Farmaci antidepressivi - terapia “E’ […] opportuno riconoscere che, almeno finora, i farmaci antidepressivi non possono essere considerati un successo, ne’ costituire un vanto, per la farmacologia: sono stati scoperti per caso, il loro preciso meccanismo d’azione non e’ ancora stato definitivamente chiarito, ed anche quelli delle ultime generazioni sono stati sviluppati non sulla base di una qualche idea finalmente innovativa, ma sempre e ancora lavorando intorno ad una ipotesi che – anche se profondamente rielaborata – e’ sempre stata considerata tutt’altro che pienamente soddisfacente” Da “Trattato di Farmacologia”, Ed. Idelson-Gnocchi Farmaci antidepressivi - terapia Trattamento iniziale con uno specifico AD dovrebbe essere almeno di 4-6 settimane; se non compare risposta apprezzabile in assenza di altri fattori (scarsa compliance paziente, effetti collaterali) allora aumentare dosaggio o cambio farmaco ~70% dei pazienti rispondera’ se trattamento adeguato (50% a farmaco specifico, 20% a seconda scelta), ma risposta tende ad essere irregolare; ~30% risponde (temporaneamente) a placebo ANTIDEPRESSIVO NORMAL MOOD 67% RESPONDERS medication started 33% NONRESPONDERS DEPRESSION 8 weeks PLACEBO NORMAL MOOD 33% RESPONDERS placebo started DEPRESSION 8 weeks 67% NONRESPONDERS Farmaci antidepressivi - terapia Trattamento iniziale con uno specifico AD dovrebbe essere almeno di 4-6 settimane; se non compare risposta apprezzabile in assenza di altri fattori (scarsa compliance paziente, effetti collaterali) allora aumentare dosaggio o cambio farmaco ~70% dei pazienti rispondera’ se trattamento adeguato (50% a farmaco specifico, 20% a seconda scelta), ma risposta tende ad essere irregolare; ~30% risponde (temporaneamente) a placebo Trattamento farmacologico di mantenimento per almeno 4-6 mesi da apparente completa remissione sintomi depressivi – no sospensione brusca ma per settimane Terapia di mantenimento per periodi piu’ lunghi (almeno 1 anno) spesso raccomandata in soggetti anziani o con elevato rischio di ricaduta o con >2 episodi depressivi pregressi Nel disturbo ricorrente, la ricaduta si manifesta entro 1 anno nel 65% dei soggetti che abbiano interrotto il trattamento, ma solo nel 15% delle persone che lo continuano 1 year NORMAL MOOD 65% DEPRESSION antidepressant treatment NORMAL MOOD 1 year 15% DEPRESSION antidepressant treatment Farmaci antidepressivi - terapia Trattamento iniziale con uno specifico AD dovrebbe essere almeno di 4-6 settimane; se non compare risposta apprezzabile in assenza di altri fattori (scarsa compliance paziente, effetti collaterali) allora aumentare dosaggio o cambio farmaco ~70% dei pazienti rispondera’ se trattamento adeguato (50% a farmaco specifico, 20% a seconda scelta), ma risposta tende ad essere irregolare; ~30% risponde (temporaneamente) a placebo Trattamento farmacologico di mantenimento per almeno 4-6 mesi da apparente completa remissione sintomi depressivi – no sospensione brusca ma per settimane Terapia di mantenimento per periodi piu’ lunghi (almeno 1 anno) spesso raccomandata in soggetti anziani o con elevato rischio di ricaduta o con >2 episodi depressivi pregressi Nel disturbo ricorrente, la ricaduta si manifesta entro 1 anno nel 65% dei soggetti che abbiano interrotto il trattamento, ma solo nel 15% delle persone che lo continuano Diagnosticato <30-40% dei casi di depressione, dei quali solo una parte curata adeguatamente Terapie dei disturbi affettivi Inibitori delle MAO (IMAO) selettivi e non Tre classi principali Inibitori della ricaptazione delle monoamine (selettivi e non) Antidepressivi con attivita’ di blocco recettoriale Nessun antidepressivo e’ sostanzialmente piu’ efficace degli altri: scelta si basa essenzialmente su considerazioni pratiche (costi e disponibilita’ farmaci, effetti collaterali, interazioni, risposta alla terapia, compliance del paziente) Richiesta somministrazione cronica per ogni metodo di trattamento disponibile Sebbene ciascun farmaco agisca con effetti acuti a livello sinaptico, l’effetto clinico dipende da cambiamenti compensatori di funzione che richiedono tempo per potersi sviluppare (1-3 sett., ma massima efficacia dopo ≥ 4-6 sett.) Farmaci antidepressivi • IMAO – Inibiscono il catabolismo di serotonina e noradrenalina • Antidepressivi triciclici (TCA) – Inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina • SSRI Spesso usati come trattamento farmacologico – inibitori della ricaptazione di serotonina di prima linea • SNaRI (es. venlafaxina, duloxetina) – Inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina • NaRI (es. reboxetina, atomoxetina) – Inibitori della ricaptazione di noradrenalina • NaSSA (mianserina, mirtazapina) – Antagonisti serotoninergici e noradrenergici • Atipici – Trazodone, Nefazodone • DaRI (bupropione) – Inibitori della ricaptazione di dopamina Antidepressivi Triciclici (TCA) Cosi’ chiamati per la caratteristica struttura a tre anelli Inibiscono reuptake 5-HT e/o NA (selettivita’ variabile: su NA doxepina 2 volte piu’ selettiva, maprotilina 500 volte; su 5-HT clomipramina 130 volte) – prolungamento della durata d’azione di NA e/o 5-HT che provoca infine cambiamenti tempo-dipendenti sia pre- che post-sinaptici Queste differenze non hanno implicazioni rilevanti su attivita’ antidepressiva Antidepressivi Triciclici (TCA) Dibenzazepine Imipramina Desipramina Clomipramina Dibenzocicloepteni Amitriptilina Nortriptilina Protriptilina Opipramolo Antidepressivi Triciclici (TCA) Dibenzotiepine Dibenzoxepine Dibenzoxazepine Amoxapina Dotiepina Antraceni Maprotilina Doxepina Antidepressivi Triciclici (TCA) Cosi’ chiamati per la caratteristica struttura a tre anelli Inibiscono reuptake 5-HT e/o NA (selettivita’ variabile: su NA doxepina 2 volte piu’ selettiva, maprotilina 500 volte; su 5-HT clomipramina 130 volte) – prolungamento della durata d’azione di NA e/o 5-HT che provoca infine cambiamenti tempo-dipendenti sia pre- che post-sinaptici Antagonismo a livello di vari recettori 5-HT, incluso blocco 5HT2A/2C, puo’ contribuire al loro effetto finale Alcuni TCA (come amitriptilina e clomipramina) potenti inibitori di reuptake 5-HT, ma loro metaboliti attivi anche su reuptake di NA La maggior parte dei TCA blocca anche recettori muscarinici, H1istaminergici, α1-adrenergici; anche blocco diretto di canali ionici cardiaci (hERG, Nav, L-type VOCC) – effetti collaterali Cardiovascular toxicity (hypotension, cardiac rhythm disturbances); anticholinergic effects, blockade of NA reuptake and direct α1 blockade also contribute Antidepressivi Triciclici (TCA) Cosi’ chiamati per la caratteristica struttura a tre anelli Inibiscono reuptake 5-HT e/o NA (selettivita’ variabile: su NA doxepina 2 volte piu’ selettiva, maprotilina 500 volte; su 5-HT clomipramina 130 volte) – prolungamento della durata d’azione di NA e/o 5-HT che provoca infine cambiamenti tempo-dipendenti sia pre- che post-sinaptici Antagonismo a livello di vari recettori 5-HT, incluso blocco 5HT2A/2C, puo’ contribuire al loro effetto finale Alcuni TCA (come amitriptilina e clomipramina) potenti inibitori di