REPORT HTA REGIONALE Decisioni CTR Data riunione: 31/01/2012 Decisione: Inserito con Nota Nota ufficiale: da limitare nei casi di fallimento terapeutico con sildenafil utilizzato a dosaggio standard. La fd prescrizione è limitata ai soli centri autorizzati dalla Regione. La dispensazione di tadalafil deve avvenire esclusivamente tramite distribuzione diretta Motivazioni: è stato eseguito un approfondimento sul dosaggio medio di sildenafil utilizzato ed è risultato essere quello standard previsto da scheda tecnica (20 mg/3 volte die). Il costo del nuovo trattamento risulta superiore a quest’ultimo, quindi la Commissione ha deciso di limitarne l’utilizzo ai casi di fallimento terapeutico con sildenafil utilizzato a dosaggio standard. CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO PRINCIPIO ATTIVO: Tadalafil NOME COMMERCIALE: Adcirca DITTA PRODUTTRICE: Eli Lilly Italia S.p.A. FORMULAZIONE: • 56 compresse rivestite con film, 20 mg – Uso orale – Prezzo: 978,41 € ATC: G04BE08 CATEGORIA TERPAEUTICA: Farmaci utilizzati nelle disfunzioni erettili CLASSE: A - PHT REGISTRO AIFA: no MODALITA’ PRESCRITTIVE: RRL – Ricetta Ripetibile Limitativa – Su prescrizione di centri ospedalieri o specialisti (cardiologo, pneumologo, dermatologo, reumatologo) INDICAZIONE MINISTERIALE: ADCIRCA è indicato negli adulti per il trattamento dell’ipertensione arteriosa polmonare (PAH) di classe funzionale II e III dell’OMS, al fine di migliorare la capacità di fare esercizio fisico. E’ stata dimostrata l’efficacia nell’ipertensione arteriosa polmonare idiopatica (IPAH) e nell’ipertensione arteriosa polmonare associata a malattia vascolare del collagene. REGISTRAZIONE: Centralizzata DATA REGISTRAZIONE EMA: 01/10/2008 REGISTRAZIONE FDA: si DATA AIC: 26/03/2011 Nota AIFA: no MECCANISMO D’AZIONE E POSOLOGIA L’ipertensione arteriosa polmonare è una patologia che risulta essere associata ad un insufficiente rilascio di ossido nitrico dall’endotelio vascolare e conseguente riduzione della concentrazione di guanosin monofosfato ciclica (cGMP) all’interno della muscolatura liscia vascolare polmonare. Tadalafil è un prodotto che viene utilizzato nel trattamento dell’ipertensione polmonare. Il farmaco è un inibitore potente e selettivo della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5), enzima che risulta essere coinvolto nel processo di degradazione della cGMP. Poiché la PED5 è la fosfodiesterasi predominante nei vasi polmonari, l’inibizione della stessa da parte di tadalafil porta ad un aumento della cGMP ed al conseguente Data di redazione: Febbraio 2012 rilassamento della muscolatura liscia dei vasi polmonari, oltre che ad una vasodilatazione del letto vascolare polmonare. La dose di farmaco raccomandata è di 40 mg (2x20 mg) in un’unica somministrazione giornaliera, con o senza cibo. Per i pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata e con cirrosi epatica da lieve a moderata (classe A e B della classificazione di Child-Pugh) si raccomanda di iniziare la terapia con un dosaggio di 20 mg una volta al giorno, eventualmente aumentando il dosaggio a 40 mg/die in base all’efficacia e alla tollerabilità individuale. In soggetti con insufficienza renale o con cirrosi epatica gravi non è raccomandata la somministrazione di tadalafil [1]. INQUADRAMENTO DELLA PATOLOGIA L’Ipertensione Arteriosa Polmonare (IPA) è una patologia cronica e progressiva delle piccole arterie polmonari, caratterizzata da proliferazione e rimodellamento vascolare. A livello polmonare porta ad un aumento di pressione arteriosa e resistenza vascolare e, da ultimo, ad insufficienza ventricolare destra e a morte. Sebbene la patogenesi della malattia non sia ancora del tutto nota, è presumibile che alla base ci sia uno squilibrio delle normali relazioni tra fattori vasocostrittori e vasodilatatori, inibitori di crescita e fattori mitogenici, determinanti protrombotici e antitrombotici, tutti fattori che sono probabilmente conseguenza di un danno o di una disfunzione delle cellule endoteliali polmonari. L’IPA è caratterizzata da livelli elevati di pressione arteriosa polmonare: > 25 mmHg a riposo, > 30 mmHg sotto sforzo. Si tratta di una malattia rara, che secondo il report dell’EMA [2] ha un’ incidenza annuale di insorgenza stimata tra 1 e 2 casi per milione di individui e presenta un’incidenza di comparsa maggiormente femminile (1,7 nelle donne : 1 negli uomini). Tuttavia, le stime epidemiologiche internazionali riportano dei dati diversi e molto variabili sull’incidenza e la prevalenza della