenti. Utilizzando software commerciali la compatibilità con i
browser viene realizzata in maniera automatica. Creare un sito navigabile vuol dire
invece strutturarlo con un menù di navigazione intuitivo e che permetta all’utente di
saper sempre dove si trova e di poter andare dove vuole in maniera molto semplice ed
intuitiva;
4. architettura del sito: personalmente ho sempre dato molta importanza a come viene
realizzato un sito e per questo è fondamentale, prima di creare un sito, mettere il
progetto su carta (usate una matita perché molte saranno le correzioni da fare). Quando
progettate un sito pensate alla sua architettura generale (blog, sito generalista, sito
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informativo, e-commerce,..), alla struttura delle URL (può tornare utile creare una
mappa del sito), utilizzate codice HTML/CSS, file JS esterni, verificate la correttezza del
codice stesso (potete utilizzare strumenti gratuiti, forniti dal W3C), pensate alla sua
usabilità (deve essere accessibile a tutti e facilmente navigabile);
5. contenuto: come vi ho più volte detto un sito di contenuti (almeno 300 parole per
pagina) viene più facilmente indicizzato dai motori di ricerca. Ovviamente ci sono delle
regole da seguire: unicità dei contenuti (non copiate mai un testo da un altro sito in
quanto Google se ne accorge e vi penalizza), quantità di testo nella pagina (rispetto alla
quantità di codice HTML presente), aggiornamenti quotidiani di news/contenuti,
contenuti di nicchia (argomenti poco trattati nel web e per questo motivo più facilmente
indicizzabili), presenza di parole chiave o frasi ripetute più volte nella stessa pagina
(keyword density);
6. cross-linking interno: utilizzate all’interno delle vostre pagine web link
interni con anchor text, per consentire all’ una migliore e più lunga navigazione
all’interno del vostro sito;
7. il sito: esistono una serie di azioni da fare sul proprio sito che rivestono estrema
importanza, soprattutto nella fase di indicizzazione da parte degli spider dei motori di
ricerca. Se vogliamo segnalare "la nostra presenza sul web" ai motori di ricerca
fondamentale è la presenza di una sitemap abbinata al file robots.txt. Ogni volta che
modificate una o più pagine del sito (la frequenza di aggiornamento è uno dei parametri
che personalmente ritengo molto importante) create una nuova sitemap e reinviatela ai
motori di ricerca (per inviare una sitemap su Google dovete accedere a Google
Webmaster Tools). Oltre a questo sembra contare anche l’età del sito, la velocità di
caricamento delle pagine (non usate immagini pesanti e pubblicate il sito su server
veloci) e la presenza di elementi di credibilità (nome e cognome, numero telefono,
partita iva, email di contatto,..);
8. pagine web: utilizzo del tag TITLE e Meta Tag DESCRIPTION. Non inserire contenuti
duplicati (verrete penalizzati da Google), popolarità interna della pagina (numero di link
interni che puntano alla pagina), popolarità esterna della pagina (numero di link esterni
che puntano alla pagina);
9. utilizzo delle keyword: le keyword devono essere distribuite in maniera uniforme in
tutta la pagina, senza che stravolgano il contenuto della pagina stessa. Mi spiego meglio.
Una pagina web deve essere ottimizzata per 1 o al massimo 2 parole chiave che devono
essere decise prima di comporre il testo. Scrivete i contenuti senza esagerare con il
numero di parole/frasi chiave inserite (attenzione al fenomeno di keyword
stuffing fortemente penalizzato da Google) e fate in modo che la lettura del testo sia
fluida. Le parole chiave vanno inserite principalmente nel tag TITLE, nel meta tag
DESCRIPTION, nell’attributo ALT del tag IMG (ricordo che l’attributo ALT visualizza un
testo al posto dell’immagine se questa non è visualizzabile. È buona norma inserirlo
sempre), negli anchor text interni ed esterni, nel corpo della pagina (soprattutto
all’inizio), nei nomi di file. È utile anche evidenziare le keyword in corsivo od in grassetto
ed utilizzare sinonimi delle keyword;
10. Link esterni ed entranti: è prassi inserire link a risorse/siti esterni, ma senza esagerare.
Per ottenere un ritorno in termini di posizionamento utilizzate collegamenti a siti esterni
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ad elevato Page Rank (PR) che trattano argomenti attinenti a quello del vostro sito.
Notevole importanza (sia in senso positivo che negativo) viene data dai motori di ricerca
ai link entranti nel sito. Ho già trattato ampiamente questo argomento, ma ricordate di
applicare delle semplici regole: ottenere link entranti da siti ad alta rilevanza/popolarità
che trattano argomenti inerenti al vostro sito, verificare sempre la qualità della
pagina/sito contenente il link in entrata, non acquistare collegamenti da siti esterni in
quanto il loro abuso viene penalizzato da Google, preferire link provenienti da social
network e wikipedia. Potete approfondire questo discorso visitando la pagina Link
Building.
11. utenti del sito: valutate le statistiche del sito (numero visite, durata della visita,
frequenza di rimbalzo degli utenti,..) utilizzando strumenti come Google Analytics.
L’analisi delle statistiche permette di capire se tutte le attività SEO che vengono fatte
portano a dei risultati concreti e quindi correggere il tiro;
12. penalizzazioni: ho già accennato nel corso dell’articolo a possibili penalizzazioni a cui
potete andare incontro. Evitate dunque di: abusare delle keyword, comprare/vendere
link, nascondere testo, duplicare i contenuti, avere troppi errori 404 (pagina inesistente,
ovvero link errato), usare la "tecnica cloacking" (attraverso l’utilizzo di script, presentare
agli utenti contenuti differenti da quelli mostrati ai motori di ricerca).
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