reuptake 5-HT, ma loro metaboliti attivi anche su reuptake di NA La maggior parte dei TCA blocca anche recettori muscarinici, H1istaminergici, α1-adrenergici; anche blocco diretto di canali ionici cardiaci (hERG, Nav, L-type VOCC) – effetti collaterali “The effects of the TCAs on INa are similar to local anesthetic behavior and could contribute to certain analgesic actions” (Pancrazio et al., JPET, 284:208-214 1998) TCA: farmacocinetica • Assorbimento intestinale rapido e completo – preferibile somm. al momento di andare a letto (emivita lunga: 8 – 125 h) per ridurre l’impatto di effetti collaterali (es. sedazione, ipotensione) • Legame alle proteine plasmatiche (90-95%) e tessutali elevato – ampio Vd • Metabolizzati a livello epatico (CYP): reazioni di fase I danno origine a metaboliti generalmente attivi; coniugazione dei metaboliti idrossilati con acido glucuronico (inattivi) ed eliminazione renale (<5% immodificato) Metaboliti glucuronideconiugati Metaboliti glucuronideconiugati Escrezione urinaria Escrezione urinaria Combinazione di farmaco e suo metabolita (entrambi attivi) porta ad un effetto clinico che puo’ permanere fino a 4 gg Attivi Meno Attivi Inattivi Non attraversano BEE Metaboliti glucuronideconiugati Metaboliti glucuronideconiugati Escrezione urinaria Escrezione urinaria Combinazione di farmaco e suo metabolita (entrambi attivi) porta ad un effetto clinico che puo’ permanere fino a 4 gg Amoxapina 8-idrissi-Amoxapina Antagonista D2 (effetti collaterali di tipo extrapiramidale) TCA: farmacocinetica • Assorbimento intestinale rapido e completo – preferibile somm. al momento di andare a letto (emivita lunga: 8 – 125 h) per ridurre l’impatto di effetti collaterali (es. sedazione, ipotensione) • Legame alle proteine plasmatiche (90-95%) e tessutali elevato – ampio Vd • Metabolizzati a livello epatico (CYP): reazioni di fase I danno origine a metaboliti generalmente attivi; coniugazione dei metaboliti idrossilati con acido glucuronico (inattivi) ed eliminazione renale (<5% immodificato) • A volte puo’ essere necessaria somministrazione e.v per evitare significativo effetto di primo passaggio epatico (~50%) • TCA passano BEP – non riportati casi di significativa alterazione QI, linguaggio, comportamentali o malformazioni • Ampia variabilita’ interindividuali di tutti i parametri farmacocinetici; in genere stato stazionario delle Cp in 1-4 settimane TCA: clinica • Migliorano umore, appetito e andamento del sonno; aumentano attivita’ fisica; riducono preoccupazione morbosa - utili nella depressione maggiore, distimia e disturbo bipolare • TCA anche analgesici efficaci contro dolore cronico (es. neuropatie diabetiche, neuralgia post-erpetica, emicrania, fibromialgia); anche ansiolitici • Tox a Cp > 500 µg/L • Frazionamento dosaggio utile per evitare effetti collaterali (soprattutto cardiaci da blocco muscarinico e da interferenza con canali ionici) • Limitazioni cliniche: 1- Lenta insorgenza dell’effetto terapeutico (comune ad altri AD) 2- Ampia gamma di effetti collaterali a carico di SNC (non provocati da SSRI) 3- In sovradosaggio (suicidio) i TCA sono cardiotossici e potenzialmente letali TCA: clinica • Effetti collaterali sfruttati a volte come vantaggi terapeutici Amitriptilina e doxepina sono i TCA maggiormente sedativi – utili in pazienti che manifestano insonnia in comorbilita’ con depressione • TCA non provocano euforia, non vengono usati a scopo voluttuario e non sono pertanto soggetti ad abuso TCA: effetti collaterali Secchezza delle fauci, stipsi ritenzione urinaria visione offuscata, tachicardia, disturbi cognitivi e mnemonici, deliri Vertigine Ipotensione ortostatica Problemi eiaculatori Contrasto efficacia terapeutica α-1 Aumento ponderale Sonnolenza Vertigini H1 Sedazione M1 TCA NRI SRI EFFETTO ANTIDEPRESSIVO Decessi associati a trattameno con TCA si verificano a dosi circa 10 volte maggiori di quella normale (basso IT) In generale, nortriptilina e desipramina scelte ragionevoli per il trattamento iniziale, quando si opta per TCA – minori sedazione ed effetti collaterali anticolinergici Effetti complessi: tremore, riduzione soglia convulsiva Iponatriemia da secrezione inappropriata di ADH – stanchezza, confusione, convulsioni TCA: intossicazione acuta • In caso di avvelenamento acuto (intenti suicidari, sovradosaggio) il ricovero in ospedale e’ mandatorio • Paziente presenta segni che richiamano quelli da intossicazione atropinica: midriasi, cute arrossata, calda e secca, ipertermia, ritenzione urinaria, inibizione peristalsi, tachicardia, allungamento QT e aritmie (pot. letali) • Possibili manifestazioni miocloniche/tonico-cloniche, delirio, allucinazioni – coma, con possibile ricomparsa di fase eccitatoria in 24/72 h se paziente sopravvive TCA: interazoni • Fenotiazine, fenitoina, fenilbutazone, ac. acetilsalicilico livelli TCA (competizione legame all’albumina) • SSRI (fluoxetina e paroxetine) metabolismo CYP-dipendente) • Idrocarburi policiclici aromatici, fenobarbital, carbamazepina, rifampicina livelli TCA (induzione metabolismo CYP-dipendente) • Effetti additivi con depressori SNC: EtOH, BDZ, oppioidi, ipnotici • Associazione con IMAO: crisi ipertensiva, agitazione livelli TCA (inibizione TCA: controindicazioni • Infarto acuto del miocardio • Disturbi della conduzione cardiaca • Epilessia • Glaucoma Inibitori delle Monoaminossidasi (IMAO) Idrazine Propargilamine Fenelzina Pargilina Iproniazide Clorgilina Selegilina Ciclopropilamine Tranilcipromina Inibitore reversibile Moclobemide Anche se potenzialmente pericolosi, questi farmaci possono essere usati senza problemi seguendo rigorose restrizioni dietetiche IMAO utili per trattamento depressione refrattaria a TCA o SSRI IMAO utili per trattamento depressione atipica, distimia, depressione bipolare, depressione nell’anziano Inibitori delle Monoaminossidasi (IMAO) IMAO non selettivi irreversibili “cheese reacion” tiramina Fenelzina Iproniazide Isocarbossiazide IMAO-B selettivi irreversibili Tranilcipromina Nessuna interazione Selegilina Clorgilina Ripristino funzionalita’ MAO dopo ≥ 2 settimane Restrizioni dietetiche anche 10-14 gg dopo sospensione IMAO irreversibile RIMA: IMAO-A selettivi reversibili Brofaromina Moclobemide Toloxatone Spiazzati da tiramina Inibitori delle Monoaminossidasi (IMAO) IMAO non selettivi irreversibili Fenelzina Iproniazide Isocarbossiazide Tranilcipromina Clorgilina IMAO-B selettivi irreversibili Selegilina Cerotto transdermico (consente lento e continuo assorbimento), applicazioni giornaliere – efficace nel ridurre depressione moderata/grave (effetti in pochi giorni) RIMA: IMAO-A selettivi reversibili Brofaromina Moclobemide Toloxatone Effetti farmacologici degli IMAO Rapido e prolungato aumento del contenuto di 5-HT, NA e DA nel cervello (entro poche ore da somministrazione) EFFETTO PRINCIPALE: ↑ dei livelli citoplasmatici delle monoamine potenzia la liberazione delle amine e anche quella indotta da amine simpaticomimetiche indirette (amfetamina e tiramina) Gli effetti degli IMAO sul metabolismo delle amine si sviluppano rapidamente mentre l’effetto