malattia. Da alcuni studi risulterebbe, infatti, un’incidenza compresa tra 2,4 e 7,6 casi anno su 1.000.000 di abitanti adulti [3], [4] , mentre la prevalenza risulta compresa tra 15 [3] e 52 [4] casi su 1.000.000 di abitanti. La classificazione dell’OMS suddivide la malattia in 4 classi funzionali, sulla base della gravità della sintomatologia e del potere invalidante di malattia: Classe I: pazienti con ipertensione polmonare ma senza conseguente limitazione dell’attività fisica. La normale attività fisica non causa particolare dispnea o astenia, dolore toracico o pre-sincope; Classe II: pazienti con ipertensione polmonare che determina una lieve limitazione dell’attività fisica. Asintomatici a riposo. La normale attività fisica causa dispnea o astenia, dolore toracico o pre-sincope; Classe III: Pazienti con ipertensione polmonare che comporta una marcata limitazione dell’attività fisica. Asintomatici a riposo. Un’attività fisica inferiore al normale causa dispnea o astenia, dolore toracico o presincope; Classe IV: Pazienti con ipertensione polmonare che non sono in grado di svolgere attività fisica senza sintomi. Questi pazienti presentano segni clinici di scompenso cardiaco destro. Dispnea e/o astenia possono essere presenti anche a riposo. La sintomatologia aumenta durante lo svolgimento di qualsiasi attività fisica. I pazienti con malattia di classe II presentano una sopravvivenza media di 59 mesi, mentre quelli di classe III di 32 mesi [2]. La classificazione clinica corrente di IPA comprende condizioni apparentemente eterogenee, che hanno in comune quadri clinici ed emodinamici simili; l’IPA include l’ipertensione idiopatica, le forme familiari, l’ipertensione associata a varie condizioni patologiche come sclerodermia, altre patologie del tessuto connettivo, HIV, shunt sistemico-polmonare congenito. La sintomatologia dell’IPA include comunemente dispnea, affaticamento, dolore al petto, vertigini, sincope, edema alle gambe, e palpitazioni. Quando la malattia è avanzata le manifestazioni cliniche includono cianosi, dispnea da sforzo, emottisi, angina pectoris, sincope, insufficienza cardiaca, aritmie. Data di redazione: Febbraio 2012 LINEE GUIDA DI TRATTAMENTO ESISTENTI Le recenti linee guida stilate in collaborazione dall’European Society of Cardiology e dall'European Respiratory Society [5] raccomandano come terapia di supporto, in pazienti selezionati, l' utilizzo di anticoagulanti orali (raccomandazione: IIa-C; per i pazienti con IPA conseguente all' uso di anoressizzanti, raccomandazione: IIb-C), di diuretici (grado di raccomandazione I-C), di ossigeno (grado di raccomandazione I-C) e di dogossina (grado di raccomandazione IIb-C). Per il trattamento di pazienti con IPA di classe funzionale II che hanno mostrato una risposta non adeguata o non sono candidabili al trattamento con calcio antagonisti sono raccomandati i seguenti farmaci: sildenafil os, ambrisentan os, bosentan os, (grado di raccomandazione I-A), tadalafil (grado di raccomandazione I-B) e sitaxentan (grado di raccomandazione IIa-C). Per il trattamento di pazienti con IPA di classe funzionale III che hanno mostrato una risposta non adeguata o non sono candidabili al trattamento con calcio antagonisti sono raccomandati i seguenti farmaci: bosentan os, sildenafil os, ambrisentan os, sitaxentan, os, epoprostenolo i.v, iloprost inalato (grado di raccomandazione: I-A); tadalafil os, treprostinil sc o inalato (grado di raccomandazione I-B), iloprost i.v, treprostinil i.v. (grado di raccomandazione IIa-C), beraprost (grado di raccomandazione IIb-B). In caso di risposta clinica inadeguata, sebbene non esistano dati di efficacia e sicurezza a lungo termine, è raccomandato l'utilizzo di terapia d'associazione a base di un inibitore della 5-fosfodiesterasi + un antagonista del recettore dell' endotelina (oppure un prostanoide) oppure un prostanoide + un antagonista del recettore dell' endotelina (grado di raccomandazione IIa-B). Classe di raccomandazione: Classe I: evidenza e/o consenso generale che un determinato trattamento o intervento sia vantaggioso, utile ed efficace Classe II: evidenza contrastante e/o divergenza di opinione circa l’utilità/efficacia di un determinato trattamento o intervento Classe Iia: iIl peso dell’evidenza/opinione è a favore dell’utilità/efficacia Classe Iib: l’utilità/efficacia risulta meno chiaramente stabilita sulla base dell’evidenza/opinione Classe III: evidenza o consenso generale che un determinato trattamento o intervento non sia utile/efficace