antidepressivo si manifesta con ritardo L’inibizione cerebrale di MAO responsabile degli effetti terapeutici di questi farmaci, mentre coinvolgimento di MAO periferiche (fegato e intestino) puo’ dare interazioni alimentari (es. Tiramina) Alla base degli effetti antidep. sembrano esserci fenomeni di downregulation ritardata dei recettori β, α2 e desensibiliz di 5-HT1/2 Effetti collaterali degli IMAO Alterazioni della pressione arteriosa, disturbi del sonno (insonnia), alimentazione eccessiva Ipotensione posturale (effetto paradossale) Probabilmente dovuto a inibizione degradazione tiramina che viene cosi’ convertita in octopamina, un falso neurotrasmettitore che compete con NA sulle terminazioni nervose simpatiche Anche accumulo di DA nelle vescicole al posto di NA Effetti collaterali degli IMAO Alterazioni della pressione arteriosa, disturbi del sonno (insonnia), alimentazione eccessiva Potenziamento degli effetti di qualsiasi farmaco che aumenti I livelli e/o la funzione di NA (decongestionanti nasali, antiasmatici, anfetamina, cocaina) Alimenti contenenti elevati livelli di tiramina devono essere evitati da individui che assumono IMAO Restrizioni dietetiche nei pazienti che assumono IMAO Tipo di cibo Esempi Latticini Latte non pastorizzato e yogurt; formaggi stagionati, piccanti; olandese, gorgonzola, brie, camembert, emmenthal, groviera, mozzarella, parmigiano, provolone, pecorino, roquefort Carne, pesci e derivati Selvaggina; fegato; carne in scatola; salame; carne essiccata; pesce sotto sale, essiccato, affumicato o in salamoia; caviale Pane, cereali e grano Pane lievitato fatto in casa; cereali o cracker contenenti formaggio Frutta e verdura Fagioli, crauti, banane, prugne, avocado, lamponi Prodotti vari Bevande alcoliche (vino, birra, champagne, sherry, vermouth); dadi per brodo; sughi in scatola; salsa di soia; tofu; noccioline Se combinati con IMAO, si puo’ avere un drastico aumento della pressione arteriosa, accompagnata da cefalea, sudorazione, nausea, vomito e, talvolta, ictus Effetti collaterali degli IMAO Alterazioni della pressione arteriosa, disturbi del sonno (insonnia), alimentazione eccessiva Potenziamento degli effetti di qualsiasi farmaco che aumenti I livelli e/o la funzione di NA (decongestionanti nasali, antiasmatici, anfetamina, cocaina) Alimenti contenenti elevati livelli di tiramina devono essere evitati da individui che assumono IMAO IMAO idrazinici inibiscono anche altri enzimi epatici (come i CYP450): effetti di farmaci (come barbiturici, alcol, acido acetilsalicilico e altri) possono essere prolungati e intensificati; possono dare anche epatiti (rare) Effetti indesiderati • ECCESSIVA STIMOLAZIONE DEL SNC: tremori, eccitamento, insonnia • SOVRADOSAGGIO: convulsioni • EFFETTI ATROPINO-SIMILI: secchezza delle fauci, offuscamento della vista, ritenzione urinaria, irrequietezza • EPATOTOSSICITA’ Fenelzina e iproniazide (derivati idrazinici) Il meno selettivo SSRI Usi: • • • • • Depressione maggiore Distimia Disturbi d’ansia Bulimia (fluoxetina) Disforia premestruale (fluoxetina, sertralina, paroxetina) Il piu’ selettivo SSRI Fluoxetina, fluvoxamina, citalopram, escitalopram, paroxetina, sertralina Inibiscono SERT (selettivita’ non assoluta); escitalopram ha meccanismo particolare su SERT (due siti di legame, uno ad alta affinita’ e l’altro allosterico) Elevando le [5-HT], gli SSRI attivano tutti i recettori serotoninergici (si pensa che maggiore disponibilita’ di 5-HT per 5-HT1 sia associata a effetti ansiolitici e antidepressivi, mentre attivazione di 5-HT2 e 5-HT3 provochi effetti collaterali) • • • • • Insonnia Ansia Agitazione Disfunzioni sessuali Sindrome serotoninergica (dosaggi piu’ alti; 5-HT2A, ma coinvolti anche 5-HT1A) • Nausea • Vomito • Gastralgia • Espressi su neuroni GABAergici nella VTA 5HT3 receptors: Target for SSRI new antidepressant drugs Several pre-clinical and clinical studies have reported that antagonism of 5HT3 produces Fluoxetina, fluvoxamina, citalopram, escitalopram, paroxetina, antidepressant-like effects. However, the exact role of 5HT3 and the mode of sertralina antidepressant action of 5HT3 antagonists still remain a mystery. Inibiscono SERTinvolved (selettivita’ non assoluta); ha Four proposed mechanisms in the antidepressant action escitalopram of 5HT3 antagonists: meccanismo particolare su SERT (due siti di legame, uno ad alta affinita’ e l’altro allosterico) • Neurotrans. levels normalizat. in discrete brain regions (including hippoc., amygd., PC) • Reduction of hypothalamic-pituitary-adrenal-axis hyperactivity Elevando leoxidative [5-HT], gli SSRI • Attenuation of brain stress • attivano tutti i recettori serotoninergici (si pensa che maggiore disponibilita’ di 5-HT per 5-HT1 sia Impaired neuronal plasticity normalization associata a effetti ansiolitici e antidepressivi, mentre attivazione di 5-HT2 e 5-HT3 provochi effetti collaterali) • Insonnia Nonetheless, further investigations are warranted to • Ansia the exact role of 5HT in depression and establish 3 • Agitazione action of 5HT3 antagonists antidepressant • Disfunzioni sessuali • Sindrome serotoninergica (dosaggi piu’ alti; 5-HT2A, ma coinvolti anche 5-HT1A) • Nausea • Vomito • Gastralgia • Espressi su neuroni GABAergici nella VTA Neuroscience and Biobehavioral Reviews 64 (2016) 311–325 SSRI Fluoxetina, fluvoxamina, citalopram, escitalopram, paroxetina, sertralina Inibiscono SERT (selettivita’ non assoluta); escitalopram ha meccanismo particolare su SERT (due siti di legame, uno ad alta affinita’ e l’altro allosterico) Elevando le [5-HT], gli SSRI attivano tutti i recettori serotoninergici (si pensa che maggiore disponibilita’ di 5-HT per 5-HT1 sia associata a effetti ansiolitici e antidepressivi, mentre attivazione di 5-HT2 e 5-HT3 provochi effetti collaterali) • • • • • Insonnia Ansia Agitazione Disfunzioni sessuali Sindrome serotoninergica (dosaggi piu’ alti; 5-HT2A, ma coinvolti anche 5-HT1A) • Nausea • Vomito • Gastralgia • Espressi su neuroni GABAergici nella VTA • Riportato per SSRI anche effetto antag. diretto su 5-HT2A e 5-HT2C – nel cronico probabile importanza terapeutica (down-regulation recettoriale migliora trasmissione NA e DA) SSRI Fluoxetina, fluvoxamina, citalopram, escitalopram, paroxetina, sertralina Inibiscono SERT (selettivita’ non assoluta); escitalopram ha meccanismo particolare su SERT (due siti di legame, uno ad alta affinita’ e l’altro allosterico) Elevando le [5-HT], gli SSRI attivano tutti i recettori serotoninergici (si pensa che maggiore disponibilita’ di 5-HT per 5-HT1 sia associata a effetti ansiolitici e antidepressivi, mentre attivazione di 5-HT2 e 5-HT3 provochi effetti collaterali) Rispetto a TCA, SSRI hanno ridotta affinita’ per recettori muscarinici, H1-istaminergici, α1-adrenergici (assenza di importanti effetti cardiovascolari o sedazione – fluoxetina eccezione) SSRI non sono letali anche in caso di sovradosaggio (privi di cardiotossicita’ propria dei TCA) Not-So Selective? (1) norepinephrine reuptake, (3) serotonin-2C receptors, (5) sigma receptors, (7) cytochrome P450 2D6, (9) cytochrome P450 1A2, and (2) dopamine reuptake, (4) muscarinic cholinergic receptors, (6) nitric oxide synthase, (8) cytochrome P450 3A4, (10) cytochrome P450 2Cl9. Capacita’ dei farmaci SSRI di inibire vari sottotipi di enzimi epatici CYP Farmaco CYP-450 1A2 CYP-450 2C9 CYP-450 2C19 CYP-450 2D6 CYP-450 3A4 Citalopram 0 0 0 + 0 Escitalopram 0 0 0 + 0 Fluoxetina + ++ +/++ +++ +/++ Paroxetina + + + +++ + Sertralina + + + +/++ + Fluvoxamina + ++ ++ +++ ++ SSRI: farmacocinetica - Buon assorbimento per os con biodisponibilità variabile (50% paroxetina, 80% citalopram, 90% fluoxetina) - Legame farmacoproteico variabile: 50% citalopram, 77% fluvoxamina, 95% fluoxetina - t½ di circa 1 g e nessun metabolita attivo. Eccezioni: ^ fluoxetina: t½ ~ 2-3 gg, suo metabolita attivo norfluoxetina 6-10 gg; somm. 1/week (negli USA Prozac Weekly), azione prolungata dopo dismissione (ampio Vd, accumulo polmonare e inibiz. CYP2D6) ^ t½ di paroxetina puo’ essere aumen. fino a 30-50 h se inib. o lento metab. CYP2D6-dipendente (ricorda, paroxetina inibisce CYP2D6) - Metabolizzazione epatica (attenzione in soggetti con epatopatie) - Solitamente insuff. renale non influenza clearance (eccet.: escitalopram) Effetti collaterali degli SSRI - Sindrome serotoninergica (rischio maggiore quando assunti in combinazione con altri agonisti serotoninergici o con farmaci che interferiscono con il metabolismo di SSRI) Sindrome serotoninergica Agitazione grave Disorientamento e confusione Atassia Spasmi muscolari, rabdomiolisi (casi gravi) Febbre e brividi Diaforesi Diarrea Aumento pressione arteriosa e frequenza cardiaca Allucinazioni Midriasi - Si risolve entro 24-48 h da dismissione dei farmaci, ma vanno monitorati e controllati i parametri vitali - Paroxetina e’ forse il farmaco SSRI piu’ coinvolto nel causare sindrome serotoninergica Serotonin syndrome A patient with a severe serotonin toxicity may manifest as a medical emergency, with symptoms such as the following: elevated mood; shivering; generalized tonic-clonic seizures; shock; unstable blood pressure; tachycardia; tachypnea; increase rigidity and muscle tone; multiple organ failure; rapid onset of severe hyperthermia secondary to increased muscular hyperactivity that can exceed 40°C; rhabdomyolysis; coma The cause of SS is thought to be overstimulation of postsynaptic serotonin receptors in the CNS, mainly of the 5-HT1A— which may cause hyperactivity, hyperreflexia, and anxiety—and the 5-HT2A type—associated with hyperthermia, incoordination, and neuromuscular excitement. (Ann Clin Psychiatry. 2012 Nov;24(4):310-8) Serotonin syndrome Serotonin syndrome SS -Treatment options Management principles include cessation of any serotonergic medications and supportive measures, such as the control of agitation, autonomic instability, and hyperthermia, and specific antiserotonergic therapies and therapies directed toward neuromuscular excitability. Supportive care includes passive and active cooling of the patient. Additionally, those who ingest large doses of serotonergic agents may benefit from gastrointestinal decontamination with activated charcoal if it can be administered within 1 hour of overdose. There are numerous case reports of patients improving after being given 5-HT2A receptor antagonists—cyproheptadine and chlorpromazine The use of cyproheptadine for the treatment of SS in humans is limited. In less severe cases, cyproheptadine may produce rapid resolution of symptoms within 1 hour. The main side effect of cyproheptadine is sedation, which usually is beneficial for controlling agitation. Ann Clin Psychiatry. 2012 Nov;24(4):310-8 SS -Treatment options Management principles include cessation of any serotonergic medications and supportive measures, such as the control of agitation, autonomic instability, and hyperthermia, and specific antiserotonergic therapies and therapies directed toward neuromuscular excitability. Supportive care includes passive and active cooling of the patient. Additionally, those who ingest large doses of serotonergic agents may benefit from gastrointestinal decontamination with activated charcoal if it can be administered within 1 hour of overdose. There are numerous case reports of patients improving after being given 5-HT2A receptor antagonists—cyproheptadine and chlorpromazine The use of cyproheptadine for the treatment of SS in humans is limited. In less severe cases, cyproheptadine may produce rapid resolution of symptoms within 1 hour. The main side effect of cyproheptadine is sedation, which usually is beneficial for controlling agitation. Chlorpromazine has been reported to be effective in management of SS. Unlike cyproheptadine, chlorpromazine can be administered i.m. or i.v., allowing for the treatment of severe cases of SS. Chlorpromazine should not be routinely used to manage SS, especially if the patient is hypotensive and/or NMS cannot be excluded Ann Clin Psychiatry. 2012 Nov;24(4):310-8 Drug combinations associated with SS Antidepressants MAO-A irreversible: Isocarboxazid, phenelzine, tranylcypromine MAO-A reversible: Moclobemide MAO-B: Selegiline SNRIs: Duloxetine, venlafaxine SSRIs: Citalopram, escitalopram, fluoxetine, paroxetine, sertraline TCAs: Amitriptyline, clomipramine, desipramine, doxepin, imipramine, nortriptyline, protriptyline Other: Bupropion, mirtazapine, nefazodone, trazodone Opiate analgesics/pain medications Buprenorphine, cyclobenzaprine, fentanyl, hydrocodone, meperidine, morphine, oxycodone, pentazocine, tramadol OTC cough medication Dextromethorphan Antimigraine agents/triptans (5-HT1 agonists) Triptans: Almotriptan, dihydroergotamine, eletriptan, frovatriptan, naratriptan, rizatriptan, sumatriptan, zolmitriptan Others: Carbamazepine, valproic acid Psychedelics Amphetamine, cocaine, LSD, MDA, MDMA (“ecstasy”), 5-MeO-DiPT (“foxy methoxy”), Syrian rue (Peganum harmala) seeds Bariatric medications Sibutramine, phenylpropanolamine Herbal products Ginseng, nutmeg, Panax, St John’s wort, Syrian rue (Peganum harmala) seeds, yohimbe Antibiotics Linezolid Antiemetics Droperidol, granisetron, metoclopramide, ondansetron Tryptophan (others) 5-HTP, buspirone, certain foods (eg, cheese, red wine), dextromethorphan, L-dopa, lithium, valproate CNS stimulants Amphetamine, cocaine, diethylpropion, methamphetamine, methylphenidate, phentermine, sibutramine Anticonvulsants Carbamazepine, valproic acid Antiviral Ritonavir Others Chlorpheniramine, olanzapine, reserpine 5-HTP: 5-hydroxytryptophan; 5-MeO-DiPT: 5-methoxy-diisopropyltryptamine; L-dopa: L-3,4-dihydroxyphenylalanine; LSD: lysergic acid diethylamide; MAO-A: monoamine oxidase A; MAO-B: monoamine oxidase B; MDA: methylenedioxyamphetamine; MDMA: 3,4-methylenedioxymethamphetamine; OTC: over the counter; SNRI: serotoninnorepinephrine reuptake inhibitor; SS: serotonin syndrome; SSRI: selective serotonin reuptake inhibitor; TCA: tricyclic antidepressant. Symptom onset typically develops within hours or days after the addition of new serotonergic agents to a medication regimen that already includes serotonin-enhancing drugs. Increasing the dosage of current serotonergic therapy, either after overdose or premature initiation of serotonergic agents, also can precipitate symptoms, with up to 60% of patients presenting to a hospital within 6 hours Ann Clin Psychiatry. 