e che in taluni casi possa essere dannoso Livello di evidenza: Livello di evidenza A: dati derivati da numerosi trial clinici randomizzati o metanalisi Livello di evidenza B: dati derivati da un singolo trial clinico randomizzato o da ampi studi non randomizzati Livello di evidenza C: consenso degli esperti e/o studi di piccole dimensioni, studi retrospettivi e registri ALTERNATIVE DISPONIBILI I medicinali attualmente registrati in Italia nel trattamento dell' IPA di classe funzionale III sono sildenafil (antagonistra della fosfodiesterasi 5, con il medesimo meccanismo d’azione di tadalafil) gli antagonisti del recettore dell’endotelina: bosentan ed ambrisentan orali ed i prostanoidi: treprostinil sottocute, epoprostenolo endovena e iloprost per inalazione. Tra i farmaci registrati nel trattamento dell'IPA di classe funzionale II vi sono ambrisentan e sildenafil. Si tratta di farmaci tutti inseriti in PTORV, tranne il treprostinil. Data di redazione: Febbraio 2012 Analisi degli studi clinici DATI DI EFFICACIA Lo studio pivotal che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di 4 diversi dosaggi di tadalafil (2,5 mg, 10 mg, 20 mg e 40 mg, somministrato per via orale una volta al giorno per 16 settimane) rispetto a placebo in pazienti con ipertensione polmonare arteriosa (IPA) con o senza un background terapico di bosentan [6]. I 457 pz arruolati avevano un IPA idiopatica/ereditaria o correlata all’utilizzo di anoressizanti, a patologie del tessuto connettivo, ad infezioni di HIV o a shunt sistemico-polmonari congeniti. La maggioranza dei pazienti presentavano sintomi attribuibili alle classi funzionali WHO II e III. La diagnosi di IPA consisteva in una pressione arteriosa polmonare a riposo ≥ 25 mmHg, una pressione polmonare ≤ 15 mmHg ed una resistenza vascolare polmonare ≥ 3 unità Wood. Dei 457 pz arruolati, 405 sono stati randomizzati ai vari bracci di trattamento secondo lo schema riportato in tabella e secondo una stratificazione per la distanza rilevata al baseline (<325 m o ≥ 325 m). Erano proibiti trattamenti concomitanti con epoprostenolo ev, iloprost ev o inalatorio o treprostinil sc. I pazienti che al tempo dello screening avevano assunto per un minimo di 12 settimane una dose fissa massima di 125 mg di bosentan due volte al giorno hanno continuato con bosentan in aggiunta a tadalafil. Tale sottogruppo rappresentava al baseline il 53% dei pazienti. Il livello di significatività statistica per l’endpoint I era stato stabilito a 0,01, mentre quello per l’analisi degli endpoint II è stato stabilito a 0,05. Tadalafil ha dimostrato di migliorare statisticamente rispetto a placebo la capacità di fare esercizio fisico solo nel dosaggio 40 mg (P<0,01), come valutato dall’endpoint I 6MWD, mentre i dosaggi 10 mg e 20 mg, seppur abbiano mostrato miglioramenti importanti nelle distanze percorse in metri nei pazienti trattati, non hanno raggiunto la significatività statistica (rispettivamente, p=0,047, p=0,028). Gli effetti del trattamento con tadalafil sono stati valutati anche in alcuni sottogruppi di pazienti. Tadalafil sembrerebbe apportare un maggiore miglioramento nei pazienti naive al trattamento per l’IPA rispetto a coloro che sono già stati trattati con bosentan; tuttavia in quest’ultimi non è stata raggiunta la significatività statistica: 44 m nei 186 pz naive (95% IC, 20 – 69, P<0,001) vs 23 m nei 206 pz con un background terapico con bosentan (95% IC, -2 – 48, p=0,09). Tadalafil si è dimostrato, invece, significativamente più efficace nei pazienti con una classe WHO maggiore, quindi, più gravi: il miglioramento in termini di distanza è stato di 24 m nei pz con classe funzionale WHO I e II (95% IC, 0 - 48, p=0,04) vs il miglioramento rilevato pari a 36 m nei pz con classe funzionale WHO III e IV (95% IC, 11 60, p=0,02). Come endpoint II sono stati valutati: la classe funzionale WHO dell’IPA, il tempo dalla randomizzazione al peggioramento clinico (definito come morte, trapianto di polmonare o cuore, septostomia atriale, ospedalizzazione dovuta al peggioramento di IPA, inizio di una nuova terapia con l’indicazione per l’IPA, peggioramento della classe funzionale WHO), il punteggio Borg per la dispnea, la qualità della vita valutata anch’essa attraverso questionari e misura dei parametri emodinamici. Le misure dell’endpoint I e di alcuni degli endpoint II sono state effettuate alla settimane 4, 8, 12 e 16. Non tutti gli endpoint II hanno dato risultati statisticamente significativi. Tadalafil 40 mg rispetto a placebo ha migliorato