2012 Nov;24(4):310-8 Effetti collaterali degli SSRI - Sindrome serotoninergica (rischio maggiore quando assunti in combinazione con altri agonisti serotoninergici o con farmaci che interferiscono con il metabolismo di SSRI) - Rispetto ad antidepressivi piu’ vecchi, possono causare dipendenza fisica – 60% dei pazienti mostra sindrome d’astinenza alla cessazione improvvisa della terapia (meno probabile con fluoxetina per sua lunga t½) Sindrome d’astinenza da SSRI Effetti “FINISH” (compaiono entro pochi gg e durano fino a 3/4 settimane) Sintomi influenzali (affaticamento, letargia, mialgia, mal di testa) Insonnia (disturbi del sonno, sogni vividi) Nausea (sintomi gastrointestinali, vomito, diarrea) Squilibrio (stordimento, vertigini, atassia) Disturbi sensoriali (sensazione parestetica di shock elettrici agli arti) Ipereccitazione (ansia, agitazione) Sindrome d’astinenza da SSRI Effetti “FINISH” (compaiono entro pochi gg e durano fino a 3/4 settimane) Sintomi influenzali Flulike Insonnia Insomnia Nausea Nausea Squilibrio Imbalance Disturbi sensoriali Sensory Ipereccitazione Hyperarousal Sindrome d’astinenza da SSRI Effetti “FINISH” (compaiono entro pochi gg e durano fino a 3/4 settimane) Sintomi influenzali (affaticamento, letargia, mialgia, mal di testa) Insonnia (disturbi del sonno, sogni vividi) Nausea (sintomi gastrointestinali, vomito, diarrea) Squilibrio (stordimento, vertigini, atassia) Disturbi sensoriali (sensazione parestetica di shock elettrici agli arti) Ipereccitazione (ansia, agitazione) - Altri antidepressivi con azione serotoninergica (es. TCA, venlafaxina, duloxetina) possono causare sindrome da sospensione - MOAI, bupropione, mirtazepina e nefazodone possono dare sindrome d’astinenza leggermente differente Ansia grave Allucinazioni Agitazione, insonnia Delirio Eloquio rapido Psicosi paranoide Effetti collaterali degli SSRI - Sindrome serotoninergica (rischio maggiore quando assunti in combinazione con altri agonisti serotoninergici o con farmaci che interferiscono con il metabolismo di SSRI) - Rispetto ad antidepressivi piu’ vecchi, possono causare dipendenza fisica – 60% dei pazienti mostra sindrome d’astinenza alla cessazione improvvisa della terapia (meno probabile con fluoxetina per sua lunga t½) - Disfunzioni sessuali (40-80%) - Insonnia - Come altri antidepressivi, SSRI ideazione/comportamento suicida aumentano il rischio di - Negli adulti con + di 50 anni, SSRI aumenta rischio di fratture ossee per cadute od osteoporosi (probabile inibizione osteoblasti) Effetti collaterali degli SSRI - Variazioni di peso (perdita in obesi, aumento in molti altri pazienti) - Aumentano il rischio di sanguinamento GI – non molto comune, salvo che vengano assunti insieme ad altri farmaci gastrolesivi (es. FANS) 5-HT is also stored in platelets (unable to synthesize 5-HT) and, when released, promotes platelet aggregation via the serotonin receptor (5-HT2A) on platelets. Moreover, it exhibits strong vasoactive properties, possibly through stimulation of serotonin receptors on endothelial cells Although under normal conditions the bleeding risk induced by SSRIs is low, they can increase the risk for bleeding in major surgery Blood. 2012 Apr 12;119(15):3394-402. Effetti collaterali degli SSRI - Variazioni di peso (perdita in obesi, aumento in molti altri pazienti) - Aumentano il rischio di sanguinamento GI – non molto comune, salvo che vengano assunti insieme ad altri farmaci gastrolesivi (es. FANS) La 5-HT esercita anche una attività proaggregante piastrinica e vasocostrittrice. Le piastrine non sono in grado di sintetizzare autonomamente la 5-HT ma catturano quella presente in circolo attraverso un trasportatore di membrana e la depositano in granuli secretori dai quali viene rilasciata quando la piastrina viene attivata. Gli antidepressivi (AD) che inibiscono la ricaptazione della serotonina bloccano anche il trasportatore di membrana delle piastrine compromettendone la funzione nei processi di emostasi. La ridotta funzionalità piastrinica risultante dalla somministrazione di un inibitore selettivo del reuptake della serotonina (SSRI) può svolgere un ruolo protettivo nella profilassi degli eventi cardiovascolari, ma espone i pazienti che li assumono ad un maggior rischio di episodi di sanguinamento rispetto ai soggetti in trattamento con AD sprovvisti di questo meccanismo di azione Effetti collaterali degli SSRI - Variazioni di peso (perdita in obesi, aumento in molti altri pazienti) - Aumentano il rischio di sanguinamento GI – non molto comune, salvo che vengano assunti insieme ad altri farmaci gastrolesivi (es. FANS) - Iponatriemia da secrezione inappropriata di ADH - Fluoxetina, paroxetina, fluvoxamina e sertralina inibiscono metabolismo epatico – possibili interazioni farmacocinetiche - Paroxetina da evitare durante gravidanza (palatoschisi, malformazioni cardiache) - Paroxetina da evitare in donne in trattamento con tamoxifene per cancro al seno (mortalita’ piu’ alta rispetto ad altri SSRI) – probabilmente coinvolta inibizione della conversione del tamoxifene in metaboliti attivi Effetti collaterali degli SSRI Esposizione prenatale ai SSRI e ipertensione polmonare persistente nel neonato L’esposizione a SSRI nelle fasi iniziali della gravidanza (early pregnancy, da 3 mesi prima dell’inizio della gravidanza a 55 giorni di gestazione) non è stata associata a rischio di ipertensione polmonare persistente, mentre l’esposizione nelle fasi avanzate della gravidanza (late pregnancy, dalla settimana 20 alla nascita) è risultata statisticamente significativa. La conseguenza del mancato rilassamento della muscolatura liscia vasale nel neonato, che invece si verifica normalmente al momento del parto, comporta scarsa ossigenazione con sintomi che possono variare da distress respiratorio lieve, fino alle forme più severe di ipossia con necessità di terapia intensiva Tuttavia, in considerazione dei tassi non trascurabili di suicidio materno perinatale e di infanticidio, è assolutamente necessario confrontare il rischio di ipertensione neonatale con le conseguenze di una grave patologia psichiatrica materna BMJ 2013;348:f6932 Inibitori del reuptake di 5-HT e NA (SNaRI) Venlafaxina, desvenlafaxina, milnacipran, duloxetina Hanno azione piu’ rapida ed efficace di quella degli inibitori selettivi per 5-HT o NA (a bassi dosag. prevalgono mecc. 5-HT) Rispetto a TCA, SNaRI sono meno attivi su recettori M, α1 e H1 e canali ionici – minori effetti collaterali cardiovascolari e centrali Rispetto ad altri antidepressivi, venlafaxina potrebbe essere piu’ coinvolta nell’indurre stato maniacale in paz. con depr. bipolare Venlafaxina forse associata anche ad aumento pericol. pressione Venlafaxina (t½ 5 h) e suo metabolita attivo (t½ 11 h) danno poche inter. farmacocin.; come duloxetina, utile anche per dist. d’ansia Milnacipran e duloxetina riducono dolore associato