il tempo al peggiormento clinico (P=0,041) e ne ha ridotto l’incidenza (P=0,038). Anche la qualità della vita dei pazienti monitorata attraverso i questionari EuroQol-5D and Medical Outcomes Study, version 2, hanno dimostrato miglioramenti significativi al dosaggio di 40 mg (rispettivamente, P<0,001 e P< 0,002). Nella misurazione dei parametri emodinamici anche il dosaggio 20 mg ha dato risultati significativi. I miglioramenti rispetto al baseline si sono verificati nella pressione media arteriosa polmonare: -8,5 mm Hg Data di redazione: Febbraio 2012 (95% IC, -13 -4, P<0,001) con i 20 mg e –4,3 mm Hg (95% IC, -8 -1, P=0,01) con i 40 mg, nella resistenza vascolare polmonare: -254 dyne s cm-5 (95% IC, -388 -120, P=0,001) con i 20 mg e -209 dyne s cm-5 (95% IC, -406 -13, P=0,039). Dei 341 pazienti che hanno completato questo studio, 334 sono entrati nello studio di estensione a lungo termine. A ottobre 2007, 213 pazienti avevano ricevuto tadalafil per almeno 10 mesi e dopo 16 settimane di trattamento il cambiamento medio dal baseline nella 6MWD era di 37 m (95% IC, 30 – 44), dopo 44 settimane di 38 m (95% IC, 29 – 47).È stata pubblicata nel 2010 una metanalisi [7] che ha incluso 24 RCT per un totale di 3758 pazienti con l’obiettivo di valutare la farmacoterapia nel trattamento dell’IPA. Sono stati inclusi solo studi eseguiti in doppio cieco e della durata di almeno 8 settimane. L’endpoint I era la mortalità totale di qualsiasi causa. Tra gli endpoint II: la distanza percorsa a piedi in 6 minuti, la classe funzionale WHO che identifica la gravità di malattia, i parametri emodinamici e gli eventi avversi. I dati sono stati raggruppati per le tre maggiori classi di medicazione: prostanoidi, antagonisti del recettore dell’endotelina e inibitori delle fosfodiesterasi di tipo 5. Nella valutazione dell’efficacia della classe degli inibitori della fosfodiesterasi 5 è stato incluso anche lo studio registrativo di tadalafil. L’endpoint I ha dimostrato un beneficio significativo sulla mortalità solo con la classe dei prostanoidi, in particolare con i farmaci endovena vs placebo e nei pazienti con IPA di classe funzionale III e IV. Tuttavia tutte e tre le classi, prostanoidi non endovena, antagonisti del recettore dell’endotelina e inibitori delle fosfodiesterasi di tipo 5 hanno migliorato altri endpoint clinici ed emodinamici: hanno fornito miglioramenti nella classe funzionale della malattia, nella tolleranza all’esercizio fisico e nei parametri emodinamici polmonari. La metanalisi propone che quest’ultimi possano essere terapie ragionevoli per pazienti affetti da malattia lieve o moderata con significative limitazioni funzionali. Tabella 1(Appendice) DATI DI SICUREZZA Tadalafil sembra avere un profilo di sicurezza accettabile a tutti i dosaggi. Gli eventi avversi più comuni, la maggior parte dei quali sono riportati di gravità da lieve a moderata, sono mal di testa, mialgia e vampate di calore. Gli eventi avversi non si sono dimostrati significativamente diversi tra i pazienti naive rispetto ai pazienti in trattamento anche con bosentan. 54 pazienti hanno riportato 74 eventi avversi seri, la cui distribuzione era abbastanza omogenea nei diversi gruppi di trattamento. Gli sperimentatori hanno considerato possibile che 12 di questi eventi avversi seri fossero correlati al trattamento con tadalafil, di cui uno fatale; questi includevano nausea, vomito, occlusione dell’arteria retinica, dispnea, priapismo, emorragia da varici esofagee, ipotensione, gastriti, menorragia, istiocitosi sindrome ematofagica, mal di testa e ipersensibilità al farmaco. Tre sono le morti avvenute durante le 16 settimane di studio: 1 nel gruppo pbo a causa di progressione dell’IPA, 1 nel gruppo 10 mg di tadalafil morto appena entrato nello studio e la terza morte avvenuta per sindrome istiocitotica ematofagica in un pz trattato con 20 mg. Gli eventi avversi seri che hanno portato a morte in 11 pazienti sono stati: insufficienza ventricolare destra, morte cardiaca improvvisa, polmonite, adenocarcinoma al polmone, arresto cardiaco, infarto del miocardio e morte improvvisa. Questi 11 pazienti deceduti erano tutti in trattamento con tadalafil 20 o 40 mg. Il report dell’EMEA [2] riporta tra gli “altri eventi avversi significativi” casi di cataratta e degenerazione maculare. In particolare [6] nessun caso è stato riportato nello studio registrativi, mentre nello studio di estensione ancora in corso 5 pazienti hanno avuto cataratta, di cui 2 in trattamento al dosaggio 20 mg e 3 al Data di redazione: Febbraio 2012 dosaggio 40 mg di tadalafil, e 4 casi di degenerazione maculare, di cui 1 al dosaggio 20 mg e 3 al dosaggio 40 mg. STUDI IN CORSO Dai principali registri di trials nazionali ed internazionali non risultano presenti studi in corso di fase III e IV per il farmaco. ALTRI REPORT DI HTA Lo Scottish Medicine Consortium ha pubblicato un advice (in cui si informa la comunità) che, non avendo la ditta presentato alcuna domanda di autorizzazione in commercio per tadalafil, il farmaco non viene raccomandato in Scozia [8]. Il Canadian Expert Drug Advisory Committee (CEDAC), ente di HTA canadese, ha espresso un parere positivo all’inserimento di tadalafil a condizione che il costo non superi quello di sildenafil 20 mg 3 volte die (unico dosaggio raccomandato per il sildenafil). Le motivazioni di questa decisione sono individuabili in: un costo del farmaco non superiore a sildenafil 20 mg 3 volte die (e comunque molto minore degli altri comparator) e un miglioramento significativo nell’outcome di efficacia. Nel report si sottolinea che la ditta ha presentato un’analisi di Costo-Utilità con modello di markov a 50 anni in pazienti naive al bosentan, confrontando tadalafil vs BSC. Gli ICER sono stati di $43.813/LYG e $70.753/QALY. UVEF evidenzia che l’analisi e la decisione di CEDAC non sembrano trasferibili alla realtà italiana; tadalafil in Canada ha un costo die di $26, mentre sildenafil 20 mg 3 volte die ha un costo di $34. Inoltre in Canada, come già anticipato, il sildenafil ha avuto l’autorizzazione solo per il dosaggio minimo, quindi si può ipotizzare che coi prezzi italiani, CEDAC avrebbe espresso un parere negativo [9] Il report dell’agenzia francese HAS [10] ha espresso un parere positivo al rimborso del farmaco. Per quanto riguarda il giudizio in merito al valore terapeutico ha attribuito un miglioramento nullo (livello V di Amélioration du Service Médical Rendu, ASMR*) rispetto ai trattamenti esistenti. * Il report HTA francese classifica il beneficio terapeutico apportato dal trattamento su una scala da I a V, dove I è considerato un beneficio significativo mentre V rappresenta l’assenza di miglioramento. ANALISI ECONOMICHE STUDI DISPONIBILI In letteratura non sono presenti studi di Farmacoeconomia, ad eccezione di uno studio Italiano sviluppato dalla ditta stessa, che ha valutato il possibile impatto di budget con il tadalafil [11]. Vista la natura dello studio i dati vengono presentati nella parte di Budget Impact ed integrati con l’analisi proposta per il Veneto. Data di redazione: Febbraio 2012 Tabella 2(Appendice) COSTO DEL PRODOTTO E DELLE ALTERNATIVE ED IMPATTO ORGANIZZATIVO Prezzi dei farmaci* Principio Attivo Confezione Prezzo Ospedaliero tadalafil sildenafill 56 cpr da 20 mg 90 cpr da 20 mg 30 cpr da 5 mg ambrisentan 30 cpr da 5 mg 30 fiale da 20 mcg iloprost 90 fiale da 20 mcg 56 cpr da 32 mg bosentan 56 cpr da 62,5 mg 56 cpr da 125 mg 1 fiala 0,5 mg epoprostenolo 1 fiala da 1,5 mg * Dati da listino prezzi ospedalieri €592,83 €414 €2.256,25 €2.256,25 €739,58 €2.218,73 €641,16 €2.137,21 €2.210,37 €66,41 €113,91 Costo dei trattamenti Schedula tadalafil 40 mg die sildenafil da 20 mg a 80 mg per 3 volte al giorno. Da scheda tecnica il dosaggio registrato è di 20mg 3 volte al giorno. ambrisentan da 5 mg a 10 mg die bosentan: Dose Inziale =62,5 mg bid x 4 settimane Dose di Mantenimento = 125 mg bid. Costo die Costo per anno Spreco anno Note €21,17 €7.728 - - €13,8 – €55,2 €5.037 €20.148 - - €75,2 €27451 - - €76,3 - €78,9 €28.741 - - Iloprost 2,5 – 5 mcg 6 – 9 volte / die €148 - €222 €53.989 €80.983 Epoprostenolo 20 – 40 ng/kg/min €180 - €360 €65.818 €131.636. Data di redazione: Febbraio 2012 €47.240 €60.737 La modalità di somministrazione prevede l’apertura di una nuova fiala da 20 mcg per ciascuna seduta inalatoria, benché il dosaggio massimo corrisponda al 25% del contenuto di ciascuna fiala. Il dosaggio iniziale consigliato è di 2 ng/kg/min con incrementi successivi di 2 ng/kg/min se tollerati. Le dosi richieste tendono ad aumentare con il tempo. Il dosaggio medio dopo 6 mesi è di 20-40 ng/kg/min. Si ipotizza un peso corporeo di 70 Kg ANALISI DI IMPATTO SUL BUDGET Popolazione Target Le stime epidemiologiche internazionali riportano dei dati molto variabili sull’incidenza e la prevalenza della malattia. La possibile sottostima va imputata alla mancanza di sintomi specifici. L’incidenza è compresa tra 2,4 e 7,6 casi anno su 1.000.000 di abitanti adulti [3], [4], mentre la prevalenza risulta compresa tra 15 [3] e 