a fibromialgia; duloxetina anche per dolore neuropatico diabetico, disassuefazione dal fumo e incontinenza urinaria da sforzo (?) Inibitori selettivi del reuptake di NA (NaRI) Reboxetina, atomoxetina Agiscono su vie ascendenti adrenergiche dal locus coeruleus e dirette alla corteccia frontale e prefrontale e al sistema limbico – anche aumento di DA nella corteccia frontale per effetto di NA su α1 persinaptici Miglioramento dell’umore e delle funzioni cognitive Somm. per os, biodisponibilita’ >60%, elevato legame a prot. plasm. (>97%), met. CYP-dip., elimin. renale/biliare. A differenza di TCA, reboxetina meno attiva su recettori muscarinici, α1-adrenergici e H1-istaminergici Eff. collat. cardiovascolari dovuti ad attivazione di recettori α e β Atomoxetina utile nel DDAI nei bambini, adolescenti e adulti Antagonisti dei recettori 5-HT2A/2C e bloccanti SERT Nefazodone, trazodone Blocco SERT aumenta 5-HT e antagonismo 5-HT2A/2C (recettori inibitori; quale ruolo nella depressione?) aumenta liberazione di DA e NA, anche di 5-HT indotta da SSRI – duplice meccanismo d’azione rinforza trasmissione monoaminergica Rispetto a SSRI, proprieta’ antagonistiche 5-HT2A/2C contrasterebbero diversi effetti indesiderati provocati da inibizione ricaptazione 5-HT (deficit sessuali, ansia, insonnia) Blocco recettori H1-istaminergici e α1-adrenergici porta a sedazione, sonnolenza, aumento di peso, effetti cardiovascolari Antagonisti dei recettori 5-HT2A/2C e bloccanti SERT Nefazodone e trazodone sono rapidamente assorbiti (dopo s.p.o.) e soggetti ad esteso metabolismo – mCPP (metabolita principale) e’ agonista di 5-HT2C e contrasta i benefici clinici; e’ anche ematotossico Nefazodone e’ un potente inibitore di CYP3A4; rischio insufficienza epatica 3-4 volte maggiore rispetto a popolazione generale – morte o necessario trapianto; ridurre dose 25-50% in caso di epatopatie gravi Con il trazodone, in rari casi si manifesta priapismo – potrebbe portare a permanente impotenza e infertilita’ Antagonisti dei recettori α2 adrenergici e dei recettori 5-HT2A/2C (NaSSA) Mianserina, mirtazapina Accelerano ed incrementano il rilascio di DA e NA nelle strutture corticolimbiche Rispetto a SSRI, proprieta’ antagonistiche 5-HT2A/2C contrasterebbero diversi effetti indesiderati provocati da inibizione ricaptazione 5-HT (disfunzioni sessuali, ansia, insonnia) Rispetto ad altri antidepressivi, NaSSA hanno anche marcata propieta’ antagonista 5-HT3, il cui blocco puo’ dare effetti ansiolitici e antinausea Blocco recettori H1-istaminergici e α1-adrenergici porta a sedazione, sonnolenza, aumento di peso, effetti cardiovascolari Effetti vantaggiosi in pazienti con patologica perdita di peso (anoressici, oncologici, immunodeficienti) e nei pazienti anziani per i quali si chiede sedazione e mantenimento peso corporeo Inibitori selettivi del reuptake di dopamina (DaRI) Bupropione E’ un debole inibitore del DAT, suoi metaboliti del NET; probabilmente agisce aumentando attivita’ DAergica mesolimbica/mesocorticale – rischio di rinforzo e dipendenza Somm. per os, buona biodisponibilita’ orale; metabolismo epatico Utilizzato come farm. aggiuntivo a terapia con SSRI (migliora risposta in pazienti poco responsivi; contrasta la disfunzione sessuale da SSRI) Utilizzato anche come farmaco anticompulsivo nelle terapie finalizzate allo smettere di fumare (e’ anche un antagonista nicotinico) Effetti indesiderati: ansia, irrequietezza, tremore, insonnia (non utile quindi nei disturbi ansiosi), cefalea, nausea; vi e’ un aumentato rischio di psicosi e convulsioni (dosaggi + alti) Effetto dei farmaci usati nel trattamento della depressione sulle funzioni serotoninergiche e adrenergiche nell’SNC. Alcuni complessi sottotipi recettoriali adrenergici e della serotonina (5-HT) sono stati omessi per chiarezza. L’azione primaria di molti farmaci di uso clinico corrente è di aumentare la disponibilità di 5-HT e di NA. La maggior parte del 5-HT e della NA rilasciata è rapidamente rimossa dalle sinapsi attraverso il reuptake nei neuroni. Esiste un esteso gruppo di antidepressivi, i quali variano nella loro capacità di inibire il reuptake di 5-HT o NA, aumentando così la concentrazione sinaptica di questi trasmettitori. La stimolazione degli adrenocettori α2 presinaptici riduce il rilascio di monoamine; mediante il blocco di questi autorecettori presinaptici, la mirtazapina aumenta il rilascio e la trasmissione mediata da NA e 5-HT. Altri farmaci agiscono bloccando significativamente i recettori postsinaptici che sono upregolati nella depressione. Non è chiaro se i diversi tipi di antidepressivi abbiano vantaggi significativi nei termini della loro attività antidepressiva, ma essi differiscono marcatamente nel profilo dei loro effetti collaterali. Altri antidepressivi Tianeptina Assorbimento per os rapido e completo; legame proteine plasmatiche 94%, metabolismo epatico, emvita di 2.5 h, eliminazione prevalentemente biliare Aumenta la ricaptazione (e ne contrasta la liberazione) della 5-HT a livello ippocampale (no in strutture corticolimbiche) – meccanismo indiretto Aumenta la sensibilita’ dei recettori alpha1 (presinaptici facilitatori) e amplifica l’attivita’ funzionale dei recettori D2 (NAc) Aumenta rilascio mesolimbico/mesocorticale di DA (meccanismo non chiaro, ma promuove abuso) Esercita un effetto di protezione neuronale contro stress (normalizza eccessiva attivita’ glutammatergica, contrasta effetti avversi da glucocorticoidi Ademetionina (S-Adenosil metionina, SAMe) Molecola fisiologica a distribuzione pressoché ubiquitaria nei tessuti e nei liquidi dell’organismo, dove interviene in numerose reazioni di transmetilazione che coinvolgono acidi nucleici, proteine, fosfolipidi, ammine, neurotrasmettitori e altre piccole molecole. Con l'età i livelli endogeni di ademetionina decrescono e cosi’ anche i processi di transmetilazione nel SNC che coinvolgono la sintesi di neurotrasmettitori associati alla regolazione dell'umore (DA, NA, 5-HT, ecc.) L’ademetionina esogena supera BEE e aumenta nel cervello il turnover di 5-HT e NA (effetto probabilmente alla base del suo impiego nelle sind. depressive). Gli unici effetti collaterali sono ansietà, irrequietezza e insonnia. SAM viene metabolizzata in omocisteina (alti livelli di omocisteina sono stati correlati all’insorgenza di aterosclerosi e coronopatie) Agomelatina Agonista recettori melatonina (MT1 e MT2), antagonista dei recettori 5-HT2C; non attivo su trasportatori monoammine, recettori adrenergici, istaminergici, colinergici, dopaminergici Agomelatina Nat Rev Drug Discov. 2010 Aug;9(8):628-42 MT receptors Nat Rev Drug Discov. 2010 Aug;9(8):628-42 Agomelatina Agonista recettori melatonina (MT1 e MT2), antagonista dei recettori 5-HT2C; non attivo su trasportatori monoammine, recettori adrenergici, istaminergici, colinergici, dopaminergici 5-HT2C This receptor stimulates phospholipase C generating diacylglycerol and inositol 1,4,5-trisphosphate (IP3) which elicits the release of Ca2+ ions trisphosphate (IP3) which elicits the release of Ca2+ ions from intracellular stores. This receptor may also couple to phospholipase A2 (PLA2) or a Gα αi protein, in heterologous expression systems and to phospholipase D via Gα α13 (ligandbiased signalling) The 5-HT2C receptor undergoes RNA editing, leading to at least 14 functionally distinct isoforms with discrete basal receptor activity, desensitization rates, and drug-induced functional activation Nat Rev Drug Discov. 