52 [4] casi su 1.000.000 di abitanti. Considerando che il farmaco è somministrabile solo negli adulti e che la popolazione nel Veneto ≥18 anni è di 4.103.445 abitanti, la popolazione regionale sembra essere compresa tra 62 e 213 pazienti. A questo si deve aggiungere che il farmaco è indicato solo nei pazienti con classe funzionale II e III che rappresentano rispettivamente il 24% e il 63%, pari a 87% del totale. La popolazione massima eleggibile al trattamento si può stimare tra: 1) (62 x 87%) = 54 2) (213 x 87%) = 186. Nello studio di Guidi et al [11] gli autori ipotizzano una popolazione per il Veneto (senza distinzione in classi funzionali) di 73 – 254 pazienti. L’analisi riporta che a livello Nazionale, considerando i dati di consumo di IMS nel 2009, i pazienti in trattamento con sildenafil (farmaco che per caratteristiche si posiziona nella stessa fetta di mercato di tadalafil) erano compresi tra 248 e 994 casi. Utilizzando come metodologia di stima i dati di consumo piuttosto che l’epidemiololgia, e usando la proporzione tra la popolazione italiana adulta e quella del Veneto pari a circa 8% del totale, i pazienti in trattamento con sildenafil (e quindi eleggibili anche al tadalafil) potrebbero essere compresi tra 20 e 81. Budget Impact Analysis L’articolo di Guidi et al [11] a partire da cui la ditta sviluppa la sua BIA riporta un costo per giorno di terapia con tadalafil di €21,17, mentre un costo per sidenafil 60/mg di €13,8 e di €55,2 per sidenafil 240/mg (dosaggio non autorizzato da scheda tecnica), stimando un costo medio di €34,5 die. La ditta ha anche ipotizzato una quota di mercato di sildenafil compresa tra 10,5% e 32% con una media del 21%. Con una popolazione media di 164 casi ed una penetrazione di tadalafil del 10,5% la ditta stima per 17 casi trattati: 3) Un costo annuale di €131.360. 4) Un risparmio per la sostituzione con sildenafil di €50.755. Questo risparmio nonostante non sia ben spiegato è stato calcolato rispetto allo scenario in cui i 17 pazienti vengano trattati con sildenafil al suo costo medio. L’analisi secondo UVEF è da considerarsi realistica per quanto concerne il costo dei trattamenti, il confronto con sildenafil e la struttura dell’analisi stessa. Le problematiche legate allo sviluppo della resistenza da utilizzo di sildenafil sono ben documentate ed anche evidenziate dalle linee guida dell’Emilia Romagna [12]; UVEF evidenzia che secondo i clinici l’aumento del dosaggio di sildenafil non è dovuto alla comparsa di resistenze, ma piuttosto alla progressione della malattia per la quale si rende necessario un aumento del dosaggio. A seguito di un indagine regionale è però emerso che il dosaggio medio di sildenafil è di 20 mg 3 volte die o al massimo 20 mg per 4 volte/die e solo molto raramente il dosaggio viene ulteriormente aumentato. Per quanto concerne invece la popolazione eleggibile al trattamento la ditta sembra sottostimarla. UVEF evidenzia che 17 pazienti sono da considerarsi pochi, ma vista la variabilità delle stime, a partire dai dati di letteratura e dalle quote di mercato, calcola un minimo e un massimo di: 1) Minimo Pazienti = (54 x 10,5%) = 6 2) Max Pazienti = (186 x 32%) = 59. Data di redazione: Febbraio 2012 UVEF alla luce delle informazioni emerse dall’indagine regionale e dalle opinioni dei clinici, presenta un’analisi di Budget per la Regione Veneto, ipotizzando una popolazione di 59 pazienti e una sostituzione completa tra tadalafil 40 mg e sildenafil 60 mg, si stima un ‘impatto di spesa di + €158.759. UVEF sottolinea però che tadalafil potrebbe diventare l’alternativa più economica tra i 2 farmaci qualora i pazienti con sildeanfil richiedessero dei dosaggi maggiori rispetto a quello standard; inoltre tadalafil, ad eccezione di sildenafil, è il trattamento che presenta il costo minore tra le alternative. Impatto di Spesa Farmaco Spesa con Pazienti N = 59 tadalafil 40 mg sildenafil 60 mg sildenafil 240 mg €455.952 €297.183 €1.188.732 Variazione di spesa tadalafil – sildenafil 60 mg + €158.759 BIBLIOGRAFIA 1. Riassunto delle caratteristiche del prodotto. 2. Assessment Report ADCIRCA; EMA/731375/2009, www.ema.europa.eu (accesso 02/12/2011). 3. Humbert et al. Pulmonary arterial hypertension in France. Results from a national registry. American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine. 2006. 173(102330). 4. Peacock AJ et al. An epidemiological study of pulmonary arterial hypertension. EurRespirJ 2007. 30:104-9. 5. Galiè N et al. Guidelines for the diagnosis and treatment of pulmonary hypertension. European Hart Journal 2009. 30:2493-2537. 6. Galiè N et al. Tadalafil therapy for pulmonary arterial hypertension. Circulation 2009. 114:2894-2903 7. Ryerson CJ et al. Pharmacotherapy in pulmonary arterial hypertension: a systematic review and meta-analysis. Respiratory Research 2010. 11(12).1-10 8. www.scottishmedicines.org.uk (ultimo accesso 02/12/2011) 9. http://cadth.ca (ultimo accesso 02/12/2011) 10. www.has-sante.fr (ultimo accesso 05/12/2011) Data di redazione: Febbraio 2012 11. Guidi L et al. Ipertensione arteriosa polmonare: stima della casistica italiana e considerazioni sull’impatto sul budget dell’introduzione di tadalafil. Farmacoeconomico e Percorsi Terapeutici 2010; 11(2):105-110 12. www.saluter.it (ultimo accesso 02/12/2011) SINTESI Tadalafil è un farmaco utilizzato nel trattamento dell’ipertensione arteriosa polmonare, che determina un rilassamento della muscolatura liscia dei vasi polmonari e una vasodilatazione del letto vascolare polmonare, inibendo la PDE5. L’Ipertensione Arteriosa Polmonare (IPA) è una patologia cronica e progressiva delle piccole arterie polmonari, caratterizzata da proliferazione e rimodellamento vascolare. A livello polmonare porta ad un aumento di pressione arteriosa e resistenza vascolare e, da ultimo, ad insufficienza ventricolare destra e a morte. Si tratta di una malattia rara con un’ incidenza annuale di insorgenza stimata tra 1 e 2 casi per milione di individui. La classificazione dell’OMS suddivide la malattia in 4 classi funzionali, sulla base della gravità della sintomatologia e del potere invalidante di malattia. Le recenti linee guida stilate in collaborazione dall’ European Society of Cardiology e dall' European Respiratory Society raccomandano per il trattamento di pazienti con IPA di classe funzionale II che hanno mostrato una risposta non adeguata o non sono candidabili al trattamento con calcio antagonisti i seguenti farmaci: sildenafil os, ambrisentan os, bosentan os, (grado di raccomandazione I-A), tadalafil (grado di raccomandazione I-B) e sitaxentan (grado di raccomandazione IIa-C). Per il trattamento di pazienti con IPA di classe funzionale III che hanno mostrato una risposta non adeguata o non sono candidabili al trattamento con calcio antagonisti: bosentan os, sildenafil os, ambrisentan os, sitaxentan, os, epoprostenolo i.v, iloprost inalato (grado di raccomandazione: I-A); tadalafil os, treprostinil sc o inalato (grado di raccomandazione I-B), iloprost i.v, treprostinil i.v. (grado di raccomandazione IIa-C), beraprost (grado di raccomandazione IIb-B). I medicinali attualmente registrati in Italia nel trattamento dell' IPA di classe funzionale III sono sildenafil, bosentan ed ambrisentan orali, treprostinil sottocute, epoprostenolo endovena e iloprost per inalazione. Tra i farmaci registrati nel trattamento dell'IPA di classe funzionale II vi sono ambrisentan e sildenafil. Si tratta di farmaci tutti inseriti in PTORV, tranne il treprostinil. Lo studio pivotal che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di tadalafil, ha studiato il farmaco in 4 diversi dosaggi: 2,5 mg, 10 mg, 20 mg e 40 mg, somministrato per via orale una volta al giorno per 16 settimane, in pazienti con ipertensione polmonare arteriosa (IPA) con o senza un background terapico di bosentan. Tadalafil ha dimostrato di migliorare statisticamente rispetto a placebo la capacità di fare esercizio fisico solo nel dosaggio 40 mg (P<0,01), come valutato dall’endpoint I 6MWD, mentre i dosaggi 10 mg e 20 mg, seppur abbiano mostrato miglioramenti importanti nelle distanze percorse in metri nei pazienti trattati, non hanno raggiunto la significatività statistica. Gli effetti del trattamento con tadalafil sono stati valutati anche in alcuni sottogruppi di pazienti e tadalafil si è dimostrato, invece, significativamente più efficace nei pazienti con una classe WHO maggiore, quindi, più gravi. È stata pubblicata nel 2010 una metanalisi che ha incluso 24 RCT per un totale di 3758 pazienti con l’obiettivo di valutare la farmacoterapia nel trattamento dell’IPA. Nella valutazione dell’efficacia della classe degli inibitori della fosfodiesterasi 5 è stato incluso anche lo studio registrativo di tadalafil. L’endpoint I ha dimostrato un beneficio significativo sulla mortalità solo con la classe dei prostanoidi, in particolare con i farmaci endovena vs placebo e nei pazienti con IPA di classe funzionale III e IV. Tuttavia tutte e tre le classi, prostanoidi non endovena, antagonisti del recettore dell’endotelina