2010 Aug;9(8):628-42 5-HT2C receptors, mood and depression Nat Rev Drug Discov. 2010 Aug;9(8):628-42 5-HT2C receptors, mood and depression 5-HT2C receptors are enriched in the VTA and in the locus coeruleus, the source of forebrain adrenergic pathways. In these nuclei, as in the frontal cortex, excitatory 5HT2C receptors are localized on GABAergic interneurons. Hence, their blockade disinhibits frontocortical dopaminergic and adrenergic transmission, the activity of which may be compromised in depression 5-HT2C receptors also localize in SCN (intensely innervated by serotonergic pathways emanating from the raphe nucleus). Interestingly, a polysynaptic circuit runs from the SCN to the VTA, and this neural link provides an anatomical substrate for an indirect influence of SCN-localized 5-HT receptors on ascending DAergic transmission 5-HT2C receptors are also concentrated in limbic structures such as the frontal cortex, the amygdala, the hippocampus and the septum, which have major roles in the control of mood and in the aetiology of anxio-depressive states Activity at 5-HT2C receptors seems to be enhanced in depression, whereas a decrease is elicited by long-term administration of certain antidepressants, as well as ECT. NaSSA, nefazodone, clomipramine (TCA) effectively block 5-HT2C receptors Nat Rev Drug Discov. 2010 Aug;9(8):628-42 Agomelatina Agonista recettori melatonina (MT1 e MT2), antagonista dei recettori 5-HT2C; non attivo su trasportatori monoammine, recettori adrenergici, istaminergici, colinergici, dopaminergici Trattamento degli episodi di depressione maggiore negli adulti – almeno 6 mesi; se sospensione, non richiesta graduale riduzione dosaggio Farmacocinetica Buon assorbimento per os (≥ 80%), ma biodisponibilità bassa (< 5%) sostanziale variabilità interindividuale Legame proteine plasmatiche 95% Convertita nel fegato in metaboliti (inattivi) da CYP1A2 Eliminazione (rapida, t½ 1-2 h) renale Gen. ben tollerata (reazioni avverse transitorie, lievi o moderate, si verificano nelle prime settimane di trattamento) – monitorare funzionalita’ epatica Altri approcci terapeutici Sono disponibili come approccio terapeutico anche la terapia elettroconvulsivante (ECT) e la stimolazione magnetica transcranica (TMS) • Utilizzata in pazienti non responsivi alla farmacoterapia • Efficacia (80-90%) piu’ alta dei trattamenti convenzionali, ma sua applicazione e’ tecnicamente piu’ difficile e costosa • Eseguita di solito in anestesia con rilassanti muscolari • Anche la ECT deve essere eseguita varie volte per alcune settimane per risultare pienamente efficace • Meccanismo d’azione: simile a quello degli antidepressivi • Effetti collaterali: compromissione cognitiva Disturbo bipolare Terapie dei disturbi affettivi Disturbo bipolare • Chiamato anche depressione bipolare • Ha ugualmente un andamento ciclico, ma in questo caso l’umore oscilla tra depressione e mania (creativita’?) • Colpisce l’1% della popolazione (rischio uguale per entrambi i sessi), con un’eta media di insorgenza tra 20-30 anni Il decorso della malattia e’ episodico, con periodi alterni di mania e/o depressione e periodi intermedi nei quali sembra esserci un certo grado di remissione Terapie dei disturbi affettivi Disturbo bipolare • Chiamato anche depressione bipolare • Abuso inizialmente automedicazione come tentativo di • Maggiore rischio di passare da stato depressivo a ipomaniacale/maniacale (“switch”) o misto (“flip”) • Ha ugualmente un andamento ciclico, ma in questo caso l’umore oscilla tra depressione e mania (creativita’?) • Colpisce l’1% della popolazione (rischio uguale per entrambi i sessi), con un’eta media di insorgenza tra 20-30 anni • Disturbo bipolare tipo I (BP-I): almeno un episodio maniacale conclamato, con o senza episodio di depressione maggiore (60% abusa di sostanze) • Disturbo bipolare tipo II (BP-II): episodio maniacale meno grave (ipomaniacale), con episodi di depressione maggiore (50% abusa di sostanze) • Paziente a “cicli rapidi”: episodi si manifestano almeno 4 volte in un anno • Se non trattati, 1/4 pazienti tenta suicidio Trattamento disturbo bipolare La maggior parte dei pazienti richiede trattamento per la depressione, indipendente da prima fase manifestata Antidepressivi da soli possono provocare switch maniacale – raccomandata l’aggiunta di uno stabilizzatore dell’umore (ma non risolve del tutto i problemi) Necessaria corretta distinzione tra depressione maggiore e bipolare Farmacoterapia e’ il pilastro nel trattamento acuto e profilattico del DP – spesso necessaria combinazione 2 o piu’ farmaci Litio Anticonvulsivanti “neuromodulatori” Antipsicotici di seconda generazione (SGA) Acidi grassi ω-3 (integrazione dietetica) Trattamento disturbo bipolare Episodi maniacali acuti Trattamento di prima scelta per casi di minore gravita’: Li, valproato (o carbamazepina) o SGA Per episodi misti: simili linee guida (ad eccezione Li che risulta meno efficace) Trattamento consigliato per episodi gravi: antipsicotico in combinazione con Li o valproato (o altro neuromodulatore) NOTA: Nel caso, l’uso di antipsicotici classici (convenzionali) e’ raccomandato solo per un breve periodo a causa di SEP Trattamento disturbo bipolare Episodi maniacali acuti Trattamento di prima scelta per casi di minore gravita’: Li, valproato (o carbamazepina) o SGA Per episodi misti: simili linee guida (ad eccezione Li che risulta meno efficace) Trattamento consigliato per episodi gravi: antipsicotico in combinazione con Li o valproato (o altro neuromodulatore) NOTA: L’effetto terapeutico di Li o di carbamazepina puo’ essere ritardato, anche piu’ di 1 settimana (grazie a sua azione sedativa valproato induce risposta in 1-4 gg) – utile somministrare nella fase iniziale anche BDZ Trattamento disturbo bipolare Episodi maniacali acuti Trattamento di prima scelta per casi di minore gravita’: Li, valproato (o carbamazepina) o SGA Per episodi misti: simili linee guida (ad eccezione Li che risulta meno efficace) Trattamento consigliato per episodi gravi: antipsicotico in combinazione con Li o valproato (o altro neuromodulatore) NOTA: L’uso di un anticonvulsivante e di una BDZ nella terapia combinata consente di ridurre dosaggio di antipsicotico Trattamento disturbo bipolare Episodi maniacali acuti Trattamento di prima scelta per casi di minore gravita’: Li, valproato (o carbamazepina) o SGA Per episodi misti: simili linee guida (ad eccezione Li che risulta meno efficace) Trattamento consigliato per episodi gravi: antipsicotico in combinazione con Li o valproato (o altro neuromodulatore) Manifestazioni di depressione bipolare Lamotrigina ± agente antimaniacale (se presente una storia di mania grave) Li + antidepressivo (risposta meno soddisfacente) Trattamento disturbo bipolare Trattamento di mantenimento Nel mantenimento, indipendentemente da tipologia dell’ultimo episodio (maniacale, depressivo o misto), e’ consigliabile mantenere (se tollerato) il trattamento della fase acuta Se necessarie aggiunte, sono raccomandati: •antipsicotici (se ultimo episodio e’ stato maniacale o misto) •Li o combinazione antimaniacale/antidepressivo (se ultimo episodio e’ stato depressivo) NOTA: Nel 2004 FDA ha approvato un nuovo farmaco combinato per trattamento depressione bipolare contenente olanzapina e fluoxetina Trattamento disturbo bipolare Trattamento di mantenimento Nel mantenimento, indipendentemente da tipologia dell’ultimo episodio (maniacale, depressivo o misto), e’ consigliabile mantenere (se tollerato) il trattamento della fase acuta Se necessarie aggiunte, sono raccomandati: •antipsicotici (se ultimo episodio e’ stato maniacale o misto) •Li o combinazione antimaniacale/antidepressivo (se ultimo episodio e’ stato depressivo) Difficile stabilire durata ottimale della terapia profilattica, ma se si decide di interromperla e’ raccomandata sospensione graduale per limitare rischio di ricadute Trattamento disturbo bipolare Terapia elettroconvulsivante E’ impiegata nel caso di episodi refrattari sia di mania sia di depressione, e possiede un’azione piu’ rapida rispetto alla farmacoterapia Litio e disturbo bipolare Tradizionalmente farmaco di prima scelta per DP (trattamento e prevenzione) – tuttavia bassa compliance (50%) Tempo tra gli episodi (anni) L’uso di Li per 1-2 settimane elimina o riduce i sintomi in circa il 60-80% degli episodi maniacali senza causare depressione o provocare sedazione – nessun effetto psicotropo su s. normali Con Li 10 Senza Li 5- (Lickey & Gordon, 1991) Episodio maniacale Episodio depressivo Pazienti trattati con Li hanno degenza ospedaliera media < 2 settimane/anno, i non trattati 8-13 settimane/anno In molti pazienti necessario trattamento per tutta la vita – sospensione (brusca o graduale) porta a ricomparsa patologia rischio suicidi Litio e disturbo bipolare Tradizionalmente farmaco di prima scelta per DP (trattamento e prevenzione) – tuttavia bassa compliance (50%) L’uso di Li per 1-2 settimane elimina o riduce i sintomi in circa il 60-80% degli episodi maniacali senza causare depressione o provocare sedazione – nessun effetto psicotropo su s. normali Utile anche nella prevenzione Litio e disturbo bipolare Tradizionalmente farmaco di prima scelta per DP (trattamento e prevenzione) – tuttavia bassa compliance (50%) L’uso di Li per 1-2 settimane elimina o riduce i sintomi in circa il 60-80% degli episodi maniacali senza causare depressione o provocare sedazione – nessun effetto psicotropo su s. normali Escrezione renale minore quando organismo carente di acqua e Na+ (uso diuretici, disidratazione, diarrea, dieta iposodica, etc.) – tossicita’ Utile anche nella prevenzione Farmacocinetica S.p.o. (picchi Cp entro 3 h; assorb. completo entro 8 h), attraversa BEE lentamente e in maniera incompleta Non metabolizzato, escrezione urinaria (80% riassorbito nel TP, no a valle) e attraverso pelle (minima quantita’) 50% dose orale eliminata entro 18-24 h, il resto (quota captata da cellule) entro 1-2 settimane Int. terapeutico: 0.8-1.2 mEq/L per trattamenti acuti, 0.6-0.8 mEq/L per mantenimento; tox a 1.5 mEq/L, >2.0 mEq/L letali Litio e disturbo bipolare In genere controindicato in gravidanza, soprattutto durante primo trimestre (malformazioni cardiovascolari; valvola tricuspide); necessario, preferita Tradizionalmente farmaco di prima scelta per DPse(trattamento e lamotrigina prevenzione) – tuttavia bassa compliance (50%) Effetti in gravidan. Li per andrebbe sospeso diversi giorni prima del parto (disidratazione nella L’uso di Li 1-2 settimane elimina o riduce i sintomi in circa aumenta concentrazioni di Li; il neonato smaltisce poco il Li); il 60-80%partoriente degli episodi maniacali senza causare depressione o entri 24 h dopo parto riprendere terapia provocare sedazione – nessun effetto psicotropo su s. normali Dose dipendenti e coinvolgono: Tratto GI – nausea, diarrea, crampi, ma aumento di peso (30% obeso) Pelle – arross., acne, psoriasi, lesioni mucose, mod. ungh. e capel. Tiroide – ingrossamento e ipofunzionalita’ Reni – alterata capacita’ di conc. le urine (sete, diuresi 60% dei p.) Utile anche nella prevenzione di successivi episodi di mani Effetti collaterali Sistema nervoso – tremori (>30% dei p.), letargia, nistagmo, scarsa concentrazione, atassia, eloquio farfugliante, problemi memoria Trattamento overdose non e’ specifico (interrompere somm. e infusione soluzione ad alto contenuto di Na) – se gravi sintomi, emodialisi, antiepilettici, lav. gas. (settimane o mesi per remissione) Trattamento disturbo bipolare Litio: meccanismo d’azione Evita sia un eccesso che un deficit di emozioni modificando la trasmissione sinaptica a livello della funzione dei secondi messaggeri (adenilato ciclasi, ciclo del fosfoinositide, accoppiamento alle proteine G) – anche altre azioni Il litio accresce le azioni della 5-HT (livelli cerebrali di triptofano, 5-HT e 5-HIAA piu’ alti) e il rilascio di 5-HT Il litio riduce le azioni delle catecolamine aumentandone la ricaptazione e riducendone il rilascio Il litio riduce turnover di acido arachidonico e inibisce PLA2 Anche lamotrigina e valproato Inibizione di GSK-3 porta ad incremento di β-catenina, che promuove sopravvivenza cellulare e stimola crescita assonale Il litio inibisce anche attivita’ dell’enzima pro-apoptotico caspasi-3 GSK-3 coinvolta nella produzione di β-Amiloide Trattamento disturbo bipolare Anche risperidone, olanzapina, quetiapina, aripiprazolo, ziprasidone utili per il mantenimento Antiepilettici: propieta’ stabilizzatrici dell’umore • Alternativa farmacologica per pazienti con disturbo bipolare (30-40% non controllati solo con litio) Carbamazepina • Trattamento episodi maniacali e misti (oxcarbazepina simile efficacia ma + sicura) Valproato • Partic. efficace, anche in pazienti Liresistenti (utile ass. con Li) Lamotrigina • Rispetto a Li: pari efficacia nella prevenzione di epis. maniacali (no attacchi acuti); + efficace nella prevenzione di episodi depressivi ricorrenti; puo’ migliorare funzioni cognitive (in netto contrasto con altri AEDs) Antiepilettici: propieta’ stabilizzatrici dell’umore •Anche Alternativa farmacologica per pazienti con disturbo Gabapentina e pregabalina (no in monoterapia); bipolare (30-40% non controllati solo con litio) Per topiramato e zonisamide incerta utilita’ in monoterapia; • Trattamento episodi maniacali e misti Carbamazepina Per tiagabina e retigabina assenza o scarsa attivita’ nel trattamento del disturbo bipolare Valproato (oxcarbazepina simile efficacia ma + sicura) • Partic. efficace, anche in pazienti Liresistenti (utile ass. con Li) Lamotrigina • Rispetto a Li: pari efficacia nella prevenzione di epis. maniacali (no attacchi acuti); + efficace nella prevenzione di episodi depressivi ricorrenti; puo’ migliorare funzioni cognitive (in netto contrasto con altri AEDs)