e inibitori delle fosfodiesterasi di tipo 5 hanno migliorato altri endpoint clinici ed emodinamici. La metanalisi propone che quest’ultimi possano essere terapie ragionevoli per pazienti affetti da malattia lieve o moderata con significative limitazioni funzionali. Tadalafil sembra avere un profilo di sicurezza accettabile a tutti i dosaggi. Gli eventi avversi più comuni, la maggior parte dei quali sono riportati di gravità da lieve a moderata, sono mal di testa, mialgia e Data di redazione: Febbraio 2012 vampate di calore. Il report dell’EMA riporta tra gli “altri eventi avversi significativi” casi di cataratta e degenerazione maculare. In particolare nessun caso è stato riportato nello studio registrativi, mentre nello studio di estensione ancora in corso 5 pazienti hanno avuto cataratta, di cui 2 in trattamento al dosaggio 20 mg e 3 al dosaggio 40 mg di tadalafil, e 4 casi di degenerazione maculare, di cui 1 al dosaggio 20 mg e 3 al dosaggio 40 mg. Il Canadian Expert Drug Advisory Committee (CEDAC), ha espresso un parere positivo all’inserimento di tadalafil a condizione che il costo non superi quello di sildenafil 20 mg 3 volte die (unico dosaggio raccomandato per il sildenafil). UVEF evidenzia che l’analisi e la decisione di CEDAC non sembrano trasferibili alla realtà italiana; tadalafil in Canada ha un costo die di $26, mentre sildenafil 20 mg 3 volte die ha un costo di $34. Inoltre in Canada, il sildenafil ha avuto l’autorizzazione solo per il dosaggio minimo, quindi si può ipotizzare che coi prezzi italiani, CEDAC avrebbe espresso un parere negativo. Il report dell’agenzia francese HAS ha espresso un parere positivo al rimborso del farmaco ma ha attribuito un miglioramento nullo (livello V di ASMR) rispetto ai trattamenti esistenti. Tadalafil rispetto alle alternative, ha un costo superiore al solo sildenafil nel dosaggio 60 mg die. Le stime di prevalenza presentano un range molto ampio compreso tra 15 e 52 casi su 1.000.000 di abitanti; considerando la popolazione residente in Veneto ≥18 anni e che circa 87% dei pazienti è in stato funzionale II e III, si può stimare una popolazione di malati compresi tra 54 e 186. La ditta, diversamente, utilizzando i dati di consumo ha stimato che i pazienti in trattamento con sildenafil (comparator del tadalafil) erano compresi tra 20 e 81. Utilizzando una precedente pubblicazione nazionale la ditta ha presentato una BIA per il Veneto, in cui si è confrontato il tadalafil vs il sildenafil. È stato stimato un costo die per tadalafil 40 mg di €21,17 mentre per il sildenafil il costo medio era di €34,5; ciò è dovuto a un dosaggio del sildenafil (da 60 mg a 240 mg die) variabile in funzione della comparsa di resistenza da parte dei pazienti. Secondo le stime presentate su 17 pazienti, il costo annuale del trattamento sarà di €131.360 con un risparmio di €50.755. UVEF considerando un numero massimo di pazienti pari a 59 ha stimato che tadalafil si sostituisca a sildenafil 60 mg, con un incremento nella Spesa Regionale di +€158.759. Data di redazione: Febbraio 2012 APPENDICE Tabella 1 Referenza n. pazienti, trattamenti patologia, Disegno/Fase Galiè N. et al; Circulation 2009 [5 ] 405 pz ≥ 12 anni con PIA# sintomatica randomizzati a: -2,5 mg tadalafil 1 volta/die [82] -10 mg tadalafil 1 volta/die [80] -20 mg tadalafil 1 volta/die [82] -40 mg tadalafil 1 volta/die [79] -pbo [82] RCT, doppio cieco, double dummy, vs placebo, multicentrico/analisi ITT Misura primario di esito Risultati su outcome primario Cambiamento dal baseline al termine delle 16 settimane della distanza percorsa a piedi in 6 minuti: 6MWD Tutti i dosaggi, tranne il 2,5 mg, hanno migliorato la distanza percorsa a piedi in un modo dose dipendente, ma solo il dosaggio 40 mg ha raggiunto la significatività statistica predefinita (P<0,01). Il miglioramento è consistito nel raggiungimento di 33 m (95%IC, 15 – 50) Jadad score* 4* Durata trattamento : 16 settimane *Jadad Scale: strumento per la verifica della qualità della pubblicazione; tra si basa sulla considerazione che i tre elementi principali che devono essere riportati per avere maggiori garanzie sulla buona qualità di uno studio clinico siano la randomizzazione, la condizione di doppia cecità, e la gestione dei drop-out. Si considerano buone le pubblicazioni che ottengono almeno 3 punti, mentre si considerano di scarsa qualità quelle che raggiungono un punteggio uguale o inferiore a due # IPA: ipertensione polmonare arteriosa; ITT: intention to treat Data di redazione: Febbraio 2012